Task Force sulle Leonidi


Sezione: panoramica generale... Sezione: origini dello sciame... Sezione: previsione 1999 Sezione: futuri appuntamenti... Sezione: spettacolarità... Sezione: come localizzare...   Report sulle Leonidi 1999



PANORAMICA GENERALE E FENOMENI PASSATI

La notte a cavallo del 17-18 novembre 1999 si è ripresentata l'occasione per tentare di osservare l'attesa pioggia di meteore appartenenti al ben noto sciame delle Leonidi, il cui nome deriva dal fatto che esse sembrano provenire dalla costellazione zodiacale del Leone.
Quello delle Leonidi è uno sciame
ben conosciuto per le storiche tempeste che si sono verificate nel corso degli anni, ma anche per clamorosi "flop" che delusero le aspettative di molti appassionati di astronomia e curiosi in genere.
Ecco una tabella che sintetizza le pioggie di maggior intensità:

Anno Tasso orario (stimato in base alle osservazioni e non ZHR teorico) Luoghi di osservazione
1799
1832
1833
1866
1867
1868
1900
1901
1966
30000
20000
25000
10000
1000
1000
1000
2000
150000
Sud America,Florida, G.Bretagna, Germania
Urali, Arabia, Mauritius, N.Atlantico, Europa
Centro e Nord America
Europa
Nord America
Nord America
Canada
Stati Uniti, Messico
Stati Uniti


Delusioni si ebbero invece nel 1899, 1930, 1931, 1932.
Nel 1998, il massimo si verificò in condizioni poco favorevoli per l'Italia anche se, nelle ore che precedono l'alba, furono rilevati numerosi bolidi molto luminosi.
Ecco che cosa accadde alcuni anni prima del passaggio al perielio della cometa: nel 1991 fu stimato un ZHR pari a 35, nel 1992 ci fu la Luna all'ultimo quarto che disturbò le osservazioni trovandosi a 15° dal radiante, nel 1993 si registrò ancora uno ZHR di 35, nel 1994 si passò a 73, nel 1995 a 108, nel 1996 a 155 e nel 1997 a 141.
Nel 1996 si videro molti bolidi brillanti che lasciarono persistenti scie nel cielo, anche dopo la loro disgregazione (fino a 6-10 minuti !). Il picco si verificò alle ore 7 TU, quindi in pieno giorno per l'Italia.
Nel 1997 il nostro satellite era in prossimità del Novilunio ed il massimo dell'attività accadde alle ore 12 TU, quindi in condizioni ancora una volta sfavorevoli per le nostre zone. Furono comunque osservati dei bolidi anche di magnitudine - 4 e - 9.


ORIGINI DELLO SCIAME E SUE CARATTERISTICHE

La cometa che origina lo sciame è la Tempel-Tuttle, passata al perielio il 28 febbraio 1998 e la cui traiettoria interseca l'orbita della Terra proprio tra il 17 ed il 18 novembre. Esiste inoltre un angolo di circa 17° tra le due orbite in questione.
Quando il nostro pianeta interseca la traiettoria della cometa, ecco che le polveri da essa rilasciate vengono attratte dalla forza gravitazionale terrestre e, bruciando per attrito dovuto all'atmosfera, producono scie che sono tanto più luminose quanto più grande è la meteora.
Nel 1981,
D.Yeomans ha analizzato le passate registrazioni delle Leonidi ed ha effettuato una mappatura delle polveri attorno alla Tempel-Tuttle, indicando le condizioni più favorevoli alla produzione della tempesta di meteore. Secondo lo studioso, affinchè ciò avvenga, è necessario che la Terra passi attraverso quella parte dello sciame che si trova all'esterno e dietro l'orbita della cometa, incontrando così quelle polveri che sono state soffiate via dalla pressione di radiazione solare. Infatti, quando la Terra (tra il 1266 ed il 1499) incontrò le polveri giacenti all'interno dell'orbita, si verificò una pioggia "solamente" spettacolare nel 1366. Mentre dal 1666, da quando si verifica l'incontro con le polveri esterne, sono stati rilevati dei grandi eventi (come nel 1833, 1866 e 1966). Anche tra il 1998 ed il 1999 si avrà una tale condizione di incontro e speriamo quindi di assistere ad uno spettacolo meraviglioso.
Tuttavia, questa sola condizione
non basta. Infatti, sempre secondo Yeomans, le polveri sono distribuite attorno alla cometa in nuvole irregolari più o meno dense ulteriormente perturbate da altri rilasci di polveri dalla superficie del nucleo cometario. Solo se la Terra ha la "fortuna" di incontrare una delle nuvole più dense lo spettacolo è assicurato.
Sfortunatamente, attualmente il nostro pianeta passa
più distante dallo sciame rispetto ai periodi delle grandi piogge passate. Nel 1799 la distanza fu di 480 mila km, nel 1833 di 180 mila km, nel 1866 di 970 mila km, tra il 1899 ed il 1901 fu, mediamente, di 1 700 000 km, nel 1932 di 930 mila km, nel 1966 di 460 mila km. Nel 1998-99 sarà di 1 120 000 km.
Comunque, il fatto che nel 1932 la distanza fosse simile a quella del 1866 e non successe nulla fa notare che la distanza non è di per sé decisiva.


CIO' CHE FU PREVISTO PER IL 1999 (poi molto rispettato)

Secondo i calcoli effettuati, la Terra intersecherà la scia della cometa alle ore 01:50 TU del 18 novembre, ossia 623 giorni dopo il passaggio della Tempel-Tuttle (nel 1966 la Terra passò 561 giorni dopo). Per l'ora prevista, il radiante e la costellazione del Leone saranno in posizione ideale per gli osservatori europei. La Luna, che avrà passato da 2 giorni il primo quarto, toglierà il disturbo verso le 24 TU lasciando il cielo buio poco prima dell'inizio dello spettacolo
In ogni caso, anche prima del sorgere del radiante, sono visibili tutte quelle meteore che transitano verso
ovest.
E' comunque possibile, e tra l'altro è un fatto già capitato in passato, che le Leonidi siano spostate di una certa quantità dal piano orbitale della cometa ed in questo caso il massimo potrebbe
anticipare o ritardare di alcune ore.
Ad esempio, il massimo del 1965 anticipò di quasi 13 ore, quello del 1966 ritardò di 1 ora, quello del 1969 ritardò di 4 ore. Ritornando in periodi più recenti, il massimo del 1996 avvenne all'istante previsto, mentre quello del 1997 anticipò di circa 90 minuti.
In generale, il radiante
non è abbastanza ben osservabile prima della 1 di notte (ora solare italiana) e ci sono perciò solo 4 ore e mezza di osservazione prima del crepuscolo.


FUTURI APPUNTAMENTI CON LE LEONIDI

Quello del 1998-99 è un evento da non perdere (anche se, eventualmente, tradirà le aspettative). Infatti, secondo alcuni calcoli effettuati, la cometa Tempel-Tuttle, due anni prima del suo passaggio al perielio (che avverrà nel 2031), sarà perturbata dal pianeta Giove e la sua orbita si sposterà più lontano da quella della Terra a circa 2 420 000 km, come avvenne poco prima della tempesta mancata del 1899. Altrettanto difficile sarà il verificarsi di piogge di meteore durante il successivo passagio della cometa, nel 2065, quando la separazione sarà di 2 185 000 km. Invece, nel 2098, le probabilità di avere una tempesta meteorica è molto maggiore, in quanto la distanza si ridurrà a 925 mila km.


SPETTACOLARITA' DELLE LEONIDI

La caratteristica saliente dello sciame in termini di spettacolarità è la grande velocità posseduta dalle meteore. Esse hanno infatti la massima velocità teorica di un corpo che cade sul nostro pianeta: 72 km al secondo. Questo accade perchè le meteore in questione hanno un moto retrogrado, come la cometa che da' loro origine, attorno al Sole.
Il loro urto con la Terra è quindi praticamente
frontale, dando luogo a stelle cadenti brillanti, rapidissime e colorate (di blu, verde o bianco) che lasciano talvolta scie persistenti anche per diversi minuti.
Molte Leonidi che sono state osservate appena dopo il sorgere del radiante lasciano lunghissime tracce attraverso il cielo.


COME LOCALIZZARE IL RADIANTE

La posizione del radiante è molto semplice da trovare, in quanto essa giace all'interno della falce che costituisce il "muso" della costellazione del Leone. Più precisamente, l'esatta collocazione (dai dati in mio possesso) è la seguente:

Ascensione Retta: 10h08m
Declinazione: 22°

La massima altezza del radiante sull'orizzonte viene raggiunta verso le ore 5:30 (ora solare italiana), ossia poco tempo prima che arrivino le prime luci dell'alba. Di solito, però, attorno al radiante non appaiono stelle cadenti, in quanto esso è solo un punto di origine prospettica e dal quale le tracce divergono solamente se vengono prolungate all'indietro. Questo accade perchè le scie delle meteore diventano luminose solo ad una certa quota e pertanto la prima parte del percorso apparente non è visibile.

Costellazione del Leone e localizzazione del radiante


Ritorna alla pagina principale Foto dell'eclisse 99 Eclisse totale del 21/6/2001 Eclissi parziali del 2000 Future eclissi italiane

Il webmaster è contattabile qui