Firmata intesa Ministero Politiche Agricole - Federparchi

 



La Fiera Sana di Bologna è stata l'occasione per un importante atto dal quale è lecito attendersi sviluppi significativi per l'attività delle aree protette italiane.
E' stato infatti sottoscritto,il 15 settembre 2000, un protocollo d'intesa tra il Ministro per le Politiche Agricole Alfonso Pecoraro Scanio e la Federazione Italiana dei Parchi e delle Riserve naturali rivolto alla tutela, alla valorizzazione ed allo sviluppo delle attività agricole sostenibili nelle aree protette.

 

 

PROTOCOLLO D'INTESA TRA
MINISTERO PER LE POLITICHE AGRICOLE
E FEDERAZIONE ITALIANA DEI PARCHI E DELLE RISERVE NATURALI

PER LA TUTELA, LA VALORIZZAZIONE E LO SVILUPPO DELLE ATTIVITA' AGRICOLE SOSTENIBILI NELLE AREE PROTETTE

Premesso:

che il Ministero per le Politiche Agricole e la Federazione Italiana dei Parchi concordano nel ritenere l'agricoltura, oltre che fattore essenziale dello sviluppo economico del Paese, elemento di primaria importanza - se condotto in forme sostenibili - per la tutela ambientale, la conservazione delle risorse naturali ed il mantenimento della ricchissima biodiversità italiana;

che in tanti territori italiani che sono oggi Parchi l'agricoltura ha contribuito in modo determinante a modellare il territorio, conferendogli eccezionali qualità estetiche e culturali; ha consentito di preservare la presenza dell'uomo e delle sue attività e produzioni tipiche, costituenti una ricchezza nazionale ed una grande opportunità, anche occupazionale, per il futuro;

che i Parchi sono luoghi d'eccellenza nei quali, oltre che vietare - come i rispettivi regolamenti degli Enti hanno iniziato a fare - l'introduzione di coltivazioni di specie vegetali geneticamente modificate, occorre sperimentare e comunque sostenere interventi agro-ambientali che consentano di salvaguardare, insieme alla coerenza con gli obiettivi generali di gestione ambientale delle aree protette, il reddito delle aziende agricole e la possibilità del loro ammodernamento, la tipicità e la qualità dei prodotti e - con particolare riguardo per le aree svantaggiate e di montagna - il tessuto sociale delle comunità insediate;

che l'Italia è, per le ragioni sopra esposte, fortemente interessata allo sviluppo, da parte dell'Unione Europea - dalla quale dipende grande parte della politica agricola - delle misure, già in parte adottate, rivolte alla promozione di una nuova attività agricola, multifunzionale, ambientalmente sostenibile e di qualità, specie nelle aree protette;

che il Ministero per le Politiche Agricole ha avviato programmi che hanno lo scopo di favorire l'estendersi di coltivazioni biologiche, o comunque rispettose dell'ambiente, di qualità, in linea con le tradizioni tipiche delle diverse zone geografiche del Paese;

che la Federazione Italiana dei Parchi ha sviluppato iniziative per la diffusione di una moderna concezione dell'agricoltura, di coordinamento tra le aree protette in cui l'agricoltura costituisce elemento fondamentale, di informazione sulle esperienze d'eccellenza condotte, di promozione e sostegno delle attività agricole tipiche, di collegamento con le Associazioni del mondo agricolo;


il MINISTERO PER LE POLITICHE AGRICOLE

e la FEDERAZIONE ITALIANA DEI PARCHI E DELLE RISERVE NATURALI

si impegnano

a collaborare nella ideazione, elaborazione e realizzazione di programmi e attività volte all'estendersi - nei Parchi e nelle altre aree protette - della promozione e del sostegno dell'agricoltura biologica e in generale di pratiche agricole ambientalmente corrette, che costituiscano espressione della tradizione e della cultura delle comunità locali, elemento di tipicità e di qualità a rischio di scomparsa in seguito alla omologazione e banalizzazione delle colture, fattore di arricchimento della naturalità e di conservazione della biodiversità dei luoghi.

In particolare:

il Ministero per le Politiche Agricole, in accordo con il Ministero dell'Ambiente e le Regioni, sosterrà programmi e progetti, destinati ai territori dei Parchi, che rispondano agli obiettivi ed alle caratteristiche sopra enunciati e svolgerà in sede Comunitaria le azioni opportune per porre all'attenzione dell'Unione lo sviluppo di una politica agricola che individui le aree protette come luoghi di eccellenza e di sperimentazione;

la Federazione dei Parchi svilupperà, nell'ambito dei programmi e progetti rispondenti agli obiettivi ed alle caratteristiche sopra enunciati, azioni di sensibilizzazione e coordinamento nei confronti delle aree protette, di collegamento con le comunità e i poteri locali, di coinvolgimento degli operatori e dell'associazionismo.

Ulteriori successivi accordi, rispondenti a questo protocollo, definiranno gli impegni riguardanti azioni ed attività concrete da svolgersi nei territori delle aree protette, fra le quali vengono fin da ora individuate quelle relative:

- alla diffusione delle coltivazioni biologiche,

- al sostegno delle produzioni agroalimentari tipiche, così come riconosciute dall'Atlante dei Prodotti Tipici delle Aree Protette in corso di redazione da parte di Slow Food,

- alla realizzazione di progetti attuativi di programmi o regolamenti comunitari e in particolare di quello relativo all'informazione sulla politica agricola comune (1390/2000),

- all'organizzazione della Giornata Europea dei Parchi del 24 maggio 2001 che sarà dedicata al tema dell'agricoltura e del mondo rurale.

 

Sottoscritto a Bologna - Salone Sana
Il 15 settembre 2000 - alle ore 18
dal Ministro per le Politiche Agricole On. Alfonso Pecoraro Scanio
e, in rappresentanza del Presidente della Federazione dei Parchi, dal Presidente del Parco del Delta del Po emiliano-romagnolo Valter Zago.