Lo scenario culturale ci
mostra un'Italia nella quale è ancora molto forte il
dominio della Cultura Umanistica sulla Cultura Scientifica. Un'Italia
dove si spende in Ricerca Scientifica meno dell'1% del Prodotto Interno Lordo
contro una media del 2% a livello europeo ed un 3% di Stati Uniti e Giappone.
Un'Italia dove avanza inarrestabile l'onda della non-cultura o della cultura
televisiva, dove spesso l'astronomia viene confusa con
l'astrologia. Il sistema scolastico italiano contribuisce in maniera determinante a questo tipo di situazione: nonostante le
recenti riforme e contro-riforme governative, nei licei scientifici ancora non
sono introdotti, a cento e più anni dalla loro scoperta, concetti fondamentali
per lo studio della Fisica moderna come la Relatività Ristretta e Generale e la
Meccanica Quantistica. Le Scienze Astronomiche e Cosmologiche sono trattate,
quando va bene, come discipline umanistico-descrittive
nell'ambito della Geografia. In questo scenario piuttosto fosco, il ruolo del
volontariato culturale diventa fondamentale. L'Astronomia è forse la disciplina
scientifica che si presta, molto più delle altre, ad essere utilizzata come
mezzo di trasmissione di una cultura scientifica integrata.
L'interdisciplinarietà dell'Astronomia può essere usata per affrontare
ragionamenti complessi di Matematica, Fisica o Chimica. E' per di più una
materia piacevole, attraente a cui gli studenti e gli insegnanti si avvicinano
volentieri senza averne timore. Basta un cielo abbastanza scuro, un binocolo o
un piccolo telescopio e qualche buon libro per introdursi naturalmente nelle
mille sfaccettature di questa disciplina senza mai stancarsi di osservare,
sperimentare, approfondire. L'Unione Astrofili Italiani, e le oltre 150
associazioni locali aderenti, formano una struttura capillare
di volontariato culturale che consente di trasferire ad ampi strati della
popolazione il piacere della cultura astronomica. Le attività divulgative (come
le tante serate osservative pubbliche realizzate da molti anni a questa parte e
gli "Star Party"), le attività didattiche (il progetto
"Astronomia Viva!" autorizzato da cinque anni dal Ministero
dell'Istruzione), le attività di ricerca amatoriale (vera "palestra"
per i giovani che spesso trovano poi sbocco nell'attività professionale),
costituiscono un insieme integrato di proposte culturali per avvicinarsi
all'Astronomia e via via approfondire le proprie conoscenze. Tutto ciò in
stretta connessione con molti Istituti di Ricerca nazionali che orientano e
indirizzano le attività.
Emilio Sassone Corsi
Vice Presidente U.A.I.