LA NASCITA DELL'INFINITO

Lo studio a sfondo biografico sui "Canti dell'amore fiorentino" è il più remoto di questo libretto: scritto nel 1949, propone una leggera inversione cronologica di quelle poesie rispetto a come si seguono nei Canti. Il successivo "Il muro di Berkeley e la siepe di Leopardi" - 1959 - è il tentativo di identificazione della fonte filosofica del primo degli idilli. Nella medesima direzione insistono sia la breve nota su alcuni pensieri "su la felicità" - 1969 -, sia l'ipotesi di collocazione delle Rime di Michelangelo all'origine del Pensiero dominante - 1981 -. Del 1987 è l'ultimo studio, inedito, su La Palinodia.
Il ritrattino in cera riprodotto in copertina è uno dei non identificati della raccolta di "ritrattini in cera" del Museo Nazionale fiorentino, minima nelle dimensioni ma importantissima galleria iconografica dovuta nella parte iniziale all'incisore Giovanni Antonio Santarelli e continuata dagli allievi dopo la sua morte –1826 -. Nel catalogo della Mostra dei Ritrattini in cera dell'epoca neoclassica - Firenze, Centro DI, 1981, a cura di Mariarita Casarosa Guadagni - il ritrattino porta il n. 119. E se fosse da riconoscervi il Leopardi, esso dovrebbe appartenere agli anni 1831 - 1832. A sollecitarne l'esecuzione potrebbe essere stato l'opprimente amico del poeta, il professore pisano Giovanni Rosini.

A. P.


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