La bronchiolite
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La bronchiolite è la più comune infezione acuta delle basse vie respiratorie che colpisce i bambini nella prima infanzia ed in particolare nel primo anno di vita; è caratterizzata da una bronco-ostruzione dovuta, nella maggior parte dei casi, al virus respiratorio sinciziale (50%), ma che può essere dovuta anche ad altri germi come le clamidie, responsabili di una forma piuttosto grave che colpisce i bambini nei primi 3 mesi di vita; altri virus (adenovirus, virus parainfluenzali, enterovirus e virus influenzali) sono stati associati a questa patologia sebbene in percentuale molto bassa.

La sintomatologia è simile a quella della bronchite asmatiforme accompagnata, solitamente, da febbre. Il quadro clinico inizia con i sintomi tipici di una infezione delle alte vie respiratorie con secrezione nasale a cui segue una dispnea (difficoltà respiratoria) da lieve, con minime manifestazioni, a grave, con tachipnea (accelerazione della frequenza respiratoria) cianosi periferica (colorazione bluastra delle labbra), rientramenti inspiratori (la fossetta del collo subito sopra lo sterno e gli spazi tra le costole, ad ogni insipirazione, rientrano); spesso coesistono segni di irritabilità con insonnia, diminuzione dell'appetito, e vomito; a questo si associa un aspetto molto sofferente del bambino. Altro segno caratteristico è il "sibilo espiratorio" che si ascolta durante gli atti respiratori.

Il decorso, nonostante possa essere più o meno "impegnativo" per il bambino, è solitamente costante dal punto di vista temporale; infatti dopo il periodo iniziale di 2-4 giorni caratterizzato dalla sintomatologia a carico delle prime vie respiratorie e dopo 1-2 giorni della fase acuta, la malattia subisce un rapido miglioramento clinico; persiste la difficoltà espiratoria con il sibilo espiratorio più o meno marcato per i successivi 7-10 giorni. Tuttavia in un 20% di bambini il decorso può essere più lungo.

La terapia è in funzione della gravità della malattia: infatti il bambino con bronchiolite può essere trattato a domicilio in caso di sintomatologia di lieve entità ed in condizioni generali buone; al contrario è necessario il ricovero ospedaliero qualora vi sia una insufficienza respiratoria di grado medio-grave.
Per la terapia domiciliare si utilizza un broncodilatatore (salbutamolo) ed un cortisonico (desametazone) per aerosol e l'umidificazione dell'ambiente. La somministrazione di antibiotici, tenendo presente che nella maggior parte dei casi sono responsabili della bronchiolite i virus, sono inutili, anche se vi sono studi che ne consigliano il loro uso adducendo come motivazione la predisposizione verso infezioni batteriche in corso della malattia.
Nel caso il bambino debba essere ricoverato, a causa della gravità della sintomatologia, la terapia sarà in funzione di essa, con somministrazione, oltre che dei farmaci precedentemente citati, di Ossigeno, liquidi (soluzione salina) e farmaci antivirali.

 

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