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LE ECLISSI DI SOLE Tipi di eclisse Le eclissi di Sole si dividono in tre principali categorie : totale, anulare e parziale. Questi nomi sono stati dati in relazione alla possibilità che il disco lunare, rispettivamente, oscuri totalmente il Sole, pur coprendo il Sole lasci un sottile anello attorno ed infine oscuri solo in parte il disco solare. Va detto che l'eclisse anulare può essere considerata come una sottocategoria delle eclissi totali perchè un'eclisse anulare non è nient'altro che un'eclisse totale "mancata", perchè il disco lunare risulta essere troppo piccolo ( perchè troppo lontano dalla Terra ) per coprire integralmente il Sole, cosicchè resta visibile un anello attorno alla Luna. Questo inconveniente, che a qualcuno potrà sembrare forse irrilevante, è in realtà decisamente influente su quello che si vede durante la totalità. Infatti, in simili condizioni, non è possibile vedere la corona solare, cosa che invece succede in presenza di eclissi totali. I tre grafici seguenti mostrano le condizioni di allineamento che si verificano nelle 3 situazioni precedenti (i grafici non sono in scala e sono puramente indicativi) :
Geometrie delle orbite e del sistema Sole-Luna-Terra E' comunque una coincidenza fortunata il fatto che la Luna ed il Sole abbiano per noi le medesime dimensioni apparenti. E' vero che la Luna è circa 400 volte più piccola della nostra stella, ma è anche vero che il nostro satellite è 400 volte più vicino a noi. Se le dimensioni fossero state diverse si sarebbero potute verificare due eventualità : totale mancanza di eclissi ( se la Luna fosse risultata troppo piccola ) oppure grande frequenza, con lunga durata ( nel caso opposto ). Invece, con la configurazione attuale, si possono verificare da un minimo di due ad un massimo di cinque eclissi di Sole in un anno, di rado visibili nelle stesse zone. L'orbita della Luna risulta essere inclinata di circa 5 gradi rispetto al piano dell'Eclittica. Si verifica un allineamento che porta ad un'eclisse di Sole qualora Sole e Luna transitino contemporaneamente nei cosiddetti nodi lunari. Se l'orbita del nostro satellite non fosse inclinata di quei 5°, si avrebbe un'eclisse di Sole ad ogni Novilunio ed un'eclisse di Luna ad ogni Plenilunio. Differenze tra eclissi parziali e totali, loro descrizione e consigli per l'osservazione Le eclissi parziali sono le più comuni, ma anche le meno spettacolari perchè il calo di luminosità che si verifica è quasi irrilevante ( tanto, a volte, da passare inosservata ) ed anche le meno interessanti da un punto di vista prettamente scientifico. In compenso, però, esse interessano aree della Terra più vaste rispetto a quelle di un'eclisse totale, perchè il cono di penombra è decisamente più esteso del cono d'ombra. L'ultima eclisse parziale per l'Italia si è verificata nel 1994 e la prossima, molto più bella, si è verificata il giorno 11 agosto 1999. Comunque, il fatto che la Luna copra, più o meno, integralmente il disco del Sole non deve far pensare che sia sicuro per la vista guardare direttamente un'eclisse senza alcun tipo di protezione. Infatti, l'intensità della luce solare è troppo forte per essere osservata direttamente in qualsiasi circostanza : l'intenso calore brucerebbe in pochi secondi la retina degli occhi. Occorre quindi dotarsi di filtri da applicare sugli strumenti di osservazione ( meglio sugli obiettivi che sugli oculari ) o di negativi di pellicole fotografiche in bianco e nero fortemente sovraesposte ( meglio se si usano più strati ). E' però necessario, nel caso dei negativi, che l'emulsione contenga argento, in modo da assorbire l'infrarosso. Al giorno d'oggi, invece, spesso e volentieri si ha a che fare con negativi privi di questo materiale rimpiazzato da altre sostanze chimiche. Solo i negativi sovraesposti di pellicole in bianco e nero contenenti argento sono sicuri per la vista, gli altri tipi assolutamente no. Comunque, per ulteriori dettagli circa le precauzioni da osservare quando si guardano le eclissi di Sole si consiglia di seguire questo link. Decisamente più interessanti e spettacolari sono invece le eclissi totali, la cui frequenza è in media di circa una ogni 18 mesi circa. Come già accennato però, sfortunatamente esse interessano solo una ristrettissima fascia della superficie terrestre ( di circa 300 Km di larghezza nelle migliori condizioni geometriche ) e, perciò, sono decisamente rare per una stessa località. In Italia, l'ultima eclisse totale di Sole si è verificata il 15 febbraio 1961 e per la prossima dovremo attendere il 2081, anche se qualche anno prima si verificherà un'eclisse anulare limitata alla Sardegna ed alla Sicilia. Quando si avvicina la totalità, all'incirca un'ora e 20 minuti dopo che la Luna ha iniziato ad oscurare il Sole, la luce cala improvvisamente e velocemente finchè il bordo lunare lascia ancora passare la luce che proviene da alcune zone della fotosfera. Solo a questo punto è possibile guardare direttamente il Sole senza l'ausilio di protezioni. Non appena la Luna ricopre anche l'ultimo lembo del Sole, ecco che appare in tutta la sua straordinaria bellezza, la corona solare mentre si rendono visibili anche, vicino al disco, le protuberanze. Diventano anche, durante la totalità, visibili anche le stelle più brillanti ed i pianeti che si trovano nel cielo diurno. Anche gli animali, durante questa fase, cambiano il loro comportamento. Alcuni vanno addirittura a dormire ed altri, invece, manifestano il loro stupore come ad esempio i cani, che iniziano ad abbaiare. Purtroppo, però, la totalità dura in genere solo 2-3 minuti ( il massimo teorico di 7,5 minuti è stato quasi raggiunto nel 1986 nel Messico, mentre per le latitudini italiane il massimo teorico possibile vale circa 6 minuti ). Però, anche durante le eclissi totali, il cielo non è mai così buio come in una vera notte, in quanto la corona solare splende come la Luna piena e perchè l'atmosfera circostante la zona del fenomeno è rischiarata. Inoltre, molto dipende anche dalle condizioni metereologiche e dalla posizione del Sole nel cielo. Fattori determinanti nella durata e nell'ampiezza della fascia della totalità L'ampiezza
della fascia della totalità e la durata della totalità
stessa dipendono da come il cono d'ombra incide sulla
superficie terrestre. Se esso va a cadere " di
sbieco " su certe zone del pianeta, allora in tali
luoghi la totalità ha una durata piuttosto ristretta e
la fascia ha ampiezza limitata ( questo accade nelle zone
di partenza e di terminazione dell'eclisse, cioè nei
pressi dell'inizio e della fine del tragitto percorso dal
cono d'ombra, in altri termini quando il Sole sta
sorgendo o tramontando ). Viceversa, a circa metà del
suddetto tragitto l'asse del cono d'ombra incide
perpendicolarmente sulla superficie terrestre. Queste
zone vedranno la fase di totalità con la massima durata
e la relativa fascia sarà più ampia. Le eclissi di Sole ed il ciclo del Saros Gli
antichi caldei scoprirono che le eclissi si ripetono
nello stesso modo ogni 18 anni e 10 oppure 11 giorni.
Questo periodo, detto Saros, è molto importante per la
previsione di questi eventi astronomici.
Questi tipi di eclissi sono molto meno interessanti da un punto di vista scientifico, anche perchè nella fase di totalità spesso e volentieri la Luna non scompare del tutto dato che l'atmosfera, tendendo a diffondere la luce solare anche attraverso il cono d'ombra, conferisce alla Luna un tipico colore rosso rame, facendo appunto in modo che la scomparsa totale sia un evento raro. Le
eclissi di Luna si possono verificare solamente in
prossimità del Plenilunio quando la Terra,
interponendosi tra il Sole ed il satellite, genera un
cono d'ombra che la oscura. Questo cono, viste le
dimensioni terrestri è molto ampio, cosicchè la Luna
impiega parecchio tempo per attraversarlo : una eclisse
di Luna può durare anche fino ad un'ora e 45 minuti.
Ancor più vasto è il cono di penombra, che però non
produce apprezzabili cali di luminosità lunare.
E'
da notare, inoltre, che un'eclisse parziale di Luna può
verificarsi qualora una parte della Luna sia immersa nel
cono d'ombra mentre la restante si trovi in quello di
penombra. Le eclissi di Luna sono in generale visibili in
tutte quelle zone per le quali il nostro satellite si
trova sopra l'orizzonte al momento dell'eclisse.
Ovviamente, in relazione al tipo di eclisse che si
verifica ed anche all'altezza della Luna nel cielo (quindi
in istanti del giorno più, meno o per nulla
caratterizzati dalla luce residua del Sole che rischiara
la volta celeste), si ha il corrispondente calo di
luminosità. In casi particolari (eclissi parziali oppure
eclissi totali o di penombra che si verificano con la
Luna bassa sull'orizzonte o situata nel cielo rischiarato
dalle luci dell'alba o del tramonto) questo calo di
luminosità è assolutamente irrilevante. Un'ultima
caratteristica di questi tipi di eclisse è che, siccome
i coni di ombra e penombra generati dalla Terra sono
molto più grandi delle dimensioni della Luna, esse si
possono verificare anche quando il centro di tali coni
non corrisponde al nodo dell'orbita. Il webmaster è contattabile qui |