Sidera
In questo numero parliamo di:
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La
misura delle distanze
astronomiche
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Siti
osservativi nei dintorni di Potenza
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Gli
appuntamenti passati
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Gli
appuntamenti futuri
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Informazioni
dall’Associazione
LA MISURA DELLE
DISTANZE ASTRONOMICHE
Per misurare le distanze in
astronomia, non si usano i chilometri tanto familiari nella vita comune, ma si
adottano unità di misure diverse a seconda che si tratti di misurare il sistema
solare o le galassie. Queste nuove unità di misura sono adottate per eliminare
il problema degli innumerevoli zeri che si incontrerebbero
nei calcoli.
L’unità di misura
principale è l’anno-luce, anche se la parola anno potrebbe indurre a pensare ad
una misura del tempo. L’anno-luce è la distanza percorsa da un raggio di luce,
che viaggia alla velocità fissa di 300.000 Km/s in un anno di tempo ed equivale
a 9,461x1012 Km.
L’unità di misura usata per
le distanze di oggetti all’interno del sistema solare
è l’Unità Astronomica (abbr. UA) che corrisponde alla distanza media tra la
Terra ed il Sole. Essa corrisponde a 149.597.870 Km. Questa unità è adottata
per rendere prima l’idea delle proporzioni tra i vari componenti
del sistema; sarebbe come dire che Marte si trova al massimo ad 1,67 volte la
distanza Terra-Sole.
Per le stelle e le galassie
si usa il parsec (abbr. pc). Questa unità di misura
deriva dal metodo della parallasse che è un procedimento geometrico utilizzato
per misurare le distanze. Si applica valutando lo spostamento angolare di un
oggetto rispetto allo sfondo osservato da due punti di distanza nota. Si
utilizza anche per misurazioni terresti ed
inconsciamente lo usiamo tutti i giorni grazie al fatto che abbiamo due occhi
disposti ad una certa distanza.
Il termine parsec è la contrazione delle parole parallasse e secondo, indica la distanza da cui il raggio dell’orbita terreste è visto con un angolo di 1 secondo d’arco e cioè 3,0857x1013km.
Facendo
un po’ di equivalenze:
1 pc= 3,2616anni-luce
1 pc= 206.265 UA
1 anno-luce= 63.240 UA
La misura delle distanze
implica notevole precisione negli strumenti. Solo nel 1838 l’astronomo Bessel
per primo, misurò la distanza di una stella con il metodo della parallasse, la
61 Cygni di mag. 5,4 misurando uno scostamento di 0,296 secondi d’arco pari a
3,38 pc. La stella più vicina alla Terra è Proxima Centauri che dista 1,31 pc.
Questo metodo ha
chiaramente un limite strumentale, per cui per la
misura di oggetti più lontani come gli ammassi globulari si usa il metodo delle
cefeidi sviluppato dall’astronoma
americana Leavitt. Mentre catalogava le stelle variabili nelle Nubi di Magellano
(galassie satelliti della Via Lattea distanti 46Kpc)
scoprì che la magnitudine assoluta di questa classe di stelle è funzione del
periodo di variazione della luminosità; conoscendo anche la magnitudine
apparente ossia quella valutata da un osservatore sulla Terra si ricava la distanza
applicando la seguente formula che lega queste tre grandezze:
log d =1/5m- 1/5M + 1 (dove M= magnitudine assoluta, m= magnitudine apparente e d= distanza).
Variazione di luminosità della
stella d Cefei.
Questo metodo mostra i suoi
limiti perché, anche disponendo di potenti telescopi,
non è possibile distinguere le cefeidi in galassie estremamente lontane.
Per valutare le distanze di
galassie nell’ordine dei Mpc (un milione di parsec), si usano le supernova di
tipo Ia con lo stesso criterio delle cefeidi, ma non in tutte le galassie ed in
qualsiasi momento esplode una supernova.
La valutazione delle
distanze di oggetti molto lontani è un impresa davvero
estremamente difficile.
Molti utilizzano,
erroneamente, lo spostamento Doppler della radiazione luminosa emessa dalle
galassie (indicato con z o redshift), ma questa è una misura della velocità radiale
e non della distanza in base alla formula v =c x z (v= velocità radiale, c= velocità
della luce). Per sapere la distanza si può applicare la Legge di Hubble, la
quale lega la velocità di recessione delle galassie, per effetto della
dilatazione dello spazio, alla distanza con la formula v= H x d (v= velocità di
recessione, H= costante di Hubble, d= distanza). Questo metodo non è corretto
al 100%, in quanto per la sua applicazione bisogna
conoscere il valore di H.
Per la velocità di recessione si valuta lo
spostamento delle righe che tendono verso il rosso se l’oggetto si allontana e
verso il blu se si avvicina tramite la formula v= c(Dl/l) (dove Dl= differenza tra la
lunghezza d’onda rilevata, ad esempio la riga del sodio e la stessa lunghezza
d’onda determinata in laboratorio, c= velocità della luce). Il termine Dl/l è
il redshift se positivo o blushift se negativo. Quello
che è semplice da determinare è z, ma H non è affatto un numero noto, si stima
sia intorno ai 65 km/s Mpc-1 e c’è addirittura chi pensa (come
l’astronomo Alton Arp) che lo spostamento verso il rosso non sia
dovuto all’effetto Doppler dopo aver constatato che nel Quintetto di
Stephan (cinque galassie legate gravitazionalmente), ed in altri sistemi
simili, i redshift non sono coerenti con le osservazioni.
SITI OSSERVATIVI NEI
DINTORNI DI POTENZA
“…Più della metà della
popolazione italiana ha perso la possibilità di vedere la propria casa
“nell’Universo”, la Via Lattea, anche nelle notti più serene a causa
dell’inquinamento luminoso…Le Regioni più fortunate sono Trentino Alto-Adige,
Basilicata e Valle d’Aosta, dove la Via Lattea è visibile per tutti almeno
nelle notti più serene…”.
Questo trafiletto è stato
estratto da un articolo pubblicato su Nuovo Orione in cui si parla dei risultati
rilevati dal Rapporto ISTIL (Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Inquinamento
Luminoso) 2001 “Stato del cielo notturno e inquinamento luminoso in Italia”.
Non è difficile, quindi,
trovare dei siti adatti all’osservazione astronomica nella nostra regione; può
andare bene anche la campagna nelle contrade della città.
Vale la pena, comunque, indicare dei siti in montagna dove si raggiunge la
magnitudine visuale di 5.5-6 e più.
Pallareta: è il sito più vicino alla città, dista solo 6Km in linea d’aria ed è situato a 1075 metri. I telescopi
si possono piazzare davanti alla nuova casermetta (chiusa) dei vigili rurali.
Da questo sito la Via Lattea è evidente e durante l’osservazione del 14/9 siamo riusciti ad individuare abbastanza distintamente la
galassia NGC7331 di mag.9.5 di 11.4’x4’ di sezione. Uno svantaggio di questo
sito è la vicinanza della strada anche se non molto trafficata.
Madonna del Sasso:
si
raggiunge attraversando l’abitato di Sasso di Castalda e proseguendo per i
campi da sci di monte Arioso. Arrivati a 1369 metri si giunge ad un incrocio
con un tabernacolo e si prosegue per la strada di destra, che porta ai campi da
sci. Dopo circa 300 metri c’è una piazzola dove sistemare gli strumenti. La
magnitudine in questo sito arriva a 6,2 e la Via Lattea si stacca molto bene
dal fondo cielo. Dalla città si impiega circa 1 ora di
auto. Le luci di Potenza, che dista 17 km in linea d’aria, provengono da nord e
non infastidiscono l’osservazione. Durante una serata dal seeing non molto
buono e con un debole vento abbiamo osservato molto distintamente la galassia
spirale NGC 925 di mag10 e 9.8’x6’ di sezione.
Monte Volturino- Piano
dell’Imperatore:
dopo
circa 1 ora e 30 da Potenza si arriva al sito del Monte Volturino a 1550 metri.
Qui l’inquinamento luminoso è veramente scarso anche se il contributo dei pozzi
di petrolio è notevole e per circa 5° sul’ orizzonte
si nota un chiarore fastidioso, ma sopra questa fascia la visione del cielo è
mozzafiato arrivando a mag. 6,4.
Si arriva prendendo la
strada per la Sellata, si prosegue per Calvello e si mantiene sempre la destra
per i prossimi tre successivi incroci.
Segnaliamo,
inoltre Piano della Nevena a circa 1 ora da Potenza si arriva
da Picerno prendendo l’incrocio per il monte Li Foi, all’altezza del ponte ferroviario,
prima di giungere nel paese e seguendo le indicazioni dei cartelli. Il sito,
situato su una radura, è riparato da alberi di faggio che lo circondano.E’
situato a circa 1100 metri.
GLI APPUNTAMENTI
PASSATI
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VENERDI 14 SETTEMBRE 2001
Osservazione
pubblica località Pallareta, Potenza.
A questo appuntamento
siamo stati presenti in circa 20 tra soci, curiosi e alunni di scuola media.
Durante la serata sono stati osservati
quasi tutti i tipi di oggetti esistenti. Galassie,
ammassi aperti, globulari, pianeti, nebulose planetarie come M27, M31, M57, Marte, Urano, M16, M17, M71, M15,
M28 ed M54.
La magnitudine limite visuale era circa
5.5m con una forte umidità; le luci della città provenivano da nord
e la visione della Via Lattea era netta.
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MERCOLEDI 26 SETTEMBRE 2001
Serata
di osservazione pubblica della Luna presso la terrazza
della scuola elementare di piazza XVIII agosto a partire dalle ore 19.30.
Per motivi indipendenti dalla nostra volontà, la
serata si è tenuta il 27 ottobre presso la fontana all’uscita degli ascensori
di via del Popolo a Potenza. La manifestazione ha
visto la presenza di numerose persone. Si è osservarvata la superficie del
nostro satellite sia attraverso un monitor, che mostrava le immagini prodotte
da una webcam al fuoco diretto di un SC da 20 cm, e
parallelamente un altro monitor mostrava una mappa della luna, sia osservando
direttamente attraverso gli oculari di un Newton 114 e di un rifrattore da
12cm. Grazie all’uso dei monitor, è stato più semplice spiegare le formazioni,
la formazione dei crateri e la valutazione delle dimensioni. In questa occasione sono fioccate le richieste di ripetere la
manifestazione nelle cittadine limitrofe.
- SABATO 20 OTTOBRE 2001
Osservazione delle galassie
autunnali presso l’osservatorio di Castelgrande.
Questa visita si è tenuta il giorno 19
ottobre ed ha visto la presenza di circa 15 soci. Purtroppo le nostre aspettative sono state un po’ deluse in quanto non abbiamo
potuto osservare le galassie autunnali, perché questo osservatorio didattico è
ancora in fase di definizione per quanto riguarda l’uso visuale. Abbiamo, comunque, visionato una immagine CCD del Quintetto di
Stephan ed il Sig. Cretella ci ha spiegato il funzionamento del telescopio da
40 cm e l’uso dei dispositivi CCD. Un plauso notevole al Comune di Castelgrande
che ha promosso questo osservatorio didattico.
La nostra Associazione è sempre
speranzosa che anche l’osservatorio di Monte Carmine ad Avigliano possa,
finalmente, essere aperto e gestito seriamente da appassionati del cielo.
La serata si è poi conclusa
con una breve osservazione con i binocoli presso l’osservatorio del Toppo di
Castelgrande dove abbiamo potuto ammirare la galassia di Andromeda, M33, le
Pleiadi, Giove e Saturno.
GLI APPUNTAMENTI FUTURI
INFORMAZIONI DALL’ ASSOCIAZIONE
Serate
osservative
Per questo quadrimestre abbiamo scelto il sabato per le
osservazioni programmate.
L’ora dell’appuntamento per recarsi al sito è fissata per le
18.00.
Calendario:
- 12 gennaio
programma: M79 ag, M42 ne ,
M43 ne, M78 ne, M1 su, NGC2392 np, M35 aa, M50 aa, M46 aa, M47 aa, Giove,
Saturno
- 9 febbraio
programma: M48 aa, M44 aa, M67
aa, NGC2903 gl, NGC2683 gl, NGC2841 gl,
NGC2403 gl, M36 aa, M37 aa ,M38 aa, Giove, Saturno
- 16 marzo
programma: M95 gl, M96 gl,
M105 gl , NGC3384 gl, NGC3344 gl, NGC3184 gl, M108 gl, M109 gl, M81 gl, M82 gl
(ag= ammasso globulare, gl= galassia, aa= ammasso aperto, np=
nebulosa planetaria, ne= nebulose diffuse, su= resto di supernova)
I siti osservativi saranno scelti di volta in volta anche in base
alle condizioni atmosferiche.
Chi desidera partecipare è pregato di mettersi in contatto con
Ivan Lacerra al numero telefonico 3473855378 oppure inviare una
E-mail all’indirizzo
ala@memex.it
almeno il giorno prima della data prevista.
Nello scorso numero di
Sidera, in quarta pagina, abbiamo stampato delle schede osservative che hanno lo
scopo di creare un archivio delle osservazioni effettuate dai soci. Bisogna
fare le fotocopie delle schede, compilarle con le osservazioni fatte e consegnarle
a Ivan.
L’astronomia nelle scuole.
Dal
15 dicembre è partito un progetto divulgativo nella scuola media Domenico Savio
che interessa 4 classi del 3° anno. Il programma consiste in 4 lezioni, una al mese su:
-
la
storia dell’astronomia
-
il
sistema solare
-
l’evoluzione
delle stelle
-
gli
strumenti per l’osservazione e le costellazioni
Alla
fine del corso, nel cortile della scuola, gli alunni potranno cimentarsi con
l’osservazione con il telescopio.
Le commissioni divulgativa e didattica, messe
in cantiere un anno fa, stentano a decollare per la mancanza di soci a cui
affidare il coordinamento, chiunque voglia cimentarsi con questi temi si metta
in contatto con il nostro presidente, l’arch. Bottesini al recapito telefonico
348-9008515.
ISCRIZIONE
ASSOCIAZIONE
Chi
vuole iscriversi all’Associazione può farlo presso la sede in via Torraca n.9 o in occasione degli incontri stessi
(L.50.000 per gli adulti e L.10.000 per i ragazzi minorenni).
Chiunque voglia far pervenire i propri articoli
all’Associazione via Internet può inviarli al seguente indirizzo di posta
elettronica:
ala@memex.it o portarli presso la nostra sede