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Progettazione architettonica assistita - Prof. Antonino Saggio - a.a. 2002-2003

Seconda lezione - Primo ciclo

 

Informazione Architettura

 

Io esisto.....

Coscienza estetica

Modernità

Il concetto marsupiale dell'informazione

 

Il problema fondamentale dell'architettura industriale è un concetto tautologico: riuscire a dimostrare che i valori in gioco dell'architettura erano tutti legati alla sua funzionalità è stata una grande rivoluzione del concetto moderno che ha avuto il suo culmine negli anni '20 del 1900.

L'idea che il movimento moderno cercava di combattere era l'dea della forma.

IO ESISTO IN QUANTO FUNZIONE.

Il punto focale oggi è diventato IO ESISTO IN QUANTO INFORMO.

        
  

La parola moderna nella storiografia classica viene usata per definire un periodo che parte dalla fine del '400 o dall'affermazione della borghesia nel '700, dandole così un'accezione temporale.

Nel caso dei CIAM si attribuiva alla parola moderno un significato di valore, nell'essere all'avanguardia.

Oggi si usa una terza definizione che non ha nè un valore cronologico, nè tantomeno simbolico, il significato che gli si attribuisce può essere considerato un ibrido.

Il problema della modernità è visto all'interno di questa scuola legato ad un altro problema, quello della CRISI.

La modernità deve spingere la risposta alla crisi cercando all'interno della crisi stessa nuovi valori. E' un atteggiamento trasversale.

L'architettura di oggi vive un doppio livello: anche l'architettura entra a far parte dell'informazione, ciò comporta un'autointerrogazione in cui non esistono risposte uniformemente date ma esistono delle ricerche anche piuttosto avanzate.

L'autonomia della forma è stato a lungo un tabou; nell'antichità il parlare per figure retoriche era assai sviluppato, la comunicazione NON era più oggettiva, ma era sintetica, complessa, stratificata ed in qualche maniera soggettiva.

Intorno agli anni '20 le pubblicità tendevano, più che ad illustrare il prodotto, ad illustrarne tutte le sue qualità.

Attualmente, invece, il prodotto non è più descritto ma viene inserito all'interno di una narrazione suscettibile di associazioni.

 

                                                  

 

Ormai le performances sono assolutamente scontate, vince la capacità di associare al prodotto altre immagini.

Il Centro Pompidour realizzato da Renzo Piano nel 1971 rappresenta l'ultimo edificio del paradigma industriale. Quest'opera non vuole rappresentare alcuna forma, ma vuole DIMOSTRARE la sua funzionalità. Senza la frase "IO ESISTO IN QUANTO FUNZIONO" il Pompidour non può essere capito.

                                                          

                                                           

 

Nel Museo del Mare ad Amsterdam, realizzato da Piano nei primi anni '90, il primo livello di valore dell'edificio non è più IO FUNZIONO, questo ormai è dato per scontato, ma IO INFORMO.