CONSIGLI UTILI


 

QUANDO UN BAMBINO HA UNA PARALISI CEREBRALE

 

La paralisi cerebrale è un termine ad ampio raggio che comprende gente con svariati problemi, sino a quelli con gravi disabilità agli arti.

Tutti i bambini affetti da paralisi cerebrale sono differenti, così come i loro genitori.

La paralisi cerebrale non è una condizione progressiva o degenerativa. Non ci sono cure ma  sappiamo che trattamenti corretti in tenera età possono essere d’aiuto.

I bimbi con paralisi   cerebrale hanno gli stessi bisogni degli altri. Amore, amicizia, attenzione e incoraggiamento aiutano  ogni bambino a raggiungere il suo potenziale.

Ricordate, siete solo umani. Un bambino disabile ha bisogno di molto tempo ed attenzione, ma anche voi avete bisogno di tempo per voi, il vostro partner e la vostra famiglia.

 

Cos’è una paralisi cerebrale?

Se un bambino ha una paralisi cerebrale significa che parte del suo cervello o non lavora correttamente o non si è sviluppato. L’area colpita è normalmente   una di   quelle che controllano i muscoli e alcuni movimenti del corpo.

In alcuni individui la paralisi cerebrale è poco evidente, altri ne sono affetti più gravemente. Non esistono due persone che abbiano lo stesso tipo di effetti della paralisi cerebrale.

 

Chi ha una paralisi cerebrale?

Nel Regno Unito  circa 1500 bambini all’anno nascono con una paralisi cerebrale diagnosticata  subito dopo la nascita.Affligge gente di ogni rango sociale.

 

Da cosa è causata?

La lesione che causa una paralisi cerebrale di  solito accade prima, intorno o subito dopo la nascita. Le cause di paralisi cerebrale includono:

-          un’infezione durante  le prime settimane di gestazione

-          una nascita prematura o difficoltosa, forse perché il bimbo non ha respirato correttamente

-          edema cerebrale, che può capitare a bambini prematuri

-          il cervello del bambino non si è formato correttamente per ragioni sconosciute

-          un disordine genetico che può insorgere anche se entrambi i genitori sono del tutto sani ( molto raro).

In ogni caso non ci sono cause ovvie.

 

Quali sono le forme  principali della paralisi cerebrale?

La lesione interferisce nei messaggi tra il cervello e i muscoli. Ci sono tre tipi di paralisi, dipende da quali tipi di messaggi non arrivano: spastica, atetoide o atassica.

Molte persone hanno una combinazione  di due o più tipi.

La complessità e gli effetti di una paralisi cerebrale variano da persona a persona, è quindi difficoltoso classificarne il tipo e il grado.

 

Paralisi cerebrale spastica

Spastico significa rigido, e questa forma di paralisi irrigidisce i muscoli e diminuisce i movimenti possibili. La rigidità è sempre presente e questo significa che un soggetto spastico ha moltissima difficoltà a camminare o a muoversi. E’ la forma più comune di paralisi cerebrale. Può aumentare con una strenua attività.

Può essere descritta come.

-          emiplegia, quando uno solo dei due emisferi ne è affetto

-          diplegia quando entrambe le gambe ne sono affette ma le braccia no o solo marginalmente.

-          quadriplegia quando entrambe le braccia ed entrambe le gambe ne sono affette.

 

 

Paralisi cerebrale atetoide

I bambini con questo tipo di paralisi fanno movimenti involontari  dal momento che i loro muscoli cambiano di tono rapidamente ed improvvisamente ed in modo incontrollabile. Il loro linguaggio può essere difficile da comprendere perché hanno difficoltà a controllare la loro lingua, il respiro e le corde vocali. Sono comuni anche problemi uditivi.

 

Paralisi cerebrale atassica

I bambini affetti da questo tipo di paralisi cerebrale hanno grosse difficoltà a bilanciarsi e generalmente hanno movimenti scoordinati. L’atassia affligge tutto il corpo. Generalmente una persona è capace a camminare, ma sarà probabilmente molto instabile. Possono anche avere movimenti tremolanti delle mani e linguaggio incerto.

 

Quali sono gli effetti di una PC?

La paralisi cerebrale è una condizione fisica che affligge i movimenti in modo che varia da difficilmente rilevabile a molto grave. Non due persone con PC sono uguali. Alcune sono gravemente affette, alcune hanno difficoltà di linguaggio, cammino o uso delle mani, alcune non sono in grado di sedersi senza sostegno e necessitano aiuto nella maggior parte dei compiti quotidiani.

 

Un bambino con PC può avere alcuni dei seguenti sintomi, in forma lieve o severa:

-          movimenti lenti, tremolanti o incontrollabili

-          rigidità

-          debolezza

-          spasmi muscolari

-          flaccidità

-          movimenti involontari

-          movimenti iniziali che sovente non culminano nel movimento desiderato.

 

E’ difficile per un medico predire come una paralisi cerebrale affliggerà il vostro bambino, particolarmente se il vostro bambino è molto piccolo.

La paralisi cerebrale non è progressiva, non diventa più grave con l’aumento dell’età del bambino, ma alcune difficoltà possono divenire più evidenti. Ad esempio i bambini con una paralisi cerebrale spesso tendono a sedersi o giacere in una determinata posizione che, siccome i muscoli sono spesso in spasmo, possono causare problemi alle articolazioni. Facendo fisioterapia non appena una paralisi cerebrale è diagnosticata si può aiutare a ridurre questi problemi.

Con il supporto della fisioterapia in tenera età i bambini possono imparare a far fronte alla loro disabilità.

 

Tono muscolare

Potreste sentir parlare il vostro medico di “tono muscolare”. Questo si riferisce alla tensione nel muovere o rilassare i muscoli. Possono essere usati i seguenti termini:

IPERTONIA    troppo tono muscolare, tendente alla rigidità

IPOTONIA       poco tono muscolare tendente alla flaccidità

DISTONIA    il tono muscolare fluttua tra la rigidità e la flaccidità

RIGIDITA’    sostanziosa rigidezza degli arti

SPASMI       contrazioni involontarie dei muscoli

TREMORI    movimenti ritmici, incontrollati e ripetitivi di parti del corpo

 

Ci sono altre difficoltà associate alla paralisi cerebrale?

Certe difficoltà e condizioni mediche accadono più spesso in bambini con paralisi cerebrale. Comunque, se un bambino ha una paralisi cerebrale ,questo non significa che avrà anche queste altre difficoltà.

 

-          Alcuni bambini con PC possono aver problemi di stitichezza e difficoltà nel sonno, ma si può fare molto per rendere le cose più facili. Troverete sezioni dedicate a questo nella parte intitolata “Voi e il vostro bambino”.

Il vostro medico potrà darvi aiuto e assistenza.

-          Alcuni bambini con PC possono aver problemi di linguaggio spesso associate a difficoltà nel masticare  e deglutire. Alcuni hanno problemi a comprendere il linguaggio. Se siete preoccupati per il vostro bambino, anche in tenera età, contattate un terapista del linguaggio.

-          I bambini con PC spesso sviluppano l’epilessia. Se accade, è spesso possibile controllare gli attacchi.

-          Alcuni bambini con PC possono aver difficoltà nel valutare le distanze o velocità, distinguere le forme, e poca coscienza  di movimenti muscolari o posizione del loro corpo. Alcuni hanno difficoltà nel collegamento e nella coordinazione mano-occhio, udito, linguaggio, quantità della risposta emozionale.

-          I bambini atetoidi hanno spesso difficoltà uditive maggiori rispetto a quelli con altre forme di PC.

 

Difficoltà di apprendimento.

I bambini  che non sono in grado di controllare bene i loro movimenti o non possono parlare sono spesso trattati come bimbi che hanno incapacità di apprendimento. In effetti, molti bambini che hanno una PC hanno un’intelligenza nella norma ed alcuni anche superiore alla norma.

 

Alcuni bambini con PC hanno difficoltà di apprendimento, il che significa che apprendono lentamente. Queste difficoltà possono essere lievi, medie o severe. I bambini con PC possono avere difficoltà specifiche di apprendimento, il che significa che il problema riguarda un tipo particolare di attività, ad esempio leggere, disegnare o la matematica, in relazione al tipo particolare di lesione al cervello.

 

La paralisi cerebrale può essere curata?

Un bambino riconosciuto in tenera età ed incoraggiato a giocare in modo da aiutarsi a migliorare la postura ed il controllo muscolare, può essere aiutato a sviluppare e raggiungere degli obiettivi che lo aiutino ad essere più autonomo. Un numero diverso di terapie è disponibile per facilitare il recupero.

 

  

 

VOI   ED IL VOSTRO BAMBINO

 

Gli stessi, ma differenti.

I bambini che hanno una paralisi cerebrale sono, prima di tutto, bambini. Sono individui con una loro personalità unica ed un potenziale da raggiungere. Hanno bisogno di amore, sicurezza, divertimento, incoraggiamento e di opportunità di apprendere dal mondo che li circonda. Aiuterà il vostro bambino se lo tratterete il più possibile come un altro bambino, ed incoraggerete la vostra famiglia ed i vostri amici a fare lo stesso.

Sarete preoccupati per il suo futuro e di cosa sarà in grado di raggiungere. Prendendo un giorno alla volta, giocando con lui e accudendolo nel modo giusto per voi, gli darete il massimo delle chances.

 

Quando il bimbo viene diagnosticato.

Nel momento in cui scoprite che il vostro bambino ha una paralisi cerebrale vi sentite estremamente ansiosi sul suo significato ed a quello che vi comporterà. Molti genitori si sentono così, specie se non hanno avuto molto sostegno o informazioni al riguardo. Non abbiate paura di chiedere, per quanto una domanda sembri ovvia. Conoscendo di più e realizzando che ci sono molte cose positive che potrete fare per aiutare lo sviluppo di vostro figlio spesso spegne la paura.

 

Molti neonati e bimbi piccoli con PC non possono comunicare con voi nello stesso modo degli altri bambini, principalmente perché non possono girare la testa o muovere gli occhi, raggiungervi o toccarvi. Se tenete il vostro bambino vicino e comunicate con lui spesso parlandogli, toccandolo e guardandolo, imparerete a riconoscere i piccoli segnali che usa per comunicare con voi.

Spesso i genitori tendono ad essere iperprotettivi nei confronti dei bambini con disabilità, forse perché parlare di disabilità è triste o perché essi sentono di essere gli unici che possono dare al bimbo l’attenzione di cui ha bisogno. Se incoraggiate le altre persone a conoscerlo questo potrà essere di aiuto a vostro figlio per quando andrà a scuola.

 

Gestire un bambino con paralisi cerebrale

Gestire un bambino significa come alzarlo, portarlo, tenerlo, posizionarlo e imparare a controllare gli spasmi o i movimenti muscolari involontari che egli può avere. Il modo migliore di tenere un bambino dipende  dalla sua età, dal tipo di paralisi cerebrale e da come ne è afflitto il suo corpo.

In generale, provate a posizionare il vostro bambino in modo che possa osservare ciò che succede intorno a lui. Se sta in piedi incoraggiatelo a sostenere il suo peso.

I bimbi non dovrebbero essere messi a dormire sulla pancia. Comunque  durante il giorno può essere utile metterli nella condizione di esercitare lo striscio.

Come diventa grande potrete scoprire di aver bisogno di ausili per renderlo comodo e sicuro. I terapisti vi potranno aiutare.

 

Suggerimenti pratici

Non muovete il vostro bimbo in modo repentino o sgradevole, i suoi muscoli hanno bisogno  di tempo per rispondere ai cambi di posizione.

Non tentate di controllare uno spasmo muscolare con il movimento contrario, peggiorerebbe le cose.

La paura può peggiorare gli spasmi muscolari, quindi dategli la maggior stabilità possibile quando lo manovrate.Ma siate attenti a non dargli più sostegno di quanto ne serva.

 

Anche se è molto piccolo o gravemente leso, fate attenzione che passi il tempo in posizioni diverse

Il vostro terapista potrà mostrarvi come tenerlo e portarlo in modo che lo aiuti a sviluppare il miglior controllo possibile del suo corpo e per prevenire strappi o lesioni alla vostra schiena.

Prima di provare nuovi movimenti o metodi controllate sempre con il vostro pediatra, dottore o terapista che siano adatti al vostro bambino.

 

VESTIRSI

Vestirsi può essere difficile, particolarmente se il vostro bambino deve portare degli ausili. Se possibile sedetelo al vostro fianco, siate sicuri di essere entrambi ben bilanciati e che gli indumenti siano facilmente raggiungibili.

Se possibile invitateli ad essere cooperativi. Incoraggiateli a far le cose da soli anche se la cosa prende più tempo e complimentatevi per ogni risultato raggiunto, per quanto piccolo.

Le attività giornaliere come vestirsi e nutrirsi sono ottime opportunità per insegnare le parti del corpo e come muoverle.

 

Suggerimenti pratici

Scegliete indumenti confortevoli come t-shirts e tute da ginnastica.

Comprate scarpe che calzino bene e supportino il piede. Alcuni bambini hanno bisogno di speciali calzature, i vostri dottori o terapisti sapranno consigliarvi.

Prima di tutto vestite la parte più colpita.

Se le gambe sono inclinate una leggera pressione alle anche può aiutare ad indossare scarpe e calze.

 

I PASTI

Alcuni bambini con PC non possono succhiare, masticare o deglutire facilmente, così   un pasto può essere lungo e difficile. Uno specialista del linguaggio può aiutarvi anche con questi problemi.

Alcuni bambini con paralisi cerebrale hanno problemi di allattamento, altri no.

Quando cresce incoraggiate il vostro bambino a nutrirsi da solo e lasciategli scegliere cibi e bevande. Ci sono posate e tazze speciali che possono  essere di aiuto.

 

PERCHE’ LAVARE I DENTI E’ COSI’ IMPORTANTE

Quando i bambini hanno difficoltà nel mangiare il cibo può facilmente accumularsi nei denti e provocare carie e disagi dentali. Provate a lavare i denti a vostro figlio dopo ogni pasto e non esagerate con bevande e cibi ricchi di zucchero. E’ importante per lui far visita al dentista regolarmente. Se avete difficoltà  contattate il servizio dentistico dell’ospedale locale.

 

NEL BAGNO

Per un bimbo piccolo il bagno è un momento di divertimento e di pulizia.

Quando il bambino cresce, comunque, usare una vasca comune può essere difficile. Speciali ausili per bagno possono aiutare, oppure potrebbe essere preferibile la doccia.

 

ANDARE IN BAGNO

Imparare ad andare in bagno può essere difficile per un bambino con PC. Può essere difficile rilassarsi ed usare i muscoli per evacuare. L’incontinenza può essere un altro problema.

 

PREPARARSI PER LA NOTTE

Molti bambini con PC non si addormentano facilmente e non dormono per lunghi periodi a causa degli spasmi muscolari e della rigidità che gli causa mancanza di confort nel letto. Avere una routine per il momento in cui si va a letto, qualcosa da bere o il racconto di una favola, possono aiutare.

Se un bambino è spastico e non riesca muoversi da solo può aver bisogno del vostro aiuto più volte a notte, per girarsi. Un fisioterapista può indicarvi come sistemare i cuscini per rendergli più confortevole il sonno.

Bimbi piccoli non dovrebbero mai dormire sulla pancia o essere lasciati troppo coperti. Un bambino atetoide può muoversi molto nel letto, in questo caso un sacco a pelo potrebbe aiutarlo a restare al caldo.

 

RISVEGLI NOTTURNI

Come molti bambini i bambini con PC spesso si svegliano di notte. Se è il caso di vostro figlio potrebbe esserci qualcosa che lo disturba. Magari ha paura del buio oppure sente rumori che non riconosce, o è scomodo e vuole essere girato. Potrebbe anche solo aver bisogno della vostra attenzione, ad esempio chiedendo da bere.

E’ normale essere preoccupati. E’ ammalato? Scomodo? Ha mal di denti? Se nulla aiuta chiedete ad un medico. Alcuni genitori lasciano che i figli dormano nel loro letto, ma alla lunga questo può provocare problemi.

Queste idee sono solo spunti, ogni bambino è unico e troverete il modo migliore di curarlo, vestirlo e nutrirlo.

 

I VOSTRI ALTRI FIGLI

Siccome i bimbi con paralisi cerebrale hanno bisogno di molte attenzioni i fratelli e le sorelle possono sentirsi trascurati. E’ importante ricordare che anche essi hanno bisogno del vostro tempo. Dedicare un po’ di tempo ad ognuno di essi non li farà ingelosire.

Qualche volta i fratelli si sentono responsabili della paralisi cerebrale del loro fratello o si preoccupano di esserne essi stessi colpiti. Spiegar loro che cos’è una paralisi cerebrale in linguaggio semplice non appena  se lo chiedono, anche se pensate non possano ancora capire, può aiutare.

Qualche volta i compagni di scuola e gli amici possono essere crudeli e far sentire un bimbo della  vostra famiglia “diverso”. Cercate di aiutare spiegando la paralisi cerebrale agli altri bambini.

 

VOI E IL VOSTRO PARTNER

Alcune coppie trovano che avere un bambino con una paralisi cerebrale rafforza i rapporti di coppia, specialmente se essi sono in grado di esprimere le loro sensazione e di condividere con la famiglia e gli amici. Per altri, incede, lo stress di occuparsi di un bambino disabile ha l’effetto opposto.

Passare un po’ di tempo insieme, lontano dal resto della famiglia, è importante, per quanto impossibile possa sembrare. Avere la possibilità di avere dei baby sitter è utile. Può essere utile anche avere qualcuno con cui parlare e confidarsi al di fuori della famiglia.

 

AVERE UN ALTRO FIGLIO

La paralisi cerebrale è raramente ereditaria. Comunque, se siete preoccupati   e pensate di avere altri bambini parlatene con un medico.

 

 

 

 

COME VI SENTITE?

 

“A volte vi sentite come gli unici che stanno vivendo questa situazione.”

Ogni persona reagisce in modo differente  alla notizia che il proprio figlio ha una paralisi cerebrale.

Potreste sperimentare diverse emozioni e ci può volere tempo ad adattarvi. Parlare con qualcuno può aiutare.

Potreste avere molte domande sul futuro e su cosa significa la disabilità per voi ed il vostro bambino. Non ci sono sempre risposte facili. In ogni modo molti genitori trovano che più imparano sulla paralisi cerebrale meno diventano ansiosi.

Avere un bimbo con paralisi cerebrale comporta domande speciali alle famiglie, ma non significa che questo non si possa essere felici così come lo si è avendo un qualsiasi bambino.

Capire pienamente questo può fare la differenza. A volte serve parlarne con un genitore che ha vissuto o vive esperienze simili.

 

 

 

 

AIUTARE IL VOSTRO BAMBINO AD APPRENDERE

 

L’importanza del gioco.

 

Il vostro bimbo impara prevalentemente dal gioco. Giocare è vitale per un bimbo con paralisi cerebrale così come per ogni altro bambino. I bambini con paralisi cerebrale necessitano più aiuto e supporto, e questo può essere richiesto. Potrebbero imparare alcune cose più lentamente  e possono essere stanchi e frustrati più facilmente , ma ciò non significa che non stiano imparando.

Se non siete certi di quale tipo di gioco sia adatto a vostro figlio non preoccupatevi. Terapisti ed insegnanti potrebbero darvi consigli e mettervi nella giusta direzione.

 

Primi giochi.

 

I bimbi con paralisi cerebrale spesso diventano rigidi ed hanno spasmi se stanno distesi sulla schiena, quindi tenete il vostro bimbo rialzato da un cuscino mentre giocate con lui. E’ anche una buona idea cambiargli posizione ogni tanto.

Non pensate di dover giocare tutto il tempo, giocare deve essere divertente per entrambi. Giochi brevi hanno più impatto che giochi lunghi. Inserite il gioco nella vostra routine quotidiana, come lavarsi e vestirsi.

 

Imparare un po’ di più

 

Molti bambini con paralisi cerebrale trovano difficoltà a  muovere le mani. Fate sentire al vostro bimbo oggetti di tessuti diversi  e incoraggiatelo ad afferrare piccoli oggetti.

Qualunque gioco stiate facendo, incoraggiatelo a fare gesti e ad emettere suoni.

E’ importante dare al vostro bimbo molto incoraggiamento, ma è meglio non dargli troppo aiuto. Lasciate che faccia le cose da solo.

I bambini con PC imparano anche osservando gli altri bambini o seguendo le istruzioni impartite da altri, Queste attività aiutano anche a sviluppare la comunicazione.

Quando cresce dategli periodi in cui possa giocare da solo, in modo che possa imparare a divertirsi anche da solo e ad essere autosufficiente. Quando possibile incoraggiate altri bambini, particolarmente fratelli e sorelle, a giocare con lui.

 

In   casa

 

Come ogni bambino, il vostro vorrà aiutare nei lavori di casa. Spiegate che state facendo, lasciatelo osservare, e se possibile permettetegli di aiutare.

Egli non può raggiungere gli tutti gli oggetti di casa, aiutatelo ad afferrarli o porgeteli a lui, in modo che possa imparare cosa sono e a che servono.

 

Imparare le forme

 

Questa è una cosa importante. Aiutate il vostro bimbo a imparare le forme mostrandogli differenti oggetti di forma diversa e incoraggiandolo a giocare con essi.

 

Scegliere e fare i giochi

 

Alcuni giocattoli sono veloci e facili da preparare – una bacinella di acqua ed alcuni oggetti che galleggiano, ad esempio – possono divertire il vostro bambino per un po’ di tempo.

Se state progettando di comprare un costoso giocattolo, potreste aver bisogno di chiedere consiglio al vostro terapista inizialmente. Utilizzare una ludoteca può aiutarvi a sperimentare  e scoprire quali giochi possono essere adatti al vostro bambino.

Potete chiedere ai servizi sociali del vostro comune se esiste una ludoteca nella vostra zona.

 

Aiuti speciali per il gioco

 

Alcuni aiuti speciali per il gioco come forme di gommapiuma e cornici possono essere d’aiuto.

 

Consigli utili

 

Lasciate che il vostro bimbo scelga tra due o tre giochi, e mettete via quelli che non vuole. Se è circondato da più giochi potrebbe essere distratto facilmente e non concentrarsi sul gioco che ha chiesto.

Non preoccupatevi se dovete mostrare al vostro bambino più volte come funziona un giocattolo.

Aiutatelo ad usare l’immaginazione. Raccontategli storie che abbiano per oggetto il gioco scelto mentre giocate con lui.

Conservate uno o due giochi da utilizzare in occasioni speciali, quando non riuscite a coinvolgerlo in null’altro che lo interessi.

 

Come può aiutare la tecnologia

 

La tecnologia può aiutare il vostro bambino ( anche dall’età di uno o due anni) con giochi e attività di svago. Purtroppo molta della  tecnologia disponibile può essere molto costosa, quindi è importante avere le idee chiare prima dell’acquisto.

La parola tecnologia è utilizzata per indicare apparecchi come computers, macchine parlanti e apparecchi per accendere e spegnere luci o cambiare canale al televisore.    Essa aiuta ad essere indipendenti e a provare esperienze nuove. I computers possono produrre rumori, suoni, voci, musica,   immagini colorate così come parole e lettere di varie dimensioni. Un computer può aiutare il vostro bambino a leggere e stimolarlo intellettualmente.

Può lavorare con diverse parti del corpo – le dita, le mani, la testa ed anche la voce. I genitori possono imparare a gestire un computer e non è necessario che essi stessi siano esperti di programmi per lasciarlo usare al loro bambino.

Una sedia a rotelle elettrica  può essere usata con l’aiuto di un joystick, ma può anche funzionare con altre parti del corpo. Alcuni bimbi di tre anni hanno imparato ad usare sedie a rotelle che muovono con la testa  o il capo.

I bambini possono anche evitare la frustrazione di non poter parlare usando aiuti per la comunicazione che utilizzino voci sintetizzate e che parlino per loro conto.

 

 

  

ENTRARE IN CONTATTO CON I PROFESSIONISTI

 

La vostra famiglia entrerà in contatto con professionisti della salute, sociali e dell’educazione.  Buone relazioni con essi sono importanti ma questo non significa che dobbiate accettare ogni cosa detta da essi.

E’ uno scambio – come genitori voi conoscete vostro figlio meglio di chiunque altro; come professionisti essi possono avere esperienze con differenti bambini e famiglie. Insieme potete aiutarvi.

 

Quando incontrate un professionista

Prima di tutto ci può essere confusione e impaccio a trattare con un professionista. Cercate di essere pienamente informati. Molti professionisti sono molto in gamba e apprezzano i genitori consapevoli. Altri hanno bisogno che gli sia ricordato il vostro diritto ad avere risposte esaurienti.

Se sentite di non essere stati informati a sufficienza abbiate il coraggio di domandarlo con gentilezza. Potete domandare “ Mi può insegnare a fare questo?” o “ Perché sta facendo questo?” oppure “ E’ qualcosa che posso fare anche io con mio figlio?” o “Non capisco questo termine medico. Me lo può spiegare?”

Alcuni suggerimenti vi possono aiutare ad essere preparati:

 

-          Pianificate l’incontro ed abbiate ben chiaro il vostro obiettivo.

-          Scrivete le cose. E’ particolarmente utile fare una lista delle cose da chiedere.

-          Cercate di avere qualcun altro con voi, un amico o un membro della famiglia.

-          Chiedete più privacy se questo vi fa sentire meglio.

-          Chiedete risposte chiare ed oneste.

-          Non abbiate paura di discutere ogni cosa non capite o sulla quale non siete d’accordo,

-          Incoraggiate i professionisti a lavorare in gruppo.

-          Chiedete loro di condividere le informazioni.

 

 

Ecco un elenco di specialisti che potrete dover incontrare:

 

Neurologo: Medico la cui specializzazione consiste nella cura del cervello e del sistema nervoso.

Neuropsichiatria: medico la cui specializzazione è la cura del cervello, del sistema nervoso e delle malattie mentali.

Oculista: medico specializzato nelle terapie di chi ha problemi visivi.

Pediatra: medico specializzato nella cura dei bambini

Fisioterapista: specializzato nell’applicazione delle terapie riabilitative in chi ha problemi motori.

Terapista del linguaggio o logopedista: specializzato nell’applicazione delle terapie riabilitative in chi ha problemi vocali o di linguaggio.

Fisiatra: medico specializzato nella  cura dell’apparato muscolo-scheletrico.

Ortopedico:medico che si occupa delle alterazioni dell’apparato osseo e delle articolazioni.

 torna su

torna alla home page