E' una patologia che si realizza con un infiammazione del pancreas a differenti livelli di pericolosità infatti il paziente che va incontro a un attacco di pancreatine può anche nel 5% dei casi essere soggetto a morte clinica entro poche ore dall'attacco come può salvarsi pur presentando gravi quadri sintomatologici che richiedono tempestivi interventi terapeutici.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Perché si verifichi questa patologia sono necessari tre fattori: Insorgere di malattie biliari (cause scatenanti assunzione prolungata di alcool, insorgere di patologie duodenali). Durante il decorso della malattia il pancreas va incontro a flogosi (processo di infiammazione). Ciò è causato dall'instaurarsi di un particolare quadro fisiopatologico in cui è presente in ipertensione dell'albero biliare e del dotto di Wirsung, tutto ciò può essere causato o dall'ostruzione del coledoco (terminazione biliare che giunge nel duodeno) o da una lesione diretta al parenchima (sostanza propria caratteristica di un organo in questo caso il pancreas). La rapida corrosione delle strutture pancreatiche causa la dispersione di secreti (materiale enzimatico) che una volta liberato va a danneggiare l'ambiente organico ospitante che entrando a contatto con tale sostanza va incontro a flogosi indotta come ad esempio la peritonite chimica che spesso è conseguente ad un attacco emorragico. In tale situazione il dolore è la manifestazione sintomatologia dominante. Infatti quest'ultima in genere è improvvisa localizzata in zona epigastrica (tra stomaco e fegato), con diffusione rapida nei quadranti bassi dell'addome. E' però frequente anche il vomito che non alleviando il dolore con il suo moto gastrico continuo comporta un fenomeno tipico di un attacco di pancreatite acuta l'ileo dinamico (ostruzione viscerale indotta dagli stravasi emorragici gastro-pancreatici. Possono verificarsi degli attacchi febbrili mai elevati con temperatura corporea inferiore ai 39° C . Nei pazienti in cui esiste una compromissione dell'albero biliare può verificarsi l'ittero (colorazione anomala, tendente al giallastro della pelle). Nelle fasi più avanzate possono presentarsi i sintomi dello shock ipovelemico: tachicardia (aumento del ritmo cardiaco),cute algida (fredda) e pallida insufficienza renale, polso piccolo e frequente. Nelle forme più gravi si hanno colorazioni ecchiomotiche lungo la parete addominale in zona paraombellicale.

 

 

 

 

Polinevrite

Coma Epatico