Intervento del Comandante en Jefe Fidel Castro Ruz, Primo Segretario del Comitato
Centrale del Partito Comunista di Cuba e Presidente dei Consigli di Stato e di Ministri,
nella Tavola Rotonda N. 3 del Vertice del Millennio, "Il ruolo delle Nazioni Unite
nel Secolo XXI", Nazioni Unite, New York, 7 settembre 2000. "Anno del 40
Anniversario della Decisione di Patria o Morte".
(Versioni stenografiche - Consiglio di Stato)
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Siamo rimasti in pochi fedeli qui al termine di questo affascinante tema. Anche gli altri
sono fedeli al tema, però comprendo perfettamente che impegni presi in precedenza non gli
hanno permesso di stare qui tutto il tempo. Quasi per una questione di coscienza, dirò
poche parole, a partire dalle più intime convinzioni su quello che stiamo discutendo.
Tu dicevi (si riferisce al Presidente Chávez) che domani dovrai pronunciare un breve
discorso. Non so quanto tempo ti daranno.
Presidente Chavez. - Cinque minuti.
Cmdte. - Cinque minuti per tutto questo? (Risate). E va bene, tu sei riuscito a
presiedere una tavola rotonda... interessante. Io sono stato in quella di stamattina,
però vi assicuro che ho sperimentato un gran sentimento di soddisfazione
nellascoltare le cose che si sono dette qui.
Se invece delle persone che qui siamo, includendo rappresentanti di alcuni paesi
sviluppati, ci fossero stati 100 paesi del Terzo Mondo, oltre a quelli qui presenti,
avrebbero detto più o meno gli stessi punti di vista di quelli che sono stati espressi
qui.
Quindi quando tu parlerai, quanto potrai dire in cinque minuti sono sicuro che esprimerà
questo sentimento che si è manifestato nel pomeriggio di oggi, e noi con molto piacere -
almeno io, e sono sicuro anche tutti gli altri - ti diamo un voto di fiducia affinché tu,
come Presidente della Tavola, possa dire nel modo più elegante possibile, però
realistico, e possa parlare in nostro nome delle preoccupazioni che qui abbiamo espresso.
Ricordo il momento in cui si fondarono le Nazioni Unite: immediatamente dopo una guerra
terribile contro il nazzismo, nella quale si produssero inusitate alleanze tra forze di
distinte correnti ideologiche per lottare contro quel terribile male che minacciava
lumanità.
Quella guerra costò 50 milioni di vite. Emersero vittoriosi un gruppo dei principali
paesi belligeranti, che, in unione con altri di minor peso, fondarono
questistituzione. Perfino Cuba era lì presente; Cuba non aveva nessuna
indipendenza, Cuba era una semicolonia, e a dire il vero, quasi tutti gli altri paesi
latinoamericani erano semicolonie, e la maggior parte dei paesi qui presenti non erano
allora indipendenti.
Stiamo vivendo una situazione del tutto nuova, realmente oggi non si può parlare di un
sistema di Nazioni Unite; non esiste un sistema di Nazioni Unite, quello che realmente
esiste nellattualità è un sistema di dominazione di quasi tutti i paesi del mondo
da parte di
un ridotto gruppo di potenze che, sotto legida degli Stati Uniti, la più potente di
tutte, determinano tutti gli affari del nostro mondo.
Ieri ho visto unimmagine di quello che sono le Nazioni Unite nellattualità.
Nel pranzo, dove cerano un gran numero di tavole, in una tavola ceravamo noi,
i plebei, e nellaltra - la osservavo perfettamente - stavano i potenti che governano
questo mondo. Diciamo che lo governano nel senso politico, non posso dire che tutti lo
governano nel senso economico; in questa tavola, cera anche un sottogruppo che
domina il mondo non solo politicamente ma anche economicamente. A presiedere la tavola,
come è logico, cera il nostro illustre amico, il Segretario delle Nazioni Unite,
Kofi Annan, che doveva pronunciare un discorso; insieme a lui, è ugualmente logico,
cera il Presidente degli Stati Uniti; alla sua sinistra il nostro amico il
Presidente del Mali, poiché bisognava colorare questo in qualche modo; alla destra del
Presidente Clinton cera il Presidente della Francia; e vicino, dando anche un certo
colore, unillustre personalità, che è il nostro amico Obasanjo. Alla sinistra del
Presidente del Mali cera Jiang Zemin, presidente di un grande paese, che non domina
economicamente il mondo, però ha una grande quota del potere politico; alla sinistra di
Jiang Zemin, il Primo Ministro della Gran Bretagna, e un poco più in qua, di spalle al
mio punto di osservazione, cera il Presidente della Russia, che non è una grande
potenza economica, però è una grande potenza politica, e in special modo una grande
potenza militare. Io distinguo tra una super potenza che può distruggere la grande
potenza 12 o 14 volte, ed una grande potenza che può distruggere quella 6 o 7 volte. In
modo che il potere di ognuna per distruggersi mutuamente eccede.
Ci sono anche problemi complessi, qui si potrebbero aver discusso le conseguenze che avrà
per il mondo il progettato scudo nucleare. Basta un po di senso comune, e chi ha
ascoltato i candidati, uno che vuole uno scudo parziale e laltro che lo vuole
totale, si rende conto delle conseguenze che tali pazzie possono avere per il Terzo Mondo,
questo mondo di cui parliamo con lo sguardo allo sviluppo.
Bene, questa era limmagine reale delle nostre Nazioni Unite.
Qualcuno qui ha detto, credo sia stato il Presidente del Belize, che coloro che
hanno diritto a decidere se si mantiene o no il diritto al veto, sono quelli che possono
porre il veto a qualsiasi accordo di noi tutti e a qualunque proposta nel senso opposto.
Questo equivale ad una specie di diritto divino, il veto, con un potere assoluto, che
farebbe impallidire quello di Luigi XIV. Se questo personaggio storico potè dire
:"Lo Stato sono io", qualunque di quelli che cerano in quella tavola come
membri permanenti del Consiglio di Sicurezza potrebbe dire: "Le Nazioni Unite sono
io", in special modo la super potenza più forte in tutti i terreni.
Questa è la realtà, il che non vuol dire che possa essere eterno; e non può esserlo
perché lattuale ordine politico che impera nel mondo è, semplicemente,
insostenibile, e conduce alla catastrofe.
Questo potere è molto grande, soprattutto quello della superpotenza, giacché è il
maggior potere economico, è il maggior potere politico, è il maggior potere tecnologico,
è il maggior potere scientifico. Quando il presidente di Santa Lucia diceva di avere due
premi Nobel, io fsono stato sul punto di chiedergli dove erano, poiché ho i dati che
negli ultimi dieci anni si
rubarono 19 dei 21 premi Nobel in Fisica, 17 di 24 in Medicina, e 13 di 22 in Chimica.
Tutti i premi scientifici se li portano via. E non glieli portano via solo al Terzo Mondo
ma anche allEuropa. Da quando, 40 anni fa, si fondò il BID, a noi, latinoamericani
e caraibici, ci hanno portato via un milione di professionisti, includendo le migliori
intelligenze. Ci hanno spogliato perfino dei migliori talenti. Li abbiamo formati noi,
nelle nostre modeste università, però loro, i più intelligenti, se li portano via. Un
milione! Il costo negli Stati Uniti un giorno feci il calcolo- di questo milione di
professionsti, sarebbe allincirca di 200 miliardi di pesos. E non vengono calcolati
lì gli studi liceali, della media, e della elementare. Ci hanno spogliato perfino delle
nostre intelligenze. Quali sono gli strumenti di dominazione che, tra gli altri, usano?
Quelli delle moderne tecnologie.
Ho qui, inoltre, altri dati, ma non vale la pena menzionarli. Vorrei parlare un poco della
situazione economica, non solo di quella sociale ed umana. Credo che qui avevo il dato che
quei paesi sviluppati controllavano il 97% dei brevetti. Possiedono tutto il danaro del
mondo, in virtù di un sistema che si creò alla fine dellultima guerra. Tutti
conoscono la disputa tra le idee che aveva Keynese, linglese, e quelle di White, il
nordamericano che presidiò la delegazione nordamericana di Bretton Woods. Taluni
concepivano un sistema economico più logico. Ebbene gli Stati Uniti avevano l80 %
delloro mondiale. Da Bretton Woods esce un sistema monetario che dava tutti i poteri
agli Stati Uniti. Dopo viene il potere di veto totale ed assoluto là nel Fondo Monetario
e nella Banca Mondiale, altro grande strumento di potere economico degli Stati Uniti, che
sono gli unici che contano sulla facoltà di dare il veto. È stato concepito un sistema
economico in virtù del quale questo paese governa tutto quanto di nuovo si crea;
lWTO, il progetto di Accordo Multilaterale di
Investimento, (qualcosa che vollero introdurre di contrabando) e molte altre istituzioni,
che conducono alla spoliazione totale delle nostre prerogative in tutti i campi.
Cessino le tariffe, permettano a Pollicino di competere con Gulliver in materia di
produzioni, di tecnologie e di tutto il resto. Non cè nessuna possibilità per i
nostri paesi. Mi sembra che sia molto incoraggiante vedere che i nostri paesi vanno
prendendo coscienza di questo. Credo che bisogna creare coscienza, bisogna parlare con
chiarezza. Ogni volta che possiamo trasmettere un messaggio, lo trasmettiamo attraverso
tutti i mezzi. Anche se loro sono i padroni dei mezzi di massa più importanti del mondo,
dei mezzi di comunicazione, noi, i poverelli, abbiamo le possibilità di far arrivare i
nostri messaggi in diversi modi. Noi nella nostra battaglia contro il blocco e contro
tante altre cose, possiamo far arrivare, attraverso i satelliti, a molti centri
universitari di questo paese il nostro messaggio. E per Internet a qualunque angolo della
terra.
Ieri stavamo ascoltando il nostro programma della televisione a Cuba per Internet, una
Tavola Rotonda. Vale a dire che ci sono mezzi, molti mezzi. Nonostante ciò, credo che il
mezzo più importante per prendere coscienza di tutto è nei nostri criteri e che sono
stati espressi nel pomeriggio serata di oggi. E la crisi. Non ricordo nessun momento della
storia in cui i grandi problemi non si siano risolti attraverso le grandi crisi, e
lattuale ordine conduce ad un enorme crisi.
Ormai non esiste leconomia reale. Esiste uneconomia virtuale. Le esportazioni
mondiali ascendono a qualcosa di più di 6 milioni di milioni di dollari allanno.
Ciò nonostante, tutti sanno che ogni giorno si realizzano circa 1,5 milioni di milioni di
operazioni speculative con la moneta, scomparendo la convertibilità del dollaro in oro,
quando già agli Stati Uniti, dei
30 miliardi in oro che aveva al principio, gliene restavano soltanto 10 nel 1971. Con i 30
miliardi mantenne stabilità, perchè comperava oro quando eccedeva e vendeva oro quando
mancava. Questo lo sanno tutti. Però Nixon nel 1971, dopo avere consumato centinaia di
migliaia di milioni senza imposte nella guerra del Viet Nam, semplicemente prende la
decisione unilaterale, senza consultare nessuno, e sopprime la convertibilità del dollaro
in oro. Qui incominciò linstabilità di tutte le monete. De Gaulle si opponeva a
questo (è logico che si opponesse), perché sapeva quello che sarebbe venuto poi. Quindi
si scatena la speculazione che oggi raggiunge un milione e mezzo di milioni di dollari in
operazioni speculative giornaliere con la moneta, a cui si somma un altro milione e mezzo
di dollari speculando con azioni e con valori di ogni tipo. Questo non ha niente a che
vedere con leconomia reale.
Alcune azioni di borsa in solo otto anni, per esempio, hanno trasformato un valore di un
milione di dollari in un valore di 800 mila; è qualcosa che si crea con
limmaginazione, basato su prospettive, anche se dette imprese hanno perdite. Si è
creato uneconomia virtuale colossale. Si è gonfiato un enorme pallone che un giorno
scoppierà, e questo pallone scoppierà per la legge inesorabile. Allora avremo la grande
crisi che forse aiuterà a creare un nuovo ordine politico ed economico mondiale.
Frattanto possiamo prendere coscienza, approfondire in tutti questi problemi, trasmettere
idee, come tutte quelle che si sono espresse qui. Perché si può esprimere tutto quello
che si è detto qui e molte altre idee.
Non possiamo essere pessimisti. Ho la convinzione che questo si realizzerà entro un
periodo di tempo e non molto lungo. Conosciamo tutto quello che si sta pianificando per
dividere il mondo nel prossimo secolo. I due candidati di questo paese hanno detto che
questo sarà per lAmerica Latina il "secolo nordamericano". E sorgono
contraddizioni non solo con i paesi del Terzo Mondo; sorgono anche con lEuropa per
conflitto di interessi. Oggi qualcuno ha detto, con molta saggezza, che la globalizzazione
cominciò secoli fa con la ripartizione del mondo. Prima della prima guerra mondiale, ci
fu unespansione degli investimenti allestero. Ora cè un nuovo tipo di
globalizzazione che corrisponde a circostanze speciali, appoggiata nelle comunicazioni;
tutto quello sta succedendo.
Quindi, parto da questa convinzione, che verrà una crisi. Oggi qui cè stata una
specie di ribellione. Qui si è parlato... questa Assemblea e questa riunione sono servite
almeno a far sí che noi parlassimo liberamente in questa saletta, e dicessimo quello che
noi pensiamo. Però sono sicuro che ogni volta più persone oseranno dire quello che
pensano, nonostante la dipendenza della Banca Mondiale, del Fondo Monetario, del credito
tale e talaltro. Noi abbiamo il privilegio di poter parlare in assoluta libertà,
perché non dipendiamo né dal Fondo Monetario, né dalla Banca Mondiale; abbiamo
resistito per 10 anni il doppio embargo, (quando crollò lURSS eravamo doppiamente
bloccati), e abbiamo resistito per lopera che ha fatto la Rivoluzione durante 30
anni, poiché abbiamo un paese, un popolo con una cultura politica e con un grande spirito
di solidarietà. Mezzo milione di cubani hanno compiuto volontariamente missioni
internazionaliste! E non esageravo quando dicevo che possiamo disporre di 6 mila medici.
Noi abbiamo riserve per mobilitare, in poche setimane, 6 mila medici volontari, che è
come lo hanno sempre fatto. Per questo quando parlavo questa mattina di un programma che
proponiamo, quando stavamo parlando dellAIDS, di fronte al quale non si possono
applicare le medicine moderne anche se le ricevessero gratuitamente, perché non esiste
uninfrastruttura, noi abbiamo detto che
possiamo appoggiare le Nazioni Unite, lOrganizzazione Mondiale della Sanità, e i
popoli dellAfrica nella creazione di uninfrastruttura demergenza; in un
anno si potrebbe creare tutto. Non si può aspettare che muoiano tanti milioni di persone;
non si può aspettare che continui a propagarsi questa piaga, che può liquidare un
continente intero, bisogna lavorare e fare qualcosa. E finì lì.
A me sembra che questo incontro sarà di grande utilità, perchè si sono conosciute molte
persone, hanno parlato, si sono scambiate idee. Qui in questa Tavola Rotonda sono sicuro
che, come in nessun altro luogo, si sono dette quelle cose che colpiscono di più e fanno
più male. Credo che tu, Chávez, dalla Presidenza, hai contribuito a far si che questi
sentimenti si manifestino.
Me ne andrò con limpressione che in questa Tavola Rotonda hanno parlato tutti. Qui
non erano presente nessuno dei potenti riuniti nella tavola da pranzo di ieri. Qui ci
siamo i più piccoli, i plebei, alcuni dei paesi grandi come lIndia, vale a dire, i
sofferenti, siamo qui e abbiamo potuto parlare con grande libertà. Mi sembra altamente
positivo.
Continuerò a meditare, poiché passo molte ore e molto tempo a leggere, cercando
informazioni, cercando di sapere quello che sta succedendo, e per me costituisce una
soddisfazione molto grande perché vedo che si sta prendendo coscienza. Con la coscienza
possiamo esercitare pressioni, lottare. Non si può non riconoscerci che abbiamo detto
verità, verità e verità. E con questo, quando una crisi nascerà, saremo preparati per
un cambio in questa istituzione, e dobbiamo essere preparati per un cambio
dellordine politico ed economico che oggi impera nel mondo.
Scusami se mi sono dilungato, però ne resterà testimonio, perché lho registrato
qui; ho un piccolo registratore per registrare quello che sto dicendo. Sono felice di che
sia stato registrato. Non so se mi arresteranno per questo, però a me piace il testimonio
storico, e dopo ricordare e meditare su ognuna delle cose. Mi piace avere il testimonio e
studiare.
Valeva la pena venire a questa riunione, nonostante le maggiori o minori difficoltà che
di solito mi colpiscono quando viaggio a New York, per ovvie e note ragioni; penso che sia
valsa la pena, non solo per gli innumerevoli amici che ho avuto lopportunità di
salutare, ma anche per quello che ho ascoltato in questa Tavola Rotonda.
Grazie mille.
Presidente Chávez. - Grazie, Fidel. Puoi essere sicuro che non andrai in prigione,
perchè questa Tavolta Rotonda ti assolverà.
Grazie di quello che hai detto.