Don
Pietro, per quanta tempo è stato Cappellano
Militare dell’Arma dei Carabinieri? E’ stata un’esperienza che le
ha fatto conoscere molti luoghi dell’italia?
Sono
stato per 25 anni Cappellano dei Carabinieri della Sicilia e delle isole Minori,
come Capo Servizio e conosco la Sicilia passo, passo. E’ stata l’avventura
più affascinante che abbia vissuto. Dirvi che è stata una grande esperienza è
ben poca cosa; so soltanto che mi sono arricchito conoscendo realtà sociali ed
ecclesiali diverse.
Ha
sentito nostalgia di Alia?
Tutte
le volte che lasciavo Alia, girando per il “Marcato verso la stazione
ferroviaria, mi veniva in ente il Manzoni: “come è triste il psso di chi,
cresciuto tra voi, se ne allontana”. a il ritorno è stato veramente felice,
anche se non ho ritrovato più tante persone a me care. Qui ho le mie radici, la
mia vera cultura, la mia gente dalla quale ho imparato tanto.
Tornando,
ha trovata Alia cam-biata? Cosa l’ ha colpita di più?
Mi ha colpito soprattutto il pauroso
calo demografico, dovuto all’emigrazione per mancanza di lavoro e di
prospettive occupazionali. Ho notato, anche, che si rischia di perdere la
cultura della solidarietà a vantaggio di un deserto morale che è stato
chiamato “giardino”
Che
ruolo, oggi, secondo Lei, dovrebbe avere la Chiesa? Lei ritiene che risponda
davvero ai problemi dell’uomo contemporanea?
A
mio parere dovrebbe tornare alle sue origini: “erano un cuor solo ed
un’anima sola”; dovrebbe essere il motore che spinge ogni cosa; preoccuparsi
della gente ed essere voce dei poveri, di quelli che subiscono ingiustizie.
prevaricazioni, violenze morali; dovrebbe occuparsi del sociale e sollecitare le
iniziative in favore dei lavoro.
Cosa
comporta, secondo Lei, per il credente, la scelta di Cristo?
Tale
scelta, al dire di S. Paolo, è: “vivere” con intensità, con interesse, con
entusiasmo la propria storia e spendersi per
gli altri: “ quello che farete ad uno dei più piccoli lo farete a me”
Una
Fede matura e robusta da che cosa si riconosce?
“Mostrami
le tue opere ed io ti dimostro la Fede”: “ Credete alle opere” è
scritto nella torre dell’orologio della Basilica Cattedrale di Palermo.
Che
consigli si sente di dare ai credenti?
I
credenti, per vocazione, sono chiamati a dare testimonianza dei Risorto; e
questo, certamente, non avviene mettendo le
100 lire nella gettoniera in chiesa per poi sentirsi la coscienza a posto
nell’attesa di un aiuto. Gesù ha detto: “Cercate
prima il Regno di Dio”; quello vero.
E
a noi giovani?
Mi
limito a dirvi che voi sarete domani quello che scegliete di essere oggi.
Conquistate voi stessi con l’energia che vi è consona, e gli altri con
l’amore che, al dire di Dante, “ muove il sole e le altre stelle”.
a
cura di Annalisa Manzo