IPOTESI DI SVILUPPO LOCALE CERCARE… NEI PATTI TERRITORIALI

Coerentemente con l’impegno assunto nel precedente numero ci soffermeremo su alcuni aspetti particolari dei “Patti” e, in particolare, sui soggetti interessati e sulle procedure. Nel Patto si distinguono i soggetti promotori (enti locali; altri soggetti pubblici e operanti a Livello locale; rappresentanze locali  delle categorie imprenditoriali e dei lavoratori; soggetti privati), i soggetti sottoscrittori (soggetti promotori; enti locali, altri soggetti pubblici locali; rappresentanze locali delle categorie imprenditoriali e dei lavoratori, soggetti privati; regione o provincia autonoma, banche e finanziarie regionali, consorzi di garanzia collettiva fidi; consorzi di sviluppo industriale operanti nel territorio oggetto del patto) e  il soggetto responsabile (individuata dai soggetti sottoscrittori, nell’ambito dei soggetti pubblici, ai fini del coordinamento e dell’attuazione del Patto). Il percorso procedurale del Patto si articola in tre fasi: attivazione, sottoscrizione ed erogazione.

 Attivazione

Il soggetto promotore provvede ad avviare una serie di incontri di partenariato, tra i soggetti pubblici e privati, a livello locale e regionale, finalizzati alla individuazione di obiettivi comuni e di iniziative coerenti con tali obiettivi (Tavolo di concertazione). I promotori, cui compete innanzitutto l’obbligo di comunicare alla Regione interessata l’avvio del Patto, stipulano un “protocollo d’intesa” contenente gli obiettivi concordati e un elenco preliminare degli interventi proposti, dei soggetti coinvolti e dei fabbisogni finanziari. Sul protocollo d’intesa e sulla richiesta di assistenza tecnica e amministrativa per la progettazione definitiva del Patto, svolta da apposite società di servizi convenzionate, il Ministero del tesoro e del bilancio e della programmazione economica rilascia il proprio assenso. Prima della presentazione al Ministero del tesoro, del bilancia e p.e.,  il Patto dovrà essere sottoposto all’istruttoria tecnico- amministrativa di una delle società appositamente selezionate. Qualora la Regione non sia compresa tra i soggetti sottoscrittori, il Ministero del tesori del bilancio e programmazione economica, espletata la concertazione e accertata la disponibilità dei progetti, acquisisce il parere della Regione stessa, da rendersi entro 30 giorni della richiesta del Ministero. Il Ministero del tesoro, del bilancio e p.e., cui è demandata la verifica della  validità complessiva delle iniziative e l’accertamento della disponibilità di risorse, provvede all’approvazione del Patto con proprio decreto da emanarsi entro 45 giorni.

 

Sottoscrizione

I soggetti interessati provvedono alla sottoscrizione del patto entro 60 giorni dall’ emanazione del decreto ministeriale di approvazione dello stesso.

 

Erogazioni

A seguito della sottoscrizione del Patto territoriale e degli eventuali protocolli aggiuntivi, il soggetto responsabile trasmette alla Cassa Depositi e Prestiti l’elenco degli interventi e dei corrispondenti fabbisogni di risorse finanziarie e pubbliche, congiuntamente alla documentazione  finale delle istruttorie. La Cassa Depositi e Prestiti, entro 30 giorni dalla ricezione, dispone l’erogazione delle risorse in favore dei soggetti titolari dei progetti d’investimento.

Francesco Vicari e Gabriella Donati