Su di un livello Negro Labbrone Mulatta Sensemaya Calore Ballata di Simòn Caraballo West Indies Ltd. Lapide Fucilazione Cantaschietto in un bar Visita a un cortile di povera gente Angoscia prima Angoscia seconda Tu non sai linglese Angoscia terza Angoscia quarta Voce con speranza Io, Chitarra Sudore e scudiscio Quando son venuto al mondo... Palma sola Il nero mare. Oh Rosa melanconica... Arrivo Una lunga lucertola verde E. BALLAGAS La Polizia Esilio Fiumi In morte del senatore Mc Carthy I lar I Mati-Mau Epitaffio per Lucia Il nome Madrigale The Crisis, New York, ottobre 1955. Due epigrammi Io ho A Lumir Civrny, a Praga. Canta il " sinsonte" sul Monte Turquino Mister Wood, Mister Taft, addio! Sta bene Strofette americane Ahi, che grande tristezza! Alla Vergine della Carità Rumba Chitarra LAconcagua LUccellino di Carta I Fiumi Istitutrice I Venti Le Aquile Tenore Canto di veglia a Papà Montero Canna da zucchero Ballata dei due avi lndovinelli
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Angoscia prima
Sguardi di roccia e di metallo
Nè Cortés, nè Pizarro,
(aztechi e incas, che insieme tirano il duplice carro).
Piuttosto i suoi uomini rudi
che valicano il tempo. Qui, coi loro scudi.
Qui, con le loro callose, dure mani;
remoti miliziani
qui, accanto a noi,
con gli speroni conficcati nei fianchi dei puledri;
qui, finalmente, con noi,
lontani miliziani,
ardenti, vicinissimi fratelli.
I ferri tumultuosi
delle lance degli antichi prodi;
le spade, che affondarono la punta nelle aurore;
le grigie armature,
ùgli ingenui archibugi focosi,
i chiodi e le ferrature
dei cavalli dalle sottili zampe conquistatrici;
gli elmi, le visiere,
le grosse ginocchiere,
tutto il vecchio metallo imperialista,
corre rifuso in acque avvampatrici,
dalle quali il soldato, loperaio, lartista,
traggono proiettili per le mitragliatrici.
Nè Cortés, nè Pizarro
(incas e aztechi, che insieme tirano il duplice carro).
Piuttosto, i suoi uomini rudi
che valicano i] tempo. Qui, coi loro scudi.
Guardatela, la Spagna: è rotta!
E uccellacci volano sulle Eue rovine,
e il fascismo col suo stivale,
e lampioni senza luce nelle strade,
e pugni tesi in alto,
e cuori tutti desti,
e obici che scoppiano sullasfalto
su cavalli già decisamente morti;
e lacrime di mare,
salate, ricurve, che investono tutti i porti;
e grida che spuntano tra i denti
e sugli occhi collerici, aperti, ben aperti,
sguardi di roccia e di metallo.
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