Sidera

Bollettino di Informazione Astronomica dell’Associazione Lucana di Astronomia          numero SOLSTIZIO D’INVERNO 2001

 

In questo numero parliamo di:

-          La misura delle distanze 

astronomiche

-         Siti osservativi nei dintorni di Potenza

-         Gli appuntamenti passati

-         Gli appuntamenti futuri

-         Informazioni dall’Associazione

 

LA MISURA DELLE DISTANZE ASTRONOMICHE

Per misurare le distanze in astronomia, non si usano i chilometri tanto familiari nella vita comune, ma si adottano unità di misure diverse a seconda che si tratti di misurare il sistema solare o le galassie. Queste nuove unità di misura sono adottate per eliminare il problema degli innumerevoli zeri che si incontrerebbero nei calcoli.

L’unità di misura principale è l’anno-luce, anche se la parola anno potrebbe indurre a pensare ad una misura del tempo. L’anno-luce è la distanza percorsa da un raggio di luce, che viaggia alla velocità fissa di 300.000 Km/s in un anno di tempo ed equivale a 9,461x1012 Km.

L’unità di misura usata per le distanze di oggetti all’interno del sistema solare è l’Unità Astronomica (abbr. UA) che corrisponde alla distanza media tra la Terra ed il Sole. Essa corrisponde a 149.597.870 Km. Questa unità è adottata per rendere prima l’idea delle proporzioni tra i vari componenti del sistema; sarebbe come dire che Marte si trova al massimo ad 1,67 volte la distanza Terra-Sole.

Per le stelle e le galassie si usa il parsec (abbr. pc). Questa unità di misura deriva dal metodo della parallasse che è un procedimento geometrico utilizzato per misurare le distanze. Si applica valutando lo spostamento angolare di un oggetto rispetto allo sfondo osservato da due punti di distanza nota. Si utilizza anche per misurazioni terresti ed inconsciamente lo usiamo tutti i giorni grazie al fatto che abbiamo due occhi disposti ad una certa distanza.

Il termine parsec è la contrazione delle parole parallasse e secondo, indica la distanza da cui il raggio dell’orbita terreste è visto con un angolo di 1 secondo d’arco e cioè 3,0857x1013km.

Facendo un po’ di equivalenze:

1 pc= 3,2616anni-luce

1 pc= 206.265 UA

1 anno-luce= 63.240 UA

La misura delle distanze implica notevole precisione negli strumenti. Solo nel 1838 l’astronomo Bessel per primo, misurò la distanza di una stella con il metodo della parallasse, la 61 Cygni di mag. 5,4 misurando uno scostamento di 0,296 secondi d’arco pari a 3,38 pc. La stella più vicina alla Terra è Proxima Centauri che dista 1,31 pc.

Questo metodo ha chiaramente un limite strumentale, per cui per la misura di oggetti più lontani come gli ammassi globulari si usa il metodo delle cefeidi sviluppato  dall’astronoma americana Leavitt. Mentre catalogava le stelle variabili nelle Nubi di Magellano (galassie satelliti della Via Lattea distanti 46Kpc) scoprì che la magnitudine assoluta di questa classe di stelle è funzione del periodo di variazione della luminosità; conoscendo anche la magnitudine apparente ossia quella valutata da un osservatore sulla Terra si ricava la distanza applicando la seguente formula che lega queste tre grandezze:

 log d =1/5m- 1/5M + 1 (dove M= magnitudine assoluta, m= magnitudine apparente e d= distanza).

Variazione di luminosità della stella d Cefei.

 

Questo metodo mostra i suoi limiti perché, anche disponendo di potenti telescopi, non è possibile distinguere le cefeidi in galassie estremamente lontane.

Per valutare le distanze di galassie nell’ordine dei Mpc (un milione di parsec), si usano le supernova di tipo Ia con lo stesso criterio delle cefeidi, ma non in tutte le galassie ed in qualsiasi momento esplode una supernova.

La valutazione delle distanze di oggetti molto lontani è un impresa davvero estremamente difficile.

Molti utilizzano, erroneamente, lo spostamento Doppler della radiazione luminosa emessa dalle galassie (indicato con z o redshift), ma questa è una misura della velocità radiale e non della distanza in base alla formula v =c x z (v= velocità radiale, c= velocità della luce). Per sapere la distanza si può applicare la Legge di Hubble, la quale lega la velocità di recessione delle galassie, per effetto della dilatazione dello spazio, alla distanza con la formula v= H x d (v= velocità di recessione, H= costante di Hubble, d= distanza). Questo metodo non è corretto al 100%, in quanto per la sua applicazione bisogna conoscere il valore di H.

Per  la velocità di recessione si valuta lo spostamento delle righe che tendono verso il rosso se l’oggetto si allontana e verso il blu se si avvicina tramite la formula v= c(Dl/l) (dove Dl= differenza tra la lunghezza d’onda rilevata, ad esempio la riga del sodio e la stessa lunghezza d’onda determinata in laboratorio, c= velocità della luce). Il termine Dl/l è il redshift se positivo o blushift se negativo. Quello che è semplice da determinare è z, ma H non è affatto un numero noto, si stima sia intorno ai 65 km/s Mpc-1 e c’è addirittura chi pensa (come l’astronomo Alton Arp) che lo spostamento verso il rosso non sia dovuto all’effetto Doppler dopo aver constatato che nel Quintetto di Stephan (cinque galassie legate gravitazionalmente), ed in altri sistemi simili, i redshift non sono coerenti con le osservazioni.

 

SITI OSSERVATIVI NEI DINTORNI DI POTENZA

“…Più della metà della popolazione italiana ha perso la possibilità di vedere la propria casa “nell’Universo”, la Via Lattea, anche nelle notti più serene a causa dell’inquinamento luminoso…Le Regioni più fortunate sono Trentino Alto-Adige, Basilicata e Valle d’Aosta, dove la Via Lattea è visibile per tutti almeno nelle notti più serene…”.

Questo trafiletto è stato estratto da un articolo pubblicato su Nuovo Orione in cui si parla dei risultati rilevati dal Rapporto ISTIL (Istituto di Scienza e Tecnologia dell’Inquinamento Luminoso) 2001 “Stato del cielo notturno e inquinamento luminoso in Italia”.

Non è difficile, quindi, trovare dei siti adatti all’osservazione astronomica nella nostra regione; può andare bene anche la campagna nelle contrade della città.

Vale la pena, comunque, indicare dei siti in montagna dove si raggiunge la magnitudine visuale di 5.5-6 e più.

Pallareta: è  il sito più vicino alla città, dista solo 6Km in linea d’aria ed è situato a 1075 metri. I telescopi si possono piazzare davanti alla nuova casermetta (chiusa) dei vigili rurali. Da questo sito la Via Lattea è evidente e durante l’osservazione del 14/9 siamo riusciti ad individuare abbastanza distintamente la galassia NGC7331 di mag.9.5 di 11.4’x4’ di sezione. Uno svantaggio di questo sito è la vicinanza della strada anche se non molto trafficata.

Madonna del Sasso:

si raggiunge attraversando l’abitato di Sasso di Castalda e proseguendo per i campi da sci di monte Arioso. Arrivati a 1369 metri si giunge ad un incrocio con un tabernacolo e si prosegue per la strada di destra, che porta ai campi da sci. Dopo circa 300 metri c’è una piazzola dove sistemare gli strumenti. La magnitudine in questo sito arriva a 6,2 e la Via Lattea si stacca molto bene dal fondo cielo. Dalla città si impiega circa 1 ora di auto. Le luci di Potenza, che dista 17 km in linea d’aria, provengono da nord e non infastidiscono l’osservazione. Durante una serata dal seeing non molto buono e con un debole vento abbiamo osservato molto distintamente la galassia spirale NGC 925 di mag10 e 9.8’x6’ di sezione.

Monte Volturino- Piano dell’Imperatore:

dopo circa 1 ora e 30 da Potenza si arriva al sito del Monte Volturino a 1550 metri. Qui l’inquinamento luminoso è veramente scarso anche se il contributo dei pozzi di petrolio è notevole e per circa 5° sul’ orizzonte si nota un chiarore fastidioso, ma sopra questa fascia la visione del cielo è mozzafiato arrivando a mag. 6,4.

Si arriva prendendo la strada per la Sellata, si prosegue per Calvello e si mantiene sempre la destra per i prossimi tre successivi incroci.

Segnaliamo, inoltre Piano della Nevena a circa 1 ora da Potenza si arriva da Picerno prendendo l’incrocio per il monte Li Foi, all’altezza del ponte ferroviario, prima di giungere nel paese e seguendo le indicazioni dei cartelli. Il sito, situato su una radura, è riparato da alberi di faggio che lo circondano.E’ situato a circa 1100 metri.

 

 

GLI APPUNTAMENTI PASSATI

 

-    VENERDI 14 SETTEMBRE 2001

 Osservazione pubblica località Pallareta, Potenza.

 A questo appuntamento siamo stati presenti in circa 20 tra soci, curiosi e alunni di scuola media.

Durante la serata sono stati osservati quasi tutti i tipi di oggetti esistenti. Galassie, ammassi aperti, globulari, pianeti, nebulose planetarie come M27,  M31, M57, Marte, Urano, M16, M17, M71, M15, M28 ed M54.

La magnitudine limite visuale era circa 5.5m con una forte umidità; le luci della città provenivano da nord e la visione della Via Lattea era netta.

 

-          MERCOLEDI 26 SETTEMBRE 2001

Serata di osservazione pubblica della Luna presso la terrazza della scuola elementare di piazza XVIII agosto a partire dalle ore 19.30.

 Per motivi indipendenti dalla nostra volontà, la serata si è tenuta il 27 ottobre presso la fontana all’uscita degli ascensori di via del Popolo a Potenza. La manifestazione ha visto la presenza di numerose persone. Si è osservarvata la superficie del nostro satellite sia attraverso un monitor, che mostrava le immagini prodotte da una webcam al fuoco diretto di un SC da 20 cm, e parallelamente un altro monitor mostrava una mappa della luna, sia osservando direttamente attraverso gli oculari di un Newton 114 e di un rifrattore da 12cm. Grazie all’uso dei monitor, è stato più semplice spiegare le formazioni, la formazione dei crateri e la valutazione delle dimensioni. In questa occasione sono fioccate le richieste di ripetere la manifestazione nelle cittadine limitrofe.

  

- SABATO 20 OTTOBRE 2001

   Osservazione delle galassie autunnali presso l’osservatorio di Castelgrande.

Questa visita si è tenuta il giorno 19 ottobre ed ha visto la presenza di circa 15 soci. Purtroppo le nostre aspettative sono state un po’ deluse in quanto non abbiamo potuto osservare le galassie autunnali, perché questo osservatorio didattico è ancora in fase di definizione per quanto riguarda l’uso visuale. Abbiamo, comunque, visionato una immagine CCD del Quintetto di Stephan ed il Sig. Cretella ci ha spiegato il funzionamento del telescopio da 40 cm e l’uso dei dispositivi CCD. Un plauso notevole al Comune di Castelgrande che ha promosso questo osservatorio didattico.

La nostra Associazione è sempre speranzosa che anche l’osservatorio di Monte Carmine ad Avigliano possa, finalmente, essere aperto e gestito seriamente da appassionati del cielo.

La serata si è poi conclusa con una breve osservazione con i binocoli presso l’osservatorio del Toppo di Castelgrande dove abbiamo potuto ammirare la galassia di Andromeda, M33, le Pleiadi, Giove e Saturno.

 

GLI APPUNTAMENTI FUTURI

 

 

 

 

INFORMAZIONI DALL’ ASSOCIAZIONE

 

Serate osservative

Per questo quadrimestre abbiamo scelto il sabato per le osservazioni programmate.

L’ora dell’appuntamento per recarsi al sito è fissata per le 18.00.

Calendario:

- 12 gennaio

programma: M79 ag, M42 ne , M43 ne, M78 ne, M1 su, NGC2392 np, M35 aa, M50 aa, M46 aa, M47 aa, Giove, Saturno

- 9 febbraio

programma: M48 aa, M44 aa, M67 aa,  NGC2903 gl, NGC2683 gl, NGC2841 gl, NGC2403 gl, M36 aa, M37 aa ,M38 aa, Giove, Saturno

- 16 marzo

programma: M95 gl, M96 gl, M105 gl , NGC3384 gl, NGC3344 gl, NGC3184 gl, M108 gl, M109 gl, M81 gl, M82 gl

(ag= ammasso globulare, gl= galassia, aa= ammasso aperto, np= nebulosa planetaria, ne= nebulose diffuse, su= resto di supernova)

I siti osservativi saranno scelti di volta in volta anche in base alle condizioni atmosferiche.

Chi desidera partecipare è pregato di mettersi in contatto con Ivan Lacerra al numero telefonico 3473855378 oppure inviare una E-mail all’indirizzo ala@memex.it almeno il giorno prima della data prevista.

Nello scorso numero di Sidera, in quarta pagina, abbiamo stampato delle schede osservative che hanno lo scopo di creare un archivio delle osservazioni effettuate dai soci. Bisogna fare le fotocopie delle schede, compilarle con le osservazioni fatte e consegnarle a Ivan.

 

L’astronomia nelle scuole.

Dal 15 dicembre è partito un progetto divulgativo nella scuola media Domenico Savio che interessa 4 classi del 3° anno. Il programma consiste in 4 lezioni,  una al mese su:

-          la storia dell’astronomia

-          il sistema solare

-          l’evoluzione delle stelle

-          gli strumenti per l’osservazione e le costellazioni

Alla fine del corso, nel cortile della scuola, gli alunni potranno cimentarsi con l’osservazione con il telescopio.

 

Le commissioni divulgativa e didattica, messe in cantiere un anno fa, stentano a decollare per la mancanza di soci a cui affidare il coordinamento, chiunque voglia cimentarsi con questi temi si metta in contatto con il nostro presidente, l’arch. Bottesini al recapito telefonico 348-9008515.

 

 

ISCRIZIONE ASSOCIAZIONE

 

Chi vuole iscriversi all’Associazione può farlo presso la sede in via Torraca n.9 o in oc­casione degli incontri stessi (L.50.000 per gli adulti e L.10.000 per i ragazzi minorenni).

Chiunque voglia far pervenire i propri articoli all’Associazione via Internet può inviarli al seguente indirizzo di posta elettronica: ala@memex.it o portarli presso la nostra sede