NOTE

1. J. Loftus (Office of Special Investigations della Divisione Criminale del dipartimento della Giustizia), The Belarus Secret, New York, 1982. "Arbeit Macht Frei", il lavoro rende liberi, era il tragico motto sui cancelli dei campi di sterminio nazisti.

2. Martin Gilbert, "Winston S. Churchill", vol. VII.

3. Marlis G. Steinerm, "Die 23 Tage der Regierung Dönitz" [trad. "23 days; the final collapse of Nazi Germany"].

4. Si vedano gli eccezionali contributi di Charles Higham, "Trading with the Enemy"; Joseph Borkin "Crime and Punishment of I. G. Farben [l’Iri tedesca, ndr]".

5. Churchill nel seguire la vicenda aveva addirittura semiriconosciuto il nuovo governo tedesco nominandolo in un suo discorso pubblico, essendo poi costretto dal suo servizio diplomatico a fare precipitosa marcia indietro.

6. Martin Gilbert, "Winston S. Churchill", vol. VII.

7. McGeorge Bundy, "Danger and Survival".

8. F.J. Harbutt, Churchill, America and the Origins of the Cold War.

9. Si veda Charles Higham, "Trading with the Enemy", 1983; Joseph Borkin "Crime and Punishment of I.G. Farben ", 1978. Si veda, inoltre, l’acuta e documentata, anche se in parte discutibile, analisi di G. Alvi, Il Secolo Americano, 1996.

10. Jacob Wallemberg controllava una parte preponderante dell’industria e del settore minerario svedesi, tra cui la Bofors (produzione militare) e la Skf, monopolizzatrice mondiale della produzione degli indispensabili cuscinetti a sfera, e fu in ottime relazioni d’affari con i nazisti per tutto il conflitto.

11. Si veda, per una parte poco nota di queste vicende, il già citato J. Loftus, The Belarus Secret, New York, 1982.

12. D. Donnelly, "Struggle for the World", 1965.

13. G. Mammarella, "Da Yalta alla Perestrojka, 1990.

14. Charles Yost, "The Insecurity of Nations", New York 1968.

15. J.E. Hoover, "Message of the Director of All Law Enforcement Officials". FBI Law Enforcement Bulletin, 1 Marzo 1960.

16. Si tratta appunto di serie in termini costanti, riferite cioè ai prezzi di un anno scelto come base nella serie stessa. Serie di questo genere si trovano nei vari annuari del Sipri (Stockholm International Peace Institute), ma la loro estensione è limitata di volta in volta ad un periodo non troppo lungo e gli anni di riferimento sono mutati nel tempo. Ciò ha delle ragioni, perché serie molto lunghe in valori costanti presentano svariati problemi. Scontati questi problemi, con qualche non semplicissimo calcolo si può tuttavia ricostruire l’insieme della serie.

17. I dati sono quelli degli annuari Sipri dal ‘65 al ‘97. Ricalcolando le spese in termini di dollari del 1997, la cifra del 1951 ad esempio, in termini allora correnti pari a 33,4 miliardi di dollari, corrisponde nel 1997 ad un potere di acquisto di circa 311 miliardi di dollari ed è ovviamente questo valore che rappresenta il ’51 nella nostra serie.

18. Lee Butler, "A Voice of Reason", Bulletin of Atomic Scientists, 5/98. Si veda anche H.F. York, Making Weapons, Talking Peace. A Physicist Odissey from Hiroshima to Geneva. New York, 1987.

19. US Department of Defense, "Budget Tables 19921999", 1998.

20. Stockholm International Peace Research Institute (Sipri) Yearbook 1997.

21. International Institute for Strategic Studies, "The Military Balance 1997/1998", Londra.

22. Sipri Yearbook 1965/66.

23. Altre compagnie con giri d’affari minori erano la B. F. Goodrich (aerospazio e chimica speciale, Ohio), la EG&C (strumenti di monitoraggio, elettronica ottica), la General Dynamics Aerospace (poi acquisita dalla Lockheed), la Gulfstream Aerospace, la Thiokol (sistemi di propulsione missilistici ed altro), la Rockwell (acquisita poi dalla Boeing), la Texas Instrument (acquisita dalla Raytheon).

24. R. Noyes, D. J. De Renzo ed. "Major Defense Systems Producers, USA", New Jersey 1989.

25. N. Kotz, "Wild Blue Yonder. Money, politics, and the B1 bomber", Princeton 1988.

26. Alla fine degli anni ‘80, l’Urss occupava il 39% del valore delle esportazioni mondiali di armamenti convenzionali maggiori, gli Stati Uniti il 30%, seguiti da Francia, Cina, Gran Bretagna, Germania Federale, Italia. Già dal ’91 tale gerarchia si era di molto modificata, con il crollo al 18% dell’Urss, la crescita degli Usa al 51%, il balzo al terzo posto della Germania, seguita da Gran Bretagna e Francia, pur in un quadro di contrazione notevole delle esportazioni: 15,4% tra l’89 e il ’90; 14,4% tra il ’90 e il ’91. Tra il 1992 e il 1997, tuttavia, la caduta si arrestava, e due soli anni, il 1992 e il 1994, facevano registrare regressi sull’anno precedente, i restanti vedendo aumenti tra il 5 e il 10 per cento, con il 1997 in crescita sul 1996 di ben il 12%.

27. Proposta introdotta dalla rappresentante McKinney della Georgia e sostenuta anche dai senatori Kennedy e McGovern.

28. C. Jean, Il quinto fronte: gli strumenti militari dell’egemonia globale. In Limes, 4/96.

29. W. S. Greider, "Fortress America, IIII", Rolling Stones, 1997/98.

30. W.S. Greider, cit.

31. Si veda ad esempio A. Sampson, "The Arms Bazar, from Lebanon to Lockheed", N. York 1977.

32. J. Steele, Eternal Russia. Harvard Un. Press, 1994.

33. Cit. in M. Danner "Marooned in the Cold War. America, the Alliance, and the Quest fo a Vanished World", World Policy Journal, autunno ’97.

34. Citato in R.F. Baumann "Historical Perspectives on Future War", Military Review, 3/’97. Jan S. Bloch "On the future of war", Boston, World Peace Foundation, 1914.

35. Un’analisi cogente di tale ruolo è stata svolta recentemente da Barbara Conry nel saggio "U.S. Global Leadership, A Euphemism for World Policeman", per il Cato Institute (Cato Policy Analysis n. 267 Febbraio 1997).

36. Cfr. C. Jean, Il quinto fronte: gli strumenti militari dell’egemonia globale; A. Nativi, Ovunque e di meno! La potenza usa nel mondo. Entrambi in Limes 4/96.

37. Maj. Gen. J.F. Stewart, Intelligence Strategy for the 21st Century. Military Review 10/’957.

38. Gen. H. H. Shelton, Looking Ahead. Defense, 3/’97.

39. Maj. Peter Fromm, War and OOTW, Philosophical Foundations. Military Review 10/’95.

40. J. Arguilla, "The Velvet Revolution in Military Affairs", World Policy Journal, Winter ‘97/’98.

41. M. Danner "Marooned in the Cold War. America, the Alliance, and the Quest fo a Vanished World", World Policy Journal, autunno ’97.