Su di un livello Negro Labbrone Mulatta Sensemaya Calore Ballata di Simòn Caraballo West Indies Ltd. Lapide Fucilazione Cantaschietto in un bar Visita a un cortile di povera gente Angoscia prima Angoscia seconda Tu non sai linglese Angoscia terza Angoscia quarta Voce con speranza Io, Chitarra Sudore e scudiscio Quando son venuto al mondo... Palma sola Il nero mare. Oh Rosa melanconica... Arrivo Una lunga lucertola verde E. BALLAGAS La Polizia Esilio Fiumi In morte del senatore Mc Carthy I lar I Mati-Mau Epitaffio per Lucia Il nome Madrigale The Crisis, New York, ottobre 1955. Due epigrammi Io ho A Lumir Civrny, a Praga. Canta il " sinsonte" sul Monte Turquino Mister Wood, Mister Taft, addio! Sta bene Strofette americane Ahi, che grande tristezza! Alla Vergine della Carità Rumba Chitarra LAconcagua LUccellino di Carta I Fiumi Istitutrice I Venti Le Aquile Tenore Canto di veglia a Papà Montero Canna da zucchero Ballata dei due avi lndovinelli
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The Crisis, New York, ottobre 1955.
NellAmerica del Nord la Rosa dei Venti ha il petalo sud
rosso di sangue.
Il Mississippi passa,
vecchio fiume fratello dei negri! con le vene aperte nellacqua,
il Mississippi quando passa, sospira il suo vasto petto e nella sua barbara
chitarra,
il Mississippi quando passa, dure lacrime piange.
Il Mississippi passa, e guarda il Mississippi quando passa, alberi silenziosi
da cui pendono grida già mature, il Mississippi quando passa, e guarda il
Mississippi quando passa, croci di minaccioso fuoco,
il Mississippi quando passa, e uomini di terrore e urla, il Mississippi quando
passa, e il notturno rogo alla cui luce cannibalesca danzano gli uomini bianchi, e il
notturno rogo con un eterno negro che brucia, un negro immobilizzato, avvolto nel fumo il
ventre aperto, umidi gli intestini, il perseguitato sesso, laggiù nel Sud alcolico,
laggiù nel Sud delloltraggio e della frusta, il Mississippi quando passa.
E adesso, Mississippi,
vecchio fiume fratello dei negri! adesso un fragile ragazzo, piccolo
fiore delle tue rive, non ancora radice dei tuoi alberi, non tronco dei tuoi boschi, non
pietra del tuo letto, non caimano dèlle tue acque:
un ragazzo appena, un ragazzo morto, assassinato e solo, negro.
Un ragazzo con la sua trottola, i suoi amici, il suo quartiere, la sua camicia della
domenica, il suo biglietto per il cinema, il suo banco e la sua lavagna, la sua boccetta
dinchiostro, il suo guanto da baseball, il suo programma di boxe, il suo ritratto di
Lincoln, la sua bandiera americana, negro.
Un ragazzo negro, assassinato e solo, che una rosa damore
ha gettato al passaggio duna fanciulla bianca.
Oh, vecchio Mississippi
oh, re, fiume di profondo manto! arresta qui la tua processione di
spume, la tua azzurra carrozza a trazione oceanica:
guarda questo corpo lieve, angelo adolescente che aveva non ancora ben rimarginate
le cicatrici sulle spalle dove gli spuntavano le ali; guarda questo volto dal profilo
assente, disfatto da pietra su pietra,
da piombo e pietra, da insulto e pietra; guardargli aperto petto,
il sangue antico per il duro coagulo. Vieni e nella notte illuminata da una luna di
tragedia, la lenta notte dei negri
con le loro fosforescenze sotterranee, vieni e nella, notte illuminata, dimmi tu,
Mississippi, se potrai contemplare con occhi dacqua cieca e braccia di titano
indifferente, questo lutto, questo delitto, questo minuscolo morto invendicato, questo
cadavere colossale e puro:
vieni e nella notte illuminata tu, carico di pugni e duccelli, di sogni e di
metalli, vieni e nella notte illuminata, vecchio fiume fratello dei negri., vieni e nella
notte illuminata, vieni e nella notte illuminata, dimmi tu, Mississippi...
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