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Senza di me non potete fare nulla

 

Questo è il racconto di un pellegrino il quale aveva sentito dire, che per avere la vita eterna, bastava entrare attraverso una porta, in una certa località.

Il suo cuore si eccitò alla partenza. Finalmente poteva ottenere la vita eterna per mezzo di quest'opera che si apprestava a compiere. Salutò parenti, amici e conoscenti, e si lasciarono con i soliti convenevoli: "Stai attento mi raccomando! Ma sei sicuro che è proprio così? Fa un buon viaggio, quando arrivi salutami Caio e Sempronio e il tal dei tali".

Prese lo zaino, il suo fardello, se lo caricò sulla schiena e il pellegrino partì.

Il pellegrino si mise a pensare: "Quando otterrò la vita eterna, visto che non morirò mai, cambieranno le cose con tutti quelli che non mi vogliono bene. Cosa gli potrò fare? A proposito, quanto mi costerà ottenere la vita eterna adesso che ci penso? Quell'amico m'ha dato il nome di quel tale che è molto importante e molto in vista. E' molto ricercato, è vestito bene con tutti quegli arredi, tutto sarà sicuramente molto ... ... molto costoso, ma del resto chi può fare meglio? Si finalmente, i soldi danno la felicità. E poi, i soldi vanno e vengono, ma in questo caso sono usati proprio bene. Mi rallegro con me stesso di aver preso questa decisione, dopo il colloquio con quell'amico. Lui sì che è un amico degli amici".

Dopo varie peripezie e casi della vita, il pellegrino arrivò alla famosa città degli uomini. Incominciò a chiedere della porta da attraversare e cosa bisognava baciare. Qualcuno gli disse: "Da che parte preferisci cominciare?" il pellegrino replicò: "Ma non c'è una sola porta?". "Ma sai" gli disse quello, "siccome ci sono molti pellegrini come te, si aprono varie porte per favorire nel miglior modo possibile tutti quanti". Il pellegrino rimase come immobilizzato.

Intanto quel tale, lo avvisava che c'erano varie possibilità di acquistare o per le gambe stanche o per la testa accaldata, o contro il sudore ecc. ... e ... vari ornamenti di protezione.

Il pellegrino era stralunato. C'erano anche delle protezioni contro i ladri, ma chi si sarebbe azzardato a dire in una città come quella: questa è una rapina!

Il pellegrino, per evitare brutte sorprese, comprò alcune protezioni contro lo stordimento. Non si sa mai, meglio essere prudenti di questi tempi.

In base alle informazioni ricevute, si avvio verso la meta. Dopo parecchio girovagare arrivò ed eccola, ecco la prima porta. "Finalmente stanno per finire le mie peripezie, oh che emozione", pensò il pellegrino.

Chi entrava per quelle porte, aveva uno strano pallore sul viso.

Varcata la soglia della prima, seconda, terza, quarta ... ... era ora di tornare a casa, ma gli mancavano i soldi. Li aveva spesi tutti per ottenere: "vita eterna". E adesso? Chi gli poteva dare i soldi per tornare a casa? Di certo non poteva farseli restituire, quelli erano soldi consacrati. Gli veniva da piangere e da ridere … sarebbe stato meglio fare quei bei viaggi organizzati, nessun grattacapo, somma pattuita e via così. Con la testa china e pieno di pensieri e domande senza risposta, gironzolava per la famosa città. "Se qualcuno mi aiutasse", diceva fra se, "ma ora, chi si può prendere cura di me?" Un tale gli si avvicina e gli chiede: "come mai sei mesto pellegrino?" E come se la risposta gli fosse arrivata, incominciò a raccontargli tutto, ma proprio tutto dall'inizio alla fine. Aveva bisogno di sfogarsi.

Lo sconosciuto incominciò a consolarlo. Nessun uomo dovrebbe essere maltrattato e questo l'Iddio creatore lo sa, perché Egli dal cielo, guarda se c'è qualche figlio d'uomo che abbia intelligenza, ma non c'è nemmeno uno che faccia il bene. Ma quando "quei qualcuno", alzano gli occhi al cielo per chiedere aiuto e invocazione, ecco, Dio gli risponde. Gli metterà vicino un interprete delle cose del cielo.

Il pellegrino aprì la porta del suo eterno cuore domandò e domandò per la sua fame e sete spirituale. Lo sconosciuto cominciò da Mosè e dai profeti, spiegando della scrittura le cose che riguardavano un uomo, l'Emmanuele. Entrando attraverso Lui, nel ravvedimento dei propri peccati, è l'unico mezzo per essere portati al Padre (vale a dire a casa) significa avere o ricevere, il seme della vita eterna, la nuova nascita.

Il cuore del pellegrino ardeva dentro di lui, mentre lo sconosciuto gli parlava della via per il cielo. Non aveva mai sentito da alcuno simili parole. Si avviarono ad un ristorante e cenarono. Lo sconosciuto gli parlò del Padre Eterno del creato. Poi lo sconosciuto prese la sua macchina e lo portò a casa. Nella macchina lo sconosciuto gli parlò del figlio di Dio, Gesù Cristo il Nazareno, il Signore, dicendo: "Io sono la via, la verità e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me." (vangelo di San Giovanni).

Arrivati a destinazione, lo sconosciuto gli parlò del Consolatore, lo Spirito Santo.

Il pellegrino gli chiese: "Cosa devo fare per essere salvato?" "Credi nel Signor Gesù e sarai salvato tu e la casa tua." Fu la risposta.

Il pellegrino scese dalla macchina e lo sconosciuto si allontanò. Mentre la macchina si allontanava, il pellegrino s'inginocchiò e disse: "Io credo in te Signore Gesù. Grazie di essere morto per i miei peccati sulla croce. Credo con tutto il cuore che Tu sei risuscitato e sei alla destra del Padre". Ed ecco lo Spirito Santo gli traboccò dal cuore in fiumi di acqua viva.

Dal momento in cui aveva incontrato lo sconosciuto fino al suo arrivo a casa, il pellegrino non aveva pagato niente di niente, tutto gli fu dato gratuitamente, per grazia. Entrò in casa e raccontò delle opere grandi che gli aveva fatto il Signor Gesù, del posto che è il "Golgota", dove sulla croce, il Signor Gesù morì per l'uomo peccatore, e di una tomba che non poté trattenere il suo corpo. In quel momento, il pellegrino si accorse di non avere più lo zaino "il fardello pesante", e gridò: "gloria a Gesù Cristo il Signore".

Il Signore Gesù ci dice: "senza di me non potete fare nulla ... ... Io sono la porta; se uno entra per mezzo di me sarà salvato. Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero colpa; ma ora non hanno alcuna scusa per il loro peccato". (vangelo di San Giovanni)

E tu, hai il visto per il cielo, il Paradiso? Sai quale porta devi varcare? No?

Ora sai dove devi presentarti: a Cristo Gesù il Signore, vero Dio e vero uomo, la porta eterna per il tuo cuore eterno.

 

"O porte, alzate i vostri frontoni; e voi, porte eterne, alzatevi; e il Re di gloria entrerà. Chi è questo Re di gloria? È il SIGNORE, forte e potente, il SIGNORE potente in battaglia. O porte, alzate i vostri frontoni; alzatevi, o porte eterne, e il Re di gloria entrerà.

Chi è questo Re di gloria? È il SIGNORE degli eserciti; egli è il Re di gloria." (Salmo 24:7-10)

 

 

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