Allenamento
Sicuramente
l'alpinismo di un certo livello richiede una buona preparazione fisica;
ad esempio occorre allenarsi per puntare all'ascensione al Monte Bianco.
Tuttavia, mediamente e per la maggior parte delle persone, l'alpinismo
può essere considerato esso stesso come vera e propria forma di allenamento.
La marcia lenta in salita e l'impegno neuromuscolare durante la discesa
rappresentano una perfetta miscela allenante che migliora la resistenza
aerobica, la forza muscolare, la coordinazione neuromuscolare. Lo
scarpone deve essere comodo ed ognuno deve trovare il suo: il mal
di piedi è il peggior nemico dell'alpinista.
Un programma di impegno medio, come potrebbe essere quello dedicato
ad un trekking a quote medio alte, certo comporta che il soggetto
sia un po' allenato, il che sostanzialmente significa che il soggetto
abbia dimestichezza con il tipo di esercizio a cui va incontro, basta
quindi farsi qualche bella gita di qualche ora con il sacco sulle
spalle. Per un trekking extraeuropeo che porti oltre i 5000m le cose
non vanno prese sottogamba; occorre essere allenati, ben equipaggiati
e perfettamente al corrente delle possibili complicazioni sul piano
medico generale e legate all'alta quota. L'equipaggiamento deve prevedere
soprattutto la difesa dal freddo.
Il problema della protezione dal freddo si fa acuto in condizioni
di vento. In questo caso si applica il concetto della temperatura
equivalente: ad esempio, l'effetto termico in condizioni di vento
di circa 10 km/h e temperatura ambiente di 0°C , è equivalente a -20°C
in assenza di vento. Questo dà l'idea di quanto pesi il vento nel
sottrarre calore all'organismo.