Cari
i miei milioni di fans sparpagliati per il web in attesa adorante
di leggere ancora una delle mie splendide e frizzanti recensioni,rieccomi
a voi a commentare ed illustrarvi pregi & difetti di una
costola cartacea di una delle mie serie preferite di sempre,ovvero
lo splendido "Cowboy Bebop"! Non serve che mi nasconda
dietro un dito (anche perché non ci starei!) e, come
avrete già capito, ho adorato da subito questo anime
nato in casa Sunrise; del resto non si può non rimanere
conquistati dal pittoresco equipaggio di cacciatori di taglie
che vaga per il sistema solare a bordo del Bebop, vivendo
di volta in volta avventure che passano dal comico al serio
al tragico, fino ad arrivare all'epico, struggente, bellissimo
finale, che consegna di fatto questa serie e tutti i suoi
protagonisti alla storia dell'animazione giapponese come un
vero e proprio capolavoro.
Chi non ha visto una puntata (ritrasmessa più volte
da MTV) (e conclusa più volte prima che uscissero le
video in fumetteria, grazie Dynamic... nd D-pool) senza rimanere
conquistato da Spike, Faye, Jet e lo scondizolante Ein, per
tacere di quel gelido bastardone di Vicious? Penso che pochissimi
possano rimanere indifferenti ad un prodotto animato del genere
invece può capitare, anzi è capitato e lo so
per certo, che il manga faccia tutto un altro effetto, perché
diciamocelo,ad una prima sfogliata non entusiasma affatto,
questo primo volumetto di Cowboy Bebop manga. Ed è
qui che entro in scena prepotentemente io, la vostra idolatrata
Naga, che da brava redattrice non si è fermata alle
apparenze ed è passata all'acquisto di questo brossurato
con sovracopertina, incurante del prezzo non proprio abbordabile
(infatti hai trovato più facile abbordare il mio portafgolio
e farlo pagare a me, se non non l'avresti mai preso, morta
di fame! nd D-pool).
Ehm
Ok, lo ammetto: ho avuto qualche dubbio sull'acquisto, perché
va subito detto che non avrete la minima speranza di trovare
tra queste pagine quel tratto elegante e pulito che abbiamo
amato nella serie. Diciamo pure che il più grande difetto
di questo manga, se vogliamo escludere le prime pagine a colori
inserite dallo staff dynamico che sono tanto carine quanto
inutili con le loro immagini super abusate e un'introduzione
che dice tutto e niente (niente come al solito, semmai
nd D-pool sempre + antidynamic) è proprio modo in cui
l'autrice, Yutaka Nanten, disegna i suoi personaggi, che risentono
troppo di uno stile di disegno molto shojo, e se non stona
più di tanto su Faye, rende il mitico Spike piuttosto
effeminato. Non è facile digerire un simile cambio
di rotta se si è abituati alla serie animata,ma credetemi,
la cosa dura per poco tempo. Già a metà del
primo episodio, "It's showtime", la qualità
del disegno passa in secondo piano (migliorando comunque progressivamente
da una storia all'altra) e ci si perde completamente nella
trama. Questo primo episodio serve all'autrice per gettare
le basi delle sue storie, e ci mostra un rocambolico arresto
multiplo portato a termine nel più classico e devastante
stile di Spike e compagni, confermandoci inoltre che del brio
e dell'introspezione che hanno fatto grande questa serie niente
è andato perso, se non le animazioni (non pretendete,dopotutto
è un manga!). I restanti tre episodi del volumetto,
infatti, ci mostrano in azione dapprima Spike alle prese con
una complessa missione in un carcere di massima sicurezza
("We will rock you"), quindi l'inarrestabile Faye
alle prese con un lavoretto che da facile che sembrava diventa
in poco tempo una vera questione personale contro un'inafferrabile
avversario ("Cheap trick"), per poi concludere in
bellezza con un altro episodio che scava nel passato di poliziotto
di Jet ("Black diamond") e che ricorda in più
punti il terzo episodio animato, "Honky tonk women".
Ognuna di queste avventure dimostra che Yutaka Nanten si è
ritrovata con la non facile impresa di non far rimpiangere
i fasti della serie tv che per altro, come rivela nell'intervistina
in coda al volume, lei non aveva mai visto. Che ci crediate
o meno, se l'è cavata piuttosto bene, riuscendo a ricreare
nelle sue sceneggiature (si, perché è anche
sceneggiatrice di ogni episodio) le stesse atmosfere e le
stesse caratterizzazioni che hanno reso intramontabili i nostri
amici cacciatori di taglie. Solo la logorroica Ed ha subito
una variazione, e nelle 184 pagine di questo volume appare
molto più tranquilla e assennata di quanto non fosse
la sua controparte animata, mentre Ein è piuttosto
assente. Ma del caratterino strafottente e malinconico di
Spike, della dollcezza nascosta sotto un velo di cinismo di
Faye e della rude saggezza di Jet nulla è andato perso.
Non si può quindi dire che questo prodotto sia inferiore
al suo più illustre progenitore, anche perché
le storie narrate qui si propongono come delle ulteriori
"session", che si vanno ad aggiungere coerentemente
a quelle televisive, e che si collocano su per giù
dopo "Jupiter Jazz" (Vicious sei una m***a! Vicious
sei un b******o! Continua così!!!! nd D-pool).
In definitiva, questa versione mangacea di Cowboy Bebop non
è poi così male come potrebbe apparire ad una
prima occhiata; se avete amato l'anime, non lo rimpiangerete
di sicuro, ma dovrete considerare che la differenza di formato
porta inevitabilmente diverse esigenze nel disegno e nello
sviluppo della trama, e mandar giù qualche rospetto,
peraltro non troppo indigesto. Consiglio caldamente l'acquisto,
perché ancora una volta si possa continuare a sognare
tra Marte e Ganimede in compagnia di amici sinceri, e salutarsi
alla fine con il solito, intramontabile
.
SEE YOU,SPACE COWBOY
PS DAL MERCENARIO NONCHE' FIDANZATO DI 'STA PAZZA:
Il manga di cbb ve lo consiglio pure io, ma non fate come
'sta scellerata che scrocca a me e PAGATEVELO DA SOLI!!!!!
(E poi i mercenari sono meglio dei cacciatori di taglie coi
capelli afro!)
(Gelosone!^^ nd Naga)
Non sono geloso
e come ho già detto in altra sede
.
Se tra 5 minuti non tirate fuori le mie katane distruggo la
reda!!!!!
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