Questa carta presenta una impostazione
grafica decisamente originale, il Bodenehr per la prima volta inserisce
il testo descrittivo ai lati della carta e non, come tutti gli altri cartografi
fino ad allora avevano fatto, nella pagina a fianco o comunque separatamente.
Due leggende affiancano la carta, un'altra grande leggenda col profilo
storico geografico appare nella parte centrale al lato della Sardegna.
La carta che di fatto deriva da quella del Magini, viene dichiarata dall'autore
come tratta dall'Isolario del Coronelli, così come appunto
egli stesso scrive nella grande leggenda centrale di cui qui di seguito
riportiamo la traduzione:
"
Questa isola di Sardegna, come la Corsica, venne percorsa viaggiando dal
P. Coronelli e viene descritta nel suo "Atlante Veneto Isolario"
da pagina 101 a 105 e dice che contiene oltre 50mila "fuochi"
ed oltre 300mila abitanti. Vi cresce un'erba così velenosa che se
un uomo se ne nutre può morire, e a dir il vero, quando agisce il
veleno il suo viso si contrae totalmente che egli ride finché non
muore; perciò ecco il vocabolo "Riso Sardonico". Il Re
di Spagna trae beneficio di 200mila scudi da quest'isola, ma fu così
generoso che mantenne guarnigioni per dodici fortificazioni? Così
quest'isola si è trasformata."
La pubblicazione di questo atlante
fu iniziata nel 1704 dal padre Hans Georg, che morì in quell'anno,
e ultimata nel 1757 un'anno prima della morte di Gabriel Bodenehr. Nello
stesso atlante figura anche una veduta di Cagliari dal titolo "Cagliari
oder Calaris die haupt and Residenz Statt des Vice Konigs in Sardinien"