CHIESA
PARROCCHIALE SAN PIETRO IN VINCOLI
La
chiesa parrocchiale, dedicata a San Pietro in Vincoli, sorge in piazza
Albert. Nel 1543 Giangiacomo Medici di Melegnano (il Medichino) la fece
abbattere perché troppo vicina al castello. Venne ricostruita nella
seconda metà del secolo XVI. Tra il secolo XVIII e il XIX si iniziarono
i lavori, affidati alla "fabbriceria", per ampliarla ed abbellirla e
furono terminati sotto la guida del vicario don Francesco Tagna e dal
beato Federico Albert. Il campanile venne completato per volontà di
monsignor Tresso, nel 1885. L'interno conserva preziose testimonianze:
a destra, entrando dalla porta principale, una tela seicentesca raffigurante
la Resurrezione, commissionata per l'altare delle famiglie lanzesi Bo,
Gallenga e Usseglio; sulla cupola della navata destra, si può ammirare
un affresco raffigurante gli strumenti della passione, alcuni angeli
che sorreggono la Sindone, altri due angioletti che sorreggono un sudario
con il volto di Cristo, conosciuto come il velo della Veronica. Sopra
l'altare maggiore è posta una pala raffigurante la liberazione di San
Pietro in Vincoli, di autore ignoto; nella navata di sinistra, a fianco
della cappella dedicata alla Madonna di Lourdes, è visibile la tela,
databile tra il 1663 e il 1675, ordinata dal conte Gaspare Graneri della
Rocca, originario di Ceres, che rappresenta i Santi Romualdo e Bonifacio,
dipinta da Giovanni Francesco Sacchetti per la chiesa dell'Eremo Camaldolese
di Lanzo. Ancora nella navata destra è collocata una tela raffigurante
San Francesco che riceve le stimmate opera del pittore Carlo Saraceni
(il Veneziano), ordinata a Roma nel 1605 da Bartolomeo Bonesio. Ornava
l'altare maggiore del Convento dei Cappuccini e venne trasferita in
parrocchia quando il comune di Lanzo vendette l'immobile a don Bosco.
Il restauro ha mostrato, tra le mani dell'angelo, il volto di papa Clemente
VIII, benefattore del Bonesio.