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01/12/2000

VGA Video Graphics Array (o Adapter)

Anche chiamato Video Graphics Adapter. Si tratta dello standard per schede video definito da IBM per i suoi PS/2 che all'epoca (1987) aveva rimpiazzato i due standard già esistenti: CGA (Color Graphics Adapter) e EGA (Enhanced Graphics Adapter) che funzionavano rispettivamente a 320 x 200 punti con 4 colori e a 640 x 350 punti con 16 colori. Il modalità VGA la risoluzione è stata portata a 640 x 480 punti con 16 colori, ma è stato anche cambiato il modo d'interazione tra scheda video e monitor. 

GeForce

In precedenza la scheda video inviava al monitor segnali digitali che venivano da questo tradotti in pixel da rappresentare sullo schermo, dall'arrivo della VGA in avanti le schede hanno inviato al monitor segnali analogici (a variazione continua) che si traducono molto più facilmente e con maggiore precisione in spostamenti del pennello elettronico che disegna immagini e caratteri sullo schermo. In questo modo è possibile aumentare la risoluzione e il numero di colori visualizzato senza  modificare drasticamente la tecnologia. Infatti, nel tempo il numero di colori per la modalità VGA è stato portato a 256, 65.536 e 16.777.216 e lo standard medesimo si è evoluto in una forma potenziata, SuperVGA che arriva a 1024 x 768 punti e oltre.


AGP Acelerated Graphics Port

Una tecnologia resa disponibile da Intel alla fine del 1997 che consente una comunicazione veloce e diretta tra l'acceleratore grafico e la RAM di sistema al fine di utilizzare una porzione di quest'ultima per contenere informazioni video. Diventa una soluzione interessante nei giochi e negli altri programmi dove le informazioni da visualizzare sullo schermo sono tante ed eccedono la capacità della memoria video in dotazione. In questo caso, la presenza della connessione AGP permette di visualizzare immagini complesse e riccamente colorate senza perdere sensibilmente in velocità e senza acquistare costosa memoria video dedicata unicamente all'acceleratore grafico. Inoltre, quando non viene utilizzata per i giochi o altre funzioni video particolari, la RAM torna ad essere pienamente disponibile per le applicazioni normali.
L'AGP è una connessione punto a punto, non è un bus e non può essere collegato ad altri dispositivi, però il suo progetto è partito dalle specifiche del bus PCI, che sono state estese per consentire maggiore velocità. Dato che ci sono segnali aggiuntivi rispetto al PCI, le specifiche meccaniche ed elettriche di una scheda AGP richiedono un connettore particolare sulla scheda madre. La connessione AGP funziona a 66 MHz con 32 bit. Le schede che supportano solo la modalità 1X permettono il trasferimento a 266 MByte al secondo. Nella versione 2X il trasferimento dei dati è raddoppiato per cui la frequenza del trasferimento risulta di 133 MHz e la banda passante massima è di circa 533 MByte al secondo.  La modalità 4X corrispondente a oltre 1 GByte al secondo di banda passante.
La concezione dell'AGP da parte di Intel risale all'inizio del 1996 a fronte della previsione che le applicazioni che visualizzano scenari 3D si sarebbero trovate davanti a un collo di bottiglia dovuto alla insufficiente banda passante del bus PCI (132 MByte al secondo teorici). Infatti la ricchezza e la verosimiglianza di una scena 3D sintetica viene raggiunta sia attraverso la risoluzione e il numero di colori sia, soprattutto, attraverso le texture, cioè le immagini bitmap che rivestono gli elementi della scena (poligoni) simulando il tipo di materiale, la consistenza e la finitura delle superfici e degli oggetti. Quindi maggiore è il numero di poligoni in cui sono scomposte le superfici e più accurate e sofisticate sono le texture, più la scena appare realistica. 

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