Cos'è un capriccio?

"È l'espressione di varie situazioni psicologiche, di varie necessità", è "il desiderio di affermare la propria volontà e individualità." ⁽¹⁾

"I capricci sono comportamenti disturbanti...che si sono strutturati a seguito di un inconsapevole rinforzo positivo. Il bambino che impara che il suo capriccio viene premiato perché alla fine vince lui, sarà un bambino molto difficile da convincere del contrario." ⁽²⁾

I vizi non arrivano quando il bambino ha già 2-4 anni, età in cui invece più si manifestano; essi sono dei comportamenti che spesso i genitori assumono nei confronti del bambino già dai primi periodi della vita. Come dice il prof. G.Bollea "Educare significa guidare senza soffocare il temperamento del bambino, alternando soddisfazioni a piccole frustrazioni, in modo da abituarlo a non reagire solo con la ribellione o la collera a una frustrazione vera." ⁽¹⁾

Far crescere un bambino in maniera viziata non deriva quindi dal prenderlo in braccio quando piange, o comprargli un giocattolo che lui desidera tanto, o ancora leggergli tutte le sere una favola per farlo addormentare.

Per non farlo crescere viziato bisogna pensarci da appena nato: significa anche far piangere il piccolo senza precipitarsi alla culla e farsi prendere dal panico e dall'ansia del pianto e comunque parlargli in maniera pacata.
Significa essere fermi nelle decisioni prese: se una cosa gli è stata negata, non bisogna cedere solo perché il bambino poi piange per mezz'ora; questo comportamento, molto frequente nei genitori, è quel rinforzo positivo citato in precedenza.

1. G. Bollea "Le madri non sbagliano mai" Feltrinelli Ed. - 1995

2. F. Panizon "Manuale di Puericultura pratica" NIS Ed. - 1982

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