Vetri antichi dall'Oriente
la collezione Personeni e i piatti da
Cafarnao.
Abbiamo ricevuto come gradito
omaggio da parte della Civica Biblioteca Archeologica e Numismatica di
Milano questo interessante volume, che testimonia l'appassionata attività
di Antonio Personeni.
Ecco la presentazione di Francesco Guicciardi, Presidente Fondazione Credito Valtellinese.
La Galleria di Palazzo Sertoli è lieta di presentare alla città Antonio Personeni, originario di Sondrio, che del valtellinese possedeva le caratteristiche tipiche del riserbo e della generosità, e la sua inedita raccolta di vetri antichi.
La collezione, messa a disposizione di un ampio pubblico grazie alla donazione alle Civiche Raccolte Archeologiche di Milano, testimonia la sensibilità per il bello e l'intelligenza critica di Personeni, che nel corso di quindici anni, durante i viaggi di lavoro in Turchia, ha saputo scegliere più di un centinaio di
oggetti, tutti di notevole qualità artistica e varietà di forme, offrendo un quadro della produzione di vasellame da mensa e di contenitori per unguenti, in età romana, nel bacino del Mediterraneo.
La mostra si pone anche come evento ideale a conclusione dell'anno giubilare. Con la collezione sono infatti esposti sei piatti
in vetro, rinvenuti durante lo scavo di un ambiente situato accanto a quella che è stata identificata come la casa dell'apostolo Simone a Cafarnao, in Israele, città nota dai Vangeli per essere stata luogo natale degli apostoli Pietro e Andrea e centro della prima predicazione di Gesù.
Recentemente restaurati a cura del Credito Valtellinese, i piatti sono esposti in anteprima a Sondrio, per poi venire destinati al Museo di
Gerusalemme".
CHANDELIER, di Martin Mortimer
E'
il primo libro in assoluto dedicato esclusivamente ai lampadari in vetro
inglesi, scritto da chi ha più di cinquant'anni di esperienza pratica nel
campo, assai ristretto ma non per questo meno difficile da padroneggiare
in pieno: basti dire che l'Autore ha corretto i testi di numerose guide di
dimore storiche nelle cui precedenti edizioni la parte dedicata ai
lampadari era gravemente o del tutto inesatta. Il libro è inoltre
un'utile supporto per chi si accinga a restaurare un lampadario
antico, o a chi, avendone comprato o ereditato uno, desideri
verivicare quale siano le parti autentiche e quelle eventualmente rifatte
in epoche successive.
Antique Collectors' Club
L'Antique Collectors' Club ha
arricchito la serie Starting to Collect, dedicata a chi desidera accostarsi al
collezionismo d'arte - con il libro Antique Glass, di John Sandon, il quale
guida il lettore attraverso l'affascinante ma infido mercato antiquario del
vetro antico. Senza dimenticare una vasta ed articolata storia del vetro,
dall'antichità ai giorni nostri, l'Autore non ha altro scopo che informare il
lettore delle infinite possibilità di collezionismo offerte dal vetro, le quali
possono soddisfare il desiderio di un magnate come di un ragazzino, non vengono
infatti tralasciati i vetri meno ricercati e cari, ma non per questo meno ricchi
di storia e di intrinseco significato. Non dimentichiamo infatti che John Sandon
è l'ideatore e il conduttore di una fortunata serie televisiva inglese dedicata
all'antiquariato, durante la quale ha potuto mettersi in contatto con milioni di
telespettatori, dai cui suggerimenti ha ulteriormente affinato la sua arte di
divulgatore, appresa sia attraverso studi specifici sia con il quotidiano lavoro
presso una famosa casa d'aste londinese.
Sempre ad opera dell'Antique
Collectors' Club è stato dato alle stampe - nella serie Modern Myths - il libro
The Art of Ronald Pennel, dedicato al più famoso incisore su vetro che opera in
Gran Bretagna oggi. Il lavoro di Pennel spazia dall'incisione su medaglie,
pietre preziose e vetro, ed è unica nel suo genere. Forse per i suoi contatti
più stretti con artisti e scuole dell'Europa centrale che non con il Regno
Unito, fino ad oggi non è stato oggetto di studio in patria, mentre è
considerato un maestro a livello internazionale. Il mondo poetico nel quale
l'Artista si muove non può non affascinare chi guarda le sue opere, soffuse di
innocenza e simbolismo, dove i paesaggi della vecchia Inghilterra raccontano la
fatica quotidiana di uomini e animali.
Chemical Analyses of Early
Glasses
Infine recensiamo un'opera di
carattere tecnico, ma non per questo meno intriganrte per i vetromani: si tratta
di Chemical Analyses of Early Glasses. E' un'opera ponderosa in tre volumi (Vol
I, The Catalogue, vol. II The Tables, vol. III in fase di pubblicazione) che
riporta per esteso i risultati delle analisi di 3.600 reperti vitrei effettuate
nell'arco di 39 anni.
Storia e tecniche del vetro preindustriale.
Dalla Liguria a Newcastle
di Maria Badano Brondi - Genova, De Ferrari,
1999, pp. 178, L.35.000. (Volume corredato di illustrazioni a colori e in bianco
e nero).
La storia della Vetreria
Ligure, dal Basso Medioevo all'Età Contemporanea, viene presentata sullo sfondo
dei mutamenti politici e sociali che caratterizzarono l’Italia, in una fusione
meditata delle vicende umane con la tecnica e le testimonianze letterarie.
Fanno il loro ingresso progressivo
nelle razionalità del mercato due poli vetrari: Altare e Masone, sorti sotto la
spinta ideale del monachesimo, nei territori dominati dagli Aleramici. Quindi
l'evoluzione di Altare, attraverso una classe borghese forte, che espande
l'attività vetraria su tutto il territorio italico e nel resto d'Europa, fino
all’avvento della rivoluzione industriale. La Parte Prima del volume,
descrittiva in particolare dell'epopea medievale, culmina, nel IX capitolo,
con La fuga dei vetrai verso i Paesi Nordici, documento di vita sociale
ed umana, ma anche storia di tecniche nuove, esportate in Olanda, nel momento
della sua rinascita, e in Inghilterra.
Nella Parte Seconda sono spiegate le motivazioni della decadenza della
vetreria, nel Settecento, e le fasi alterne delle strutture altaresi, sino alla
riunione delle fornaci in unico stabilimento, l'abbandono della legna come
combustibile e l'introduzione dei forni a gassogeno, che segnano l'inizio
dell'era industriale
Cento frammenti di antichi vetri adriesi
custoditi nel Rijks Museum van Oudheden di Leida (Olanda)
di Michele De Bellis - Adria, Apogeo
Editore, 1998, pp. 125 ill. (info: apogeo@hatria.it)
Realizzata grazie alla passione di un
"profano" del vetro, un ingegnere prestato all'archeologia, la
catalogazione dei cento frammenti vitrei di Adria va ben al di là di un freddo
elenco di dati. L'obbiettivo era quello di testimoniare l'importanza della
città di Adria nella fase storica del progressivo espandersi ad occidente delle
tecniche vetrarie provenienti dal vicino oriente. Ed il risultato
affascina il lettore, che ripercorre la storia suggestiva di una raccolta di 549
pezzi, custodita nel Rijks Museum di Leida, nelle sue peregrinazioni anche
recenti. Riccamente illustrato, il libro ricompone un importante spaccato di
archeologia adriese.
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