SAPE'

Sapè è una città di settantamila abitanti situata nella parte più povera del Brasile: la regione del Nord-Est. Cresciuta a dismisura grazie all’impiego della manodopera nelle grandi piantagioni di canna da zucchero e nell’industria ad esse legata, Sapé vede un grande periodo di crisi quando lo stato cessa le sovvenzioni per tali coltivazioni. La disoccupazione si aggira oggi sul 60% e la situazione sociale ne risente grandemente.

Il primo missionario albese giunto a Sapè è stato Don Gino Novo nel 19__ seguito poi da alcune suore Luigine: Suor Ada Lasagna e più tardi Suor Lucia Cantalupo.
Sono stati iniziati grandi lavori di accompagnamento sia religioso che sociale all’interno della chiesa parrocchiale di Sapè e, dopo l’improvvisa scomparsa di Padre Gino, tale lavoro è continuato separatamente con il grande impegno da una parte di Suor Lucia e dall’altra di Suor Ada.


Cuba de Baixo: una favela della periferia di Sapé, uno dei luoghi in cui si è presto fatta sentire la presenza dei missionari

In questi ultimi dieci anni, grazie al profondo coinvolgimento e aiuto di parte della comunità laica locale, Sapè ha visto nascere e crescere numerosi progetti in ambito sociale che riguardano in particolar modo le fasce più marginalizzate: i bambini di strada e le donne (in particolar modo quelle del quartiere più a rischio prostituzione).


Nella casa di una famiglia carente. Le condizioni di vita evidenziate in questa foto sono prurtroppo tutt’altro che una eccezione nella città di Sapé

Se da una parte Suor Lucia e Suor Ada continuano con costanza il loro lavoro, fondamentale è stato l’aiuto offerto con grande impegno da Suor Speranza ( Luigina della diocesi di Cuneo ed ora rientrata in Italia) e dall’appoggio delle altre Suore Luigine presenti in Brasile (a Juazeiro e Salvador de Bahia).