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Conosci la volontà di Dio?

 

Testo: Romani 12:1-21

 

"Io vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio; il che è il vostro culto spirituale. E non vi conformate a questo secolo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza qual sia la volontà di Dio, la buona, accettevole e perfetta volontà. Per la grazia che m'è stata data, io dico quindi a ciascuno fra voi che non abbia di sé un concetto più alto di quel che deve avere, ma abbia di sé un concetto sobrio, secondo la misura della fede che Dio ha assegnata a ciascuno. Poiché, siccome in un solo corpo abbiamo molte membra e tutte le membra non hanno un medesimo ufficio, così noi, che siamo molti, siamo un solo corpo in Cristo, e, individualmente, siamo membra l'uno dell'altro. E siccome abbiamo dei doni differenti secondo la grazia che ci è stata data, se abbiamo dono di profezia, profetizziamo secondo la proporzione della nostra fede; se di ministerio, attendiamo al ministerio; se d'insegnamento, all'insegnare; se di esortazione, all'esortare; chi dà, dia con semplicità; chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere pietose, le faccia con allegrezza. L'amore sia senza ipocrisia. Aborrite il male, e attenetevi fermamente al bene. Quanto all'amor fraterno, siate pieni d'affezione gli uni per gli altri; quanto all'onore, prevenitevi gli uni gli altri; quanto allo zelo, non siate pigri; siate ferventi nello spirito, servite il Signore; siate allegri nella speranza, pazienti nell'afflizione, perseveranti nella preghiera; provvedete alle necessità dei santi, esercitate con premura l'ospitalità. Benedite quelli che vi perseguitano; benedite e non maledite. Rallegratevi con quelli che sono allegri; piangete con quelli che piangono. Abbiate fra voi un medesimo sentimento; non abbiate l'animo alle cose alte, ma lasciatevi attirare dalle umili. Non vi stimate savî da voi stessi. Non rendete ad alcuno male per male. Applicatevi alle cose che sono oneste, nel cospetto di tutti gli uomini. Se è possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini. Non fate le vostre vendette, cari miei, ma cedete il posto all'ira di Dio; poiché sta scritto: A me la vendetta; io darò la retribuzione, dice il Signore. Anzi, se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; poiché, facendo così, tu adunerai dei carboni accesi sul suo capo. Non esser vinto dal male, ma vinci il male col bene".

 

Se dovessimo fare un’indagine di mercato sul tema: "conosci la volontà di Dio?" sicuramente ne sentiremo delle belle …

Purtroppo anche nel mondo cosiddetto religioso esiste un po’ d’ignoranza circa la volontà di Dio, certo si prega: “Padre sia fatta la tua volontà …” ma in realtà sono solo parole, visto che molti di coloro che ripetono questa preghiera, e nominano il nome di Dio, sanno pochissimo riguardo alla Sua volontà, oppure ne hanno un concetto generico “teologico” ma impersonale, teorico ma non pratico.

Ma coloro che affermano di essere usciti dalla sfera di una religione puramente esteriore, liberati da una fede intellettuale che non produce frutto, coloro che hanno riconosciuto in Gesù Cristo il Signore e Salvatore della propria vita, che in virtù della fede personale nell’opera di redenzione che Gesù Cristo ha compiuto alla croce sono diventati per diritto “figli di Dio”, noi che per grazia di Dio siamo stati rigenerati spiritualmente, noi che siamo divenuti il tempio dello Spirito Santo, quanto conosciamo della “buona, perfetta, gradevole volontà di Dio”? E se la conosciamo, in che modo e in che misura la viviamo “per esperienza”?

In realtà, a volte anche noi che per grazia abbiamo ricevuto il diritto di essere figli di Dio, conosciamo ancora molto poco della volontà di Dio che in Gesù Cristo è divenuto nostro Padre, e spesso quello che conosciamo non lo conosciamo per esperienza. Sappiamo teoricamente cosa Dio vuole da noi, ma non lo abbiamo mai vissuto nella pratica, oppure conosciamo solo le grandi linee della volontà di Dio, i concetti principali, ma non ci siamo mai chiesti cosa desidera in modo specifico e particolare da noi.

Quest’ignoranza della “buona … volontà di Dio” uccide la fede, non è possibile conoscere Dio senza conoscere la sua volontà, non è possibile diventare credenti e non conoscere la volontà di Colui nel quale crediamo, e così non è possibile vivere una vita di fede, piacendo a Dio, vincere il mondo, se non conosciamo i piani di Dio per la nostra vita, e se non riconosciamo che sono perfetti.

 

La conoscenza della volontà di Dio.

 

C’è un modo molto vago, generico di conoscere la volontà di Dio, direi mistico, fantasioso, un’inventarsi la volontà di Dio, un convincersi che la volontà di Dio sia il prolungamento dei nostri desideri, mentre in realtà dovrebbe essere il contrario. Oppure possiamo conoscerla con certezza grazie alla rivelazione che Dio ce ne ha fatto mediante la sua Parola, quindi leggendo la Bibbia.

Possiamo conoscerla in modo religioso, teorico intellettuale, in senso teologico, io lo definirei un modo carnale secondo l’uomo, ma possiamo anche conoscerla in modo sperimentale “per esperienza” e io lo definirei spirituale, il ché significa: conoscere la volontà di Dio secondo la rivelazione e l’insegnamento che lo Spirito Santo ci offre delle Scritture, accettare questa rivelazione per fede, praticarla e viverla per la potenza dello Spirito Santo in noi.

Noi possiamo conoscerla semplicemente come “ La volontà di Dio” oppure “la buona perfetta gradevole volontà”, questo tipo d'approccio e conoscenza della volontà di Dio, ci permetterà di lodarlo in ogni tempo.

Infine, possiamo poi accontentarci di conoscere i principi generali e universali della “buona … volontà di Dio” principi che la Bibbia c'illustra sufficientemente e abbondantemente, ma possiamo anche cercare di averne una conoscenza più profonda, intima, particolare, specifica per la nostra vita, si tratta sempre della volontà di Dio, ma il modo in cui la conosciamo, la riceviamo, la sperimentiamo, farà poi una grande differenza nella nostra vita di fede.

 

Alcuni aspetti principali della volontà di Dio.

 

La volontà di Dio non consiste in un complicato insieme di regole e precetti, rivelati e imposti per limitare l’uomo e per costringerlo forzatamente sotto il giogo di una volontà superiore, questo è quello che pensano in molti. Ma la realtà è ben diversa, Dio ci rivela la Sua volontà allo scopo di farci conoscere il grande e profondo desiderio di Dio di fare del bene alle sue creature, di renderle libere, di guidarle in una vita felice, e questo lo ha manifestato sin dal principio Genesi 1.31. La volontà di Dio consiste nel suo desiderio che tutti gli uomini siano salvati, e in conseguenza a questo che vivano poi in rapporti di amore e pace gli uni gli altri, che facciano il bene, che vivano una vita santa.

Ora se queste “belle cose”, vengono recepite in modo generico, esclusivamente con la mente e non con il cuore, rischiano di rimanere “dei sani principi” a volte un po’ scomodi, ma che in ogni caso bisogna sforzarsi di mettere in pratica per dovere morale e religioso, in questo modo noi abbiamo semplicemente conosciuto la volontà di Dio, ma non di certo la “buona, perfetta …”

Se invece per fede li accettiamo come l’espressione dell’amore di Dio per noi, e li mettiamo in pratica, allora noi “conosciamo per esperienza la volontà di Dio” e così diverrà realmente per noi, in modo personale la “buona, perfetta e gradevole”.

In termini concreti cosa significa tutto questo? Significa che la volontà di Dio diventerà attiva sperimentale … buona, perfetta e gradevole solo mediante la nostra fede personale.

Dio vuole che “… tutti gli uomini siano salvati …”

I Timoteo 2:1-5 "Io esorto dunque, prima d'ogni altra cosa, che si facciano supplicazioni, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini, per i re e per tutti quelli che sono in autorità, affinché possiamo menare una vita tranquilla e quieta, in ogni pietà e onestà. Questo è buono e accettevole nel cospetto di Dio, nostro Salvatore, il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verità. Poiché v'è un solo Dio ed anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesù uomo”.

Questo è molto bello, ma se non conosci per esperienza personale questo aspetto della volontà di Dio, non ti servirà a niente.

Questo significa che tu puoi sapere e anche credere che Dio è buono che Dio perdona, che Dio vuole salvare tutti gli uomini dalla schiavitù e dalla condanna del peccato e dalla morte eterna, ma sapere questo non significa che sei salvato, in altre parole, conosci la volontà di Dio intellettualmente, ma non per esperienza, la puoi anche riconoscere come “buona perfetta…” per tutti gli uomini, ma non sarà la tua esperienza personale.

Però, se tu cerchi più profondamente nella rivelazione della volontà di Dio, troverai anche scritto: Romani 10:9-13 "perché, se con la bocca avrai confessato Gesù come Signore, e avrai creduto col cuore che Dio l'ha risuscitato dai morti, sarai salvato; infatti col cuore si crede per ottenere la giustizia e con la bocca si fa confessione per esser salvati. Difatti la Scrittura dice: Chiunque crede in lui, non sarà svergognato. Poiché non v'è distinzione fra Giudeo e Greco; perché lo stesso Signore è Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano; poiché chiunque avrà invocato il nome del Signore, sarà salvato".

Questa salvezza, riguarda certamente la vita eterna, ma ha anche un effetto immediato, la rigenerazione spirituale, quella che la Bibbia definisce nuova nascita, senza la quale non si può entrare nel regno dei cieli, e solo coloro che sono nati di nuovo hanno ricevuto lo Spirito Santo, e solo lo Spirito Santo ci testimonia che siamo finalmente e veramente figli di Dio, salvati per grazia, perdonati, purificati dal peccato, liberati dalla condanna, viventi in Cristo e con Cristo per l’eternità, vincitori in ogni cosa perché Dio è con noi e nessuno ci può separare dal suo amore, di conseguenza se non hai fatto l’esperienza della nuova nascita, come potrai credere, sperimentare sempre e comunque che la volontà di Dio è “buona perfetta e gradevole”?

La volontà di Dio è che lo amiamo, e che pratichiamo l’amore.

Matteo 22:37-39. "Maestro, qual è, nella legge, il gran comandamento? E Gesù gli disse: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l'anima tua e con tutta la mente tua Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile ad esso, è: Ama il tuo prossimo come te stesso".

Se desideri che anche questo aspetto della volontà di Dio sia “buona perfetta gradevole volontà”, devi viverla per esperienza, non basta sapere che Dio vuole essere amato, ma devi conoscere per esperienza cosa significa amare Dio, tutti sanno che è un dovere amare Dio, ma quanti possono dire che è un comandamento buono perfetto e gradevole?

Amare Dio significa ubbidirgli, e l’ubbidienza alla sua parola è vita, è felicità “beato l’uomo il cui diletto è nelle legge dell’Eterno, e su quella medita giorno e notte”.

Amare Dio significa desiderare di conoscerlo e avere comunione spirituale con Lui, e solo coloro che hanno sperimentato personalmente queste cose, possono affermare che il comandamento di amare Dio è una volontà “buona …” ci fa del bene ci rallegra. Salmo 5:11-12. "E si rallegreranno tutti quelli che in te confidano; manderanno in perpetuo grida di gioia. Tu stenderai su loro la tua protezione, e quelli che amano il tuo nome festeggeranno in te, perché tu, o Eterno, benedirai il giusto; tu lo circonderai di benevolenza, come d'uno scudo".

Allo stesso modo se non mettiamo in pratica il comandamento di amare il prossimo come noi stessi, non potremo mai affermare che vi è più gioia nel dare che nel ricevere, ma nel momento che mettiamo in pratica, sperimentiamo la forza dell’amore di Dio, la potenza di Cristo che vive in noi e ama in noi.

La volontà di Dio è che facciamo il bene.

I Pietro 2:11-15 "Diletti, io v'esorto come stranieri e pellegrini ad astenervi dalle carnali concupiscenze, che guerreggiano contro l'anima, avendo una buona condotta fra i Gentili; affinché laddove sparlano di voi come di malfattori, essi, per le vostre buone opere che avranno osservate, glorifichino Iddio nel giorno ch'Egli li visiterà. Siate soggetti, per amor del Signore, ad ogni autorità creata dagli uomini: al re, come al sovrano; ai governatori, come mandati da lui per punire i malfattori e per dar lode a quelli che fanno il bene. Poiché questa è la volontà di Dio: che, facendo il bene, turiate la bocca alla ignoranza degli uomini stolti; come liberi, ma non usando già della libertà qual manto che copra la malizia, ma come servi di Dio".

Qui occorre veramente fede. Come possiamo affermare che è buono, gradevole sottomettersi, accettare subire delle ingiustizie, fare del bene anche nelle situazioni più improbabili? Sono esperienze che un credente realizza per fede, vincendo sulla tentazione della vendetta e della ribellione, e dichiarando che la volontà di Dio è buona.

La volontà di Dio è che vi santifichiate.

I Tessalonicesi 4:1-4 “Del rimanente, fratelli, come avete imparato da noi il modo in cui vi dovete condurre e piacere a Dio (ed è così che già vi conducete), vi preghiamo e vi esortiamo nel Signor Gesù a vie più progredire. Poiché sapete quali comandamenti vi abbiamo dati per la grazia del Signor Gesù. Perché questa è la volontà di Dio: che vi santifichiate, che v'asteniate dalla fornicazione, che ciascun di voi sappia possedere il proprio corpo in santità ed onore”

II Cor.6:14-19 "Non vi mettete con gl'infedeli sotto un giogo che non è per voi; perché qual comunanza v'è egli fra la giustizia e l'iniquità? O qual comunione fra la luce e le tenebre? E quale armonia fra Cristo e Beliar? O che v'è di comune tra il fedele e l'infedele? E quale accordo fra il tempio di Dio e gl'idoli? Poiché noi siamo il tempio dell'Iddio vivente, come disse Iddio: Io abiterò in mezzo a loro e camminerò fra loro; e sarò loro Dio, ed essi saranno mio popolo. Perciò Uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d'immondo; ed io v'accoglierò, e vi sarò per Padre e voi mi sarete per figliuoli e per figliuole, dice il Signore onnipotente. Poiché dunque abbiam queste promesse, diletti, purifichiamoci d'ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio".

Anche questo è interessante, Dio esprime questa Sua volontà in primo luogo perché Lui è santo e desidera un popolo santo, ma anche perché ci ama e desidera il nostro bene, ma la domanda è: quanto conosciamo per esperienza che questo aspetto della sua volontà è “buono, perfetto gradevole”, cioè quanto siamo disposti a credere ed accettare la volontà di Dio, e vivere in santità, quindi a separarci dal peccato e consacrarci a Dio, con la piena convinzione che questo è il meglio che Dio ha scelto per noi, quanto abbiamo vissuto per esperienza pratica questo aspetto della sua volontà, e cioè il privilegio di essere liberati dalla schiavitù del peccato, e poi resistere alle tentazioni, e ogni volta che otteniamo una vittoria in Cristo poter gridare: si! Signore la tua volontà è buona, è perfetta, è gradevole”?

Conoscere intellettualmente che la volontà di Dio è la tua santificazione personale, può significare tutto e niente, ma quando la conosci per esperienza non avrà più solo il sapore di un comandamento, magari gravoso, ma saprai nel tuo cuore che è il meglio che Dio ha scelto per te!

 

Una profonda conoscenza della volontà di Dio.

 

Colossesi 1:9 "Perciò anche noi, dal giorno che abbiamo ciò udito, non cessiamo di pregare per voi, e di domandare che siate ripieni della profonda conoscenza della volontà di Dio in ogni sapienza e intelligenza spirituale".

 

Nella parte precedente abbiamo considerato alcuni principi generali della volontà di Dio: Dio vuole salvare gli uomini, desidera che gli uomini lo amino e si amino fra di loro, desidera che si pratichi la giustizia, la preghiera e la santità. Come abbiamo potuto considerare ci riguardano direttamente, individualmente e personalmente, e nello stesso tempo sono applicabili, e validi per tutti gli uomini. Sappiamo che per essere efficaci questi aspetti della volontà di Dio, devono essere riconosciuti mediante la fede, vissuti con fede, sperimentati personalmente per fede, e quando noi viviamo in accordo con i principi generali della volontà di Dio, Egli benedirà il nostro entrare ed il nostro uscire, saremo come alberi piantati lungo le rive del fiume che portano frutto nella propria stagione, “Beato l'uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi, che non si ferma nella via dei peccatori; né si siede in compagnia degli schernitori; ma il cui diletto è nella legge del SIGNORE, su quella legge medita giorno e notte. Egli sarà come un albero piantato vicino a ruscelli, il quale dà il suo frutto nella sua stagione, e il cui fogliame non appassisce; e tutto quello che fa, prospererà. Salmo 1:1-3 Possiamo così riconoscere pienamente che la volontà di Dio, è “buona perfetta e accettevole”.

Ma come credenti non possiamo, e non dobbiamo assolutamente accontentarci di conoscere genericamente la volontà di Dio, ma abbiamo il dovere di conoscerla “profondamente”.

Quei principi generali di cui abbiamo parlato sono tracce fondamentali, ma ci sono anche degli altri aspetti della volontà di Dio che sono meno evidenti, più “nascosti” agli occhi dell’uomo carnale, ma l’uomo spirituale li può e li deve conoscere: l’aspetto individuale e specifico, vale a dire la volontà di Dio nella tua vita quotidiana di credente.

Questi aspetti, derivano per conseguenza dai principi generali, e ci riguardano in modo molto più personale ed intimo potremmo definirlo “un progetto a misura d’uomo”.

Sono aspetti che procedono sempre e comunque dalla rivelazione divina, non sono e non saranno mai in conflitto con la rivelazione scritta, ma non sempre però li troveremo scritti in modo particolareggiato nella Bibbia, però Dio li vuole scrivere nel nostro cuore, perché ci possano guidare chiaramente in tutto ciò che Dio desidera da noi in modo particolare come credenti, per quanto riguarda il nostro cammino spirituale nella chiesa, nella famiglia, e nella società.

A questo punto è facile capire perché è indispensabile conoscere profondamente la volontà di Dio? Perché non è sempre facile per i credenti camminare secondo la volontà di Dio in un mondo che corre dalla parte opposta, e anche perché impariamo a vivere e gioire pienamente delle cose che Dio ha preparato per noi.

Capita che a volte prendiamo decisioni giuste, ma siccome non sono sgorgate dalla comunione con Dio, dalla conoscenza della sua volontà, ci sentiamo insicuri, ma quando siamo ripieni della profonda conoscenza della volontà di Dio, quando lo siamo per convinzione dello Spirito Santo nessuno ci potrà fermare!

Per prima cosa, è doveroso considerare che se siamo credenti nati di nuovo, rigenerati per opera dello Spirito Santo, non possiamo pensare che la nostra vita funzioni a scomparti stagni, da un lato la nostra vita privata, con il lavoro la famiglia i divertimenti gli hobby, ecc…e dall’altro il lato spirituale: la chiesa, lo studio della Bibbia, i momenti di preghiera, il servizio nel corpo di Cristo, ecc…pensando poi che per il primo aspetto ci arrangiamo da soli e decidiamo come meglio ci piace, mentre per il secondo preghiamo per cercare la volontà del Signore, no! Dio esige che la sua volontà si manifesti in ogni aspetto della nostra vita, anche nei minimi particolari.

Allora come capire se sto seguendo la volontà di Dio in tutte le mie scelte quotidiane, oppure se mi sto affidando esclusivamente alla “saggezza umana”?

Ci sono cose, abitudini, scelte, atteggiamenti che non sono specificatamente vietati dalla Parola di Dio, quali accettare e quali no? Inoltre c’è sempre il rischio di scadere in assurdo fanatismo sostituendo le nostre regole alla volontà di Dio (esempio abbigliamento, alcuni tipi di svago ecc…) Oppure altre volte ci troviamo di fronte a scelte di vita particolarmente difficili e delicate, in cui non si tratta tanto di peccare o no, ma di scegliere secondo la volontà di Dio, fra cose che pur essendo lecite, possono essere utili o inutili per la nostra vita spirituale.

Certo, possiamo sempre appellarci ai principi generali della volontà di Dio perché ci possano guidare, ma dobbiamo anche riconoscere che la volontà di Dio non è semplicemente una lunga lista di cose che possiamo fare o non fare, ma un “ambiente” molto vasto nel quale dobbiamo imparare a muoverci per lo Spirito, e quando si tratta di fare scelte difficili come figli di Dio, come dobbiamo agire?

Confrontarci con la santità di Dio.

I Cor.10:31 "Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate qualche altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio". Colossesi 3:17 "Qualunque cosa facciate, in parole o in opere, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù ringraziando Dio Padre per mezzo di lui".

Non confidare nella nostra saggezza.

Proverbi 3:6-8 "Confida nel SIGNORE con tutto il cuore e non ti appoggiare sul tuo discernimento. Riconoscilo in tutte le tue vie ed egli appianerà i tuoi sentieri. Non ti stimare saggio da te stesso; temi il SIGNORE e allontanati dal male; questo sarà la salute del tuo corpo e un refrigerio alle tue ossa".

Vivere, pensare, parlare, agire, camminare, scegliere secondo la dignità che come figli di Dio abbiamo ricevuto per grazia.

Pietro 2:9-12 "Ma voi siete una stirpe eletta, un sacerdozio regale, una gente santa, un popolo che Dio si è acquistato, perché proclamiate le virtù di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua luce meravigliosa; voi, che prima non eravate un popolo, ma ora siete il popolo di Dio; voi, che non avevate ottenuto misericordia, ma ora avete ottenuto misericordia. Carissimi, io vi esorto, come stranieri e pellegrini, ad astenervi dalle carnali concupiscenze che danno l'assalto contro l'anima, avendo una buona condotta fra gli stranieri, affinché laddove sparlano di voi, chiamandovi malfattori, osservino le vostre opere buone e diano gloria a Dio nel giorno in cui li visiterà".

I principi generali che ci vengono rivelati dalla Parola di Dio possono e ci devono guidare nelle nostre scelte quotidiane per vivere secondo la Sua volontà, abbiamo versetti specifici … non rubare, non mentire ecc…sappiamo di essere il tempio dello Spirito Santo e di conseguenza dobbiamo vivere con questa consapevolezza, siamo “sacerdoti e re … un popolo santo, una generazione eletta” per volontà di Dio, quindi per vivere nella volontà di Dio dobbiamo camminare consapevoli dei nostri privilegi, e della nostra dignità, la Scrittura ci dice chiaramente, e noi lo sappiamo, le cose che possiamo e non possiamo fare, e lo Spirito per mezzo della nostra coscienza ce ne da la conferma.

Dio ha posto in noi un cuore nuovo nel quale ha inciso i suoi comandamenti: Ezechiele 11:19 "Io darò loro un medesimo cuore, metterò dentro di loro un nuovo spirito, toglierò dal loro corpo il cuore di pietra, e metterò in loro un cuore di carne, perché camminino secondo le mie prescrizioni e osservino le mie leggi e le mettano in pratica; essi saranno il mio popolo e io sarò il loro Dio".

La coscienza, uno strumento efficace per discernere la volontà di Dio.

La coscienza è un ottimo strumento di cui Dio ci ha dotati per camminare nelle sue vie, ma se non è istruita correttamente ci potrebbe facilmente fuorviare, deve essere nutrita correttamente per essere sana, e la Parola di Dio è cibo solido e sano per il nostro spirito e per la fede. Paolo si esercitava ad avere una buona coscienza davanti a Dio ed agli uomini.

Camminare per lo Spirito.

“Camminate per lo Spirito e non adempirete ai desideri della carne”. Ci sono scelte che apparentemente sono in sintonia con la volontà di Dio, eppure nel tempo risultano sbagliate, perché? Perché in realtà sono opera della carne, scelte secondo la nostra sapienza, e non secondo lo Spirito di Dio, ma la Parola dice che tutti coloro che sono figli di Dio sono condotti, guidati dallo Spirito. Romani 8:13-17 "perché se vivete secondo la carne voi morrete; ma se mediante lo Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete; infatti tutti quelli che sono guidati dallo Spirito di Dio, sono figli di Dio. E voi non avete ricevuto uno spirito di servitù per ricadere nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione, mediante il quale gridiamo: «Abbà! Padre!» Lo Spirito stesso attesta insieme con il nostro spirito che siamo figli di Dio".

Un progetto personale per ogni credente.

Efesini 2:8-10. "Infatti è per grazia che siete stati salvati, mediante la fede; e ciò non viene da voi; è il dono di Dio. Non è in virtù di opere affinché nessuno se ne vanti; infatti siamo opera sua, essendo stati creati in Cristo Gesù per fare le opere buone, che Dio ha precedentemente preparate affinché le pratichiamo".

Se desideriamo servire il Signore è fondamentale conoscere profondamente la Sua volontà. Il Signore chiama tutti i suoi figlioli ad essere testimoni dell’Evangelo, a servirlo in compiti di carattere pratico nella sua casa, e nella società, possiamo tranquillamente affermare che nel campo del Signore non c’è crisi, e non ci possono essere disoccupati, perché Dio stesso ha preparato per ciascuno dei suoi figlioli delle “buone opere” perché noi le portiamo a compimento, ed è per questo motivo che veniamo esortati a conoscere profondamente la volontà di Dio. Purtroppo capita invece che i credenti si affidano al caso “… l’importante è fare qualche cosa” Dio è un Dio d'ordine, e vuole che tu preghi e cerchi la sua volontà prima di muoverti e decidere. Nel corpo di Cristo non esiste uno che fa tutto o tutti che fanno la stessa cosa, piuttosto il Signore distribuisce doni spirituali e anche talenti, secondo la sua volontà, di tutto questo dobbiamo farne buon uso per la gloria del Signore e per l’edificazione della chiesa, ma perché tutto questo funzioni, dobbiamo essere “abituati” a discernere la volontà del Signore.

Una chiamata specifica.

Potrebbe esserci una chiamata specifica al ministerio, in questo caso Dio non cerca semplicemente dei volontari, ma Dio chiama e si aspetta una risposta, e quando Dio chiama ad un compito particolare non lascia incertezze Efesini 4:11-13 "Ed è lui che ha dato gli uni, come apostoli; gli altri, come profeti; gli altri, come evangelisti; gli altri, come pastori e dottori, per il perfezionamento de' santi, per l'opera del ministerio, per la edificazione del corpo di Cristo, finché tutti siamo arrivati all'unità della fede e della piena conoscenza del Figliuol di Dio, allo stato d'uomini fatti, all'altezza della statura perfetta di Cristo".

La volontà di Dio, per una circostanza specifica, per un tempo, e per una persona specifica.

Potrebbero poi esserci dei momenti, delle circostanze particolari in cui il Signore desidera affidarti una missione “speciale” per quel tempo, per quella situazione e da te personalmente, e non potresti assolutamente rispondere in modo adeguato se non sei in grado di discernere chiaramente se è la tua mente a parlare oppure se è la volontà di Dio, abbiamo l’esempio di Filippo l’evangelista chiamato a recarsi in una strada deserta, per l’uomo carnale avrebbe potuto non avere alcun senso, ma l’uomo spirituale discerne la voce dello Spirito, e in essa riconosce la volontà di Dio (Atti 8:26 e seg.) Durante un culto lo Spirito parlò e scelse Barnaba e Saulo per una missione speciale (Atti 13), allo stesso modo lo Spirito potrebbe desiderare affidarti una missione speciale, forse non ti guiderà in terre lontane , ma potrebbe guidarti presso un malato in ospedale, oppure metterti in contatto con un carcerato, con una persona assetata di “acqua viva” ma se siamo troppo impegnati nelle nostre faccende, faremo fatica a sentire la voce dello Spirito, a discernere la volontà del Signore.

 

Come conoscere la volontà di Dio.

 

Vi sono credenti che usano la Parola come un oroscopo si affidano a versetti presi a casaccio, a pseudo rivelazioni spirituali, ma non sarà così che potremo accedere alla profonda conoscenza della volontà di Dio, il segreto dell’Eterno è per coloro che lo temono.

Consacrazione a Dio.

“… sacrifici viventi, santi e accettevole” Significa una totale ubbidienza e disponibilità, completa dipendenza da Dio, Paolo non sceglieva secondo la sua volontà: Filippesi 1:21-26. “tu mi hai dato un corpo oh Dio per fare la tua volontà”. Gesù il Figlio dell’uomo ha affermato “Io non cerco la mia propria volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato” quindi se affermiamo che Cristo vive in noi, ricordiamoci che Cristo è venuto per fare completamente la volontà del Padre.

Non seguire la logica corrotta del mondo.

“… non vi conformate a questo secolo” Efesini 5:16-17 "Perciò non agite con leggerezza, ma cercate di ben capire quale sia la volontà del Signore. Non ubriacatevi! Il vino porta alla dissolutezza. Ma siate ricolmi di Spirito".

Una mente rinnovata.

“ …trasformati mediante il rinnovamento dello Spirito Santo” Gesù disse a Pietro: “tu non hai il senso delle cose di Dio” ma alla scuola dello Spirito Santo, Pietro imparò il senso delle cose di Dio, e la volontà di Dio nei suoi riguardi per un tempo, per una circostanza, ma occorre una mente rinnovata e ammorbidita dalla potenza dello Spirito Santo, senza la quale il vecchio Pietro mai e poi mai si sarebbe recato presso la casa di Cornelio dove Dio aveva preparato “cose grandi” (Atti 10, da notare la differenza tra il versetto 14, ed il 34, solo una mente rigenerata dallo Spirito può comprendere la volontà di Dio).

 

Perché, ricercare una profonda conoscenza della volontà di Dio?

 

Una motivazione egoistica.

Vivere secondo il progetto di Dio in accordo con la sua volontà ci permette di entrare nelle sue promesse e di accedere alle sue benedizioni. Se consideriamo bene, però, questa motivazione risulta essere un tantino egoistica, noi cerchiamo di conoscere la volontà di Dio, ci sforziamo di viverla per vedere realizzate le sue benedizioni nella nostra vita, in altre parole “Signore, noi facciamo la tua volontà, però ci aspettiamo qualche cosa in cambio”.

Per piacergli in ogni cosa.

"Ho conservato la tua parola nel mio cuore, per non peccare contro di te" Salmo 119:11. Proviamo a considerare la cosa da questo punto di vista, applicarsi a ricercare e mettere in pratica la volontà di Dio allo scopo di “essergli graditi in ogni cosa” punto e basta, farlo per dare gioia al cuore di Dio, nostro Padre.

Davide fu trovato da Dio, era un uomo con le nostre stesse debolezze, ma aveva un cuore gradito a Dio, perché cercava e amava Dio, e di conseguenza amava fare la volontà di Dio “Io ho trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore, che eseguirà ogni mio volere" Atti 13:22.

Ora abbiamo una buona motivazione per impegnarci seriamente e profondamente a cercare di conoscere la volontà di Dio, Dio non ci considera semplici creature, ma figli, Gesù non ci considera servi, ma bensì amici, e come figli e amici di Gesù non solo crediamo che fare la volontà del Padre ci è utile, ne proviamo gioia, ma lo vogliamo fare per dare gioia a Lui! Per onorare la sua santità, perché la gente riconosca la sua gloria e la sua bontà.

 

Amen

 

 

Missione Cristiana Evangelica

per la diffusione dell'Evangelo

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Tel. 0339-8917053 02-9241553 02-92105133

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Orario delle riunioni:

Domenica 10,30 Culto - Mercoledì 20,30 Studio Biblico

 

 

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