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Scalzeri frazione di Pedemonte, provincia di Vicenza abitanti n.122 altezza 400 mt. dal mare                       patrono della frazione SAN ROCCO
Itinerari e toponomastica di Scalzeri (tratto dal libro, Le nostre radici BRANCAFORA di ALBERTO CAROTTA )                                                                IL territorio di Scalzeri va dal Gorgosanto alla val Grossa, racchiuso entro una cornice di confine che si completa con la linea dell' Astico in basso       e dalla sommità del monte di Luserna in alto. La montagna è profondamente incisa dai torrenti Riosolo , Val Longa , Pissavacca e Val Grossa che la       suddividono in tre grandi parti. Ognuna di queste costiere è attraversata da sentieri tracciati dalla secolare presenza dell'uomo che da questi boschi traeva una parte importante del suo sostentamento,fatto non solo di legna e carbone,ma anche di foraggio per il bestiame .1. Ilprimo sentiero parte dalla valle de Riosolo,ai RONCHI,sale a zigzag passando per lo ZANDEK,(dosso della sabbia) accostando il BAITO DELLA MASETTA, (o Baito dell'Amadio) sotto il quale al LANZ (luogo scivoloso) si diparte il sentiero per la COLBUT, (baita del carbonaro) per inerpicarsi poi rapidissimo fino alla sommità e congiungersi all'ARON alla mulattiera che congiunge Luserna a Brancafora. Questo sentiero da qualche tempo è stato abbandonato e ora è pressochè impraticabile. Dava accesso ai LOTTI; è da ricordare che questa costiera che defluisca verso il Riosolo, anticamente era VICINA DI SCALZERI (è il termine generico per indicare i beni della frazione non comunali).Fu poi suddivisa in lotti tratti a sorte tra le famiglie di Scalzeri.Della Vicina rimane solo un piccolo appezzamento nella parte alta,riservato a eventuali famiglie che si stabilissero a Scalzeri .2. Un secondo sentiero si diparte dallo stesso punto del primo, dai Ronchi (Riosolo), per inerpicarsi sulla montagna racchiusa da questo torrente e la Pissavacca.Dopo la costruzione della diga, fatta per contenere il materiale franoso delle CAVE (sono le cave di marmo del Riosolo che furono sfruttate per alcuni anni tra il cinquanta e il sessanta), l'accesso al sentiero è proibitivo.Ma se qualcuno ha il coraggio di correre il primo rischio, ritrova un tracciato carico di storia,della storia spicciola dei nostri avi, fatta dilavoro faticoso, ma anche di avventure indimenticabili. Il sentiero, dopo il ripiano prativo della COGOLA, si biforca. A sinistra sale zizzagando e punta direttamente alla sommità, lasciando sulla sinistra il FONDELLO, passando per la FONTANA, per raggiungere la sommità al PRA VECIO. Di li, superando lo sbarramento roccioso di Luserna,raggiunge la strada militare che corre sul ciglio del monte e congiunge Luserna a cima NORRE sopra CASOTTO. L'altro ramo dopo la Cogola prosegue pianeggiante sul versante della valle Pissavacca, raggiungendo prima le RISEN di Bozzari. Qui biforca. La parte sinistra, salendo, tocca le CAMBURZ, i RONCHETTI , il COSTO, la LINT.  DI li             sale alla sommità dei SOI DE LUSERNA, la strada militare. Il secondo ramo, che inizia dopo la RISEN, volge a destra e raggiunge loSTEDELE e ultimo e più alto dosso la FORZELA. Anche da qui il sentiero proseguendo raggiunge la sommità del monte e la strada militare Luserna - Norre. 3. IL terzo sentiero innerva per così dire la montagna tra la PISSAVACCA e la VAL GROSSA. Partendo dal fondo valle,subito dopo il ponte,s'incontra il CIARON,i RONCHI,o PERAUT,le RIVE DEI SCHINCHI. Il primo dosso,sulla sinistra del sentiero è il CANOT DEI PANZI; seguono le POSTE,il MENDERLE dei MECCHI,i FONDI,i RONCHI.Qui il sentiero biforca. A sinistra sale verso la Forzela,passando per le TELANE e il BUSO DEL GORIO. A destra prosegue per la FONTANELLA,il PIAN DEI GHIRI,la LASTRA DELL'ORSO. Da qui il sentiero prosegue per cima NORRE,permettendo pure di raggiungere BELFIORE,nel territorio di CASOTTO.4.Perrcorrendo da SCALZERI la vecchia strada austriaca in direzione CASOTTO incontriamo: la JARA,la zona dal ponte al capitello;i LECK,i prati sopra il capitello e un po'a sinistra,il LUK. Seguono i FONDI,i campi subito sopra la strada. Prima della PISSAVACA  sulla sinistra,diverte un sentiero che porta al PERARO e ai CALDIERONI e zizzagando,sale sul dosso della COGOLA. Sotto strada,ritornando al ponte della JARA,abbiamo il MACION,nella zona attorno ai CAROTTI e più in giù, il    MULINO DEI ROSSATI con i PRATI DEI ROSSATI,la piana dal Molin fino alla Pissavaca. Dopo il capitello,le RIVE,fino a qualche decennio fa coltivate aviti. Dopo il ponte sulla PISSAVACCA, adestra e a sinistra le RUN. Proseguendo,si attraversa il ponte dell' ACQUAMORTA. Poco oltre la strada si fa quasi pianeggiante passando accanto ai COGOLETTI e lasciando alla destra i SALGARI,denominazione generica di tutta la zona di prati e boschi che vanno dalla strada all'ASTICO. Prima di giungere alla VAL GROSSA ,un sentiero porta al BAITO DEL MATTARELLO.