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Il mio tempo, la mia vita.

 

Testo: Giacomo 4:13-17.

 

"E ora a voi che dite: "Oggi o domani andremo nella tale città, vi staremo un anno, trafficheremo e guadagneremo"; mentre non sapete quel che succederà domani! Che cos'è infatti la vostra vita? Siete un vapore che appare per un istante e poi svanisce. Dovreste dire invece: "Se Dio vuole, saremo in vita e faremo questo o quest'altro". Invece voi vi vantate con la vostra arroganza. Un tale vanto è cattivo. Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato".

 

Questo testo ci mostra la tipica immagine dell'uomo pieno di se, arrogante, presuntuoso, convinto d'essere padrone e signore del tempo e della vita: "il tempo è mio, e lo spendo come voglio … la vita è mia, decido io, e per tanto Dio non ci deve mettere il naso!" Questo è in sintesi il pensiero di molti. Ma le cose stanno veramente così? Siamo veramente padroni del tempo, possiamo vivere senza dover rendere conto a nessuno, neanche a Dio? La Parola di Dio vuole risvegliare la coscienza e attirare la nostra attenzione, per preservarci da due errori che possono rivelarsi molto pericolosi.

 

Due seri motivi di riflessione.

La precarietà della vita.

La vita ci riserva sempre delle incognite, quindi non possiamo in realtà definire con assoluta certezza ciò che domani ci accadrà, e questo mette in risalto la nostra debolezza e precarietà, ma Dio non è un intrigante personaggio che vuole manipolare la nostra vita, e non agisce in questo modo per farci sentire meschini o per frustrare ogni nostra iniziativa, ma per aiutarci a comprendere che l'uomo non può permettersi di fare progetti, vivere e pianificare la sua vita senza l'approvazione di Dio. La vita c'è stata data e ne abbiamo la responsabilità, ma non ci appartiene, il Signore ce la donata, e non vuole che noi la viviamo e progettiamo indipendentemente dalla sua volontà.

Isaia 30:1-2 "Guai, dice l'Eterno, ai figliuoli ribelli che forman dei disegni, ma senza di me, che contraggono alleanze, ma senza il mio spirito, per accumulare peccato su peccato; che vanno giù in Egitto senz'aver consultato la mia bocca, per rifugiarsi sotto la protezione di Faraone, e cercar ricetto all'ombra dell'Egitto!"

Dio desidera camminare con noi, nelle nostre attività, nei nostri problemi, nelle difficoltà, nelle gioie, vuole che condividiamo con Lui ogni istante della nostra vita.

Il tempo non si può fermare.

La Parola di Dio ci fa comprendere che l'uomo non è padrone del tempo, il tempo non lo possiamo governare a nostro piacimento, noi siamo come un vapore che appare e scompare, e come potremo cambiare o fermare questa realtà? Un antico proverbio recita: "tre cose non si possono fermare, la freccia scoccata dall'arco, la parola uscita dalla bocca e il tempo che passa". Una volta sola nella storia dell'umanità il tempo si è fermato, ed è stato al tempo di Giosuè durante la battaglia di Gabaon, ma è accaduto grazie ad un miracolo dell'Eterno!

 

La gravità e l'urgenza dell'appello di Dio.

 

Lo scopo di Dio non è solamente quello di farci riflettere su di un bel tema esistenziale: cosa sto facendo della mia vita, come sto investendo il mio tempo, ecc…, Dio vuole scendere molto più in profondità: la tua vita terrena, la quale può avere un senso solo se vissuta secondo la Sua volontà, in comunione con Lui, dice il Signore, che in ogni caso, è una vita che deve finire!! Questo termine è la morte.

La Morte è il termine di ogni cosa?

La morte, è una realtà, l'unica che nessuno può discutere, tutti devono morire, almeno su questo tutti possiamo e dobbiamo essere d'accordo, anche se questo pensiero non ci spinge a fare salti di gioia! La morte pone fine a tutte le nostre attività, a tutti i nostri piani, i nostri progetti, e quante cose resteranno incompiute, quante cose cadono in prescrizione con la morte, … anche le condanne penali, ma una cosa non decade neppure con la morte, ed è la nostra responsabilità davanti a Dio. Va bene, ma questo che c'entra? C'entra perché è scritto che "è stabilito che tutti gli uomini muoiano una sola volta dopo di che viene il giudizio".

So che questo non è piacevole da trattare come soggetto, ma è la realtà!

Molti preferiscono ascoltare parole più accomodanti, vedi l'esempio del re Achab, (I Re 22:8), il quale non aveva piacere di consultare il profeta Micaiah, riguardo all'esito della guerra, perché gli annunciava sempre e solo notizie tristi e cattive, allo stesso modo noi vorremmo sempre sentirci dire cose piacevoli, ricevere solo belle notizie, siamo infastiditi quando riceviamo cattive notizie e siamo contrariati quando ci mettono di fronte alle nostre responsabilità, ma ci piaccia o no, questa è la realtà delle cose!

Per tanto lo scopo di Dio, e di tutti coloro che sono chiamati al ministero della riconciliazione, non è quello di infastidire e seminare malumore con notizie allarmanti, ma di esortare perché nessun uomo sia ingannato riguardo al proprio destino eterno, e sottolineo eterno!! Dio ci avvisa che ogni uomo e donna, tutti dovranno rendere conto davanti al Giusto giudice di tutta la terra, di ogni cosa compiuta durante l'arco della propria vita, e quanto dico: "Ogni cosa", mi riferisco ad azioni, parole e pensieri, intenzioni, ogni cosa nascosta verrà rivelata, in quel giorno Dio svelerà i segreti del cuore di ogni uomo, nulla potrà essere nascosto, camuffato o giustificato.

Questa non è una favoletta, e Dio, tutto questo non lo proclama semplicemente a scopo intimidatorio, per farci pesare la nostra pochezza, la nostra precarietà, per farci vivere a testa bassa, per tenerci buoni con la paura del futuro e dell'inferno, no! Dio lo grida a tutti gli uomini perché desidera con tutto il cuore che ogni sua creatura possa scampare al giudizio che cade sul peccato, e alla conseguente pena che ne deriva: morte eterna, lo stagno di fuoco.

Dio non è solo il Giusto giudice, ma è anche il Dio "Lento all'ira e di gran benignità", Dio che è amore, desidera che tutti gli uomini siano salvati, ed ha provveduto ad una via di salvezza unica e certa per l'umanità.

La Parola di Dio ci espone chiaramente la condizione dell'uomo lontano da Dio e la sua condanna, ma parla anche dell'amore e della grazia di Dio.

Come al tempo del diluvio Dio ha aperto una via di salvezza per Noè, progettando per lui e la sua famiglia un'arca che lui avrebbe dovuto costruire, così ancora oggi per tutti gli uomini, Dio ha stabilito un'arca di salvezza, si chiama Gesù Cristo, una via facile, disponibile e accessibile a chiunque, certo, la scelta di accettare o no questa offerta di salvezza da parte di Dio, cade sotto la responsabilità dell'uomo, come per Noè di seguire e costruire secondo il progetto di Dio, così per ogni uomo la responsabilità di ascoltare la Parola di Dio, crederla e riceverla, ed è una scelta che deve essere assolutamente fatta mentre siamo in vita, perché non illudetevi, non ci saranno seconde opportunità dopo la morte, niente purgatorio, niente sconti di pena, niente condizionale, ma solo un giudizio irrevocabile e giusto.

Una scelta urgente.

Ebrei 2:1-3.  "Perciò bisogna che ci atteniamo vie più alle cose udite, che talora non siam portati via lungi da esse. Perché, se la parola pronunziata per mezzo d'angeli si dimostrò ferma, e ogni trasgressione e disubbidienza ricevette una giusta retribuzione, come scamperemo noi se trascuriamo una così grande salvezza? La quale, dopo essere stata prima annunziata dal Signore, ci è stata confermata da quelli che l'avevano udita".

 

Solo se oggi accettiamo per fede Cristo come Signore e Salvatore, solo se riconosciamo nel suo sacrificio unico e perfetto la nostra unica possibilità di redenzione che Dio ha stabilito per gli uomini, solo se riconosciamo nel suo Nome l'unica via di salvezza, potremmo scampare dal giudizio, perché Gesù ha pagato con la sua vita per tutti i nostri peccati, Egli stesso è stato fatto peccato al posto nostro, e solo per il suo sangue versato sul Golgota, il nostro nome può essere scritto nel libro della vita, e già da oggi possiamo avere la certezza della vita eterna. Ma per tutti coloro il cui nome non verrà trovato scritto nel libro della vita dell'Agnello, non resta che la terribile realtà dello stagno di fuoco, che era stato preparato per il diavolo ed i suoi angeli, ma che accoglierà anche tutti coloro che si ribellano alla volontà di Dio.

Ora nessuno di noi può sapere quanto tempo gli resterà da vivere, questa è un'altra realtà indiscutibile, e se moriremo senza avere accettato di fare pace con Dio, verremo giudicati secondo i nostri peccati, ma soprattutto per avere rifiutato l'offerta di salvezza.

Questo spiega la gravità e l'urgenza dell'appello che Dio ancora oggi per mezzo della Sua Parola, rivolge a tutti gli uomini … Dio non vuole che il peccatore muoia, ma che si converta e viva ...

L'appello urgente di Dio. 

Atti 2:37-40 " … salvatevi da questa generazione perversa".

Dio è assolutamente costretto per amore ad avvertire ogni uomo, e lo fa con urgenza e con forza, altrimenti chi cercherebbe un salvatore se non fosse consapevole di essere in serio pericolo, chi un avvocato se non saprebbe di essere sotto accusa e di venir chiamato in giudizio? Nessun uomo si affretterebbe se non fosse avvertito dell'urgenza e continuasse a vivere nell'illusione di avere tanto tempo davanti a se … ma il tempo passa, senza poterlo fermare, e se ancora non hai fatto una scelta, sei in pericolo.

Di fronte a questo appello quale è la risposta degli uomini in genere … quale è la tua risposta oggi? E se ancora non hai fatto pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo unico mediatore di salvezza, quanto tempo pensi di avere ancora a disposizione?

 

Quattro argomentazioni comuni.

 

Di fronte a questa ineluttabile realtà, e a questo urgente appello, generalmente le persone oppongono alcune argomentazioni comuni:

La giustificazione.

"Io non sono un peccatore, io non rubo, non ho ucciso, non mi drogo, amo mia moglie, mio marito (…chissà poi nel segreto se è così!) e poi in ogni caso non merito l'inferno, non sono malvagio come tanti altri", e a questo punto generalmente si tirano in ballo i vari personaggi che frodano, rubano, gli assassini, quelli veramente meritano l'inferno, ma Dio al contrario afferma senza possibilità di errore che tutti gli uomini hanno peccato e sono privi della gloria di Dio. Sei tu forse più saggio e giusto di Dio?

La superficialità, e arroganza.

II Pietro 3:3-9. "Sapendo questo, prima di tutto: che negli ultimi giorni verranno degli schernitori coi loro scherni i quali si condurranno secondo le loro concupiscenze e diranno: Dov'è la promessa della sua venuta? perché dal giorno in cui i padri si sono addormentati, tutte le cose continuano nel medesimo stato come dal principio della creazione. Poiché costoro dimenticano questo volontariamente: che ab antico, per effetto della parola di Dio, esistettero de' cieli e una terra tratta dall'acqua e sussistente in mezzo all'acqua; per i quali mezzi il mondo d'allora, sommerso dall'acqua, perì;    mentre i cieli d'adesso e la terra, per la medesima Parola son custoditi, essendo riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della distruzione degli uomini empi. Ma voi, diletti, non dimenticate quest'unica cosa, che per il Signore, un giorno è come mille anni, e mille anni son come un giorno. Il Signore non ritarda l'adempimento della sua promessa, come alcuni pensano, ma egli è paziente verso voi, non volendo che alcuni periscano, ma che tutti giungano a ravvedersi. Ma il giorno del Signore verrà come un ladro; in esso i cieli passeranno stridendo, e gli elementi infiammati si dissolveranno, e la terra e le opere che sono in essa saranno arse".

Ecco la folla di coloro che si vantano della loro libertà, della loro emancipazione da ogni responsabilità verso Dio, ma con la loro arroganza tentano Dio. Abusano ogni giorno della pazienza e della benignità di Dio, al punto di scambiarla per debolezza, o addirittura la usano a sostegno del loro ateismo.

Il fatalismo.

Isaia 22:13. "Il Signore, l'Eterno degli eserciti, vi chiama in questo giorno a piangere, a far lamento, e radervi il capo, a cingere il sacco, ed ecco che tutto è gioia, tutto è festa! Si ammazzano buoi, si scannano pecore, si mangia carne, si beve vino...' Mangiamo e beviamo, poiché domani morremo! '   Ma l'Eterno degli eserciti me l'ha rivelato chiaramente: No, questa iniquità non la potrete espiare che con la vostra morte, dice il Signore, l'Iddio degli eserciti".

"Mangiamo e beviamo, perché domani moriremo!" Ma la parola di Dio continua dicendo: "Questo peccato non lo potrete espiare con la vostra vita!" in realtà anche questa non è altro che una scusa per continuare a fare ciò che si vuole, illudendosi che in ogni caso la morte passerà un colpo di spugna su ogni cosa. Si tratta la grazia di Dio come se fosse un optional, se c'è bene, se non c'è fa lo stesso … vana illusione quella di cercare rifugio in un concetto di morte liberatrice, è scritto che coloro che non ascoltano, e non ubbidiscono alla Parola di Dio, dovranno affrontare la morte seconda, una condizione di morte eterna.

Le scuse.

Vi sono poi coloro che ricevono l'invito, l'ascoltano, lo trovano anche interessante, ma poi accampano mille scuse, cercano di prendere tempo, senza sapere che in realtà ne resta poco, perché in realtà non apprezzano la bontà di Dio, ma il rischio è quello di trovare una porta chiusa!!

 

La radice di tutte queste argomentazioni, si chiama incredulità. Dio non sta scherzando, da molto tempo forse ti sta chiamando, prova a riflettere, quando è stata la prima volta che hai sentito parlare di Gesù e ti hanno ricordato che tu hai bisogno di essere salvato, perdonato, lavato di tutti i tuoi peccati per mezzo del suo sacrificio, quanto tempo è passato, e oggi Gesù, ancora bussa alla porta del tuo cuore e vuole entrare, per avere comunione con te, per riempirti del suo amore, mentre dovrebbe essere il contrario, in pratica tu a bussare e Gesù a valutare se è il caso il momento … e invece è Lui a supplicarti a cercarti, questo non ti fa riflettere? … quanto tempo pensi ancora di aspettare? … quanto tempo pensi d'avere ancora a tua disposizione?

Un giorno Gesù riferendosi ad alcune catastrofi, un massacro d'uomini Galilei, e la morte improvvisa d'altre persone coinvolte nel crollo di una torre disse a coloro che vedevano in questo un giudizio di Dio: "Se non vi ravvedete similmente morirete", vale a dire improvvisamente.

Non pensare che tocchi solo agli altri, Dio ti esorta e t'interpella personalmente perché ti ama, fino ad oggi forse eri nell'ignoranza, ma ora Dio ti sta chiamando, … tu a quale categoria vuoi appartenere?

 

Un appello urgente ai credenti.

 

"Colui che sa fare il bene e non lo fa, commette peccato"

Sembrerebbe che tutta l'esortazione del Signore, sia rivolta a solo a coloro che ancora non sono salvati: "Loro sono perduti, non conoscono la grazia e l'amore di Dio, hanno bisogno urgentemente di ricevere Gesù nel loro cuore …". Ma tu, che lo hai ricevuto, come stai amministrando il tempo che il Signore ti ha dato in gestione? La precarietà della vita e l'imprevisto, dovrebbero spingerci verso una maggiore consacrazione, una devozione più seria e santa al Signore dell'universo, un servizio più zelante fino a quando ne abbiamo il tempo, le facoltà e le forze.

L'urgenza dell'appello coinvolge ogni figliolo di Dio, Gesù ritorna!

Romani 13:10-14. "L'amore non fa male alcuno al prossimo; l'amore, quindi, è l'adempimento della legge. E questo tanto più dovete fare, conoscendo il tempo nel quale siamo; poiché è ora ormai che vi svegliate dal sonno; perché la salvezza c'è adesso più vicina di quando credemmo. La notte è avanzata, il giorno è vicino; gettiamo dunque via le opere delle tenebre, e indossiamo le armi della luce. Camminiamo onestamente, come di giorno; non in gozzoviglie ed ebbrezze; non in lussuria e lascive; non in contese ed invidie; ma rivestitevi del Signor Gesù Cristo, e non abbiate cura della carne per soddisfarne le concupiscenze". Questo annunciava Paolo circa 1940 anni fa, e tu quanto tempo pensi di avere ancora a disposizione per annunciare a tutti la salvezza in Cristo, per servire come Cristo ha servito, quanto tempo ti resta per amare dell'amore di Dio, per perdonare come Dio a perdonato te, per liberarti di tutti i tuoi legami e di tutti i pesi che ti impediscono di volare … tu hai ricevuto una nuova vita e lo Spirito Santo che è in te ti istruisce al bene e ti da le forze per compierlo, se non lo fai commetti peccato.

Non essere indifferente all'appello di Dio, scegli oggi di non perdere più tempo e di non vivere più una vita spirituale di qualità mediocre,  scegli di offrire tutto te stesso per il Signore, non rimandare perché Gesù dice: "Siate vigilanti perché non sapete ne il giorno ne l'ora, che il Figliolo dell'uomo tornerà … "  tu sei pronto per accoglierlo??

 

                                                                        Amen                            

 

 

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