IL
CASTELLO
Venne
costruito dai Longobardi nel secolo X sulla cima del Truc (dietro la
Chiesa Parrocchiale). Protagonista di molte guerre, soprattutto nei
secoli XIV e XV, più volte danneggiato e ricostruito, raggiunse la sua
massima espansione con Amedeo VI di Savoia, detto il Conte Verde, che
lo dotò di quattro alte torri denominate: la Bianca, la Nera, del Visconte
o di Donna Ambrosia e la Turris Portae. Alla base di ogni torre erano
situati dei sotterranei e lungo le mura merlate vi erano dei passaggi
che collegavano le torri. Lungo il perimetro delle mura vi era un fossato,
alimentato dall'acqua proveniente dal piccolo lago posto tra la montagna
di S. Vittore e il Monte Giovetto. Nel complesso fortificato erano collocati
due edifici, a diversa quota, collegati da una gradinata esterna: nella
parte inferiore vi era il Gran Palazzo, che era l'abitazione del Castellano
dotata di granai, cucine, forno, mulino a mano, alloggi e cappella;
mentre, nella parte superiore si trovava il palazzo del Signore. Fra
tutti gli assedi subiti il più significativo fu quello del 1347. Durante
tale assedio si racconta che vi fossero falò accesi tutta la notte su
grandi candelabri di ferro, che macchine da guerra simili a fionde lanciassero
grandi quantità di sassi e che il castello venne espugnato grazie all'uso
della polvere da sparo e all'utilizzo di una macchina simile allo schioppo.
Ogni anno alla fine di giugno - inizio luglio, sul suo sito, ove oggi
rimangono dei ruderi, vi è la rievocazione storica con costumi medioevali.