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Sommario
[Fra garantismo e giustizialismo]
[di Emilio
Molinari] -- [L’autore sollecita l’apertura di un dibattito spregiudicato
che ponga al centro il ripensamento della categoria del garantismo in una
fase di emergenza costituita dalla presenza, pervasiva e pericolosissima,
della mafia e della grande corruzione. Il tema è: come conciliare
i principi dello stato di diritto e della difesa dei diritti dell’individuo
con l’efficacia nella lotta alla grande criminalità organizzata?]
[Quale Costituzione
europea?]
[di Vincenzo
Accattatis] -- [La Costituzione europea di fatto, e cioè i Trattati
fondativi integrati dalle decisioni della Corte di Giustizia europea, non
solo prevale sulle leggi dei singoli Stati, ma anche sulle Costituzioni
nazionali. Con il pericolo che le Costituzioni più avanzate, come
quella italiana, siano soppiantate da normative tecnocratiche e avulse
dalla storia dei popoli europei]
[La ‘Bicamerale’ fuori
della Costituzione]
[di Franco Russo] -- [Dalla rottura della legalità
costituzionale, operata con i lavori della ‘Bicamerale’, esce una proposta
di vera e propria regressione istituzionale, basata sul presidenzialismo,
e di brutale regressione sociale, basata sulla preminenza del privato sul
pubblico]
[Il socialismo come
ideologia della modernità]
[di Etienne Balibar] -- [L’autore traccia
il quadro storico-teorico all’interno del quale poter proporre tutte le
implicazioni di una discussione sull’avvenire dell’idea di socialismo.
Sottolineando al tempo stesso ciò che distingue tale idea dall’interrogativo
sullo statuto, il senso e l’avvenire del marxismo]
[Per una sinistra sindacale
europea]
[di Gian Paolo Patta] -- [I vari problemi che
il sindacato si trova ad affrontare - da quelli più tradizionali,
livelli retributivi e condizioni di lavoro, a quelli più generali,
difesa dello stato sociale e lotta contro i vari localismi reazionari -
non si possono che porre, ormai, al livello, come minimo, dell’Unione europea.
Il che impone un’azione coordinata fra i vari sindacati nazionali contro
le politiche neoliberiste dell’Europa di Maastricht]
[Tra Corporativismo
Conflittuale e Concertazione Debole]
[di Andrea Scacchi] -- [Un quadro complessivo,
a livello dei paesi dell’Unione europea, del sindacato e delle relazioni
industriali, esaminandone le tendenze evolutive generali, dalla crisi dei
modelli tradizionali - ereditati dai primi anni ‘80 - fino alla situazione
attuale, che delinea nuovi schemi interpretativi. Con un’analisi della
struttura dell’occupazione e del mercato del lavoro, delle retribuzioni,
della contrattazione collettiva e delle politiche contrattuali, delle rappresentanze]
[Mito della globalizzazione,
potere del capitale]
[di William K. Tabb] -- [L’esame storico dell’economia
ci dice chiaramente che la globalizzazione non è affatto una novità
ma, invece, il ritorno al capitalismo senza regole dell’inizio del secolo.
Alla base di questa regressione non c’è alcun inesorabile automatismo
economico, ma le scelte politiche neoliberiste dei principali paesi occidentali]
[Bufera sul Sud Est
asiatico]
[di Silvia Boba] -- [Una violenta speculazione
finanziaria ha colpito i “mercati emergenti” della regione dove già
le economie reali, estroverse e sottoposte a concorrenza, perdevano colpi.
E qualche grande consulente suggeriva di mandare i fondi pensione a investirsi
da quelle parti...]
[Lavoro modello Usa?
No, si getta!]
[di Grazia Paoletti] -- [Per il padronato
italiano l’unica ricetta valida per combattere la disoccupazione è
il modello Usa del lavoro precario, sottopagato e senza diritti. Ma sempre
più numerose sono le voci che mettono in guardia contro questa vera
e propria regressione di civiltà. Sopra tutto oggi, dopo il relativo
cambiamento di clima politico in Europa dovuto alle elezioni francesi]
[Quel pane da spartire]
[di Ciro Migliaccio] -- [La lettura dell’ultimo
lavoro di Giovanni Mazzetti ci porta dalle questioni del lavoro e dell’occupazione,
con la proposta della riduzione dell’orario di lavoro a parità di
salario, a individuare il compito della costruzione del nuovo individuo
sociale, che assuma una nuova consapevolezza dell’intervento dello stato
e della funzione sociale della produzione]
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