La recente guerra nei Balcani ha fatto registrare l’allineamento delle socialdemocrazie europee e dei governi da esse espressi alle posizioni interventiste degli Usa. Ciò ha fatto seguito all’adozione sostanziale, da parte di quegli stessi governi, sia pure con modalità e tempi di attuazione diversificati, delle linee di politica economica e sociale liberiste, proprie dei precedenti governi conservatori.

Ci sentiamo sollecitati e chiamati in causa direttamente da questi avvenimenti, e intendiamo avviare una riflessione e un’indagine relative alle analogie e differenze fra il modello liberista angloamericano, caratteristico degli Usa e della Gran Bretagna (dalla Thatcher in poi), e il modello "renano", caratteristico - fino agli ultimi anni - dei principali paesi dell’Europa continentale (Germania, Francia, paesi scandinavi, ecc.).

E anche chiederci se questo adeguamento dei paesi europei sia un fatto contingente o permanente, se sia davvero in atto in Europa un processo di transizione dal precedente modello europeo continentale al modello anglosassone, e se si debba pensare che questo processo sia - o non sia - un fatto irreversibile.

Questo Primo Piano, mettendo in rilievo alcune questioni essenziali sulla società statunitense odierna, fornisce elementi di conoscenza reali sugli Usa, al di fuori di narrazioni apologetiche o - all’opposto - di demonizzazioni semplificatorie, dando in tal modo un primo contributo alla discussione.

(b. c.)