"Arbeit Macht Frei" (Il lavoro rende liberi) era
linsegna sopra il cancello di Auschwitz. Fu posta lì dal maggiore Rudolph Höss,
comandante del campo.
Sembra che egli non la intendesse come una beffa, e nemmeno che
lintendesse letteralmente, come falsa promessa che coloro che avessero lavorato fino
allesaurimento sarebbero stati infine liberati, ma piuttosto come una qualche
dichiarazione mistica che il sacrificio di sé sotto forma di infinita fatica arreca, in
effetti, una sorta di intrinseca libertà spirituale.
Friedrich, pagg. 2-3