Scavi 1964. Werner Johannowsky data il monumento. |
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Descrizione | ||||||||||
Nel 1964, Werner Johannowsky, allora ispettore della Soprintendenza di Napoli-Caserta, condusse lo scavo, rilevando:"notevoli avanzi del Teatro sistemati in vista nello scantinato del nuovo fabbricato; essi appartengono alla Cavea di epoca sillana - (100 70; 89 79 a.C.) e - alla Scena, che nella forma attuale risale ad età augustea "; la Cavea " più che semicircolare è sistemata su una massicciata e poggiava verso lesterno sui muri radiali in parte incorporati nei fabbricati adiacenti ". Larcheologo poi rileva " il pulpitum era del tipo normale a nicchie curve e rettangolari, la scena davanti in laterizio, aveva una nicchia curva fra due rettangolari - essa era decorata con elementi sagomati in calcare pertinenti al podio e con un torso togato e due teste ritratto di età augustea . Rilevò quindi lOrchestra con intorno ai larghi gradini della ima cavea, componenti la proedria (area con seggi riservati ai personaggi di rango magistrati, decurioni, augustali separata dalle retrostanti gradinate popolari da una balaustra, il balteus. Parti della Cavea, dellOrchestra e del Proscenio con Pulpitus e Fossa scenica furono irrimediabilmente devastati in quegli anni, per la costruzione di un fabbricato. Johannowsky lasciò solo alcune relazioni e pochi resti in sito. Delle Paradoi (i due corridoi laterali allOrchestra), con i Vomitori accanto, se ne ebbe traccia negli scavi (Parados orientale): il Vomitorio del I° ordine del Portico, accedeva alle spalle della Proedria, sulla Praecinctio. I loro alzati finirono probabilmente crollati, nei secoli, con tutte le volte (e tribune soprastanti ?). La Parados occidentale, priva delle sovrastrutture, giace oggi sotto uno stretto viale scoperto tra i palazzi del lato Est di P.za Vescovado. |
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Resti della massicciata della Cavea del Teatro. | Ritrovamenti 1964 | |||||||||
Il Teatro di Ferentino (da Archeologia Viva). | ||||||||||