ALDO FIORENZA autore dei seguenti romanzi:

"Cinque studenti e un prof contro Hitler..e via le teste!"

"Dietrich Bonhoeffer"

"Il delitto di lesa...moglie"

"La Creazione"

POESIE e RACCONTI

HITLER e il NAZISMO. Riferimenti storici

CIRCOLI DELLA RESISTENZA TEDESCA sotto la Germania hitleriana

LA ROSA BIANCA
(DIE WEISSE ROSE)
movimento di resistenza di 5 studenti universitari finiti ghigliottinati col loro professore

DIETRICH BONHOEFFER il prete che amò Dio, Maria Von Wedemeyer e che volle attentare alla vita di Hitler

LA ROSA BIANCA
(DIE WEISSE ROSE)
interrogativi inquietanti

FOTO DEI PROTAGONISTI e altre immagini della Rosa Bianca

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Dalla moritura SOPHIE SCHOLL…


“Non ti chiedo nulla…
Però, per conto mio
non ti garantisco nemmeno un grazie,
né di qua  né tanto meno di là.
Perché? E me lo domandi?
Ma semplicemente
perché non t’ho mai chiesto nulla.
Il mattino mi destavo con lo sguardo verso l’alto
ma non eri neppure vento…
un po’ di cielo a sbuffo
con un linguaggio di colore intraducibile
insomma, come unico linguaggio
un insostenibile mutismo.
Poi guardavo dove mettevo i piedi…
per terra…
Lì non era avvenuto proprio nessun cambiamento.
Nessuna meraviglia dunque per me.
Anche se avrebbe dovuto apparirmi straordinaria
la scoperta quotidiana
che non eri nemmeno terra.
Non occhi non bocca,
in nessuna ora del giorno…
niente orecchio sensibile
per mio padre in galera, 
per mia madre che non si dava pace,
per me, per Hans, per Inge,
per Elisabeth, per il mio fratellino minore.
…Werner, del fronte orientale, ormai…
che ci guardavamo smarriti.
Nemmeno un occhio di riguardo
per il turgore esagerato
dei primi turbamenti dell’adolescenza,
per i primi speciosi amori deludenti,
per i primi decisi rifiuti ad addolorarmi di passione
inutilmente.
Nessun riguardo per la Rosa
per il mio debole per Alex
che avrebbe potuto essere
il primo sì dopo gli albori deludenti
e tutti quegli altri consecutivi
ai miei primi amori adolescenti.
Nemmeno un “coraggio, piccola!”.
Me l’ha saputo dire perfino
il mio principale accusatore un…
“coraggio, piccola!”.
Mi riferisco al signor Robert Mohr.
Penso che tu lo conosca almeno di nome!
Guardavo dritto davanti a me,
ma non eri neanche mare.
Questo, quando vuol farsi ascoltare
quando vuole farsi riconoscere
rumoreggia, gorgheggia dal profondo
e poi…
poi quando un assurdo sconquasso imprevisto
…ne sai niente tu?…
lo squassa dalla radice,
scroscia,  tuona valanghe di rumore
anche subacqueo,
come se si svuotasse tutto da una montagna.
Cielo terra e mare
hanno tutt’e tre lo stesso colore uniforme,
il colore che forse più ti si addice:
il grigio dell’indifferenza
o Signore di tutt’e tre le cose
…o del loro nulla effettivo?.
E’ grave che io non abbia mai saputo chi sei,
che tu ti sia nascosto al mio mondo
nel tuo mondo…
Io, invece,
dati anagrafici alla mano,
risulto essere ufficialmente e inequivocabilmente
anche qui dentro
Sophie Scholl!
La mia carta d’identità sta qui a testimoniare
il calco che hai ancora una volta voluto…
un calco fra miliardi di calchi anonimi
che hanno preso a prestito,
da un grigio tormento di anni,
l’impossibilità di morire a discrezione…
come nessuno gli ha chiesto di nascere
a discrezione.
Tu, inutilmente,
da un inganno di cielo di terra e di mare
ti professi il mio creatore.
Loro non sono la tua identità.
E nemmeno le stelle
che mi perseguitano ogni notte
con l’idea insopportabile
d’un infinito che non si fa riconoscere.
Credo che in punto di morte
la mia testa sotto la ghigliottina
sarà la tua stessa testa anonima
che cerca fino all’ultimo istante di sottrarsi
alla mia unica domanda senza risposta:
ma che cosa hai da nascondermi
o creatore del tuo stesso mistero?…
Di cosa ti vergogni, scusa,
se non t’abbiamo mai rimproverato
tutti i nostri misfatti presenti e passati?…
tu, l’anonimo che crudelmente rifugge
dalla mia pressante richiesta d’identità
dei tuoi dati anagrafici celesti…
o infernali?
Rivedrò Ulm, i miei alberi,
riproverò l’ammaliante fresco delle notti estive
all’English Garten?
Rivedrò la luna sotto il solco dorato
del bel Danubio blu?
Vagherò sulla rotta di fuoco delle stelle
per provare a scuotere finalmente
le radici del mistero dell’universo?
Potrò fermarmi a conversare
sui fenomenali e vertiginosi crepacci d’azzurro
fra cordigliere di rose bianche
con Alex, Hans e la mia amica, la luna?
E com’è che anche se manca un’ora soltanto
la mia fantasia non ha ancora le ali morte?”.

 

 

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