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Il
Presidente della OIT ha parlato con Lula sul lavoro infantile
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gennaio 2003 Lagenzia ANSA ha affermato che il Presidente Luis
Inacio Lula da Silva si è incontrato con il direttore generale dellOrganizzazione
Internazionale del Lavoro (OIT), Juan Somavia, con cui ha discusso idee per combattere il
lavoro infantile. Il colloquio ha riguardato lesperienza brasiliana del Programma
Borsa-Scuola, "che può essere utile, ha detto Somavia, come esempio per tutti".
Detta proposta, intrapresa dallex-Presidente Fernando Henrique Cardoso, consiste nel
consegnare a ciascuna famiglia la somma di 15 reales (4.5 dollari) al mese per ciascun
bambino che frequenti le lezioni. La OIT, ha continuato il suo direttore generale, è a
disposizione del nuovo Governo del Brasile per sostenere i suoi rinnovati progetti in tal
senso.
Il
Ministro brasiliano dellEnergia annuncia un aumento delle tariffe
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gennaio 2003 - In Brasile le tariffe dellelettricità aumenteranno
questanno tra il 25 e il 30 %, ha ammesso il nuovo Ministro per le Miniere e
lEnergia, Dilma Roussel, come conseguenza delle condizioni ereditate dal modello del
precedente governo. "Abbiamo ricevuto leredità della sicurezza-oscurità,
che non è responsabile di questa crescita, ma contribuisce ad essa. Anche gli stessi
appalti per lenergia assegnati lo scorso anno avranno ripercussioni nel 2003",
ha reso noto lagenzia AFP. "Lo stesso modello, così come è concepito, implica
pressioni tariffarie", ha detto, e ha anche assicurato che il nuovo Governo dovrà
passare a un altro schema per lenergia che aiuti lentamente a imporre tariffe medie
più basse, facendo non una licitazione onerosa (la concessione si dà a chi paga di
più), ma assegnandola a chi offre le tariffe minori, selezionando i progetti più
efficaci.
Lula entra in carica il 1°
gennaio 2003
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dicembre 2002 - Lentrata in carica di Luiz Ignacio Lula da Silva come
Presidente del Brasile il 1° gennaio 2003, avverrà alla presenza di diversi capi di
Stato. Tra questi, cinque dellAmerica del Sud, secondo informazioni del Ministero
degli Esteri brasiliano divulgate dallagenzia AFP, hanno finora confermato la loro
partecipazione.
Il Ministero degli Esteri aveva già confermato la presenza di Eduardo Duhalde, Presidente
dellArgentina, di Jorge Batlle, Presidente dellUruguay, di Gonzalo Sánchez de
Lozada, Presidente della Bolivia, di Alejandro Toledo, Presidente del Perù e di Jorge
Sampaio, Presidente del Portogallo.
Da fonte diplomatica si è appreso che il Presidente del Venezuela, Hugo Chávez,
nonostante la crisi politica nel suo Paese, ha garantito che sarà a Brasilia il 1°
gennaio.
In Brasile si attendono i premier della Svezia, Goran Persson, del Belize, Said Nuzio
DAngieri, e della Guyana, Samuel Hinds. La Spagna sarà rappresentata dal Principe
Filippo di Borbone.
Lula e il suo Partito dei Lavoratori hanno cercato di cambiare la data
dellinvestitura per facilitare una maggiore partecipazione dei Capi di Stato
stranieri e anche degli altri governatori eletti, che entrano in carica il 1° gennaio. Ma
il Parlamento non ha accettato di spostare la data al 6 gennaio, un giorno dopo la presa
di possesso dei governatori provinciali.
Nonostante la data non favorisca la presenza delle autorità nella capitale,
laspettativa dei dirigenti del PT è che oltre 150.000 persone di tutte le regioni
brasiliane assistano alla cerimonia nella quale Fernando Enrique Cardoso trasmetterà la
carica a Luiz Ignacio Lula da Silva, il Presidente di sinistra eletto per governare il
Brasile, 113 anni dopo la proclamazione della Repubblica (15 novembre 1889).
Ha bisogno delleucalipto
come i koala
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dicembre 2002 - Il grazioso koala australiano si è incaricato, senza nemmeno
saperlo, di innalzare il valore delleucalipto, specie enormemente quotata
nellera moderna. Oggi viene apprezzata non solo perché fornisce il nutrimento ad
animali esotici, ma anche per la sua "dote" di generare cellulosa, cioè di
produrre carta.
I brasiliani si sono impegnati a fondo nella ricerca genetica di questa pianta, oriunda
del Pacifico e la cui natura versatile conta oltre 600 specie o tipi.
Secondo il collega brasiliano Mario Osava, le piantagioni di eucalipti coprono oltre tre
milioni di ettari del Brasile e ciò ha avuto inizio nel secolo XIX con la loro precoce
importazione dallAustralia.
Il così detto gigante sudamericano è passato, secondo le informazioni dellagenzia
IPS, da importatore a esportatore di cellulosa (6.3 milioni di tonnellate annuali) per
convertirsi, dopo tre decenni di sfruttamento, nel maggior produttore mondiale di fibra
ottenuta dalleucalipto.
Sotto la copertura del Progetto Forests, composto da quattro società del legname, e dalla
Fondazione di Protezione alla Ricerca dello Stato di San Paulo, la pianta adorata da
questi marsupiali questanno ha fatto parte di una mappa identificativa di
centoventitremila sequenze di geni.
Inoltre, leucalipto è anche al centro di analisi dello studio Genolyptus, di
importanza nazionale con la partecipazione di sette centri universitari, di 12 società e
dalla statale Brasiliana di Ricerche Agrozootecniche (Embrapa).
Ciò che si cerca con questi impegni è di raggiungere una migliore qualità e resistenza
del legno. Gli esperti dicono, smentendo criteri infondati di alcuni ambientalisti, che in
generale quando si avranno maggiori attenzioni ne beneficerà la pianta intera. Una
notizia molto buona per i koala che forse si trasferiranno in Brasile in cerca del loro
delizioso cibo.
Lula presidente: la speranza
possibile
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novembre 2002 La sua perseveranza e la sua dedizione gli hanno dato
lunico risultato possibile dopo molti anni di sforzo: essere il Presidente più
votato in tutta la storia del Brasile. Luiz Inacio Lula da Silva ha ottenuto, il 27
ottobre, 51 milioni di voti.
Per un continente schiacciato da problemi economici e sociali, il Partito dei Lavoratori
brasiliano (PT), del quale Lula è un fedele esponente, cristallizza gli aneliti di
cambiamento reclamati da milioni di latinoamericani, stanchi delle strategie neoliberiste.
Nel suo contesto generale, la presenza del leader metallurgico rappresenterà un passo
gigantesco nellunità regionale e lavanzamento delle forze progressiste in
questo continente. Nel senso più stretto significherà una speranza concreta per i
brasiliani.
"Vado a governare pensando al popolo brasiliano, ma anche per il popolo della nostra
amata America Latina", ha detto Lula apprendendo la sua vittoria. "Farò di
tutto affinché il continente viva in armonia e in pace ha affermato però
anche senza fame, e mostrerò ai poveri del nostro continente che loro possono, che sono
capaci".
Quello che non è mai accaduto ora accade. Un 61.40 % di consenso ha accompagnato la sua
vittoria. Rispondendo allappello di diverse richieste del suo paese, ha conformato
un programma elettorale conseguente alle necessità nazionali che spera di potere
concretizzare dal prossimo 1° gennaio.
"Dobbiamo rendere compatibili le nostre relazioni con il mercato (finanziario) e con
la società brasiliana", ha confermato alla televisione questo politico di umile
estrazione, desideroso di togliere dalla crisi leconomia brasiliana e a fianco delle
aspirazioni di una vita dignitosa per le grandi masse.
Ha confermato che onorerà tutti gli impegni del paese, compresi quelli stabiliti dal suo
predecessore con lFMI, ma con il proposito manifesto di far marciare una società di
170 milioni di abitanti, di cui 50 milioni di loro sono poveri.
Un giorno lo ha visto chiaramente e si è aggrappato alla luce del farsi capire e degli
ultimi cambiamenti di un mondo mal costruito, in cui, tuttavia, le alternative di Governo,
ha affermato, possono stare anche nelle mani dei lavoratori e dei contadini in
unalleanza con il settore imprenditoriale.
La coalizione di centro-sinistra "Lula presidente" non è sorta per capriccio di
un uomo, che molti hanno infangato durante il suo cammino verso il vertice dello Stato, è
stata il prodotto di una maturazione politica nella quale ha primeggiato
lintegrazione delle forze non tradizionali di fonte a un nuovo Brasile.
Nel 1968, nel fare i suoi primi passi in unorganizzazione sindacale, Lula ancora si
esprimeva con lo stretto linguaggio delle rivendicazioni settoriali. Ha sofferto le
persecuzioni della dittatura militare e ha discusso, senza indietreggiare, innumerevoli
volte con i principali partiti brasiliani.
Nel 1975, a capo dei metallurgici, ha spianato il cammino per le grandi lotte generali del
1978 e del 1979, rampa di lancio del Partito dei Lavoratori, che puntò su di lui come un
probabile presidente sudamericano nonostante lo scetticismo generalizzato dopo le sue
candidature del 1989 e 1994.
E per il 1998, al suo terzo tentativo elettorale, aveva sulla brace le denunce contro il
neoliberismo, ma il Piano Reale per la stabilizzazione delleconomia e del controllo
dellinflazione sospinto da Henrique Cardoso ha avuto maggior impulso degli allora 20
milioni di simpatizzanti del PT.
Nonostante la nuova sconfitta, Lula disse nellottobre 1999 al quotidiano Folha
de Sao Paulo che "la gente di sinistra è molto cosciente, ma noi dobbiamo
evitare il rifiuto delle classi medie, che temono il nostro Partito perché potrebbe
togliere loro privilegi, per cui si tratta di arrivare ad alleanze con gente seria,
onesta, perché dobbiamo preoccuparci delle classi medie ma anche degli emarginati".
E su questa linea di crescente unità, la sua campagna elettorale, iniziata lo stesso
giorno dopo le elezioni del 1999, è andata a guadagnarsi i mezzi di comunicazione e i
diversi aggruppamenti: i liberali, i comunisti, i socialisti, gli ecologisti, gli
evangelici e importanti imprenditori.
"In America Latina, dove vasti settori restano virtualmente fuori dal mercato o ai
suoi margini, lo stato deve occuparsi delle politiche industriali, agrarie, educative o di
sicurezza sociale che promuovano luguaglianza di opportunità e il superamento delle
sacche di povertà", ha detto pure nel 1999.
Ma il prossimo Presidente brasiliano dovrà resistere alle pressioni che troverà sul suo
cammino, che non potrà allontanarsi molto dalle condizioni già stabilite dal cosiddetto
consenso di Washington, propiziatorio di economie vincolate e dipendenti dagli organismi
finanziari internazionali.
A tutto ciò bisogna aggiungere lombra del dubbio che il leader del PT rappresenta
per gli Stati Uniti. Quando ha appreso il risultato definitivo, la Casa Bianca ha emesso
uno scarno comunicato dove si congratulava con il brasiliano, senza entrare in molti
dettagli sulle prospettive di relazione, rimettendosi a indicare che "si lavorerà
sullo scambio di valori e di mutuo rispetto".
Tuttavia, la compagnia statunitense che definisce i rischi standard, si è raccomandata
allex-dirigente sindacale affinché rafforzi la stabilità economica e per far
questo dovrà applicare un insieme di politiche tendenti a controllare la situazione
fiscale e le pressioni sul servizio del debito se desidera, secondo loro, un Brasile con
crescita economica.
In questo nuovo contesto, lontano da quello di tre anni prima, Lula, come parte attiva di
una delle nazioni che ha paradossalmente un potenziale immenso di sviluppo di fronte a un
panorama di sofferente miseria, deve riflettere come un dotto in questioni economiche
obiettive con il sogno di offrire una soluzione praticabile a "quelli che stanno di
sotto". Le sfide abbondano. La speranza si impone.
Una opzione con spinta
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ottobre 2002 Il Partito dei Lavoratori del Brasile (PT) è risultato il
grande vincitore delle elezioni, frutto di un lungo percorso di convinzione e di
radicamento per difendere i problemi di una popolazione che ora punta su nominativi con
tendenza di sinistra.
Trascorsi i duri anni dellegemonia militare, tra il periodo del 1964 e il 1984, i
brasiliani sono più che preparati per indirizzare i loro percorsi un po lontani
dalla socialdemocrazia, tuttora al potere, e con la prospettiva di assumere le diverse
posizioni di uneterogenea sinistra.
In questo caso il PT arriva a cristallizzare i propositi di tutto questo blocco, ma con un
vantaggio in più la cui massima espressione è data dalla candidatura a presidente di un
suo candidato, Luiz Inacio Lula da Silva, che dovrebbe giocarsi questo 27 ottobre le
redini della nazione in un secondo turno elettorale con José Serra.
Benicio Schmidt, politologo dellUniversità di Brasilia, individua tre fattori
chiave nella cosiddetta "sinistrizzazione" del Gigante sudamericano:
"Frustrazione rispetto alle politiche ispirate dal Fondo Monetario Internazionale
(FMI), aumento della disoccupazione e il fiorire della delinquenza".
Laccademico riconosce i risultati ottenuti da Henrique Cardoso negli otto anni del
suo mandato vincolati al freno dellinflazione e allinvestimento fatto in piani
sociali, ma critica anche leccesso di privatizzazione, che ha suscitato uno
schieramento quasi assoluto contro il modello economico neoliberista degli anni 90
del secolo XX.
Folha do Sao Paulo, quotidiano di grande diffusione, ha riconosciuto che le tendenze a
favore del mercato non hanno portato né efficienza né convenienza di prezzi. Neppure un
miglioramento palpabile nelleducazione e nella salute in linea con larrivo di
"fresche risorse".
Per lesperto Fernando Abrucio il panorama si stava delineando in tutta questa serie
di fatti concatenati sfociando quindi nellinevitabile: "La tendenza
dellelettorato verso una sinistra che, senza essere completamente antimercato, ha
unagenda con più politica sociale e un maggior ruolo dello Stato".
Per questo non era una cosa strana né illogica il fatto che il 6 ottobre scorso circa 126
milioni di voti hanno favorito il PT, propiziando con questo la sua supremazia in due
stati e buone prospettive in altri otto, che ha rappresentato il 50 % in più dei voti
ottenuti dal Partito di Governo.
Il PT, che riunisce settori direttamente vincolati alla produzione, come quelli di
estrazione povera, era cresciuto una prima volta nel 1980 in una riuscita crociata
politica che gli ha fatto guadagnare buone posizioni a livello municipale e adesso
statali.
Coscienti delle difficoltà che incontreranno, gli aderenti al PT non promettono cambi
radicali e ancor meno miracoli, in un paese che ha un 30 % della propria popolazione a
dolorosi livelli di povertà dovuti a una disuguale distribuzione della ricchezza,
concentrata in una minima parte di cittadini.
In cambio e contrariamente alle diffamazioni dei loro oppositori, hanno portato avanti le
idee di una ridistribuzione più dignitosa, senza una grande sottomissione al capitale
straniero, per mezzo di una coerente piattaforma programmatica, con aspetti di
unimmediata applicazione.
Dopo avere superato un periodo complesso al tempo del suo 2° Congresso a Belo Horizonte,
nel 1999, il PT ha riflettuto molto sulle strade da percorrere in mezzo al neoliberismo
con la ricerca di forme organizzative più efficaci e rispettose della diversità politica
e sociale, soppesando le possibili trasformazioni a breve, medio e lungo termine.
Lincontro di Belo Horizonte ha significato la vittoria della corrente maggioritaria
Articulaçao con Lula, José Dirceu, allora presidente del PT, e Vicentinho, presidente
della Centrale Unica dei Lavoratori.
Ha contribuito pure il Programma della Rivoluzione Democratica che non è altro che
"la costruzione di un Brasile libero, uguale e solidale, che socializza la ricchezza,
il potere e la conoscenza, mediante un radicale investimento nelle priorità". Si
tratta di un progetto che tenterà, una volta al potere, di ottenere lapprovazione
di riforme al sistema di previdenza sociale e tributario, per ridurre il tasso
dinteresse e favorire così la crescita economica.
Tra i suoi obiettivi vi sono, inoltre, quello di rafforzare il MERCOSUR come strumento di
costruzione dellintegrazione latinoamericana, di opporre resistenza allALCA,
di combattere il crimine organizzato e il narcotraffico, e di conformare una nuova
politica nazionale di sicurezza.
La politologa e giornalista Marta Hamecker nel suo lavoro "America Latina
Compito strategico: articolare sinistra dei partiti e sinistra sociale per costruire un
grande blocco sociale antiliberista, presentato nellanno 2001, afferma che
davanti a un Brasile con uno dei contrasti sociali più grandi di tutto il pianeta, con un
tasso di disoccupazione altissimo, tra il 16 e il 25 %, con 182 milioni di ettari incolti
e con 4.5 milioni di contadini senza terra, non cè da meravigliarsi che la sinistra
cresca nelle simpatie popolari, e che le inchieste diano il PT come futuro vincitore delle
prossime elezioni presidenziali.
Allo stesso modo, la Hamecker apprezza la figura di Lula come una delle più elevate a
livello nazionale e che oltrepassa le frontiere. "Lex-dirigente sindacale dei
metallurgici dellABC si San Paolo, non è una figura isolata del sindacalismo
brasiliano, bensì il massimo esponente di tutta una nuova generazione di dirigenti operai
che decide di conquistare i sindacati lottando allinterno della propria struttura
sindacale ufficiale".
Sfogliando ogni giorno i messaggi cablografici, leggendo pubblicazioni e conversando con
esperti è molto difficile intravedere un cambiamento insperato, perché mantenendosi le
tendenze attuali, confermate questa settimana dallIstituto Vox Populi, Lula conta su
una tendenza della bilancia a suo favore di oltre il 60 % delle intenzioni di voto. Tutto
o quasi tutto lo indica già come un vincitore, a meno che accada allultima ora un
avvenimento incredibile. Tuttavia, e osservando con cautela il probabile sviluppo, quello
che è certo è che il risultato raggiunto dalla sua "culla" politica, ossia il
PT, è immenso avendo raggiunto il 50.61 % dei voti per presidente, governatore, senatori,
deputati federali e statali.
Non ci sono dubbi. Si vede chiaramente la spinta del Partito dei Lavoratori del Brasile.
Sono ovvie le impronte del suo travolgente sviluppo.
Enorme potenziale
crescita del petrolio brasiliano
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ottobre 2002 Il Brasile ha una capacità di raffinare 1.9 milioni di
barili di petrolio al giorno, il 98 % di questi negli undici impianti di Petrobras, e ha
necessità di investimenti urgenti per potere soddisfare la domanda interna dei derivati
dal greggio, che cresce in modo accelerato.
In questo contesto il mercato brasiliano di raffinazione ha una possibilità di crescita
molto favorevole, ha affermato recentemente, durante il Congresso Mondiale del greggio
effettuato a Rio de Janeiro, il vicepresidente dellazienda spagnola di Raffinazione
e Mercati di Repsol YPF, Juan Sancho Rof.
La multinazionale iberica considera che larea di raffinazione del petrolio in
Brasile abbia un enorme potenziale di crescita e che attrarrà importanti investimenti nei
prossimi anni.
Repsol YPF ha una partecipazione del 30 % nella raffineria brasiliana Alberto Pascualini,
situata nel sud del paese e controllata dalla statale Petrobras.
Secondo quanto divulgato dallagenzia EFE, il gruppo spagnolo lavora anche in un
progetto congiunto con Petrobras per modernizzare nei prossimi tre anni limpianto
della Alberto Pascualini, che ha una capacità per processare 190.000 barili di petrolio
al giorno.
Rof ha segnalato, inoltre, che gli sforzi del Governo brasiliano per liberalizzare
larea di raffinazione con una legge moderna faciliteranno lo sviluppo del settore,
che negli ultimi anni non ha accompagnato i progressi di altri processi
dellindustria petrolifera nazionale.
Lula
e Serra si disputeranno la presidenza in una seconda tornata
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ottobre 2002 I brasiliani dovranno tornare alle urne per eleggere il
loro Presidente tra Luis Inacio Lula da Silva e José Serra, dopo che sono stati
conteggiati il 98 % dei voti espressi alle elezioni di domenica 6 ottobre.
Lula, candidato di una coalizione di centro-sinistra capeggiata dal Partito dei Lavoratori
(PT), ha ottenuto il 46.44 % dei voti, mentre Serra, della Socialdemocrazia Brasiliana
(PSDB) al Governo, aveva raggiunto il 23.20 %.
Il resto dei voti è stato ripartito tra altri due candidati dellopposizione,
Anthony Garotinho, del Partito Socialista Brasiliano (PSB), ha ottenuto il 17.64 %, e Ciro
Gomes, del Partito Popolare Socialista (PPS), ha ricevuto il 12.03 %.
Le elezioni hanno rilevato una crescita impressionante dei voti ottenuti da Lula e dal
Partito dei Lavoratori, che avrà un numero maggiore di deputati federali e di senatori al
Congresso, hanno precisato gli analisti.
Sorretti dallonda "Ahora es Lula", da una marea di bandiere rosse che ha
ricoperto la maggioranza dellelettorato nelle vie e nelle piazze delle principali
capitali del paese, i candidati del PT dovranno discutere la carica di governatore almeno
in nove stati.
Lapertura di una nuova campagna presidenziale di tre settimane, fino al 27 ottobre,
porterà come conseguenza la riapparizione del fenomeno dellincertezza, sfruttata
dagli speculatori finanziari nelle ultime settimane per ottenere grandi guadagni nei loro
traffici contro la moneta nazionale.
Anche se gli analisti affermano che mai un candidato ha ricevuto in una seconda tornata
meno voti che nella prima, fatto che darebbe un comodo vantaggio a Lula che ha il doppio
dei suffragi di Serra, non potrà certo dormire sugli allori.
Serra ha annunciato che scende immediatamente nella contesa e pretende di approfittare del
dibattito testa a testa per spiazzare il suo rivale facendogli spiegare nei
dettagli i cambiamenti che ha promesso di realizzare nellattuale modello economico
neoliberista.
Il candidato ufficiale Serra tenterà anche di raccogliere i pezzetti della coalizione di
centro-destra che ha appoggiato il Governo uscente di Fernando Henrique Cardoso, tra cui i
voti del Partito Fronte Liberale (PFL), che ha ritirato il suo appoggio nella prima
tornata.
Un alto collaboratore di Lula ha confidato che il PT cercherà di riscattare i suoi
storici legami con il Partito Socialista, che ha appoggiato Garotinho, e anche con
loppositore Ciro Gomes.
Sfide complesse per un Gigante
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settembre 2002 Lultimo impatto del rialzo del real si
è fatto sentire in quasi tutti gli ambienti della società brasiliana, che confida nello
sfidare lattuale crisi economica, con laiuto di un nuovo periodo della
Presidenza, con le elezioni del prossimo 6 ottobre.
Per il prossimo Presidente, che sia Inacio Lula da Silva, José Serra o un altro, il
compito di condurre il gigante sudamericano attraverso rotte prospere sarà una missione
abbastanza complicata, poiché il futuro programma socio-economico non può essere
estraneo alla situazione internazionale imperante né agli accumulati problemi interni.
E noto il fatto che recentemente il Fondo Monetario Internazionale (FMI) ha
consegnato al gabinetto di Fernando Henrique Cardoso un prestito di 30.000 milioni di
dollari per affrontare la situazione del debito estero e di altri mali. Del prestito sono
stati consegnati 6.000 milioni allattuale Governo.
Questo denaro è stato condizionato, tuttavia, al comportamento dichiarato che assumerà
il prossimo Presidente brasiliano, che dovrà rispettare e continuare gli accordi dei suoi
predecessori, fatto che significa che gli altri 24.000 milioni di dollari attendono nelle
casse dellorganismo internazionale i risultati delle elezioni.
Ma i brasiliani sanno fare una politica seria, cosciente dellavverso cammino da
percorrere, che desiderano percorrere con dei benefici per la loro nazione. E in questo
senso tutti i candidati presidenziali, nei loro comizi pubblici, si sono impegnati a
rendere effettivi i loro programmi senza disconoscere determinate impostazioni governative
già ereditate.
La soddisfazione delle necessità alimentari, in un paese di 166.1 milioni di abitanti,
laumento della produttività, linserimento delle sue esportazioni nel mercato
regionale e in quello mondiale, la lotta contro il delitto, i conflitti lavorativi
derivati dalla privatizzazione di importanti aziende, il rafforzamento della moneta
brasiliana, la proprietà della terra e il pagamento del debito estero sono questioni
pendenti su una rinnovata agenda presidenziale.
Ai settori di minori entrate, ma che tuttavia si possono permettere certe spese, a quelli
che non figurano nel computo dei 50 milioni di indigenti, è stata resa molto dura la vita
nel trimestre appena concluso, dato che cè stato un aumento nei prezzi degli
alimenti di un 2.7 %.
Il pane, emblema della sussistenza minima a livello mondiale, dallinizio
dellanno è aumentato del 15.6 %, a causa degli alti prezzi della farina importata.
In un altro ordine di cose, e per illustrare il panorama brasiliano, tra gennaio e luglio
la bilancia commerciale agricola è scesa del 9.85 %, a paragone con lo stesso periodo
dellanno scorso. I prezzi dei prodotti nazionali hanno subito cadute sulle piazze
estere, e gli agricoltori si mantengono in bilico in attesa di migliori opportunità.
Il tempo comincia a segnare il suo conteggio allindietro e lorologio della
sfida presidenziale sta arrivando alla sua ora zero, chiarificatrice per il Brasile. I
sondaggi di opinione favoriscono con un 44 % di intenzioni di voto il candidato del
Partito dei Lavoratori (PT), Inacio Lula da Silva, che è riuscito a mantenersi su
unalta percentuale fino ai momenti finali, qualcosa di molto diverso a quanto
successo nelle sue tre candidature precedenti.
I sondaggi realizzati da Datafolha e da Ibope confermano, allo stesso modo, che il
candidato ufficiale del Partito Socialdemocratico Brasiliano (PSDB), José Serra, sta
guadagnando posizioni, anche se è in svantaggio con Lula, con un 19 % di intenzioni di
voto, mentre il contendente e figura del Fronte Laburista (FL), Ciro Gómez, ha cominciato
a perdere popolarità, posizionandosi più in basso rispetto a prima, contando ora su meno
del 15 % di sostegno.
Già si considera in tutti i mezzi di comunicazione ufficiali, come nelle stime popolari,
che il confronto tra Lula e Serra è inevitabile in una seconda tornata, anche se tutti e
due stanno facendo il massimo per vincere al primo tentativo. Questo significa che
dovranno portare dalla loro parte un indeciso 29 % degli uomini e un 46 % delle donne.
Più
di un milione di brasiliani rifiuta lALCA con manifestazioni pubbliche
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settembre 2002 Oltre un milione di brasiliani ha rifiutato
lArea di Libero Commercio delle Americhe (ALCA), con manifestazioni pubbliche
realizzate in diverse località del paese, ha messo in rilievo un bilancio degli
organizzatori della Giornata degli Esclusi.
Sotto il tema "La Sovranità non si negozia", la mobilitazione è stata
patrocinata da una Segreteria Nazionale capeggiata dalla Conferenza nazionale dei Vescovi
del Brasile (CNOB) e dai Pastori Sociali della Chiesa cattolica, con la partecipazione di
altri 60 enti sociali e sindacali.
Le manifestazioni effettuate nelle capitali dei 27 stati brasiliani sono culminati in una
votazione popolare del plebiscito nazionale contro lALCA, che è stato realizzato
dal 1° al 7 settembre.
I risultati finali e tutta la documentazione della consultazione saranno consegnati al
Presidente della Repubblica, Fernando Henrique Cardoso, il 17 settembre, a Brasilia, e il
giorno seguente allAmbasciatrice degli Stati Uniti, Donna Hrinak.
Secondo i coordinatori del plebiscito, sono state distribuite più di 16 milioni di schede
e allestite decine di migliaia di urne, situate nelle piazze pubbliche, scuole, musei,
stazioni ferroviarie, stazioni di autobus, metro, mercati, chiese, e in altri posti di
grande afflusso della popolazione.
Attraverso le nubi
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agosto 2002 Dal cielo, guardando sotto, la visuale è più estesa,
vantaggio che sarà sfruttato tra pochissimo tempo dagli incaricati di proteggere le
popolate strade brasiliane, fatto per cui si spegnerà virtualmente la tipica sirena dei
poliziotti.
Il 5 settembre prossimo, un dirigibile occuperà il suo posto là sopra per vigilare sulle
grandi vie e su altri punti strategici di Rio de Janeiro. Il segretario della Sicurezza di
Stato, Roberto Aguiar, ha informato che questo modello sarà utilizzato per localizzare
depositi di armi dei narcotrafficanti e movimenti sospetti di veicoli, tra altre
attività.
A unaltezza tra i 330 e i 1.600 metri, il mezzo aereo è capace di resistere
allimpatto di potenti proiettili da arma da fuoco, nel caso venisse attaccato.
Inoltre, ha un ottimo sistema di rastrellamento rimanendo in contatto, per mezzo della
radio, con i veicoli di pattugliamento della Polizia Militare (PM) e con il Battaglione
della Vigilanza delle Strade Veloci.
Questo nuovo metodo attrarrà lattenzione di quasi tutti i passanti e questa è
lidea di base, quella di creare una sensazione di sicurezza popolare e, in
particolare, mettere sullavviso i malfattori che la più "alta" tecnologia
è in agguato.
Con unautonomia di volo di 16 ore al giorno, il dirigibile ha una lunghezza di 40
metri, vola a una velocità di 150 km./h. e può arrivare a unaltezza di 3.000
metri.
Ha una capacità di quattro persone e potrà contare su telecamere e su di
unosservazione di lungo raggio.
Strapazzo tra finanze ed elezioni
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agosto 2002 I brasiliani sono, in questi giorni, più
strapazzati del solito e non a causa della libera fluttuazione della loro moneta nazionale
e per le diverse possibilità di coalizione di fronte alle prossime elezioni
presidenziali, mentre continuavano i negoziati di Brasilia con il Fondo Monetario
Internazionale (FMI).
Per il settimo giorno consecutivo, il real brasiliano è sceso sotto il suo minimo storico
svalutando del 5.3 % il valore raggiunto lunedì 29, che era di 3.18 per dollaro, facendo
sì che la svalutazione accumulata nellanno sia del 27.6 %.
Quasi sulle braci il paese spera di trovare il suo equilibrio per mezzo di un accordo con
lFMI, inviando una delegazione per le trattative alla sede dellistituto
finanziario.
Gli interrogativi sulla composizione del futuro gabinetto e la crisi internazionale di
fiducia hanno contribuito alla mancanza di crediti, allallontanamento degli
investitori, ed esercitano, in uguale misura, pressioni sulla richiesta di dollari e sul
real.
Non sono pochi quelli che attribuiscono certe responsabilità di quanto accaduto lì agli
Stati Uniti, dovuto alle "infelici" dichiarazioni del segretario del Tesoro
statunitense, Paul ONeill.
Costui ha collocato i brasiliani nella lista dei governi corrotti in relazione ai prestiti
finanziari internazionali. Per questo motivo il Presidente brasiliano, Henrique Cardoso,
ha chiesto una ritrattazione di quanto affermato dal funzionario, che si recherà nel Cono
Sud nelle prossime settimane..
Dopo lavvenimento dellincidente, il Dipartimento del Tesoro nordamericano ha
cercato di mitigare la situazione con parole addolcite dicendo che "il Brasile ha
dimostrato la sua. capacità nellutilizzare lassistenza multilaterale in modo
efficace", aggiungendo poi che "continueremo a sostenere lassistenza al
Brasile mentre continuerà la sua solida politica economica".
Poche ore prima, tuttavia, il suo principale attivista aveva assicurato che tutti i paesi
latinoamericani avrebbero dovuto instaurare solide politiche per impedire che gli aiuti
non finiscano nei conti bancari in Svizzera.
Anche quando Cardoso si era manifestato in disaccordo con la relazione, secondo
considerazioni della stampa ufficiale, la tendenza generalizzata è quella di avere
fiducia nel fatto che si raggiunga un accordo favorevole con il Fondo Monetario
Internazionale (FMI).
Il gabinetto brasiliano è cosciente del peso che hanno le opinioni contrarie di questo
tipo, per quanto Washington abbia unascendenza enorme su uno dei principali enti
finanziari a livello mondiale.
Dal FMI ci si aspetta un prestito tra 10.000 e 20.000 milioni di dollari, che serva da
"scudo" al real fino allultimo giorno dellattuale Governo, cosa che
cerca di far durare determinate clausole oltre sei mesi dopo il 31 dicembre.
Molti esperti vedono una relazione inequivocabile tra gli interrogativi statunitensi e le
congetture su come sarà il Brasile nel 2003.
Man mano che si avvicina la sfida elettorale per le presidenziali, il candidato del
Partito dei Lavoratori (PT), Luiz Inacio Lula da Silva, ha affermato recentemente che
governerà con responsabilità fiscale, rispetterà gli impegni del debito estero e
lavorerà per una migliore integrazione allinterno del MERCOSUR e con gli altri
paesi dellarea.
"La responsabilità fiscale e la stabilità dei conti pubblici contraddistingueranno
le politiche del nostro Governo", ha dichiarato in unintervista pubblica.
Tuttavia, senza sapere chi vincerà il prossimo 6 ottobre, il PT è convinto del fatto che
il risultato finale lo daranno le coalizioni risultanti dalle alleanze. In conclusione,
Lula può contare su di un 39 % di simpatizzanti.
Tra i compiti di persuasione di Lula cè quello di convincere la gente che verranno
rispettate le norme fiscali e gli impegni verso lestero, fatti che non lo
allontanano, secondo il PT, dai suoi impegni per un cambiamento sociale a favore della
grandi masse brasiliane.
Limprenditore tessile multimiliardario e senatore José Alencar, leader del Partito
Liberale di centro-destra, si è trasformato in un compagno di viaggio di Lula.
Tutto sembra indicare, secondo i dati della azienda di sondaggio Vox Populi,
che il leader dei lavoratori va avanti lasciando indietro il candidato ufficialista,
leconomista ed ex-Ministro della Salute, José Serra, che è passato dal secondo al
terzo posto. E i candidati del partito al governo della Social Democrazia Brasiliana
(PSDB) e del Movimento Democratico Brasiliano (MSB) sono scesi dal 26 % del mese scorso al
17 % attuale.
In quanto allaccordo con lFMI, Lula si è mostrato cauto e ha preferito non
dare giudizi, anche se non ha tralasciato di segnalare lindebitamento come
responsabile dellindebolimento del real, poiché la nazione ha impegnato un 58.6 %
del suo Prodotto Interno Lordo.
Il real brasiliano continua
la caduta libera
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agosto 2002 - Il real, la moneta brasiliana, ha chiuso la settimana con la
sua quinta caduta quotidiana consecutiva a un minimo storico, mentre la Borsa di San Paolo
ha terminato con una retrocessione ai livelli di tre anni fa a causa dellaumento
dellansia degli investitori in vista delle prossime elezioni. Le azioni
brasiliane si sono ulteriormente ribassate dopo che il Ministro delle Finanze, Pedro
Malan, deludendo le speranze del mercato, ha dichiarato che il paese era in procinto di
concludere un accordo con il Fondo Monetario Internazionale (FMI). Il real fluttua intorno
a 3,015 per dollaro. La moneta, introdotta nel 1994, ha perso il 4.9 % in una settimana e
il 23.2 % nellanno in corso.
Itamar
Franco appoggerà la candidatura presidenziale del Partito dei Lavoratori in Brasile
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giugno 2002 Lex-Presidente e attuale governatore di Minas
Gerais, Itamar Franco, ha annunciato che appoggerà Luis Inácio Lula da Silva nel suo
proposito di diventare il prossimo Presidente brasiliano. "Il mio appoggio è già
definito. Noi marceremo accanto a Lula", ha dichiarato Itamar. Secondo gli esperti,
questa posizione sarà di grande beneficio per il PT quando nel prossimo ottobre verrà
deciso chi assumerà la direzione del paese. A Minas Gerais si concentra l11 %
dellelettorato nazionale, da ciò il significativo valore dellalleanza.
In vista di una pesca di
eccellente qualità
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giugno 2002 Il gigante sudamericano è arcinoto per la sua
portentosa biodiversità, che salta, striscia o nuota per lorgoglio dei brasiliani
che si vantano di conservarla adeguatamente, ma anche di darle un utilizzo sostenibile.
In questo spirito di attenzione e di sfruttamento si sta movendo oggi il settore peschiero
del Brasile, al quale tuttavia manca un tratto di ottimo rendimento. Considerazioni di
esperti affermano, tuttavia, che il Brasile potrebbe arrivare a trasformarsi in un grande
esportatore di pesce, se riuscisse a mantenere il ritmo di espansione raggiunto negli
ultimi tre mesi.
Il Dipartimento di Pesca e Acquicoltura (DPA), del Ministero dellAgricoltura, fa di
tutto per favorire la raccolta di 1.000 milioni di dollari, cifra che diventerà realtà
nel 2005 grazie al crescente sviluppo dellacquicoltura e della pesca del tonno.
Nonostante le prospettive, sono varie le sfide di questa "avventura" e, in
particolare, quella che si riferisce alla cattura in alto mare, in quanto la flotta
oceanica è carente della quantità di imbarcazioni necessarie.
Per questo, in questi momenti esiste un grande forum di discussioni tra quelli che
scommettono per partire oltre i mari e quelli che preferiscono "raccogliere" i
pesci in modo "facile".
I difensori dellacquicoltura si basano sul fatto che il paese conta su di
unampia estensione di bacini e di superfici acquatiche di 5.3 milioni di ettari, che
possono dare 12 milioni di tonnellate di pesce e di crostacei allanno, dove il
gambero sarebbe il re dei re.
In questo senso, si prevede che gli allevamenti di gamberi renderanno, questanno,
come esportazioni, circa 200 milioni di dollari. Attualmente, rappresentano il 12 % delle
esportazioni mondiali del prodotto.
I coltivatori di gamberi brasiliani cercano di emulare quelli della Thailandia, leader in
questo campo, per raggiungere una media di quattro tonnellate per ettaro.
Potenzialità ce ne sono molte, e quello che si cerca di fare, indicano gli esperti, è di
approfittare dellampia piattaforma continentale, dellesteso litorale marittimo
sullOceano Atlantico, delle enormi conche idrografiche e della grande quantità di
laghi e di bacini, per soddisfare la crescente richiesta estera di prodotti peschieri e di
dare pure risposta alle stesse necessità dei brasiliani.
Il consumo di pesce in Brasile potrebbe essere uneccellente opzione, per gli
elementi nutritivi della sua carne e per le possibilità di espansione, che possono
aiutare a coprire le aspettative alimentari dei settori più vulnerabili e più impoveriti
di questa società.
Allarmante tasso di
disoccupazione in Brasile
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maggio 2002 LIstituto Brasiliano di Stato per la Geografia e la
Statistica (IBGE) ha reso noto che nel 2000 circa 11.453.000 brasiliani si trovano senza
alcun vincolo lavorativo, situazione che si mantiene inalterata da allora nonostante
numerosi tentativi governativi per capovolgerla. Il tasso attuale di disoccupazione è del
15 % nella popolazione economicamente attiva. Secondo conferme dellesperto
brasiliano Marcio Pochmann, le zone più colpite sono il nord e il nordest del Brasile,
poiché lAmazonas ha un 21.8 % di disoccupati, Amapa un 21.74 %, Pernambuco un 18.62
% e Rio Grande del Norte un 17.59 %.
Sondaggi di opinione
danno la sinistra come favorita
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maggio 2002 I brasiliani, il prossimo 6 ottobre, decideranno nella prima
tornata elettorale chi potrebbe essere il nuovo Presidente. Quando manca poco più di
cinque mesi, i sondaggi di opinione danno come favorito con il 43 % dei voti il candidato
presidenziale del Partito dei Lavoratori (PT), Luis Inacio Lula da Silva, risultato che lo
pone tra i papabili.
Il Brasile, allo stesso modo, dovrà eleggere i governatori dei 27 stati, oltre a
rinnovare la Camera Legislativa.
A prescindere dal fatto che le inchieste hanno un valore relativo poiché indicano solo
delle tendenze, lIstituto Vox Populi ha rilevato un ampio margine di sostegno per
lex-sindacalista metallurgico di 56 anni, che già si era presentato per le elezioni
del 1989, del 1994 e del 1998. Lula è anche presidente onorario della sua organizzazione
politica.
Molti oppositori hanno sfoderato costanti critiche al PT, affermando che difetta di una
piattaforma per governare e, in tal senso, i punti del Programma della Rivoluzione
Democratica hanno stabilito quali saranno i loro principali obiettivi se riusciranno a
ottenere il potere.
La volontà di affrontare problemi di fondo, come la disoccupazione e il narcotraffico,
sono ai primi posti dei suoi propositi di gestione, ma vi sono anche, in particolare
evidenza, lottenimento di una crescita economica con eventuali riforme agraria,
tributaria e finanziaria, e stabilire inoltre un impegno serio con il pluralismo
democratico.
La rinegonizazione con il Fondo Monetario Internazionale (FMI), il tema del debito estero
e della costruzione di unalternativa allArea di Libero Commercio delle
Americhe (ALCA), figurano pure nellagenda del PT.
Lattuale partito al Governo, la Socialdemocrazia Brasiliana (PSDR) ha ottenuto nelle
inchieste un 17 % di intenzioni di voto per il candidato ufficiale José Serra, poco meno
del 19 % del penultimo sondaggio.
Fernando Henrique Cardoso, attuale Presidente brasiliano, sostiene il candidato
presidenziale della sua organizzazione politica di base, che ancora per poco tempo
svolgerà la funzione di Ministro della Salute, che ha intrapreso la Campagna Sanitaria
contro il Dengue Emorragico, con un saldo di un elevato numero di morti.
Il Tribunale Supremo Elettorale (TSE) ha stabilito una risoluzione mediante la quale si
stabiliscono i limiti e le norme delle probabili alleanze che si potrebbero generare tra i
diversi partiti durante la "crociata" per ottenere il potere, che si profila
tuttaltro che facile da raggiungere.
In Brasile finora era molto frequente imbattersi in un panorama quasi incomprensibile: la
presentazione di un candidato presidenziale arrivava in uno stato dove i suoi probabili
sostenitori stavano "dallaltra parte". Ma a partire dalle nuove regole del
TSE non si potrà essere "amico di sopra e nemico di sotto".
Si è stabilito, pertanto, che i partiti senza propri candidati e senza alleanze nazionali
potranno unirsi negli stati in modo indipendente.
In questo modo, il PT ha la possibilità di allearsi al Partito Liberale (PK) a Minas
Gerais, dando il suo appoggio al governatore José Alencar, e allo stesso tempo il PL a
Rio de Janeiro appoggerà Anthony Garotinho, del Partito Socialista.
Nonostante sia stata accolta favorevolmente dalla maggior parte dei gruppi politici, la
misura deve essere comunque convalidata dalla Corte Suprema, dato che alcuni hanno fatto
rilevare la sua irregolarità.
Gli esperti considerano che la risoluzione permetterà più dinamismo, in quanto, per
esempio, il PSDR può allearsi con il partito di centro-destra, Movimento Democratico
Brasiliano, e che il PT arrivi ad avere in determinate circoscrizioni il benestare di
alcune formazioni minori.
In qualunque modo, il Brasile ha davanti a sé limperativo di dimostrare che
lelezione di un Presidente non è la stessa cosa che acquistare un biglietto della
lotteria. Nelle urne si proietta landamento di una società completa e i brasiliani
dicono di saperlo.
Cardoso ha fiducia nel recupero
dellArgentina
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aprile 2002 Come è stato pubblicato la scorsa settimana dal
Jornal do Brazil, il Presidente brasiliano, Fernando Henrique Cardoso, ha
fiducia nel fatto che lArgentina supererà la propria crisi. Un fatto che sarà
positivo, in primo luogo, per la sua politica interna e anche per gli stati confinanti.
Dalla stabilità argentina dipende, o meno, la continuità delle riduzioni doganali
brasiliane, dato che questo Governo si è visto costretto a prendere tale misura di fronte
al rischio della mancanza di rifornimenti. Il Brasile importa dallArgentina due
terzi del grano che consuma. Cardoso, inoltre, si è mostrato ottimista riguardo allo
sviluppo nel prossimo futuro del MERCOSUR.
Lesercito
del Brasile dà il suo apporto per eliminare il dengue
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febbraio 2002 Con la mobilitazione di 600 uomini, 100 veicoli pesanti e
oltre 35 tende da campo, lesercito del Brasile si unisce ai tentativi di duemila
lavoratori della sanità in una crociata epidemiologica contro il dengue. Autorità di Rio
de Janeiro hanno segnalato che questa malattia, provocata dalla zanzara Aedes Aegypti, ha
colpito 4.688 persone di questa città, e per questo motivo il Governo brasiliano ha
deciso di iniziare lì una campagna per eliminarla, e che durerà dal 4 febbraio al 4
marzo prossimo.
Il Brasile tutela la biodiversità
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gennaio 2002 - La vegetazione lussureggiante e maestosa e la risonante massa
d'acqua che la attraversa e rovescia sulla terra il suo torrente di leggenda sembrano aver
allontanato da sé il pericolo di estinzione. Grazie al lavoro accurato e responsabile
dell'uomo, infatti, il Parco Nazionale brasiliano di Iguazú è stato cancellato dalla
lista dei Patrimoni in Pericolo stilata dall'UNESCO.
Il Parco, la cui formazione risale a 40 milioni di anni fa, durante l'era mesozoica,
costituisce una delle aree subtropicali protette più grandi del pianeta. Situato tra
Brasile e Argentina, che è responsabile della tutela del 35 % del suo territorio, questa
miniera di bellezze naturali e di varietà biologiche incalcolabili ha fortunatamente
superato il momento critico che negli anni passati ha messo seriamente in pericolo la sua
sopravvivenza.
Il parco fu creato negli anni 30 e riconosciuto come patrimonio dell'umanità nei
successivi anni 80.
Oltre a risultare interessante in quanto parte di una frontiera naturale tra due Stati del
Sudamerica, il suo principale valore consiste nell'ospitare specie vegetali e zoologiche
uniche al mondo - qui vivono infatti più di 4.000 specie conosciute di piante vascolari e
più di 700 speci di uccelli. Nella selva risiedono inoltre diverse comunità di indios
molto primitive.
All'interno del parco, le cascate dell'Iguazú, scoperte nel 1541 dallo spagnolo Alvaro
Núñez, sono uno dei luoghi più visitati, fotografati e descritti da letterati e
turisti. Proprio l'elevato numero di escursioni giornaliere, sia via terra sia tramite
elicotteri, ha indotto le autorità brasiliane a ridurre drasticamente la quantità di
visite e a effettuare controlli rigorosi su veicoli e persone. Grazie a questi
provvedimenti, resi operativi sull'intera area del parco, si è riusciti a diminuire i
rischi di inquinamento, anche acustico, e di incendi, oltre a prevenire la frammentazione
dell'ecosistema e a esercitare un controllo più efficace sui cacciatori di frodo, il
tutto a vantaggio della conservazione del suo patrimonio faunistico.
Sono arrivate le piogge ed è
tornata la luce ...
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dicembre 2001 Dopo alcuni mesi passati ad affrontare difficoltà con la
corrente elettrica, la società brasiliana recupererà, a partire da dicembre, parte dei
suoi indici di consumo abituali, secondo quanto ha informato Pedro Parente, coordinatore
generale della Camera di Gestione della Crisi Energetica (CGCE) nel cosiddetto gigante
sudamericano.
Un esteso piano di misure di risparmio energetico è stato preso questa estate in Brasile
di fronte alla prospettiva di un collasso del sistema di produzione e di distribuzione
nazionale, a causa di una prolungata siccità, poiché lelettricità in Brasile è
di tipo idroelettrico.
Parente ha assicurato che gli obiettivi del risparmio saranno di livello inferiore,
fondamentalmente, per il risultato del piano di giugno, che si è trasformato in una
grande polemica pubblica.
"La flessibilizzazione del progetto di risparmio si farà nel settore residenziale e
commerciale, in quanto non contemplerà gli organismi pubblici e industriali, che
manterranno i loro obiettivi di risparmio rispettivamente del 35 e del 25 %", ha
aggiunto il Coordinatore.
I brasiliani non erano abituati a tagli della luce, due o tre volte alla settimana, e
ancor meno a incrementi delle tariffe del servizio dal 50 al 200 % per sanzionare i
consumi di oltre 200 KW. al mese, tuttavia la difficile situazione ha obbligato il Governo
a prendere simili misure.
Una grande campagna di sensibilizzazione sociale è stata realizzata parallelamente al
piano di risparmio, ma questa non si è trasformata automaticamente in
unaccettazione generale, anche se in un certo modo è stata successivamente
recepita.
A partire dal prossimo mese, le tre maggiori città brasiliane come Río de Janeiro, San
Paolo e Belo Horizonte risparmieranno il 12 % del loro consumo abituale, mentre le zone
turistiche allinterno di queste aree risparmieranno il 7 %.
Secondo il funzionario della CGCE, il panorama potrebbe migliorare a seconda delle riserve
di acqua e della precipitazione delle piogge primaverili o parallelamente alla ricerca di
nuove soluzioni per il problema energetico, non solo dal punto di vista idrologico, ma
anche con altre energie alternative.
La ricchezza e la varietà delle risorse naturali brasiliane rendono possibili il
rafforzamento di altre varianti energetiche anche se questi propositi implichino costi
considerevoli in ricerca e in tecnologia. Lo scarto vegetale della canna da zucchero, come
fonte indiretta di luce, guadagna credito tra gli esperti tra le diverse varianti, oltre
alle grandi possibilità di "sfruttamento" offerte dai venti come generatori di
energia eolica.
Come pure si stanno verificando le proprietà degli scarti delle coltivazioni di riso o il
residuo di altri cereali o dei prodotti del legno come la carta e la cellulosa.
Lenergia in Brasile è, come in tutte le parti del mondo, sinonimo di crescita, ma
entra anche nel campo dei diritti sociali che lo Stato mette a disposizione di ognuno dei
cittadini. La stabilità politica ed economica potenzia una distribuzione più equa della
ricchezza, e il Governo brasiliano è cosciente della grande sfida che nel 2002 lo aspetta
in questo ambito
Guadagna terreno
l'energia eolica
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ottobre 2001 In Brasile l'energia eolica naviga con il vento in poppa,
aspetto dovuto a un deficit di energia elettrica che da giugno obbliga il 70 % della
popolazione a ridurre i propri consumi.
Il Programma di Emergenza dell'Energia Eolica (Proeólica), approvato dal Governo in
luglio, ha l'obbiettivo di riuscire, entro dicembre 2003, una capacità generativa pari a
1.050 megawatt/ora, cinquanta volte l'attuale potenza di questa fonte energetica.
Questo obiettivo è stabilito avendo la garanzia d'acquisto d'energia eolica dell'impresa
statale Eletrobrás, per un periodo di 15 anni a un prezzo minimo di 60 dollari a
megawatt. A ciò si deve aggiungere un incentivo per favorire i progetti che iniziano a
operare più rapidamente.
Il coordinatore del Centro Brasiliano d'Energia Eolica, Everaldo Feitosa, ha dichiarato
all'agenzia Tierramérica che il Proeólica creerà un mercato in grado di attrarre gli
investimenti di aziende nazionali e straniere, in modo che la meta sarà sicuramente
superata.
Laura Porto, ingegnere e coordinatrice generale dell'area dell'Energia Rinnovabile del
Ministero di Miniere ed Energia, ha stimato che la capacità potenziale dei venti
brasiliani è, secondo una prima stima, di 143.000 megawatt/ora.
Tale dato è pari al doppio della capacità installata nel paese, che si basa,
soprattutto, su centrali idroelettriche.
La produzione di energia eolica non è fattibile economicamente in tutte le aree del
paese, ma pare sia possibile in circa il 20 % di esse, secondo Porto, il che assicura che
perfino il Brasile "potrà esportare energia".
Una delle aree più promettenti è il nord-est, la regione in cui vi sono le minori
risorse idriche, ma più favorita dai venti.
Secondo Everaldo Feitosa, solo il nord-est fornirà una "capacità effettiva" di
circa 2.100 megawatt nei prossimi quattro o cinque anni.
Il costo dell'energia eolica in Brasile è di circa il 70 % superiore di quella
idroelettrica, ma la tendenza è al ribasso, secondo gli specialisti.
Secondo Porto, invece, i costi dell'energia idroelettrica tendono ad aumentare,
specialmente in rapporto ai costi ambientali, dovuti all'allagamento di estese aree
boschive e agricole, necessario per creare i bacini artificiali. La fornitura agli utenti
finali è anche costosa, poiché i fiumi che possono essere utilizzati sono lontani dai
grandi centri urbani.
L'energia eolica anche nei settori tecnologico e delle leggi, ha guadagnato terreno. Il
Brasile è già in grado di produrre turbine e si espande l'industria: l'azienda tedesca
Wobben ha inaugurato all'inizio del mese di ottobre la sua seconda fabbrica di turbine.
Il Brasile conta, inoltre, su "una delle leggi più avanzate del mondo", che
assicura l'economicità dei "migliori giacimenti", come Feitosa chiama le aree
ventose.
Il Governo intende attualmente aumentare l'importazione di elettricità da Argentina,
Uruguay e Venezuela e acquista gas naturale boliviano e argentino per alimentare nuove
centrali termoelettriche e superare così la crisi energetica entro due o tre anni.
Pare, però, che sia arrivata l'ora definitiva per la diversificazione energetica.
La malaria non è invincibile
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ottobre 2001 - Un programma del Governo e dei municipi brasiliani può
diventare un esempio di guerra alla malaria, dopo aver ottenuto una riduzione del 43 % dei
casi registrati nel primo semestre dell'anno rispetto a quelli dello stesso periodo per il
2000.
Questo risultato, che determina un'inversione rispetto al forte aumento che si registrava
dal 1998, è dovuto al Piano d'Intensificazione del Controllo della Malaria in Amazzonia
(PIACM), che è iniziato da circa 15 mesi.
Secondo la Fondazione Nazionale della Sanità (FUNASA), organismo del Ministero della
Sanità che sovrintende al PIACM e ad altre iniziative contro le malattie endemiche,
nell'Amazzonia brasiliana, un'area boschiva che occupa più della metà del territorio
brasiliano, si concentra il 99,7 % dell'incidenza della malaria.
La malaria, chiamata anche paludismo, è endemica in molte parti del mondo, in zone
tropicali umide dove abbondano le acque stagnanti, e le sue vittime sono gli abitanti più
miseri dei paesi poveri, che generalmente hanno carenze di servizi sanitari di base.
La malattia, che uccide fino a tre milioni di persone l'anno, è trasmessa dalla zanzara
Anofele, che vive fino a 3.000 metri d'altitudine e inocula il parassita plasmodio
nell'organismo umano.
L'allarme è scattato in Brasile nel 1999, quando si sono registrati 630.747 casi, il 34,2
% in più del 1998, dopo che per vari anni si era registrata una flessione.
Pertanto le autorità sperano d'arrivare ad una riduzione del 50 %. Quest'inversione di
tendenza è dovuta al fatto che il Governo ha messo al primo posto il problema, mettendo
in essere una serie di azioni unitamente ai municipi, ha spiegato ad IPS il coordinatore
del PIACM, José Lazaro de Brito Ladislau.
Il PIACM prevede il coinvolgimento di 20.000 persone, l'aumento di personale tecnico,
l'ampliamento di quasi il 60 % della rete di laboratori diagnostici, l'acquisto di veicoli
e attrezzature e, specialmente, il rafforzamento dell'organizzazione sanitaria dei
municipi.
La rapidità della diagnosi e il trattamento immediato per interrompere la catena del
contagio sono decisivi per il controllo dell'epidemia, ha commentato De Brito Ladislau.
Per questo è stata aumentata del 58 % la quantità di laboratori in Amazzonia.
Il coinvolgimento e il lavoro dei tecnici sanitari dei comuni, che lavorano in stretto
contatto con la popolazione, sono fattori importanti in questo compito.
I sintomi della malaria si manifestano circa 12 giorni dopo che la zanzara contaminata
punge la persona. Adonias Correia da Silva, tecnico di laboratorio, ha spiegato che dopo
quattro giorni, se la persona non è debitamente trattata, questa diviene trasmettitrice
del parassita che causa l'infermità.
Da Silva, che lavora nella FUNASA da 16 anni, che esercita in Paragominas, uno dei
municipi più colpiti dello stato del Parà, in cui si concentra il 45 % dei casi del
paese.
Secondo il coordinatore del controllo delle malattie endemiche nel Parà, Amiraldo
Pinheiro, Paragominas è, con 70.000 abitanti, uno dei municipi che ha ottenuto uno dei
migliori successi contro la malaria, perché ha ridotto a un terzo nel primo semestre
dell'anno, gli 8.400 casi registrati nell'uguale lasso di tempo del 2000.
Da Silva ha dichiarato a IPS che vi sono comunità rurali, in cui "il 100 % delle
persone era infettata".
I risultati positivi nella guerra contro la malattia sono cominciati aumentando da due a
sei i laboratori del municipio, installandoli nei luoghi più infettati e coinvolgendo
più di 60 nuovi agenti sanitari municipali.
Il tecnico ha segnalato che nel passato la metà degli esami davano esito positivo, ma
questa proporzione "è passata a meno del 30 %", il che fa capire che vi è una
maggiore attenzione da parte delle persone che presentano qualsiasi sospetto di essere
infettate dalla malaria, le quali informano i sanitari appena hanno "febbre o mal di
testa", il che migliora il controllo.
La migliore strutturazione dei servizi municipali, obiettivo della politica di
decentralizzazione, assicura la "sostenibilità" del PIACM, ha evidenziato De
Brito Ladislau, medico che da quasi 23 anni lavoro per la FUNASA.
La storia della malaria in Brasile registra avanzate e indietreggiamenti. Negli anni '40,
la malaria attaccava un brasiliano su sette e si registrava una media di sei milioni di
casi l'anno, ma una forte campagna di prevenzione riuscì a ridurre la quantità degli
infetti a circa 100.000 l'anno.
Tuttavia, l'incidenza della malattia cominciò a crescere negli anni '70, dovuta
all'aumento della popolazione dell'Amazzonia, stimolata dal Governo.
Per fortuna, i tipi di malaria esistenti in Brasile sono meno letali di quelli africani.
Le morti registrate dalla FUNASA sono limitate a 187 nel 1999 e a 132 nell'anno seguente.
Il Coordinatore del PIACM ha evidenziato che il nuovo orientamento è quello di non
ripetere campagne intermittenti, ma istituire un controllo permanente, basato sui servizi
municipali e su una rete di vigilanza che permette l'intervento degli organismi centrali
nei punti critici.
De Brito Ladislau ha sottolineato che la malaria si espande con gli spostamenti della
popolazione, e il 60 % dei casi si concentra nei nuovi insediamenti rurali, istituiti
dalla riforma agraria.
Anche la costruzione di grandi centrali idroelettriche provoca situazioni di rischio,
poiché migliaia di lavoratori con le loro famiglie vengono attratte in queste località
non bonificate.
Il medico ha concluso segnalando che l'esperienza ha rivelato che le strutture locali di
controllo sono le più efficaci, il che permette di prevedere una riduzione più
accentuata dell'incidenza della malaria, con il concretizzarsi di tutti i mezzi previsti
nel piano fino al prossimo anno.
Cardoso
espone il suo punto di vista su temi incandescenti latinoamericani.
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ottobre 2001 - Il Presidente del Brasile, Fernando Henrique Cardoso, ha messo
in discussione la mancanza di protagonismo dellOrganizzazione delle Nazioni Unite
nei processi di portata mondiale e il distacco degli organi finanziari internazionali
dalle necessità dellumanità, che colpiscono i paesi meno sviluppati e generano
più povertà.
Durante la sua visita ufficiale in Ecuador, Cardoso ha stabilito dei punti fermi su una
visione particolare in questioni vitali del mondo e dellAmerica Latina.
Il Presidente ha reiterato il suo consenso riguardo a una top tax o
imposizione di tasse sulle transazioni delle corporazioni finanziarie internazionale per
finanziare programmi di lotta alla povertà e affrontare la speculazione monetaria di
questi enti.
Tra le sue dichiarazioni spicca la differenziazione fatta tra terrorismo e la lotta dei
gruppi rivoluzionari, riferendosi concretamente alle forze belligeranti in Colombia, verso
cui ha mantenuto le distanze, e la visione degli Stati Uniti.
Qualche settimana fa, il segretario di Stato degli Stati Uniti, Colin Powell, aveva
inserito le Forze Armate Rivoluzionarie della Colombia (FARC) e lEsercito di
Liberazione Nazionale nei gruppi che, secondo quanto pensa, sono considerati terroristi.
"Credo che bisogna distinguere. Una cosa sono i gruppi guerriglieri, anche quando
fanno ciò che fanno: attentati inaccettabili che sono vicini al terrore, però hanno un
legame politico interno e la ricerca di una strada politica interna", ha sostenuto il
Capo di Stato brasiliano.
Per Cardoso, parlando in una conferenza stampa assieme al Presidente ecuadoriano Gustavo
Noboa, cè molta differenza tra la guerriglia e "il terrorismo internazionale
che non propone nulla, ma distrugge".
"Senza appoggiare gli attentati che eventualmente fanno i guerriglieri in Colombia,
bisogna stare attenti a non identificare affrettatamente il terrorismo in generale e la
lotta in quel paese", ha sottolineato.
Questo tema è scaturito nel contesto di una condanna di Noboa allassassinio in
Colombia dellex ministro della Cultura sequestrata Consuelo Araujo Noguera,
assassinio che le FARC attribuiscono allEsercito, ciò che ha ripudiato anche
Cardoso, per il quale questo fatto sicuramente cambierà il corso dei colloqui di pace nel
paese vicino.
Per gli analisti locali, le aspettative della sua visita confermano che il governante del
gigante latinoamericano mantiene una propria voce nel continente, connessa agli interessi
della regione. Con questo ha corrisposto alle aspettative locali.
In
Brasile si ricercano rimedi per infiammazioni e cancro
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settembre 2001 - Secondo uno studio di scienziati brasiliani, la lipoxina, una
sostanza prodotta naturalmente dallorganismo umano, pare essere un probabile rimedio
per le infiammazioni e per i tumori.
La ricerca in corso sta per essere sviluppata congiuntamente dallUniversità Statale
di Río de Janeiro (UERJ) insieme a quella di Harvard, Stati Uniti, secondo quanto
rivelato dal quotidiano Jornal do Brasil.
La lipoxina, identificata dal biochimico Charles Serhan, nel 1984, che possiede il
brevetto per sintetizzare sostanze analoghe, è un elemento fondamentale per il sistema di
difesa del corpo.
La farmacologa Iolanda Fierro, della UERJ, che segue la ricerca, spiega che quando il
sistema immunitario trova un focolaio d'infezione, globuli bianchi o leucociti sono
inviati sul posto per distruggere linvasore.
A questo punto, i leucociti liberano delle sostanze che attaccano batteri e virus, ma che
a loro volta sono nocivi alla salute dellorganismo.
La lipoxina regola la produzione di questi antibatteri per evitare danni alla salute
dellorganismo umano.
Il nuovo farmaco in fase di ricerca avrebbe le caratteristiche di un formidabile "due
in uno", perché da un lato potrebbe essere usato come antinfiammatorio in casi di
artriti, per esempio, e al medesimo tempo impedirebbe la progressione dei tumori.
Prove di laboratorio mostrano che la lipoxina ha un'efficacia del 60 % come inibitore
nella formazione di vasi sanguigni, da cui entrano in circolazione nutrimento e ossigeno,
indispensabili alla crescita dei tumori.
La farmacologa brasiliana ha rilevato che lo svantaggio della miracolosa sostanza è che,
essendo molto sensibile alla luce e alla temperatura, è molto instabile.
Allo scopo, Fierro e Serhan, che hanno già lavorato insieme a Harvard, stanno cercando di
sintetizzare sostanze con le stesse proprietà.
E' stata comunicata la notizia che il laboratorio Berlex-Shering, che ha sede in
California, si è interessato alla ricerca e sta già facendo prove su animali, i cui
risultati saranno resi noti nel 2002.
La
sinistra ha trionfato nelle elezioni municipali
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novembre 2000 - Prensa Latina riporta che la maggioranza delle città
brasiliane, in cui sono stati eletti i sindaci domenica 29 ottobre, si è riempita di
bandiere rosse, sventolate in molteplici feste popolari fino alle prime ore di lunedì,
per celebrare il travolgente trionfo della sinistra.
Nel secondo turno delle elezioni municipali, il Partito dei Lavoratori (PT), ha vinto in
13 delle 16 città in cui era in ballottaggio, compreso cinque capitali: San Paolo, Porto
Alegre, Recife, Goiana e Belén.
La vittoria schiacciante del PT a San Paolo, dove la candidata eletta Marta Suplicy ha
ottenuto il 58,51 % dei voti, contro Paulo Maluf, che ha raccolto il voto conservatore di
destra, ha riempito di simpatizzanti armati di bandiere rosse le vie centrali della
maggiore città del Sudamerica.
Questo PT delle lotte sociali che emerge oggi con vittoria - ha detto con orgoglio la
cinquantacinquenne carismatica psicologa - è il PT del rosso e della stella della
speranza.
Priva di esperienze amministrative, ma con una rispettabile immagine di donna dignitosa e
onesta, Doña Marta, come familiarmente viene chiamata dai suoi ammiratori, ha contato sul
solido appoggio della più ampia coalizione delle forze politiche di San Paolo, ansiosa di
restituire onorabilità allamministrazione pubblica.
Per questo, nelle sue prime parole di ringraziamento ai più di tre milioni di votanti che
lhanno eletta, ha segnalato che il suo trionfo è dovuto alla forza del Partito dei
Lavoratori.
Il concetto generalizzato di onestà e di amministrazione efficiente ha determinato il
successo di Tarso Genro, con il 63.51 % dei voti, a Porto Alegre, dove il PT inizia il suo
quarto mandato consecutivo.
Il partito della stella rossa ha conquistato per la prima volta il governo di Recife,
capitale della zona nord-est, il Pernambuco, e ha ripreso il controllo di Goiana, Goias,
dove si trova il Distretto Federale, e di Belén, nello Stato settentrionale Para,
posizionandosi nei quattro angoli del Paese.
Le elezioni municipali terminate domenica, hanno segnalato analisti locali, hanno definito
lo scenario politico nel quale avranno luogo le votazioni presidenziali del 2002.
Le urne si sono colorate del rosso del PT e del Partito Comunista del Brasile, il rosso
della sinistra, ha dichiarato lopinionista Teodomiro Braga nellinfluente
Jornal do Brasil.
Questi risultati, concordano gli osservatori, traducono il sentimento di insoddisfazione
che prevale oggi nei grandi centri urbani del paese, dove predominano la disoccupazione,
la povertà e la violenza.
Grazie a unardua e meticolosa costruzione dei governi locali, caratterizzati
dallefficienza e alla dimostrazione di essere la forza politica più etica del
Paese, il Partito dei Lavoratori ha ricevuto un messaggio di approvazione che giustifica
la festa, senza timore nellesibire le bandiere rosse.
Grandi città in campagna elettorale
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ottobre 2000 - Il prossimo 29 novembre, in 31 dei 57 maggiori municipi
brasiliani si terrà la seconda tornata elettorale per eleggere i sindaci e i consiglieri,
dopo che nel primo turno del 1° del mese, i partiti della sinistra hanno ottenuto
risultati molto significativi.
Alla prima tornata ha partecipato al voto l85 % degli oltre 108 milioni di elettori,
convocati in più di 5.500 località.
In questa seconda giornata elettorale si decide il potere municipale in città molto
importanti come San Paolo, la maggiore del Brasile, con 15 milioni di abitanti, Rio de
Janeiro, con 5 milioni e uno dei grandi centri del potere politico nazionale, oltre a Belo
Horizonte, Fortaleza, Curitiba e Porto Alegre.
Partecipano alle elezioni 26 milioni di brasiliani e la vittoria andrà al candidato che
otterrà il 50 % più uno dei voti.
Adesso la sfida per i concorrenti che si confronteranno domenica 29, consiste nel
concordare delle alleanze con i candidati sconfitti al primo turno, per ottenere i voti
dei loro sostenitori.
Per questo, la pratica lo dimostra, si dimenticano le liti del primo momento nel quale la
disputa era di "tutti contro tutti". Le fazioni sono già definite e
simpone lunità anche quando non si è esattamente un compagno
dideologia.
A San Paolo, la battaglia per il municipio (il cui sindaco uscente, Celso Pitta, un uomo
di Paulo Maluf, attuale candidato, è stato più volte accusato di corruzione), è tra il
candidato del Partito dei Lavoratori (PT), la psicologa Marta Suplicy e Maluf.
Suplicy, 55 anni, ha ricevuto il sostegno del 38 % dei voti nella prima tornata. Con
meraviglia di molti, ha ora lappoggio del partito di Governo Partito
Socialdemocratico Brasiliano (PSDB) e del governatore paulista Mario Covas, acerrimo
nemico di Maluf.
Pochi dubitano che la vittoria ricadrà sulla carismatica Marta Suplicy, ex deputata,
sposata con il senatore Eduardo Suplicy, presentatrice al Congresso di una legge che
permetterebbe il matrimonio tra omosessuali.
A Rio de Janeiro, lattuale sindaco Luis Paulo Conde, del reazionario Partito Fronte
Liberale (PFL), è spalleggiato dal governatore Anthony Garotinho, che ha assunto
lincarico sotto le bandiere del riformista Partito Democratico Laburista (PDT) di
Leonel Brizola.
Linteressante nel panorama politico di Rio è che Brizola, le cui possibilità di
occupare il municipio sono colate a picco, ha dato il suo appoggio a Cesar Maia, padrino
politico di Conde nelle elezioni del 1996 e ora suo concorrente nel 2000.
Altro fatto rilevante è che il PT ed il PDT, tradizionali partiti della sinistra
brasiliana, si fronteggeranno a Porto Alegre, dove fino a poco tempo fa hanno governato
assieme, e anche a Londrina, importante città del Paraná.
Per la sinistra nel suo complesso, la prima tornata elettorale è stata un successo, se si
tiene conto del considerevole numero di municipi ottenuti, comparati con le precedenti
elezioni.
Il PT, dello storico leader metalmeccanico Luis Ignacio Lula da Silva, si è consolidato
come il quarto maggior partito del Brasile e ha vinto in 185 municipi, un notevole salto
rispetto ai 113 della precedente contesa.
Questo raggruppamento disputerà il secondo turno in 16 città con più di 200.000
elettori e, per lo meno a San Paolo e a Porto Alegre, secondo le indicazioni dei sondaggi,
è sicura la vittoria.
Un altro partito della sinistra che ha avuto un notevole progresso, è stato il Partito
Socialista Popolare, con 158 municipi, il 379 % in più del 1996, quando ne ottenne 33. Il
29 sarà in lizza in cinque grandi città.
Dati del Tribunale Superiore Elettorale, hanno mostrato che il PSDB del presidente
Fernando Henrique Cardoso ha ottenuto il 15,8 % del totale degli 80 milioni di elettori,
il maggior numero, ma ha perso 204 governi municipali.
Al secondo posto è rimasto un altro partito di governo, il Partito Movimento Democratico
Brasiliano (PMDB), con il 15,5 % dei voti. Ha vinto in 1.245 città, 50 in meno del 1996.
Il partito di destra Fronte Liberale ha ottenuto il 15,18 %, ed è salito da 933
municipalità a 1.023.
Per i politologi, queste elezioni municipali marcano la polarizzazione degli elettori tra
la destra e la sinistra, con una tendenza favorevole verso questultima.
La vittoria ottenuta dal cartello delle sinistre, fa supporre che lo storico candidato del
PT, Lula da Silva, si ripresenterà alle elezioni presidenziali del 2002, nelle quali
saranno in gioco anche i Governi statali.
E
morto Barbosa Lima Sobrinho, coscienza pubblica del Brasile
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luglio 2000 - Abituati alla sua prosa sicura, acuta, alla sua venerabile figura
nella presidenza di tutte le iniziative cittadine a favore della dignità, della
solidarietà, della giustizia, sembrava che avremmo avuto sempre tra noi il giornalista
brasiliano José Alexandre Barbosa Lima Sobrinho, che, a 103 anni, possedeva la forza e la
volontà degli uomini buoni.
Barbosa Lima è stato sempre un esempio per i brasiliani, sia per il semplice cittadino,
già abituato alla sua parola affilata per denunciare i mali politici, come soleva dire,
che hanno sempre accompagnato questa nobile terra del Sud America, sia per i suoi colleghi
del mestiere che non lo videro mai ammorbidire né tacere la verità.
Non aveva mai smesso di scrivere. Nemmeno quando il glaucoma rese cieco uno dei suoi occhi
e gli anni gli tagliarono lagile passo. Ogni domenica, dal 1929, appariva uno dei
suoi articoli nel brasiliano Jornal do Brasil, scritto con la sua vecchia Remington, che
chiamava sua compagna di lotta. Mai pensò di cambiarla con un moderno computer.
Morendo, questo 16 luglio, ha lasciato terminato il suo consueto testo domenicale.
Nato a Pernambuco nel 1893, avvocato. Ho conosciuto Barbosa Lima Sobrinho sei anni fa,
allorché, appena arrivata in Brasile come corrispondente di Prensa Latina, gli avevo
fatto una visita di cortesia allAssociazione Brasiliana della Stampa (ABI),
istituzione che aveva presieduto fino alla fine dei suoi giorni. E non solo di nome,
poiché ogni mercoledì, immancabilmente, partecipava, ben vestito, elegante, alle
riunioni del Direttivo, firmava i documenti di rigore e conversava con le decine di
giornalisti che accorrevano a salutarlo, a chiedere un consiglio, una collaborazione, uno
scambio di idee sulla situazione del paese.
Con me è stati sempre chiaro e preciso: "Questa è casa sua e la casa di tutti i
cubani. La casa di Fidel Castro", mandando immediatamente a cercare il testo del
documento presentata alla Camera dei Deputati il 30 novembre 1960, a cui aveva dato il
titolo Cuba è un dovere del Brasile, a sostegno della Rivoluzione Cubana.
Gli incontri sono stati vari e per diversi motivi, di cui il più importante: parlare di
Cuba.
Il 13 agosto 1997 aveva mandato, per mio tramite, uno dei suoi libri autobiografici al
presidente Fidel Castro in occasione del suo compleanno. La dedica diceva pressappoco:
Spero che viva tanti anni come me, per la sfortuna dei nordamericani e per la felicità
del tuo popolo.
In seguito siamo stati insieme in altre due occasioni solenni: la consegna della medaglia
Félix Elmuza che gli aveva assegnato lUnione dei Giornalisti di Cuba e che ho avuto
lonore di apporgli nel suo ufficio dellABI, in una bella serata a Río de
Janeiro, quando i discorsi si erano estesi e si conversava di politica internazionale, un
argomento che lo aveva sempre appassionato. Tanto quanto lo stesso Brasile.
"Non merito tanto onore" mi aveva detto umilmente, come se la medaglia
doro sul suo petto non fosse più che meritata. Lui, che aveva insegnato tanto a
tutti noi che avevamo abbracciato questa professione, dando un esempio di lealtà ai suoi
principi politici.
Laltra avvenne quando Prensa Latina gli conferì la Targa commemorativa per il 40°
anniversario della fondazione dellagenzia. Eretto, sempre di buon umore, aveva
ricevuto la decorazione dicendo chiaro e forte:"Sappiate, compagni di Prensa Latina,
che potrete sempre contare su di me".
Ed è stato così. Non ha detto mai di no quando è stato necessario esprimere la sua
solidarietà con Cuba, un paese che aveva amato e rispettato. Aveva ricevuto, nel suo
vetusto ufficio del 7° piano dellABI, circondato dal suo fedele scudiero Henrique
Miranda, giornalisti, artisti plastici, diplomatici e tutte le persone di Cuba che avevano
voluto conoscerlo e rendergli omaggio.
Ricordo una sera che ci eravamo incontrati e mi aveva detto: "Che cosa serve? Me lo
dica, che per Cuba sono disposto a fare quello che sarà necessario".
Così era Barbosa Lima Sobrinho che aveva fatto della dignità un baluardo per vivere. Lo
aveva dimostrato in innumerevoli occasioni, sempre che ci fosse bisogno di collocare gli
interessi nazionali in primo piano.
Aveva fatto del giornalismo la sua arma di fede. Governatore della sua natale Pernambuco
(1948-1951), eletto tre volte deputato federale (1934, 1945 e 1958), era stato il primo a
firmare il testo che chiedeva nel 1992 limpeachment del presidente Fernando Collor
de Mello, accusato di corruzione, al Congresso Nazionale, e firmava tutte le denunce
contro la privatizzazione delle ricchezze statali, contro la rielezione del presidente
della Repubblica.
Nella sua colonna settimanale denunciava, spezzava complotti, metteva in guardia, dava
impulso a campagne nazionali. Aveva fatto del giornalismo un arma di combattimento che non
abbassò mai, che mai utilizzò per suo provento personale.
Per questo, nel 1999, una scuola di samba brasiliana gli aveva reso il massimo omaggio a
cui aspira un personaggio pubblico a Rio de Janeiro: essere il tema della figurazione di
samba che accompagna la sfilata della scuola attraverso il viale del Marchese de Sapucai.
In una gigantesca carrozza, sormontata da un cuore rosso, una nipote e una bisnipote del
granduomo lo rappresentavano, ricevendo lintenso applauso della popolazione.
Barbosa Lima Sobrinho ci ha lasciato fisicamente. Rimane la sua opera in migliaia di
articoli, 50 libri, documenti
, ma soprattutto resta il suo esempio personale. Come
si dice in Brasile, lui ci mancherà molto.
Quando avrò la terra
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giugno 2000 - La Terra, con la maiuscola, è la casa di tutti. Ebbene, quando
si tratta della terra
il problema fondamentale non è la scoperta, ma è insito
nella sua da secoli ingiusta distribuzione. Liniquità riguardo alla proprietà, non
è affatto prerogativa di un paese, ma le recenti azioni del Movimento dei Senza Terra
(MST) in Brasile, mettono questo in evidenza.
Percentuali e numeri sono quasi sempre guardati con scetticismo, perché è riconosciuto
che possono essere manipolati per adattarsi a qualsiasi tesi. Basta trovare il lato adatto
a dimostrarla.
Tuttavia ogni regola ha la sua eccezione e ce ne sono di eminentemente chiarificatrici,
capaci di tratteggiare al volo una situazione.
Il Brasile è niente meno che il quinto paese più esteso del mondo, con una superficie
totale di 8.547.403 chilometri quadrati e la sua popolazione è di 162.161.707 abitanti.
Uno dei punti principali del problema agrario brasiliano, adesso negli articoli per il suo
aggravarsi, poggia sul fatto che meno del 3 % della popolazione accaparra il 60 % delle
terre coltivabili.
In quanto, se queste cifre non fossero sufficienti per dimostrare la spaventosa
disuguaglianza, il Ministro dello Sviluppo Agrario (incaricato della riforma agraria),
Raul Jungmann, ha dichiarato recentemente al giornale Folha di San Paolo, che
si "sospetta" che i titoli di proprietà di circa il 75 % di questi latifondi
siano falsi.
Significherebbe che 3.065 possidenti terrieri brasiliani "potrebbero" stare
occupando illegalmente circa 70 milioni di ettari. Jungmann ha indicato che il Governo
confischerà le terre delle proprietà non convalidate per ridistribuirle.
Il giornale ha aggiunto che il Governo ha ricevuto soltanto (fino ad aprile) documenti di
proprietà di 5 dei 93 milioni di ettari che formano i grandi latifondi.
Deve essere ricordato che, al suo arrivo al potere nel 1961, Joao Goulart aveva cominciato
ad adottare misure legislative per determinate riforme di base, tra cui
lespropriazione di terre non sfruttate. Ma, come è noto, nel marzo del 1964 il suo
Governo fu sconfitto, fatto che arrestò il programma sul riordinamento della proprietà
della terra.
Ventanni dopo come direbbe Alessandro Dumas viene creato il Movimento
dei Senza Terra. I contadini senza proprietà decisero di occupare i terreni improduttivi
e di lottare per i titoli di proprietà nei tribunali.
Unazione provocata dal fatto dellevidente lentezza della riforma agraria, la
cui applicazione è assicurata dalla stessa Costituzione del Brasile.
Anche se lattuale Governo del presidente Fernando Henrique Cardoso assicura che dal
1994 sono stati distribuiti oltre 14 milioni di ettari, quasi il doppio della terra
consegnata nei 35 anni precedenti, i dati del MST riferiscono che 4.9 milioni di famiglie
brasiliane sono ancora senza possesso di terre.
Si sono appena intaccate le profonde disuguaglianze sociali. E per questo che, nel
maggio scorso, oltre 30.000 membri del MST negli stati di Pernambuco, Minas Gerais, Río
Grande do Sul, Sao Paulo, Paraná, hanno occupato gli edifici pubblici dei ministeri delle
Finanze e dello Sviluppo Agrario e, a Rio de Janeiro, la sede della Banca Nazionale dello
Sviluppo Economico e Sociale.
Il Governo ha risposto con violenza un morto a Curitiba, decine di feriti,
centinaia di arresti alla giornata della disobbedienza civile, ma il capo del MST,
Jose Rainha Junior, ha reiterato che continueranno ad avvalersene contro
lingiustizia.
Durante le proteste è stata anche pretesa la sistemazione definitiva di oltre centomila
famiglie accampate in 504 proprietà di terre improduttive occupate.
Di recente, la rivista Istoe ha informato che Almir Guedes Soriano, presidente
dellUnione Democratica Rurale (raggruppamento di grandi proprietari terrieri), ha
minacciato una reazione armata di fronte alle invasioni contadine e ha affermato che
"se la difesa delle (loro) terre occorre che sia fatta con le armi, allora saranno
pronti a sparare".
Dirigenti del MST hanno criticato il Governo di Cardoso per lo schema di riforma agraria
che verrà applicato, il quale parte dal pagamento delle terre improduttive ai
latifondisti, procedimento che considerano lungo e costoso, e del quale si sono fatte
denunce per frodi multimilionarie.
Il presidente del Consiglio dei Vescovi del Brasile, Dom Jayme Chemello, ha sostenuto che
questo paese non sarà democratico senza riforma agraria, che significa di fatto che le
misure adottate sono insufficienti.
Il meraviglioso Carnevale
brasiliano.
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marzo 2000 - Sotto un sole che spacca le pietre in unestate
australe che sembra non dovere mai finire, in Brasile si sono conclusi in questi giorni i
tradizionali Carnevali, considerati i più fastosi e divertenti del pianeta, questa volta
dedicati ai 500 anni dalla scoperta di questa terra sudamericana da parte del Portogallo.
Dal Nordeste, dove si balla il frevo, fino alla meridionale Río de Janeiro, che è
la Mecca del Carnevale con le sue scuole di Samba e la proverbiale bellezza delle sue
donne e degli uomini - molta gente si domanda da dove sbuchino tanti corpi perfetti in
questo periodo dell'anno - il regno divino della festa pagana.
In Brasile tutta la popolazione si dedica ai festeggiamenti. Salvo eccezioni di chi
preferisce - perché il portafogli glielo consente - allontanarsi dal rumore della strada
per recarsi alle spiagge della costa
oppure negli Stati Uniti o in Europa, il resto si lancia in pieno nella baldoria .
In realtà i Carnevali cominciano moltissimi mesi prima che i fuochi artificiali e il Rey
Momo annuncino l'inizio dei festeggiamenti. Nell'ultimo periodo dell'anno le autorità del
Carnevale di Río de Janeiro bandiscono il Concorso denominato Samba-Enredo o Tema Base
della Sfilata al quale partecipano, difendendo i colori della propria Scuola, tra le tre e
le cinquemila persone, mascherate secondo il tema del Samba prescelto.
A cominciare dalla scelta della musica, le Scuole si preparano come si trattasse di andare
in battaglia. Non si tratta di un'esagerazione. Partecipare a una sfilata nel Sambodromo -
il tempio del Carnevale, disegnato dal noto architetto Oscar Niemeyer - è il maggior
onore di un carioca. Per questo si fanno innumerevoli sacrifici: dal risparmiare
denaro per mesi per comprarsi i costumi, sempre molti ricchi nei disegni e nei dettagli,
al partecipare per mesi e mesi a spossanti prove.
Le Scuole hanno il loro padrino. Alcune sono criticate perché il denaro per confezionare
i carri - si tratta oltretutto di una spesa immensa proviene dal gioco illegale.
Molti bicheros, i capi di questa pratica illecita, sono pubblicamente conosciuti
come i finanziatori di alcuni di questi progetti, sfilano alla testa della Scuola e quando
muoiono si rende loro omaggio, senza che nessuno critichi tali manifestazioni.
Un altro modo di procurarsi il danaro per coprire le spese sono le prove, negli isolati
con il tetto di zinco. L'entrata costa l'equivalente di 5 dollari. Ogni sabato, e quando
la data del Carnevale si avvicina, anche durante la settimana, le balere si riempiono di
migliaia di persone, la birra scorre e la batteria della scuola accompagna il ritmo
frenetico dei danzatori.
La sfilata è la grande sfida. Una batteria di 300 musicisti sostiene la marcia che deve
durare 80 minuti di orologio. Unesigente giuria composta da 40 elementi analizza
tutto: dall'entrata della Scuola con le sue avanguardie, danzatrici piene di creatività,
con coreografie perfette, seguite dalla portabandiera e dal suo maestro (una copia delle
danze dell'aristocrazia europea) e poi le bahianas, stimate anziane che
simboleggiano la continuità della Scuola, rappresentanti di un quartiere della città.
A queste seguono i carri, altro delirio della fantasia, con le esuberanti modelle,
seminude, che appaiono rebolando, agitando cioè le natiche con la disinvoltura
data dalla perfezione fisica e dall'esercizio appreso fin da bambine, le madrine delle
batterie, sempre figure femminili importanti dello spettacolo o delle sfilate, e le
migliaia di donne e di uomini che la festa rendono propria, individuale, bellissima,
sempre cantando, sempre ballando, perché la giuria leva punti a chi non mostri,
oltretutto, il suo miglior sorriso lungo il Marqués de Sapucal.
Le Scuole sfilano dalle 22.00 fino alle 8:00 del giorno seguente. Nel metrò, alle 5 del
mattino, ho notato una famiglia mascherata da antichi egizi, che si aggirava in cerca del
punto di ritrovo della propria scuola. Ho domandato loro come mai così tardi: "Il
fatto è che la nostra sfilata comincia alle 6.30: siamo gli ultimi". A quell'ora,
quando già molti avevano terminato, e con quell'entusiasmo! Ciò significa che nessun
sacrificio è grande per un carioca quando si tratta di Carnevale.
Il Carnevale è dedicato ai 500 anni del Brasile. Lungo il
Sambodromo hanno sfilato i rituali indigeni, le dittature, la schiavitù. Ognuno ha
interpretato la scoperta o l'incontro dei due mondi alla sua maniera.
Il Brasile è una nazione che in questi giorni ha dimenticato i suoi
problemi quotidiani: la riduzione del salario minimo, l'avvicinarsi delle elezioni
municipali, l'aumento dell'inflazione, il rialzo dei prezzi dei prodotti, la violenza
procurata a migliaia di persone ogni anno, la salute pubblica deficitaria, la carenza di
scuole, la discriminazione razziale e sessuale.
Quando comincia la Settimana Santa, quasi subito dopo questa festa pagana, sarà ora di
pregare perché tutti i mali trovino soluzione. Ora è il momento delle Regine e dei Re
per un giorno, delle Regine e dei Re di questa baldoria alla quale hanno partecipato più
di 300.000 turisti (2 milioni in tutto il territorio) anche loro identificatisi con la
vera meraviglia di questo grandioso paese col nome di un legno: Brasile.
Compie 500 anni
nel 2000
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febbraio 2000 - Il Brasile, il gigante del Sud America che porta il nome di
un particolare tipo di legname, il prossimo 22 aprile festeggia, con i suoi 162 milioni di
abitanti sparsi su un territorio di 8 milioni di chilometri quadrati, il cinquecentesimo
anniversario della sua scoperta ad opera del Portogallo, che non solo gli trasmise la sua
lingua e la sua cultura, ma anche il gusto per il baccalà e il buon vino, simboli di una
comunanza culturale che perdura ancora oggi.
Cinque secoli dopo larrivo di Don Pedro Alvarez Cabral a Porto Seguro,
nellattuale Stato di Bahia, il Brasile si appresta a commemorare questa storica
data. Trattandosi del "paese più grande del mondo", ci si aspetta che anche i
festeggiamenti non siano da meno.
Tuttavia, sono molti i brasiliani che pensano che ci sia ben poco da festeggiare, in
particolar modo gli indios, decimati dalla colonizzazione a un punto tale che di una
popolazione originaria di 6 milioni di persone, i sopravvissuti sono attualmente soltanto
280.000. Non bisogna dimenticare, infatti, che larrivo dei portoghesi ebbe
conseguenze disastrose per le culture autoctone del territorio sudamericano.
Di diverso parere sono il Governo di Brasilia e le autorità di Lisbona che, pur
riconoscendo gli effetti devastanti prodotti dalla colonizzazione sulle popolazioni indie,
sottolineano come il Brasile abbia conosciuto da allora uno sviluppo economico tale da
collocarsi al nono posto sulla scala delleconomia mondiale, anche se nel contesto
dellAmerica Latina continua a occupare il primo posto per quanto riguarda le
disuguaglianze sociali.
In ogni caso il Governo brasiliano ha designato una commissione speciale incaricata
dellorganizzazione dei festeggiamenti previsti per lanniversario della
scoperta, che mobiliterà il Paese con celebrazioni ed eventi per tutto il 2000.
La festa è incominciata la notte di Capodanno, quando a Río de Janeiro, alla presenza
del presidente Fernando Henrique Cardoso e di altri quasi 5 milioni di persone, 18 minuti
di fuochi dartificio hanno illuminato il cielo sopra le spiagge della zona sud della
città.
Gli abitanti di Río, famosi per il loro carattere festaiolo, hanno così dato il
benvenuto allanno 2000, al Terzo Millennio e, naturalmente, allinizio delle
manifestazioni celebrative per larrivo dei portoghesi, che proprio in questa
bellissima città del sud hanno lasciato segni evidenti della loro permanenza.
Un altro momento culmine dei festeggiamenti sarà il Carnevale, nel
mese di marzo. Le coreografie e le musiche di tutte le scuole di samba - sia delle più
importanti, sia di quelle di categoria più bassa si ispireranno a questo evento
storico, mentre la tradizionale sfilata sul Marqués de Sapucai si sposterà
allinterno del sambodromo progettato da Oscar Niemeyer, per la speciale occasione
della festa di aprile.
Musica, carri, coreografie e costumi rappresenteranno i diversi periodi storici a
partire dallarrivo di Cabral - che, al pari di altri esploratori europei, aveva
creduto di essere arrivato su unisola e aveva chiamato quel lembo di terra
"Veracruz" fino ai giorni nostri, ripercorrendo cinque secoli di storia
del Brasile con i suoi momenti di splendore e di miseria.
Río de Janeiro, che fu la capitale del Paese dopo Bahia e prima che lo diventasse
Brasilia, conserva palazzi, vie, decine di piazze, teatri e innumerevoli altre tracce
dellepoca degli imperatori lusitani. A Petropolis, chiamata "la città
imperiale", si conserva ancora intatta tra le montagne la residenza estiva di Pedro
II, ove, nel secolo scorso, il sovrano si ritirava per sfuggire alle malattie che si
sviluppavano nel soffocante clima di Río.
In questa stessa città, che si trova a 40 minuti circa dal centro di Río de Janeiro,
risiedono ancora oggi i discendenti della famiglia reale: principi, principesse, conti e
altri rappresentanti della nobiltà che si dedicano alle più svariate attività.
Si festeggiano 500 anni di Storia vissuta, con il suo carico di dolori e di successi. Per
questo nobile Paese questo anniversario costituisce una importante occasione di analisi e
di riflessione sulla profondità dellinfluenza che gli europei hanno esercitato sul
proprio sviluppo, uninfluenza che continua a farsi sentire, in misura sempre
maggiore, anche nel 2000, in particolare in campo economico proprio come nel XVI
secolo, quando le navi provenienti dallEuropa solcavano gli oceani alla ricerca del
Pau-Brasil, il rosso legname che ha dato il nome alla nazione.
Compie
103 anni il decano del giornalismo latinoamericano
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febbraio 2000 - Il giornalista José Theta Alexandre Barbosa Lima
Sobrinho, simbolo del nazionalismo brasiliano, ha compiuto 103 anni lo scorso 22 gennaio e
lha fatto con la testa alta di chi ha sempre camminato in linea retta seguendo
fedelmente le proprie convinzioni.
Barbosa Lima Sobrinho, che ha subito la frattura dellanca pochi mesi fa, cosa che lo
ha limitato nel partecipare attivamente alle manifestazioni popolari, mantiene nonostante
tutto una posizione di fronte alla vita nella quale lamore per il lavoro è di
primaria importanza. E solito dire: "Se non fosse per il lavoro, sarei già
morto".
Tre volte alla settimana, appoggiato al suo bastone, e finché una caduta nella sua
abitazione gli ha giocato il brutto tiro di lasciarlo invalido, si è dato da fare
nellAssociazione Giornalistica Brasiliana (ABI), di cui è stato presidente per la
prima volta nel 1926 e poi nel 1978. I problemi giungevano da tutto il paese. Le parole
del Presidente erano per laccordo interno. Per questo risulta impossibile immagine
lABI senza di lui.
Scrive ancora con la sua vecchia Olivetti per il martirio di sua moglie María
José, con la quale è sposato da 65 anni il suo articolo domenicale per il
"Jornal do Brasil" su cui pubblica, senza unassenza, da 69 anni. Ha smesso
di contare quando è arrivato allarticolo numero tremila.
Non gli interessa usare il computer. "Potrei innamorarmene e questo sarebbe fatale
alla mia età", scherza lunico José Theta Alexandre.
Barbosa Lima Sobrinho è un lettore di quelli che non si spaventano davanti a una montagna
di libri, nonostante abbia bisogno di una grossa lente a causa di un glaucoma che lo ha
reso cieco dallocchio destro. Sono 50.000 libri sparpagliati, per di più, in altre
due sale e nel garage.
Ha da sempre dedicato alla lettura molte ore del giorno e della notte e ha sempre detto
che, per questo, gli sarebbe costato troppo abbandonare la sua casa, nella via Asunción
del quartiere residenziale di Botafogo, dove vive da 59 anni, per assistere ai
tradizionali Thetas dei venerdì alla Accademia Brasiliana di Lingua (ABL)
dove occupa una delle poltrone degli immortali dal 1937.
Autore di 60 titoli senza contare le edizioni dei discorsi e delle conferenze,
editi separatamente Barbosa è nato a Recife, capitale di Pernambuco, situata nel
nord-est, ha studiato diritto, ma la sua vita è stata segnata dal giornalismo quando, a
13 anni, ha cominciato a scrivere per un bollettino del collegio e a 15 anni scriveva i
primi articoli per "La Provincia", nella sua città natale. Nel 1921 si
trasferì a Rio de Janeiro e da allora è legato al "Jornal do Brasil".
Barbosa Lima Sobrinho è il simbolo del nazionalismo e della resistenza brasiliana. Il suo
lavoro è cominciato negli anni Trenta, quando era deputato e gli misero tra le mani il
progetto dellIstituto Assicurativo del Brasile. Allepoca, le assicurazioni
delle imprese erano in mano alle ditte nordamericane. Si appassionò alla causa e non
labbandonò più.
Alla Camera dei Deputati fu autore dei vari progetti in difesa del nazionalismo in campo
economico e con questa convinzione proseguì alla guida dellIstituto dello Zucchero
e dellAlcool. Nel 1947 si rifiutò di votare per lannullamento del mandato ai
comunisti.
Tornò a Rio de Janeiro nel 1957, concluso il suo mandato come Governatore a Pernambuco,
per divenire Procuratore del Distretto Federale, incarico che utilizzò per lottare contro
la Light, azienda canadese concessionaria dei servizi di energia e trasporti
ferroviari.
Nel 1958 ritornò alla Camera Federale, nella quale integrò il Fronte Parlamentare
nazionalista. Benché fosse critico nei confronti del governo di Joao Goulart, fu contro
il golpe militare che portò al crollo il suo governo nel 1964.
Barbosa Lima Sobrinho non solo sopravvisse ai militari, ma fu anche tra coloro che, nella
prima breccia aperta verso la democrazia, formò con il defunto deputato Ulises Guimaraes
un duo di opposizione civile alla campagna concepita per collocare il generale Ernesto
Geisel alla presidenza della Repubblica.
Nel 1992, fu il brasiliano scelto per firmare, a nome della maggioranza, il processo di
"impeachment" del presidente Fernando Collor de Mello. Tutto ciò, ossia una
parte memorabile della vita pubblica, la svolse senza mandato, con il semplice titolo di
elettore e di cittadino, dopo essere ufficialmente andato in pensione.
La vita di Barbosa Lima Sobrinho si confonde con la storia del Brasile. Diciannove
presidenti della Repubblica governarono il paese in questi 103 anni. Fece tutte le azioni
che erano in linea con il suo pensiero, e non venne mai imprigionato. In un periodo
favorevole alle privatizzazioni, lanziano giornalista chiese la posizione contraria
del Brasile in una cerimonia pubblica il 10 gennaio 1997. Presiedette un movimento
nazionale contro la vendita della Vale do Río Doce, la più grande azienda di minerali
dellAmerica Latina, venduta dal governo di Fernando Henrique Cardoso.
Barbosa Lima Sobrinho difese sempre le migliori cause. La sua voce fu la prima ad alzarsi
nel 1959 alla Camera dei Deputati per difendere la Rivoluzione Cubana. Ammiratore di Fidel
Castro, non perse mai loccasione per mostrare la sua simpatia per la causa del
popolo caraibico e la sua opposizione alla politica del governo nordamericano.
Credendo sempre al possibile trionfo della sinistra brasiliana, Barbosa Lima Sobrinho
continua a votare alle elezioni nonostante che da 30 anni abbia facoltà di voto. Nel
1999, ha ricevuto il grande omaggio della Scuola di Samba, uno dei più alti onori a cui
possa aspirare un brasiliano. Il suo nome è scritto in lettere doro nella storia
della sua nazione.
La sua è stata una vita di lotta. "Non posso rinnegare il sacrificio di lottare e di
difendere gli ideali di tutta la mia vita", ha detto questo venerabile anziano, la
cui più importante eredità sarà quella di lasciare un esempio di onore e di lealtà.
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