Fonti - Bibliografia

Arendt, Hannah, Eichmann in Jerusalem (Penguin, 1963) [Eichmann a Gerusalemme, Feltrinelli]

Sottotitolo “A Report on the Banality of Evil” [La banalità del male], la Arendt fu la prima a riportare quanto ordinari e indegni di nota fossero molti nazisti, e a commentare il modo in cui alcuni ebrei collaborarono alla propria distruzione.

Borowski, Tadeusz, This Way for the Gas, Ladies and Gentlemen, (Penguin 1967)

Borowski era un prigioniero politico polacco, la cui cronaca di Auschwitz è spaventosamente sardonica e crudele.

 

Cohen, Arthur, The Tremendum, (Continuum, 1993)

Un’interpretazione estremamente amara dell’Olocausto nella storia, da una prospettiva di teologia ebraica.

 

Conot, Robert, Justice at Nuremberg, (Carroll and Graf, 1983)

Il racconto degli originari e più importanti processi per crimini di guerra.

 

Dawidowicz, Lucy, The War Against the Jews, (Bantam, 1975)

Questa è la migliore trattazione in un solo volume dell’Olocausto.

 

Des Pres, Terrence, The Survivor, (Oxford, 1976)

Un’analisi delle ragioni per le quali alcuni poterono sopravvivere ai campi.

 

Friedrich, Otto, The Kingdom of Auschwitz, (Harper Perennial, 1982) [Auschwitz. Storia del Lager, Baldini & Castoldi]

Questa breve trattazione di Auschwitz è una buona introduzione all’argomento.

 

Gutman, Yisrael, e Berenbaum, Michael, Anatomy of the Auschwitz Death Camp, (Indiana University Press, 1994)

Pubblicato in associazione con il Museo dell’Olocausto, è una serie esaustiva di saggi su Auschwitz, con articoli sugli aguzzini, gli internati, i meccanismi della distruzione e molti altri argomenti.

 

Hilberg, Raul, Perpetrators, Victims, Bystanders, (Harper Collins, 1992) [Canefici, vittime, spettatori. La persecuzione degli ebrei 1933-45, Mondadori]

Hilberg è l’autore della definitiva storia dell’Olocausto, in tre volumi. Quest’agile libretto mantiene proprio quel che promette - fornisce il profilo di un certo numero di persone e organizzazioni in ognuna delle tre categorie.

 

Höss, Rudolph, Death Dealer, (Prometheus, 1992) [Comandante ad Auschwitz, Einaudi].

Le confessioni scritte dopo la guerra del comandante di Auschwitz.

 

Levi, Primo, The Drowned and the Saved, (Vintage International, 1988) [I Sommersi e i Salvati, Einaudi] e Survival in Auschwitz, (Collier, 1993) [Se questo è un Uomo, Einaudi].

Levi era un uomo mite ed erudito che sopravvisse ad Auschwitz grazie alla sua giovanissima età e alla laurea in chimica, che gli valse un lavoro alla Buna. Se questo è un Uomo, il suo primo libro, è un racconto diretto della permanenza laggiù; I Sommersi e i Salvati, l’ultimo, è una serie di saggi interpretativi della sua esperienza.

 

Lifton, Robert Jay, The Nazi Doctors, (Basic Books, 1986) [I medici nazisti, Rizzoli] Lifton è uno psichiatra che ha intervistato medici sia tra i nazisti che tra i prigionieri, e che cerca di spiegare la trasformazione di uomini comuni in assassini – e, in molti casi, nuovamente in uomini comuni una volta finita la guerra.

 

Spiegelman, Art, Maus: A Survivor’s Tale, (Pantheon, 1986) [Maus, Rizzoli]

Questo libro quasi inclassificabile è sia un fumetto che un’opera storica, che riporta le esperienze del padre dell’autore in Germania, la sua deportazione ad Auschwitz, la sopravvivenza e la sua vita “dopo”, negli Stati Uniti.

 

Swiebocka, Teresa, Auschwitz: A History in Photographs, (Indiana University Press, 1993)

Questo volume, sponsorizzato dal Museo Statale di Auschwitz-Birkenau, contiene fotografie molto più sconvolgenti di quelle qui riprodotte.

 

Wiesel, Elie, Night, (Bantam 1982) [La notte, Giuntina]

Il quindicenne Wiesel fu imprigionato ad Auschwitz insieme al padre.

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