Orienteering
In
cosa consiste.
Questo sport ha origini relativamente recenti: è nato infatti alla
fine
del 1800 nelle foreste innevate della Scandinavia dove un gruppo di
persone pensò di mettersi alla prova muovendosi nelle foreste muniti
di carte topografiche e bussola. In questi paesi, innevati per almeno
6 mesi l’anno muoversi con gli sci non è solo uno sport, un divertimento,
ma nei secoli passati sci e la slitta trainata dai cani costituivano
l’unico mezzo di trasporto. Il concorrente deve districarsi in una
ragnatela di piste tracciate nei boschi e, munito di carta topografica
e bussola, deve raggiungere alcuni punti di controllo (segnati sulla
carta) in una sequenza obbligatoria. Le specialità sono tre: sci orientamento,
corsa orientamento e mountain bike orientamento.
Dove
si pratica.
All’estero soprattutto dove è nato l’orienteering: Norvegia, Svezia
e Finlandia; ma ci sono molti praticanti anche in Russia, Svizzera
e Austria, Australia, Canada e Nuova Zelanda. In Italia il numero
dei praticanti è ancora ridotto, ma vi sono atleti di grande qualità:
l’attività si svolge soprattutto in Trentino (dove si sono svolte
le prime gare), ma anche in Veneto, Friuli e Lombardia.
Chi
lo può praticare.
E’ uno sport che tutti possono praticare: naturalmente occorre avere
un minimo di capacità nell’uso degli sci da fondo o della bicicletta
e un minimo di allenamento per chi corre a piedi. Non è uno sport
pericoloso e non richiede particolari accorgimenti tecnici o particolari
sedute di allenamento riservate a solo chi lo pratica in modo estremamente
agonistico. E’ un modo di trascorrere una giornata all’aria aperta,
immersi nella natura con uno scopo ben prefissato: arrivare ai vari
controlli.
Attrezzatura.
I due elementi fondamentali, e comuni alle tre specialità, sono la
carta
topografica e la bussola. La carta topografica viene consegnata alla
partenza e contiene tutti le informazioni necessarie per lo svolgimento
della gara. Per quanto riguarda la bussola qualsiasi modello va bene,
è meglio se si utilizzano bussole (da polso) specifiche per questo
tipo di gara. Per lo sci orienteering sarà necessaria una normale
attrezzatura per il fondo tenendo però presente che gli sci più adatti
sono quelli per la tecnica libera, con solette resistenti e non troppo
lunghi. Per la corsa d’orientamento è sufficiente un abbigliamento
che protegga da rovi e arbusti calzando delle scarpe con una buona
suola (possibilmente artigliata), che non patiscano acqua e fango
e che proteggano dall’urto con i sassi. Per il mountain bike orienteering
ci si dovrà dotare di una bicicletta sufficientemente robusta, molto
maneggevole anche se non particolarmente veloce.
Apprendimento
tecnica.
La FISO organizza ogni anno corsi di orientamento: nei centri
federali periferici è possibile apprendere le nozioni base sull’utilizzo
delle carte topografiche e della bussola.
Al passo del Tonale e di Candrianello si tengono corsi specifici riservati
alle scuole; un altro corso si tiene in provincia di Udine ed è organizzato
dal CAI XXX Ottobre di Trieste e dalla ski-promotion.
Agonismo.
Le gare di orientering sono prove a tempo: il concorrente con l’aiuto
di una bussola e di una carta topografica deve raggiungere il traguardo
nel più breve tempo possibile toccando i punti di controllo segnati
sulla carta. Le gare possono essere individuali o a squadre, e i concorrenti
saranno suddivisi in categorie di merito e per età. Il computo della
classifica terrà conto della categoria e della lunghezza del tracciato.
A
chi rivolgersi per altre informazioni.
Non essendo uno sport ancora molto diffuso in Italia per chi desidera
ulteriori informazioni converrà rivolgersi direttamente alla FISO.