Teòfilo Otoni

Centro urbano con 170000 abitanti, dello stato di Minas Gerais, famoso per il commercio, oggi un po’ in declino, delle pietre preziose.
Dagli anni sessanta la città e la diocesi hanno un rapporto preferenziale con Alba e la sua chiesa.
Il lavoro di don Celestino, don Luiz, don Piero, don Agostino, don Domenico, don Gino, don Franco, don Giovanni, don Bruno, don Sergio, don Lino, don Massimo e dei laici in tutti questi anni ha di fatto instaurato un forte legame tra le due comunità.
In città è forte l’evidenza del loro operato. Per i rientrati il ricordo è ancora vivo in quanti hanno incrociato i passi di questi nostri missionari.
Per chi continua ancor oggi il proprio servizio parlano i fatti: anche un occhio disattento coglie i risultati delle loro attività pastorali e sociali.
Casa dell’adolescente, Cooperativa APJ, Casa Emmaus, Casa famiglia, Casa delle ragazze e i vari asili sono troppo importanti per passare inosservati.


Casa dell’Adolescente

E’ una struttura che ospita un migliaio di ragazzi e ragazze in età scolare, suddivisi in due turni, al mattino e al pomeriggio, a seconda di quando frequentano la scuola pubblica.
Oltre alle tradizionali lezioni di doposcuola in cui vengono assistiti nei compiti, gli adolescenti frequentano veri e propri laboratori (per la lavorazione del legno, delle pietre, dei tessuti, della ceramica, della carta, della plastica, del cuoio, ecc.) che esaltano le loro capacità manuali e la loro creatività.
Non mancano ovviamente le attività sportive (educazione fisica, calcio, pallavolo) e artistico culturali (musica, danza, teatro, capoeira, poesia).
Si organizzano incontri individuali o di gruppo in cui l’alimentazione, l’igiene e la salute sono argomenti prioritari come pure i rapporti adolescente-famiglia e adolescente-società.
Inoltre si cerca di coinvolgere sempre di più gli ospiti nei servizi della Casa: pulizia, cura del campo sportivo, giardinaggio, orticoltura.

 



COOPERATIVA APJ

In questa struttura i giovani delle favelas cittadine imparano a lavorare e quindi produrre insieme (Aprender Produzir Juntos).
Non solo quindi formazione professionale ma anche e soprattutto promozione umana.
Mediamente sono 150 coloro che completata la fase di apprendistato (variabile a seconda del settore produttivo) diventano soci della cooperativa.
Gli indirizzi professionali sono attualmente 15: falegnameria, meccanica auto, meccanica pesante, carrozzeria, verniciatura, convergenza e equilibratura, lavaggio e gommista, fabbricazione di poltrone e sofà, carpenteria metallica, torneria, sartoria e serigrafia, panetteria e pasticceria, lavorazione delle pietre preziose, artigianato dei cristalli.



CASA EMMAUS

E’ la comunità in cui vivono insieme a Padre Giovanni i giovani impegnati nelle attività sociali della missione.
Periodicamente ospita i volontari laici e i visitatori dall’Italia.
Attraverso la convivenza, la condivisione e la preghiera si rafforzano i legami interpersonali e si rinnovano i propositi di una vita dedicata agli altri.


casa famiglia

CASA FAMIGLIA

E’ stata inaugurata il 25 agosto del 2002.
Con questo progetto si cerca di ricreare il più fedelmente possibile l’ambiente famigliare per bambini e adolescenti abbandonati.
Gli educatori, “genitori sociali”, si occupano attualmente di una decina di ragazzi “difficili” indicati dal giudice del tribunale dei minori della città.
E’ un’attività molto impegnativa perché l’educazione è a 360 gradi, tutto il giorno, tutti i giorni e i risultati sono spesso a lungo termine.


ASILO DELFINA  TIBALDI

E’ una struttura che ospita oltre cento bambini delle famiglie più povere delle favelas cittadine.
Dal lunedì al venerdì, dalle 7,00 alle 17,00, educazione, alimentazione, gioco e molto affetto cosa di cui hanno più bisogno.



CASA DELLE RAGAZZE

Progetto fortemente voluto, negli anni ottanta da una suora brasiliana, Sr. Zoè, per accogliere bambine di strada a rischio prostituzione.
In seguito si è allargata l’ospitalità alle ragazze madri rendendo necessario anche un asilo per i loro figli. L’asilo ha poi incominciato ad ospitare i bambini in attesa di adozione internazionale. Molte coppie italiane hanno infatti adottato in questa struttura.
Nel 2000 si è inaugurata la casa  per i ragazzi abbandonati.