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Il vostro avversario il diavolo

 

Testo: II Re 18:1-11.

 

"Il terzo anno di Osea, figlio d'Ela, re d'Israele, cominciò a regnare Ezechia, figlio di Acaz, re di Giuda. Aveva venticinque anni quando cominciò a regnare, e regnò ventinove anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Abi, figlia di Zaccaria. Egli fece ciò che è giusto agli occhi del SIGNORE, proprio come aveva fatto Davide suo padre. Soppresse gli alti luoghi, frantumò le statue, abbatté l'idolo d'Astarte, e fece a pezzi il serpente di rame che Mosè aveva fatto; perché fino a quel tempo i figli d'Israele gli avevano offerto incenso; lo chiamò Neustan.

Egli mise la sua fiducia nel SIGNORE, Dio d'Israele; e fra tutti i re di Giuda che vennero dopo di lui o che lo precedettero, non ve ne fu nessuno simile a lui. Si tenne unito al SIGNORE, non cessò di seguirlo, e osservò i comandamenti che il SIGNORE aveva dati a Mosè. Il SIGNORE fu con Ezechia, che riusciva in tutte le sue imprese. Si ribellò al re d'Assiria, e non gli fu più sottomesso; sconfisse i Filistei fino a Gaza, e ne devastò il territorio, dalle torri dei guardiani alle città fortificate. Il quarto anno del re Ezechia, che era il settimo anno di Osea, figlio d'Ela re d'Israele, Salmaneser, re d'Assiria, marciò contro Samaria e l'assediò. Dopo tre anni, la conquistò; il sesto anno di Ezechia, che era il nono anno di Osea, re d'Israele, Samaria fu presa. Il re d'Assiria trasportò gli Israeliti in Assiria, e li collocò in Ala e sull'Abor, fiume di Gozan, e nelle città dei Medi".

 

Non so, se v'è mai capitato di vedere qualche annuncio promozionale della marina militare, o del corpo dei carabinieri, dove s'invitano i giovani ad arruolarsi promettendo loro un futuro sicuro, un'occupazione dignitosa con ottime prospettive. Fateci caso e vi accorgerete che non si fa mai riferimento, se non in modo molto velato e indiretto, al fatto che dal momento in cui si viene arruolati si diventa soldati a tutti gli effetti, e che in caso di guerra si è chiamati in prima persona a combattere, a sparare, a ferire, costretti uccidere, o forse a nostra volta essere feriti o anche uccisi.

L'enfasi piuttosto viene posta sull'aspetto positivo, dal punto di vista economico e di prestigio.

Con questo non voglio esprimere un parere negativo, sull'arruolamento nelle forze dell'ordine e nell'esercito, ma questo tipo di promozione mi ha portato a riflettere sul modo in cui noi credenti invitiamo le persone ad "arruolarsi nell'esercito di Gesù Cristo".

Non è che per caso anche noi ci limitiamo ad esporre tutti i lati positivi, i privilegi da un punto di vista umano, e ci dimentichiamo di annunciare anche le responsabilità cui vanno incontro coloro che accettano di diventare seguaci di Gesù?

Se siete diventati soldati dell'esercito dell'Eterno, di Colui che è chiamato l'Eterno degli eserciti, dovete anche sapere che come ogni soldato sarete chiamati a combattere la vostra guerra, si tratta di una battaglia spirituale, contro un nemico spirituale, ma che è reale e non scherza, e che a sua volta vi attaccherà.

L'apostolo Paolo era ben cosciente che per il credente le cose non sarebbero state sempre facili, lui stesso sapeva di dover combattere, "combattimenti di dentro e di fuori" II Cor.7:5.

Incoraggiava i suoi collaboratori a combattere, "Combatti il buon combattimento della fede" I Tim.6:12, invitava tutti i credenti a combattere, "state fermi in uno stesso spirito, combattendo insieme d'un medesimo animo per l'Evangelo" Fil.1:27.

Gesù dichiarò che Lui avrebbe edificato la sua Chiesa, che le porte e le autorità del male non l'avrebbero in alcun modo sconfitta, quindi dichiarava che in ogni caso vi sarebbe stato un conflitto. La nostra negligenza, nell'affrontare il soggetto del combattimento spirituale con serietà e sobrietà, può essere la causa di molte sconfitte e motivo di scoraggiamento e depressione spirituale.

Oggi, quindi, vogliamo prendere seriamente in considerazione il fatto che ogni buon credente che decide con serietà di servire il Signore, sicuramente prima o poi dovrà affrontare l'attacco diretto del nemico, e se tu sei fra uno di questi credenti consacrati sappi che sarai chiamato seriamente a combattere, sarai certamente un vincitore in Cristo, come vedremo nel corso della meditazione, ma fai attenzione a non sottovalutare il nemico, e impara ad usare le armi spirituali che il Signore ti mette a disposizione, e segui sempre il tuo Capitano Cristo Gesù!   

 

La vittoria di coloro che camminano con Dio.

"Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui?" Romani 8:32.

 

Quella del re Ezechia è una storia entusiasmante, lui aveva preso la decisione di servire fedelmente l'Eterno, incoraggiò tutto il popolo a ritornare a servire solo ed esclusivamente il loro Dio, combatté contro l'idolatria, distrusse il serpente di rame che era diventato un pericoloso idolo, riordinò il servizio dei sacerdoti, purificò il tempio, riordinò il culto, stabilì una celebrazione solenne della Pasqua in tutto il paese, ripose tutta la sua fiducia nell'Eterno, si ribellò all'oppressione dell'Assiria, sconfisse i Filistei, si tenne unito all'Eterno in tutto e per tutto, e la Bibbia afferma che non ci fu in Giuda un altro re come lui.

Penso che quest'apprezzamento e la stessa esperienza vittoriosa del fedele re Ezechia, ci dovrebbero incoraggiare efficacemente a "riporre tutta la nostra fiducia nell'Iddio d'Israele", e a servirlo con fedeltà, ma attenzione perché la vita dei servitori fedeli non sempre è vissuta in cima alle vette della gloria, ricordati: se hai deciso di servire con vera decisione il Signore, e di camminare in tutte le sue vie, allora ti stai facendo un nemico!

Se hai preso seriamente la decisione di varcare il confine della vera ubbidienza, se hai detto basta con ogni sorta di compromesso come fece Ezechia, se hai dichiarato che da oggi in poi farai sul serio nell'opera del Signore, ricordati che stai disturbando il nemico.

Lui non si preoccupa di coloro che vivono tiepidamente la loro fede, certo lui odia tutti gli uomini, ma in modo particolare tutti quei credenti che sono decisi a combattere il buon combattimento della fede fino alla fine! Trema di furore quando vede dei credenti che sono disposti a pregare per l'evangelizzazione, che si dispongono ad intercedere, che vogliono camminare per lo Spirito, li attaccherà e cercherà di fermarli, con ogni sorta d'inganno e d'oppressione, non temere se sei uno di loro perché sei schierato dalla parte del più forte, Dio è con te!

I credenti che vogliono seriamente camminare con Dio saranno combattuti.

"Tutti coloro che vogliono servire pienamente il Signore saranno perseguitati".

II Tim.3:10-12.

 

Prima di iniziare a trattare questo punto, voglio specificare che quando parlo di persone che dovranno affrontare afflizioni e difficoltà a causa degli attacchi del diavolo, mi riferisco a tutti quei credenti che vivono in santità, che hanno abbandonato le vie del peccato, che camminano in ubbidienza alla Parola di Dio, pertanto voglio precisare che vi sono diversi tipi di afflizioni:

Le circostanze negative. 

Tutte le persone le devono affrontare nella loro vita.

Le conseguenze dirette del peccato.

Molti sono convinti che le situazioni negative che stanno vivendo siano causa dell'opera del nemico, quando in realtà sono la diretta conseguenza del loro peccato e delle scelte sbagliate.

La Disciplina di Dio.

Dio può anche permettere circostanze avverse per correggerci dalla nostra ribellione.

La vagliatura di satana.

Esiste poi l'attacco diretto di satana, lui userà le circostanze sfavorevoli per abbatterci e avvilirci, userà le nostre debolezze per farci credere che siamo inutili e meschini, alcuni credenti fanno il gioco del nemico, dichiarando che se sei così provato è a causa dei tuoi peccati. Che dovremmo dire allora di tutti quei servi fedeli del Signore che soffrono e sono perseguitati? Pietro non era forse un discepolo di Gesù, e proprio per questo che venne vagliato.

Sicuramente conoscete l'esperienza di Elia il profeta, lui sperimentò una grande vittoria sulla vetta del Carmelo, la sfida ai profeti di Baal, l'intervento di Dio che in risposta alla sua fede mandò fuoco dal cielo, ma poi a valle l'insidia del nemico, le minacce, la persecuzione, la fuga nel deserto, lo scoraggiamento, non solo Elia, ma quanti altri fedeli servitori del Signore hanno dovuto subire gli attacchi del nemico.

Nessuno può dimenticare la terribile esperienza di Giobbe, eppure era fedele a Dio, era un uomo integro, e satana chiese di vagliarlo, di provarlo, e Dio lo permise, tutti i profeti dell'antico testamento furono perseguitati, oppressi, a volte gridarono a Dio chiedendogli "perché tutto questo!".

Giovanni Battista fu decapitato per la sua fedeltà, Stefano uomo pieno di fede e Spirito Santo fu il primo martire, del Nuovo testamento, a questo punto dovremmo chiederci perché Dio permette tutto questo, che giova servirlo?

Potrei azzardare tante risposte, cercare tante spiegazioni e citare versetti, ma sono sincero una risposta assoluta è sempre difficile, tutta la nostra teologia di fronte alla realtà del grande combattimento spirituale diventa inefficace, ma piuttosto di perdersi in un mare di perplessità e meglio rimanere fermi nella fede e credere che Dio ci ama, e che se permette al nemico di vagliarci, Lui sa quando dire basta, e se lo permette sa anche che ce la possiamo fare, e se satana chiede di vagliarti, e Dio lo permette, sappi che sei sulla strada giusta, rallegrati perché grande è il tuo premio lassù nei cieli.

Molti faticano ad accettare questa realtà, e si ritrovano a credere in un potere esagerato del nemico, ma se dovessi credere che satana può agire e vagliarci liberamente di sua iniziativa dovrei cominciare anche a credere che è più potente di Dio, ma io credo e confido che Dio è onnipotente e governa con sapienza ogni situazione così come è scritto per la Chiesa di Smirne: "Non temere quello che avrai da soffrire, ecco il diavolo sta' per cacciare alcuni di voi in prigione, perché siate provati, e avrete una tribolazione di 10 giorni. Sii fedele fino alla morte ed io ti darò la corona della vita" Ap.2:10.

Ora noi sappiamo che la causa di tanta malvagità che vediamo e a volte ci colpisce personalmente, è la cattiveria, l'egoismo e la crudeltà degli uomini, è vero, ma non dimentichiamoci che tutto il mondo giace sotto il dominio del maligno, il principe di questo mondo, il nemico di Dio, e dei suoi figlioli, e "il nostro combattimento, non è contro carne e sangue, ma contro i principati e le potestà..", oggi il nemico non ha ceduto le armi ma è ancora efficacemente all'opera, e noi ci chiediamo ancora il perché a volte siamo ostacolati nel cammino, ma pensi veramente che prenda piacere nella tua prosperità spirituale? Questa superficialità genera dei pericoli:

Pericolose illusioni.

Molti pensano che avere la vittoria in Cristo significhi non dover più sperimentare nessun tipo di problema o difficoltà, e che il diavolo è un poveretto che possiamo tranquillamente mettere sotto i piedi, circolano tante barzellette sul suo conto.

Sottovalutare l'opera del nemico.

A volte siamo molto superficiali e faciloni, sottovalutiamo l'opera del nemico, e così rimaniamo stupiti e confusi quando ci aggredisce, "carissimi, non vi stupite per l'incendio che divampa in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano". I Pietro 4:12. Fai attenzione Gesù stesso avvertì Pietro dicendogli che satana aveva chiesto di vagliarlo come si vaglia il grano, e sapete come si vaglia il grano? Con il bastone!

Sopravvalutare il nemico.

Non cadiamo però nell'isterismo spirituale di coloro che vedono demoni e posseduti da ogni parte, un vero credente non può a mio avviso essere posseduto da nessun tipo di demone.

Esistono persone che non avendo creduto sono sotto il dominio del diavolo, come del resto lo eravamo anche noi, e sono potenzialmente possibile preda di una possessione demoniaca, ma non esistono credenti posseduti dai vari demoni della gelosia, dell'ingordigia, dell'avarizia, dell'adulterio ecc…, in nessun posto della Scrittura troviamo un simile insegnamento, esistono piuttosto le nostre concupiscenze, che ci attraggono e ci adescano, e ci portano a peccare, certo il nemico eserciterà delle pressioni, ruggirà, può chiedere di vagliarci ma non possederci! "Colui che è in voi è più forte di colui che è nel mondo"

Le reazioni sbagliate.

Di fronte a simili attacchi è facile cedere al compromesso a causa della paura e dell'insicurezza, "ti darò tutto…", danaro, tempo, ma non illuderti, satana non si accontenterà di tutto quello che hai, Lui vuole il tuo male, cercherà di distruggerti, ti costringerà al compromesso, ma solo con lo scopo di allontanarti da Dio.

L'azione del nemico.

"Siate sobri, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, gira come un leone ruggente cercando chi possa divorare". I Pietro 5:8.

 

Non dimentichiamoci dei termini che la parola usa per definire Satana: è l'accusatore, l'omicida, il bugiardo, il padre della menzogna, odia l'opera di Dio, in lui non c'è nessun tipo di sentimento compassionevole, ci odia, e farà di tutto per distruggerci.

Vorrei citare un'opera di letteratura cristiana, "Il pellegrinaggio del cristiano", dove l'autore ci parla d'Apollion, e quanto bene descrive la malvagità e la determinazione del diavolo per distruggere coloro che decidono di abbandonarlo. Egli sfodera tutte le sue armi:

Le minacce.

"Speri forse che qualcuno ti possa aiutare ad uscire dai guai, sei un illuso!"

La derisione. 

"Ma in che Dio credi, che razza di religione è la vostra, siete solo dei poveri esaltati, avete abbandonato le vostre sicure e provate tradizioni, per servire questo Dio che non vi è di alcun vantaggio!"

L'inganno.

Cercherà di convincerti che Dio è terribilmente arrabbiato con te, che sei troppo peccatore e per tanto ti sta abbandonando alla tua sorte, e che se sei provato, e pieno di problemi fino al collo è la volontà di Dio, per punirti.

L'arroganza, e la beffa.

 "Ascoltami bene, tu continua pure a servire il tuo Dio, e vedrai che ben presto sarai ridotto in uno stato pietoso, come questi uomini: "Quanto prima costretti a mangiare il loro sterco, e bere la loro orina"

La seduzione.

Ti proporrà l'affare della tua vita, una facile soluzione, basta con i problemi, ci sarà solo un piccolo disguido, dovrai andare nel suo paese, "un paese simile...", ma la Parola dice: "Non sapete voi che se vi date a uno come servi, siete servi di colui al quale ubbidite? Del peccato che mena alla morte, o dell'ubbidienza che mena alla giustizia".

Lo scoraggiamento. 

Ti farà credere che per tè non c'è più nessuna speranza: "guarda che fine hanno fatto tutti gli altri prima di te, prove sopra prove, malattie, delusioni, umiliazioni, molti hanno fatto una brutta fine, cosa mai puoi aspettarti dal tuo Dio, RINUNCIA!! Nessuno ti potrà più aiutare, nessuno ti potrà liberare dalla mia mano: "Ecco hai tu udito quello che i re d'Assiria hanno fatto a tutti i paesi, e come li hanno distrutti; e tu scamperesti?" II Re 19:11

Le risorse del credente.

 

Sicuramente non dobbiamo ignorare le macchinazioni di satana, ma è ancora più importante conoscere quali sono le nostre forze e le risorse che ogni credente possiede in Cristo. Prima di tutto non lasciare che lo scoraggiamento ti immobilizzi, fai qualche cosa, ma fai la cosa giusta:

Presenta la tua causa davanti all'Eterno come fece Ezechia, usa l'arma della preghiera e della supplica, e scoprirai che Dio è pronto a combattere e difendere la tua causa. II Re 19:14-19.

Riconosci la tua posizione in Cristo. Romani 8:31-39.

Appropriati della tua posizione in Cristo. Efesini 1:17-23.

Rimani saldo nella tua posizione "resistetegli stando fermi nella fede".

La risposta di Dio.

 

Se sei aggredito dal nemico, c'è una bella notizia per te. Ricordati che Dio non abbandona i suoi figlioli.

Guardiamo con piena fiducia a tutte le esperienze di coloro che ci hanno preceduto, Giobbe, fu forse abbandonato da Dio? Paolo, malgrado prove e combattimenti poteva dire che Dio lo aveva liberato da tutto, "ringraziato sia Dio che ci da la vittoria per mezzo di Gesù Cristo".

Gesù dovette gridare nel culmine della sua prova, quando il nemico gli feriva il calcagno "Dio mio perché mi hai abbandonato", morì su quella croce, ma il terzo giorno è resuscitato, ha vinto per noi anche l'ultimo nemico: la morte.

Dio non ti lascerà nelle mani del nemico, se sei sotto l'assedio di satana, fai tua la risposta che Dio stesso diede all'arrogante re Assiro, e considera la meravigliosa liberazione che ha operato: "Allora Isaia, figliuolo di Amots, mandò a dire ad Ezechia: ' Così parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele: - Ho udito la preghiera che mi hai rivolta riguardo a Sennacherib, re d'Assiria. Questa è la parola che l'Eterno ha pronunziata contro di lui: ' La vergine figliuola di Sion ti sprezza, si fa beffe di te; la figliuola di Gerusalemme scrolla il capo dietro a te. Chi hai tu insultato ed oltraggiato? Contro chi hai tu alzata la voce e levati in alto gli occhi tuoi? Contro il Santo d'Israele! Per bocca de' tuoi messi tu hai insultato il Signore ..."

 

Hai compreso contro chi stai combattendo? Ti stai ostinando contro sangue e carne, o contro i principati e le potestà?

Io non so spiegarti perché Dio permette simili prove, ma se l'avversario ha chiesto di vagliarti significa che ha visto in te un potenziale nemico, ma so anche che Dio ti darà la vittoria. "Io sopporterò lo sdegno del SIGNORE, perché ho peccato contro di lui, finché egli difenda la mia causa e mi faccia giustizia; egli mi condurrà fuori alla luce e io contemplerò la sua giustizia". Michea 7:9.

 

Amen

                                                                          

 

Missione Cristiana Evangelica

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