ipark
 
Alpinismo
Arrampicata EquitazioneEscursionismoGare sci
Mountain bike
Risultati gareSport aria
Sport fiumeSport lago Trekking

Paracadutismo

In cosa consiste:
Sostanzialmente consiste nel lanciarsi col paracadute da un aereo in volo. La parte più bella è la caduta libera, durante la quale non si sente il “vuoto” (tipo montagne russe), ma si ha la sensazione di galleggiare su un cuscino d’aria, davanti ad uno splendido panorama. La velocità in posizione standard (a pancia in giù) è di circa 180 km/h, ovvero 50 metri al secondo. Dopo l’apertura del paracadute (che avviene tra i 1500 e i 1000 metri) si gironzola nel cielo, fino ad arrivare al morbidissimo atterraggio che i paracadute a profilo alare (rettangolari, a forma di materasso) permettono. Infatti, il paracadute tondo a cui state pensando è esclusivamente in uso per i lanci militari.

Dove si pratica:
Paracadutismo è praticato in tutto il mondo, e ci sono tanti appassionati in America, Australia, e tutta l'Europa.

Chi lo può praticare:
Possono praticarlo tutti coloro che abbiano superato un adeguato esame psicofisico presso un centro di medicina sportiva o presso l’Istituto Medico Legale dell’Aeronautica Militare. L’età minima è di 16 anni (con il consenso dei genitori); l’età massima è dettata dal superamento della visita medica. Diversamente da quanto credete, il paracadutista non deve essere (ed è meglio che non lo sia…) un Superman.

Attrezzatura:
Il contenitore-imbracatura, il paracadute principale e quello di emergenza sono gli elementi base: ne esistono di vari tipi e dimensioni a seconda del livello di esperienza e del peso dell’utilizzatore. L’allievo piegherà il paracadute già dal primo lancio, naturalmente assistito dall’istruttore. Il paracadute per principianti è molto grande e permette di sbagliare senza conseguenze: in più, nei primi 5 lanci è raccomandato l’uso di una radio, per la fase a paracadute aperto, grazie alla quale l’istruttore potrà correggere a voce le manovre dell’allievo. L’altimetro, il casco e le scarpe sono elementi obbligatori da utilizzare; i guanti e gli occhiali sono vivamente raccomandati per effettuare lanci in sicurezza. Per chi inizia sono anche obbligatori dei dispositivi di sicurezza che intervengono, ad esempio, in caso di incoscienza, azionando automaticamente il paracadute di emergenza: in realtà questo tipo di dispositivo (Cypres) è largamente utilizzato anche dai paracadutisti più esperti.

Apprendimento tecnica:
In Italia vi sono Scuole di Paracadutismo presso la maggior parte degli Aeroporti minori. Il miglior modo per “assaggiare” questo sport è quello di effettuare un lancio in tandem: dopo soli 5 minuti di preparazione, affronterete un lancio da circa 4000 metri con una caduta libera di quasi 1 minuto, attaccati ad un istruttore equipaggiato di paracadute biposto (costo circa 250 mila lire). Chi non potrà più farne a meno, potrà iniziare un corso vero e proprio seguendo il metodo Fune di Vincolo o AFF. Entrambi prevedono un’istruzione teorica di circa 8 ore a cui farà seguito un esame. Chi ha scelto il corso Fune di Vincolo, si lancerà da solo a 1200 m con un paracadute che si aprirà automaticamente (tramite appunto una fune di vincolo che azionerà immediatamente il paracadute principale dopo l’uscita dall’aereo). Chi ha scelto il corso AFF (Accelerated Free Fall - corso accelerato di caduta libera) si lancerà da 4000 metri insieme a 2 istruttori che lo terranno per tutta la caduta libera (50 secondi circa) e che comunicheranno attraverso dei segnali convenuti con le mani. Questo corso si suddivide in 7 lanci con livelli di apprendimento crescenti; nei primi 3 ci saranno 2 istruttori e l’allievo imparerà a mantenere una posizione ferma e stabile, controllando la quota per aprire il paracadute all’altezza stabilita. Dal quarto al settimo livello sarà accompagnato da un solo istruttore e imparerà a muoversi in caduta libera, effettuando giri e capriole. Superato l’ultimo livello sarà abilitato a lanciarsi da solo in caduta libera.

Agonismo:
L’Italia è Campione del Mondo a squadre e Campione del Mondo individuale è Paolo Filippini (del Centro Sportivo Esercito) nella specialità Precisione in Atterraggio, che consiste nel centrare un obbiettivo del raggio di 3 cm. Lo stile è una disciplina individuale dove si devono eseguire nel minor tempo possibile 4 giri e 2 capriole indietro, in una determinata sequenza. Il lavoro relativo a paracadute aperto consiste nell’esecuzione di agganci a vela aperta (formando delle figure geometriche) in squadre di sesso anche misto a 4 o 8 elementi. Le figure in caduta libera sono eseguite da squadre di sesso anche misto a 4, 8 o 16 elementi che, in un determinato tempo massimo, devono riuscire a formare delle figure prestabilite da un sorteggio dei giudici. Lo skysurf prevede che il paracadutista si lanci in caduta libera con una tavola tipo snowboard attaccata ai piedi e compia delle evoluzioni coreografiche. Il freestyle assomiglia ad una danza eseguita in caduta libera. Il freefly è la più giovane di tutte le discipline, ed è caratterizzata dall’elevata velocità di caduta libera (si superano i 300 km/h), che consegue dalla posizione di base a “testa in giù”, da cui si parte per le varie evoluzioni.

Sky Surf / Lavoro relativo / Free Fly

A chi rivolgersi per altre informazioni:
Ulteriori informazioni si possono avere dai vari club sparsi su tutto il territorio nazionale o scrivendo a vertical@telnetwork.it, che è l’indirizzo di posta elettronica dell’unica rivista italiana di paracadutismo sportivo.

Città on lineCultura e tradizione
Download images Download musicaEnogastronomia
FaunaFloraMonumenti
News RubricheTurismo


Tutto il materiale e la grafica di questo sito
non può essere copiato senza previa autorizzazione scritta dal responsansabile di "Alpital 2006"