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Alternative europa

numero 14, luglio - settembre 1999

Sommario

EDITORIALE

Un incerto e precario dopoguerra di Domenico Jervolino

I pensosi e il nostro riso di Laura Marchetti

Basta con il continuismo di Paolo Ferrero

Per un movimento dei Comitati contro la guerra di Bruno Carchedi

IMPERIALISMO

La "missione" dell'Occidente e la sinistra europea di Giulio Girardi
Oltre gli aspetti militari del conflitto in Iugoslavia: il modello occidentale come unico referente ideologico, etico e culturale dell'ordine planetario. Il rilancio della sinistra dovrebbe partire dalla constatazione del suo tradimento e della sua morte ingloriosa, sotto le bombe della Nato

Dai Balcani al Mar Caspio e oltre. Le vie del petrolio di Roberto Giammanco
La guerra contro la Iugoslavia rappresenta un tassello fondamentale delle nuove politiche economiche statunitensi, tese al controllo delle risorse energetiche a livello mondiale

Iugoslavia. Il pugno invisibile del mercato di Luciano Andreotti
Quale che sia lo sviluppo ulteriore del processo di pace dopo la sospensione dei bombardamenti, lo scenario conclusivo è assolutamente prevedibile: Serbia, Montenegro e Kosovo, nonché l'Albania, comunque aggregati o disgregati, diventeranno come la Bosnia paesi a sovranità limitata, sotto il controllo delle truppe Nato da un lato e del Fmi e delle banche occidentali dall'altro

Le violazioni del diritto internazionale di Marco Dal Toso
Brevi analisi e riflessioni giuridiche su come i bombardamenti della Nato in Iugoslavia abbiano violato e stracciato le vigenti norme del diritto nazionale e internazionale

Contro il totalitarismo del mercato di Dino Greco
Anche in questa fase storica, esistono armi e strumenti che permettono di riaffermare la supremazia della politica e dei valori sociali sull'economia. L'importanza di contrastare il Mai e di lottare per la Tobin Tax

EUROPA

La politica sociale europea (3) di Vincenzo Accattatis
Nuove considerazioni sulle politiche economiche e sociali che guidano il principio di eguaglianza uomo-donna dell'Unione europea e alcune riflessioni sul ruolo dei giudici italiani e dei magistrati democratici di fronte alla normativa europea

PRIMO PIANO: Bioetica, cattolici e laicità della politica

Quando questioni come quelle della bioetica escono da una gestione "individuale", "privata" ed entrano nella sfera "pubblica" per cercarvi quei supporti sanitari in grado di garantire sicurezza e dignità della persona, la frenesia di "normare" per impedire il libero dispiegarsi dell'autodeterminazione dei soggetti, che coglie quelle che noi definiamo le "destre", è il prodotto, sì, di spregiudicati calcoli elettoralistici, ma anche di quel groviglio di condizionamenti esercitato su molti credenti dal modello di società propugnato dalla Chiesa cattolica.
"La Chiesa non è una democrazia" ha detto papa Woytila esortando i fedeli del movimento internazionale "Noi siamo Chiesa" a rientrare nei ranghi.
Si ripropone ancora una volta la storica questione: fino a che punto la dimensione laica, razionale, aperta alle innovazioni, al dubbio, al confronto, è compatibile con una fede religiosa percepita come "obbedienza"?
E fino a che punto la nostra realtà, così compenetrata e condi-zionata dalla presenza fisica del centro del potere ecclesiastico, può consentire una "laicità della politica"?
Problemi come quelli sollevati dalle biotecnologie possono costi-tuire occasione per l'avvio di un autentico dibattito nel paese per il recupero di valori come la dignità della persona, la libertà di coscienza, la passione consapevole per i nuovi orizzonti della scienza. (Antonia Sani)

La sfida della bioetica di Maurizio Mori
Il diritto di procreare è un diritto umano fondamentale che deve essere garantito a tutti i cittadini al pari della "libertà religiosa". Da ciò consegue che il problema della regolazione della fecondazione assistita non investe in primo piano la "laicità della politica", bensì questioni fondamentali attinenti alla costituzione del patto sociale

Nella gabbia d'acciaio del mercato di Flavia Zucco
Il diritto di procreare è un diritto umano fondamentale che deve essere garantito a tutti i cittadini al pari della "libertà religiosa". Da ciò consegue che il problema della regolazione della fecondazione assistita non investe in primo piano la "laicità della politica", bensì questioni fondamentali attinenti alla costituzione del patto sociale

Le contraddizioni della Chiesa di Giulio Girardi
Risalire alle radici delle divergenze bioetiche, significa anche riconoscere la profondità delle contraddizioni interne al cosiddetto "mondo cattolico", mostrando come esso si sia da tempo ridotto ad una categoria ideologica

Tra autodeterminazione e soggettività politica di Erminia Emprin

Procreazione e primato del femminile di Elettra Deiana

L'anima e il Dna di Giusi Ambrosio

ANALISI TEORICA

La Primavera di Praga, la "fine della storia" e lo Schauspieler di Karel Kosik
Inutili e generiche appaiono le teorizzazioni sulla fine della storia nel secolo che si chiude. E' questa storia che è esaurita e ha perso creatività. La "Primavera di Praga" non fu un vano tentativo di "terza via", condannato a scomparire, all'insuccesso, a essere dimenticato, ma continua come barlume e aspirazione all'unica via che può salvare l'umanità dalla catastrofe globale, come timido segnale di un'immaginazione, dalla quale un giorno nascerà un nuovo paradigma storico


Alternative Europa / Direzione: Domenico Jervolino, Massimo Gorla (direttore responsabile), Bruno Carchedi ©Associazione Culturale AltrEuropa, Milano.  Tutti i diritti Riservati. http://www.alternativeuropa.com
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