Lancia Aurelia Torna alla pagina auto

18/11/2000

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Nel dopoguerra il figlio di Vincenzo Lancia, Gianni, prende in mano l'azienda. Nel 1950 entrerà in produzione una vettura di grande pregio: l'Aurelia (B10). Questa auto era dotata di un motore 1,8 litri a 6 cilindri disposti a V di 60° (prima mondiale), di trasmissione transaxle con cambio in blocco con il differenziale posteriore. La potenza era di 56 CV a 4000 giri/minuto, la velocità massima era di 135 km/orari con un consumo di 11 litri per 100km.

Nel 1951 la berlina venne affiancata dalla B20, coupé carrozzato Pinin Farina con un motore di 2,0 litri per una potenza di 80 CV a 5000 giri/minuto (velocità di 162 km/orari) e dalla B21 con lo stesso motore, ma con potenza di 70 CV.

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Nel 1952 seguì la B22 con potenza di 90 CV. La B20 aumentò la cilindrata fino a 2,5 litri con potenza di 115 CV a 5200 giri/minuto (185 km/orari). Nel 1954 vinse il Rally di Montecarlo.

Finalmente nel 1955 Pini Farina concepisce lo splendido spider B24 (180 km/orari), a cui dedico questa pagina.

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