LA SCALA DEI PIANETI ©

 

Una scala per elevarsi

 

Una visita al recentemente restaurato Palazzo Trinci di Foligno, emblema del potere signorile dei Trinci, famiglia che governò la città dal 1305 al 1439, ci da la possibilità di affrontare alcuni elementi simbolici che sono propri della cultura medievale, sebbene ereditati in qualche modo dall’antichità. Del palazzo, dunque, esamineremo solo due aree: la Scala Gotica e la Sala delle Arti Liberali e dei Pianeti, invitando il lettore a visitare personalmente il resto.

Cercheremo di interpretare uno dei possibili intenti pedagogici ed allegorici della famiglia Trinci nella loro scelta dei soggetti iconografici: La Scala come segno di elevazione spirituale, e le Arti Liberali, associate come vedremo ai 7 Pianeti ed alle 7 Età dell’uomo, come percorso ideale per raggiungere la perfezione celeste in Dio.

 

La Scala Gotica

Costruita alla fine del XIV secolo la Scala Gotica rappresenta il fulcro attorno al quale ruota l’intero complesso; ha la funzione di collegare le parti romaniche basse a quelle nuove, alte, di chiara ispirazione gotica. Abbiamo qui il primo tema dell’elevazione: dal pesante e materico romanico allo slanciato, leggero e luminoso gotico.

La scala che unisce il cielo con la terra è un tema già egiziano. Osiride, dio della resurrezione e dell’ascensione al cielo, era per i credenti una simbolica scala celeste.

Nei templi di Mitra per ricordare il cammino che l’anima deve percorrere per innalzarsi, liberata di ogni manchevolezza e sensualità, si usava una sorta di scala composta di otto portali sovrapposti.

Nel Midrash rabbinico, l’insieme delle opere letterarie ispirate alla esposizione critica della bibbia, l’albero della vita stesso è paragonato ad una scala, sulla quale le anime dei giusti possono salire o scendere.

Il tempio di Salomone e quello di Ezechiele hanno scale da percorrere, così come i 15 gradini del tempio di Gerusalemme.

Giacobbe, fuggendo dal fratello Esaù, sogna una scala che va dalla terra al cielo, sulla quale angeli salgono e scendono.

I monasteri cistercensi e certosini, in quanto vie che portano a Dio, erano chiamati Scala Dei.

La scala dunque porta verso il supremo livello dell’essere. In alto, sopra le nostre teste, c’è il cielo con la sua luce e la sua immensità. L’innalzamento dell’animo, l’elevazione dello spirito e l’ascensione sono tra i più antichi desideri dell’uomo.

La Scala Gotica si compone di 3 rampe, il 3 che evoca la Trinità divina - Padre, Figlio e Spirito Santo - o umana - corpo, anima e spirito. Offre sempre suggestivi e diversi scorci da qualsiasi gradino ci si soffermi a guardarla, così come ogni passo che l’uomo copie nella vita offre nuovi ed inaspettati punti di vista sulla sua esistenza; la superficie muraria era ricoperta di affreschi, in parte superstiti, con semplici motivi geometrici, che avevano lo scopo di scandire e sottolineare l’architettura ampliandone illusoriamente l’estensione.

 

La Sala delle Arti Liberali e dei Pianeti

Riscoperta da sotto l’intonacatura solo nel 1918-1919, mostra bellissime rappresentazioni delle Arti Liberali come donne su eleganti troni gotici: il Trivio – grammatica, dialettica e retorica - e il Quadrivio - aritmetica, geometria, astronomia e musica -; dei Pianeti; delle Età dell’Uomo; delle ore del giorno.

Anzi tutto è interessante notare che da questo vano si accede al Corridoio di collegamento con il Palazzo delle Canoniche e con la Cattedrale di San Feliciano; corridoio decorato a sinistra con 11 personaggi del mondo antico – Romolo, Scipione l’Africano e i Nove Prodi della tradizione medievale:Giosuè, Davide, Giuda Maccabeo, Ettore, Giulio Cesare, Alessandro Magno, Re Artù, Carlo Magno, Goffredo di Buglione – e a destra ancora con le Sette Età dell’Uomo ma in ordine inverso rispetto alla Sala, come se il cammino iniziasse dalla Chiesa che segue l’uomo sino al suo ricongiungimento a Dio. Ma torniamo alla Sala; sulla parte sinistra ci sono le Arti, su quella destra i Pianeti. Ma cercheremo di fare un discorso unico, associando le une agli altri.

Nel passaggio dall’antichità al medioevo gli intellettuali si sforzarono di mantenere la cultura classica dividendola per materie: queste branche del sapere furono indicate col nome di Arti Liberali. Marziano Capella, agli inizi del V secolo nel De nuptiss Mercuri et philologiae, stabilì il loro numero a 9:  Grammatica, Retorica, Dialettica, Aritmetica, Geometria, Musica, Astronomia, Medicina e Architettura. Ma negli scrittori cristiani si ridussero a 7, escludendo Medicina e Architettura giudicate più pratiche che teoriche. Il 7 poi offriva una corrispondenza coi pianeti, i sacramenti, le virtù, i doni dello Spirito Santo. In Palazzo Trinci le analogie vanno ben oltre, includendo anche le Età dell’Uomo e le ore del giorno (quest’ultime ci daranno l’ordine che seguiremo).

 

Grammatica

Luna

Lunedì

Decrepitezza

Mattutino

La Grammatica è la scienza che studia i meccanismi generali e ricorrenti per mezzo dei quali il pensiero si realizza come lingua. È la base del saper parlare e scrivere in modo corretto: è una giovane donna che insegna a leggere ad un giovane. L’inizio del sapere, le sue basi, come il primo giorno della settimana.

La Luna è su di un carro tirato da cavalli bianchi, il suo moto veloce nel cielo e capriccioso come verginei destrieri.

Di fianco all’astro una vecchia simboleggia la Decrepitezza mentre il Sole è al Mattutino, come a ricordare che in ogni inizio si cela la sua fine.

 

Dialettica

Marte

Martedì

Infanzia

Aurora

La Dialettica è la capacità di svolgere un ragionamento con logica ineccepibile, ricchezza di argomentazioni, e forza persuasiva: è una vecchia che tiene in mano dei serpenti, simbolo di ingegno, di astuzia quasi diabolica, di persuasione che potrebbe ricordare la tecnica responsabile del peccato originale. Marte, allora, ci appare armato di spada e lancia. Mentre l’Infanzia è un bambino che cavalca un bastone: allo studio delle arti un uomo deve affiancare anche l’apprendimento cavalleresco, per difendere la Chiesa ed i suo valori.

 

Retorica

Mercurio

Mercoledì

Puerizia

Ora Terza

La Retorica è l’arte del parlare e dello scrivere in maniera persuasiva, efficace ed esteticamente pregevole, come la parola perfetta per eccellenza: quella divina. Viene rappresentata, in questo ciclo di affreschi, come una donna di età avanzata che tiene nella mano destra un libro – la destra è mano di Dio ed il libro per eccellenza è la Bibbia sua parola –, nella sinistra una verga simbolo di autorità. Mercurio dai calzari alati è un messaggero di Dio, angelo portatore del verbo. La Puerizia è invece una ragazza che si guarda in uno specchio, come nella propria anima che può solo riflettere la sua natura celeste, ma anche la sua natura corporea, affinché non inganni coi falsi miti peccaminosi di bellezza e seduzione.

 

Aritmetica

Giove

Giovedì

Adolescenza

Ora Sesta

L’Aritmetica studia le proprietà dei numeri e le operazioni su di essi. Un’antica tradizione pitagorica vuole le leggi universali fondate su rigorosi numeri e stretti rapporti tra di loro, mentre per Agostino i numeri sono pensieri di Dio, quindi eterni e ricchi di significato, in particolare i primi 12. I numeri hanno rappresentato potenti categorie mentali e simboliche della mentalità medioevale. Qui una donna aiuta un giovane allievo a contare mentre Giove scaglia frecce con la mano destra mentre ne trattiene due con la sinistra. Forse i dardi sono i moniti divini che colpiscono gli empi, mentre i due trattenuti nella sinistra – mano umana che rimanda al mondo sublunare – potrebbero essere la dualità: carne/spirito, luce/oscurità, destra/sinistra, umido/secco, uomo/donna. Quella stessa dualità uomo/donna che torna nell’Adolescenza impersonata da un giovane che offre una ghirlanda di lauro alla Puerizia. Un invito d’amore, di unione sia per superare il limite degli opposti, sia per obbedire alle leggi della Genesi nella quale sono stati creati il maschio e la femmina per popolare la terra.

 

Musica

Venere

Venerdì

Giovinezza

Ora Nona

La musica è bellezza ineffabile e partecipa della stessa natura acustica della parola. Il clero, oltre che parlare, soprattutto canta la sue lodi a Dio. È raffigurata come una giovane donna che suona un organo portativo e batte con un martelletto un coro di sei campane. Fondamentalmente le note nel medioevo sono 6: ut, re, mi, fa, sol e la, continuando la scala aggiungendo nuovamente sul la il semitono del fa (ottenendo così il “moderno” si secondo la nota regola super la sempre fa). L’immagine di Venere è purtroppo scomparsa, ma non ci rimane difficile pensare ad una analogia fra la celeste musica e la più bella delle dee. Mentre la Giovinezza è una giovane donna che educa un bambino.

 

Geometria

Saturno

Sabato

Maturità

Vespero

La Geometria è tra i settori più antichi della matematica, che studia i problemi relativi alla forma e alla misura degli oggetti; è la disposizione nello spazio, regolarità, proporzione, organizzazione razionale: la “Divina Commedia” è retta da una precisa geometria strutturale. La donna che la raffigura ha nella mano destra una sezione di cerchio e nella sinistra un compasso. Saturno, oggi quasi scomparso, probabilmente regge in mano una falce. Anche la Maturità non è più visibile.

 

Astronomia

Sole

Domenica

Vecchiaia

Compieta

L’Astronomia è la scienza che studia i corpi celesti ed i loro moti. Sono l’immagine più vicina al volere di Dio, governano per volontà divina la terra, le acque, i venti, le persone, le bestie, gli uccelli, i pesci e tutte le cose che esistono. Non c’è stella, piccola o grande che sia, che non eserciti un’influenza sugli uomini, è più essa è grande più ha influenza quindi il Sole è la più importante fra di esse. L’astrologia, da essa derivata, nel medioevo è fondamento della realtà. Ogni fenomeno astronomico è un segno che gli uomini devono tenere in massimo conto, perché è indirizzato a loro e li influenza direttamente: una cometa, una scia di luce, un’aurora boreale, un’eclissi, un diluvio, una nube di cavallette, una pioggia di cenere. Qui indica con la destra un libro aperto sulle ginocchia e con la sinistra un astrolabio. Il Sole è su un carro trainato da 4 cavalli rossi. Il pianeta che da la vita contiene il 4 che simboleggia il mondo spaziale: i 4 fiumi del Paradiso, i 4 evangelisti che provengono dalla stessa fonte (Cristo), le 4 virtù (Giustizia, Fortezza, Prudenza e Temperanza), i 4 punti cardinali, le 4 stagioni, le 4 membra, le 4 lettere del nome Adam (l’uomo).

L’età è la vecchiaia, l’ora del giorno la Compieta e la campana suona completorium, la preghiera che “completa” la giornata.