Su di un livello Negro Labbrone Mulatta Sensemaya Calore Ballata di Simòn Caraballo West Indies Ltd. Lapide Fucilazione Cantaschietto in un bar Visita a un cortile di povera gente Angoscia prima Angoscia seconda Tu non sai linglese Angoscia terza Angoscia quarta Voce con speranza Io, Chitarra Sudore e scudiscio Quando son venuto al mondo... Palma sola Il nero mare. Oh Rosa melanconica... Arrivo Una lunga lucertola verde E. BALLAGAS La Polizia Esilio Fiumi In morte del senatore Mc Carthy I lar I Mati-Mau Epitaffio per Lucia Il nome Madrigale The Crisis, New York, ottobre 1955. Due epigrammi Io ho A Lumir Civrny, a Praga. Canta il " sinsonte" sul Monte Turquino Mister Wood, Mister Taft, addio! Sta bene Strofette americane Ahi, che grande tristezza! Alla Vergine della Carità Rumba Chitarra LAconcagua LUccellino di Carta I Fiumi Istitutrice I Venti Le Aquile Tenore Canto di veglia a Papà Montero Canna da zucchero Ballata dei due avi lndovinelli
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Chitarra
Distesa nel primo albore,
la salda chitarra aspetta;
voce di profondo legno
inconsolata.
La sua cintura sonora,
su cui la gente sospira,
gravida di danza, stira
la carne soda.
Brucia la chitarra sola,
mentre sestingue la luna;
brucia sciolta della schiava
sua veste a coda.
Lasciato ha lebbro nellauto
e il cabaret tenebroso,
dove si muore di freddo,
notte su notte;
alzato ha la testa fina,
universale e cubana,
senzoppio, né marijuana,
né Cocaina.
Venga la vecchia chitarra,
ancora nuova alla pena
a cui laspetta lamico
che non la lascia!
Sempre alta, imbaldanzita,
rechi pure il riso e il pianto;
ficchi le unghie damianto
dentro la vita.
Prendila, su, chitarrista,
sciacquagli dalcool la bocca,
e in questa chitarra suona
il son completo.
Il son dellamore maturo,
il son completo;
quello del chiaro futuro,
il son completo;
quello del piede sul muro,
il son completo...
Prendila, su, chitarrista,
sciacquagli dalcool la bocca,
e in questa chitarra suona
il son completo.
La mia patria è dolce di fuori...
La mia patria è dolce di fuori,
e molto amara di dentro;
la mia patria è dolce di fuori,
con la verde sua primavera,
con la verde sua primavera,
e un sole di fiele nel centro.
Che cielo di azzurro muto
guarda freddo il tuo dolore!
Che cielo di azzurro muto,
oh, Cuba, quel che Dio tha dato,
oh, Cuba, quel che Dio tha dato,
pur tanto azzurro il tuo cielo!
Un usignolo di legno
mi portò sul bccco il canto;
un usignolo di legno.
Ahi, Cuba, se ti dicessi,
Prendila, su, chitarrista,
sciacquagli dalcool la bocca,
e in questa chitarra suona
il son completo.
Il son dellamore maturo,
il son completo;
quello del chiaro futuro,
il son completo;
quello del piede sul muro,
il son completo...
Prendila, su, chitarrista,
sciacquagli dalcool la bocca,
e in questa chitarra suona
il son completo.
La mia patria è dolce di fuori...
La mia patria è dolce di fuori,
e molto amara di dentro;
la mia patria è dolce di fuori,
con la verde sua primavera,
con la verde sua primavera,
e un sole di fiele nel centro.
Che cielo di azzurro muto
guarda freddo il tuo dolore!
Che cielo di azzurro muto,
oh, Cuba, quel che Dio tha dato,
oh, Cuba, quel che Dio tha dato,
pur tanto azzurro il tuo cielo!
Un usignolo di legno
mi portò sul becco il canto;
un usignolo di legno.
Ahi, Cuba, se ti dicessi,
io che ti conosco tanto,
ahi, Cuba, se ti dicessi,
chè di sangue il tuo palmeto,
chè di sangue il tuo palmeto.
e che il tuo mare è di pianto!
Sotto il tuo riso discreto,
io che ti conosco tanto,
guardo il sangue e guardo il pianto,
sotto il tuo riso discreto.
Sangue e pianto,
sotto il tuo riso discreto;
sangue e pianto,
sotto il tuo riso discreto.
Sangue e pianto.
Labitante dellinterno,
in un buco sta intanato,
morto senzessere nato,
labitante dellinterno.
E luomo della città,
ahi, Cuba, è proprio un pezzente:
gira affamato e senza niente,
chiedendo la carità,
sebbene porti il cappello
e balli pure in società.
(Lo dico nel mio son completo
perché è la pura verità).
Oggi yankee, ieri spagnola,
sissignore,
la terra che ci toccò,
sempre al povero gli capitò,
yankee oggi, ieri spagnola,
come no!
Comè so!a la terra sola,
la terra che ci toccò!
La mano che non si nega
si deve stringere dintesa;
la mano che non si nega,
gialla, bianca, rossa o negra,
gialla, bianca, rossa o negra,
con la nostra mano protesa.
Un marinaio americano,
già,
nel ristorante del porto,
già,
un marinaio americano
su me volle alzare la mano,
su me volle alzare la mano,
però là ci restò morto,
già,
però là ci restò morto,
già,
però là ci restò morto
il marinaio americano
che nel ristorante del porto
su me volle alzare la mano,
già!
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