UNA VITA VISSUTA NELLA COERENZA E' L'ANTIDOTO CONTRO IL VIRUS DEL COMPROMESSO E L'INDIFFERENZA
L‘apertura della porta santa si avvicina, tanti si chiedono ma che cos’è l’anno Giubilare?".Domanda legittima che denunzia, ancora una volta la poca informazione e il poco risalto dato a questo grande e periodico avvenimento Sfugge così l’effettivo scopo dell’anno Giubilare che è quello di realizzare in se stessi una vera "Conversione" e di interiorizzare la Parola che non va semplicemente proclamata, ma, testimoniata. Per questo, la Chiesa, si sta attivando perché in ogni Diocesi si realizzino delle "missioni popolari" che verranno tenute, non soltanto dal "clero, ma anche dai laici.
irrazionalità violenta, questo spappolarsi del consenso, perfino, sulle regole
minime dell’agire morale; non può star tranquillo dinanzi alla subdola
arroganza, all’uso vessatorio di un potere amministrativo che si
autogiustifica col suo stesso imporsi. Senza dubbio, se perde il sensodi Dio, il
cristiano è condannato a vivere nella mediocrità. Lì Cristiano non può
vivere nella mediocrità perché è chiamatoogni giorno, in ogni sua attività a
rendere ragione della propria Fede. lì pericolo in cui uno puòcadere è quello
di ritagliarsi dalVangelo un Gesù su misura,secondo il proprio comodo ecosì
sentirsi tranquillo e sereno.Gli effetti potrebbero, però, essere devastanti.
La persona che ha aderito a Cristo non può continuare a predicare che il Regno
di Dio è presente, se poiagisce in maniera contraria. Deve, invece, impegnarsi
a vivere e far vivere il messaggio evangelico nella complessa e mutevole realtà
dell’uomo di oggi. Purtroppo, anche nell’istituzione Chiesa, può capitare
di pregare Dio a modo proprio, di leggere la Scrittura solo come risposta e
conferma alle proprie richieste e finire per approdare a un Dio fatto a misura
delle proprie angosce e delle proprie nostalgie, con il rischio di seguire
sirene che incantano, moltoinsidiose perché giungono mascherate da voci amiche.
Una vita vissuta nella coerenza di Fede è, invece l’antidoto contro il virus
del compromesso, dell’indifferenza e dell’apatia. Per fortuna c’è ancora
un diffuso desiderio popolare di essereonesti, di salvare la famiglia, di non
danneggiare il prossimo. Formare le coscienze, ripartire dall’uomo interiore
è la cosa più importante e giusta. E’ sempre possibile cambiare direzione e
mettere i nostri passi sulle orme di quelle del Cristo; questo si può attuare
se ascoltiamo e facciamo nostra la Sua parola. lì Grande Giubileo del duemila
offre l’occasione propizia per rivedere il cammino di fede e rigenerare la
propria vita spirituale.
Secondo
l’insegnamento del Concilio Vaticano II tutta la Chiesa è, infatti,
"Missionaria". La "conversione" implica la consapevolezza di avere sbagliato il cammino spirituale e la capacità, in tal
caso, di ripensare la propria fede e riconoscere di essersi allontanati da essa.
La "rievangelizzazione" ha quindi lo scopo di riformare la coscienza e
rive-dere la scala dei valori.
A poco a poco si è buttata al macero la
"sana morale" e si è scelto di vivere alla giornata, secondo il
criterio: "fa ciò che ti va di fare" norma del tuo agire sia il tuo
"capriccio" e "la tuacapacità di importi". Così, abbiamo
assistito, nella più profonda apatia, allo scardinamento di valori come la
saggezza, la fortezza d’animo e la giustizia. Il rischio è che l’angoscia
del "nulla" si sostituisca ai "veri valori". Iì cristiano
non può star tranquillo, non può accettare questo dilagante clima di
Sac. Rosolino La Mendola