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Arrampicata

In cosa consiste:
Salire le pareti rocciose, sfruttando ogni più piccolo appiglio per le mani e per i piedi, assicurati ad una corda, per mezzo dell’ imbragatura, a garanzia della massima sicurezza per chi sale. Esistono pareti sulle quali ci si arrampica semplicemente senza dovere apporre dei chiodi: sono queste le pareti attrezzate. Le immagini che alcune volte si vedono in televisione, o su riviste, di famosi arrampicatori che salgono senza la corda, sono solo rari esempi, di salite senza nessuna sicurezza dove un’eventuale caduta può essere fatale. Oggi la maggior parte degli arrampicatori sportivi preferisce la difficoltà e l’eleganza del gesto al rischio della salita in libera: pertanto, su molte pareti o roccioni vengono attrezzate delle vie con gli spit (speciali chiodi a pressione piazzati sulla roccia dopo aver effettuato un foro con il trapano) permettendo così un’arrampicata moderna, in piena sicurezza.

Dove si pratica:
Sul territorio nazionale esistono molte pareti o rocce attrezzate di varie difficoltà, dove si può praticare l’arrampicata sportiva. Vi sono club in tutte le regioni d’Italia che attrezzano palestre o rocce, dalla Calabria e Sicilia alla Toscana e alla Liguria, dalle Alpi Piemontesi e Valdostane alle Dolomiti e al Friuli Venezia Giulia. Per avvicinarsi a questo sport o per allenarsi vi sono anche, in molte città, delle palestre artificiali che, ricostruendo le asperità della roccia, permettono agli amanti di questo sport di esercitarsi in tutta sicurezza. All’estero vi è solo l’imbarazzo della scelta: a dimostrazione della diffusione della pratica di questo sport basti pensare che molti grandi alpinisti americani o inglesi sono nati (alpinisticamente) proprio praticando questo tipo di attività sportiva. Alcuni posti tra i più rinomati al mondo sono le falesie dell’Irlanda, il Mount Whitney e il Wind River Range e il Colorado negli Stati Uniti, il Margaret River in Australia, ma si possono trovare pareti interessanti praticamente in tutto il mondo, dall’Europa del nord alle pareti attrezzate e non dell’isola d’Elba e della costiera Amalfitana, dal Canada all’America delle Ande peruviane, dall’Australia all’Indocina.

Chi lo può praticare:
Tutte le persone in buone condizioni fisiche, senza problemi legati all’effetto “vuoto” (vertigini o simili), con un minimo di allenamento. Esistono svariate strutture adatte anche per i bambini, per i quali l’arrampicata è molto naturale, a patto che si scelgano strutture con molte prese e non troppo verticali.

Attrezzatura:
Per arrampicare sono necessarie prima di tutto le “scarpette” d’arrampicata, con suola liscia con gomma morbida che garantiranno un’ottima aderenza sulla roccia, una corda di almeno cinquanta metri con diametro minimo di 10 mm (omologata per corda singola), una decina di rinvii (due moschettoni collegati da una fettuccia, per collegare la corda alle protezioni spit o simili), un’imbragatura bassa (i modelli interi non permettono la libertà di movimento), qualche moschettone a ghiera (utilizzati per assicurare, garantiscono dall’apertura!), ed un discensore (utilizzato sia per assicurare e che per scendere).

Apprendimento tecnica:
Per climbing e bouldering, come per l’alpinismo, bisogna fare riferimento alle Guide Alpine, che sono l’unica figura professionale che può accompagnare persone su tutti i tipi di terreno, dalla palestra di roccia, fino alle salite più impegnative su vie e pareti di fama mondiale. Altre associazioni sono il CAI (Club Alpino Italiano) e la FASI (Federazione Arrampicata Sportiva Italiana). Tutte e tre le organizzazioni promuovono questo sport organizzando corsi ed uscite di apprendimento a vari livelli adatte per chi desidera iniziare a scoprire il mondo verticale e le tecniche per arrampicare in sicurezza sulle strutture rocciose.

Agonismo:
Vengono organizzate svariate gare sia a livello nazionale che mondiale, principalmente divise in due grandi categorie: velocità e difficoltà. Nelle gare di velocità gli arrampicatori devono percorrere il tracciato nel minor tempo possibile, in quelle di difficoltà gli atleti devono raggiungere il punto più alto possibile, con difficoltà via via crescente, ed hanno a disposizione solo un tentativo.

A chi rivolgersi per altre informazioni:
Anche in questo caso chi voglia intraprendere questo sport sarà bene che si rivolga agli uffici delle Guide Alpine, alle sedi del CAI o alla la FASI

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