L'Omeopatia è una tecnica terapeutica basata sulla legge della similitudine. La parola deriva dal greco hoimoios che significa simile e pathos che significa malattia, ad indicare che una sostanza la quale nell'individuo sano causa un determinato disturbo, nell'individuo malato che presenta quel disturbo, la stessa sostanza, a dose infinitesimale, ne cura il disturbo stesso.

L'altra faccia della medaglia è l'Allopatia. Per quanto riguarda il termine esso deriva dal greco allos che significa contrario e pathos che significa malattia. È appunto la medicina dei contrari, la medicina che normalmente si studia nelle Università. Si basa sul principio secondo il quale il farmaco deve opporsi ai sintomi del malato. Infatti, secondo questa scienza, esistono gli antibiotici, gli antipiretici, ecc.

Il primo Medico, Ippocrate di Coo (460-377 a.C.), affermava che vi sono due modi per curare una malattia: con i simili e con i contrari.

Un altro grande della scienza medica che seguiva i dettami della legge della similitudine fu Paracelso (1493-1541).

Ma il vero fondatore di questo metodo fu Christian Samuel Hahnemann (Sassonia 1755 - Parigi 1843). Nel 1790 riscoprì la legge della similitudine diffondendo il detto "Il simile guarisce il simile". Successivamente scoprì che per ottenere la guarigione di un disturbo curato con il simile era sufficiente una dose infinitesimale.

Nel 1810 pubblicò il libro l'Organon dell'arte di guarire, che contiene i fondamenti di questa teoria che sempre più viene praticata dai medici e richiesta dai pazienti.

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