PROMUOVIAMO,
SOSTENENDOLE, LE COOPERATIVE SOCIALI
Le
imprese sociali che prevedono, tra l’altro,
l’inserimento lavorativo dei disabili sono salite da 2.500 a 3800 unità
con un fatturato che negli ultimi anni è passato da 1.500 a 5.000 miliardi;
queste sono le cifre deLla crescIta delle cooperative socialI istituite con la
legge 381/91 che sono state presentate recentemente nel “secondo rapporto
sulla cooperazione sociale in Italia”. Le
cooperative sociali, presenti anche nella nostra ASL, oggi rappresentano un
fenomeno nel settore “no profit” in grande crescita, Il loro impegno, che
coniuga criteri di efficienza economica e valori di altruismo sociale, le rende
particolarmente idonee a rispondere alla crescente domanda di servizi alla
persona e di attività di integrazione sociale.
In
base alla legge costitutiva, le coop. soc. si dividono in due grandi categorie:
quelle che gestiscono servizi socio – assistenziali - sanitari che vengono
chiamate di tipo A, e quelle che favoriscono l’inserimento lavorativo di
persone svantaggiate, chiamate di tipo B. Entrambe, negli ultimi anni, hanno
conosciuto uno sviluppo in rapida ascesa, ma ancora più significativa della
crescita quantitativa è quella qualitativa, cioè la progressiva estensione a
nuove attività e la risposta a nuovi bisogni. Si tratta di servizi rivolti in
particolare a migliorare la qualità della vita individuale, ma anche
dell’ambiente e della collettività, attraverso l’offerta di servizi
relativi alla rivalutazione degli spazi urbani, al turismo, alla gestione dei
rifiuti. Alla radice dell’impetuoso sviluppo delle Coop. Soc. ci sono ragioni sociali profonde, da un lato crescono i
bisogni individuali, che richiedono risposte personalizzate e quindi ad alta
intensità di lavoro. Dall’altro canto queste risposte non possono più venire
dal settore pubblico, che anzi deve diminuire le spese.
Ed ecco allora alcuni fattori combinati che hanno tatto nascere un
imprenditore nuovo; le Cooperative Sociali che si distinguono in:
I)
Coop. Soc. di tipo A
Scopo:
assistere le persone bisognose di intervento sociale.
Attività
svolte: gestione di servizi socio-assistenziali ed educativi.
Soci:
soci lavoratori retribuiti che svolgono il servizio (normo dotati)
2)
Coop. Soc. di tipo B
Scopo:
inserimento lavorati vo di soggetti svantaggiati.
Attività
svolte: attività diverse: agricole, industriali e commerciali.
Soci:
almeno il 30 % dei soci deve essere costituito da persone svantaggiate.
Gli
operatori del S. T. T. S. M.