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Il Presidente del
Guatemala ricevuto dal Papa
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dicembre 2002 Il Papa Giovanni Paolo II, a metà di novembre, ha ricevuto in
udienza il Presidente del Guatemala, Alfonso Portillo, che lo ha ringraziato per il
recente viaggio nel suo paese e per la canonizzazione del religioso di origine spagnola
Pedro de Betancour, primo santo guatemalteco. Il Papa da parte sua ha benedetto i
guatemaltechi e ha ricordato la sua terza permanenza in questa nazione. Questa visita è
stata realizzata nel segno di quella che realizzerà a Roma agli organismi delle Nazioni
Unite FAO e FIDA (Fondo Internazionale di Sviluppo Agricolo).
Pioggia di meteoriti
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novembre 2002 LAssociazione Guatemalteca di Astronomia (AGA) ha
reso noto che i guatemaltechi potranno apprezzare questo 19 novembre, semplicemente a
occhi nudo in luoghi oscuri e disabitati, una pioggia di meteoriti provocata dalla coda
della cometa Temple-Tuttle.
Secondo lente, le meteoriti conosciute come Leonidi potranno essere osservate tra
mezzanotte e le cinque del mattino della data precedentemente segnalata, sempre che il
cielo sia limpido. "Le nuvole sono il nostro maggior nemico, nella capitale sarà
difficile apprezzare la tormenta poiché vi è molta luce artificiale", ha espresso
allagenzia ANSA il direttore dellAGA, Edgar Castro.
Si prevede, secondo stime degli astronomi locali, che in quei momenti si potranno vedere
fino a 10.000 meteoriti allora.
Difficoltà
nella disputa territoriale tra Belize e Guatemala
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ottobre 2002 Una proposta per dare soluzione a una disputa territoriale
tra Belize e Guatemala, presentata a metà del mese scorso, sembra bloccata di fronte alle
difficoltà per realizzare un referendum in ogni paese nei tempi stabiliti. Il progetto
lascerebbe da parte i reclami guatemaltechi di oltre un secolo su 12.000 kmq., la metà
del territorio del Belize, in cambio di una zona economica nel Golfo dellHonduras e
di un programma di sviluppo nella regione limitrofa. Le autorità del Belize hanno
annunciato che bisogna approvare la risoluzione che permetterà la consulta popolare, dopo
la quale il Governatore Generale convocherebbe la votazione con non meno di 30 giorni di
anticipo.
Denunciata
in Guatemala la violazione degli uffici di Intervida
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settembre 2002 Rappresentanti dellorganizzazione Intervida,
rivolta alla protezione dei diritti umani dellinfanzia in Guatemala, hanno
denunciato la violazione dei loro uffici nella capitale di questa nazione e il furto di
materiale informatico. Ha rivelato anche che il fatto è avvenuto quando sconosciuti si
sono appropriati di elementi dei computer, compreso il disco rigido con le informazioni
registrate. Questa azione, hanno aggiunto, si aggiunge ad altre realizzate contro il
Coordinamento Istituzionale per i Diritti dellInfanzia e contro il Movimento Sociale
per i Diritti dellInfanzia e della Gioventù in Guatemala.
Nuovo
cimitero clandestino in Guatemala
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agosto 2002 Esperti guatemaltechi hanno iniziato nuovi scavi a Rabinal,
dipartimento di Baja Verapaz, per cercare i resti di 800 persone, in quello che viene
considerato il maggior cimitero clandestino esistente in Guatemala. Da due decenni, con
laiuto di gruppi paramilitari e delle Pattuglie di Autodifesa Civile,
lEsercito ha catturato centinaia di persone, che sono state concentrate in un campo
di calcio per interrogarle, torturarle e assassinarle.
In pace, anche se inquieta
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luglio 2002 Diversi sono i fatti successi, e per essere accaduti
fanno oggi del Guatemala un brulichio di discussioni e di aspettative, sia in temi
politici sia in quelli di carattere morale e religioso, non importa la loro tendenza, in
ogni caso questa società deve porsi varie strategie da seguire, per evitare crisi
maggiori.
Uno degli argomenti più discussi si riferisce allonestà dei funzionari statali,
fatto che ha reso possibile che il Congresso emettesse un voto di fiducia sulle recenti
indagini realizzate dal Ministero Pubblico in cui sono stati coinvolti alti dirigenti per
affari illeciti.
Il narcotraffico e il contrabbando di merci sono le cause degli abusi
"ufficiali", per cui lattuale Governo, in costante equilibrio sulla fune,
sembra sempre più tenere le gambe sospese nel vuoto, piuttosto che dare unimmagine
di stabilità e di sostegno popolare.
Dopo un annuncio lampo e senza sorprese Eduardo Arévalo ha lasciato il suo posto di
Ministro di Governo, che era stato molto criticato nei sei brevi mesi che è durata la sua
gestione, nonostante sia stato uno dei principali promotori della battuta anti-corruzione.
Tuttavia, settori sociali lo vedevano con diffidenza per avere appartenuto al Ministero
della Difesa e di essersi proclamato titolare del dicastero in periodi non lontani al
1996, data in cui furono firmati gli Accordi di Pace.
Nery Rodenas, dellUfficio per i Diritti Umani a Città del Guatemala, ha fatto
appello a rimanere con gli occhi ben aperti, altrimenti la violenza e labuso di
potere potrebbero ritornare endemici.
E uno di questi sintomi viene evidenziato dalla candidatura a Presidente
dellex-dittatore e presidente del Congresso del Guatemala, Efrain Ríos Montt,
politico arcinoto per il suo mandato del 1982-1983 che si procurò attraverso un colpo di
stato..
Organizzazioni non governative e umanitarie lo segnalano come un uomo le cui mani sono
macchiate di sangue, cosa che potrebbe essere una contraddizione, poiché, allo stesso
modo, è visto come il leader naturale dellattuale partito al Governo.
E lo stesso che ha tentato, poche settimane fa, di ricompensare i membri
paramilitari in attività durante il conflitto armato di questa nazione dellAmerica
Centrale e che ha lasciato una scia di morte e di dolore.
Lannunciata misura ha cagionato un malcontento generalizzato per quanto questo
argomento non è stato discusso negli Accordi di Pace né tantomeno è stato toccato nelle
trattative per la smobilitazione.
Il Gruppo di Appoggio Mutuo (GAM) ha denunciato la manipolazione che il Presidente
guatemalteco, Alfonso Portillo, sta facendo riguardo un presunto fondo per la pace e la
conciliazione, in cui verrebbero indennizzati in uguale modo le vittime e i carnefici.
"Non si deve giocare con la sofferenza di quelli che hanno patito le violazioni dei
diritti umani e dei loro familiari", ha enfatizzato una nota del GAM, precisando che
finiranno per trovarsi nella stessa situazione, nuovamente, quelli che per quasi 50 anni
hanno patito labuso, la prepotenza di uno Stato repressivo.
Daltra parte, il Guatemala è tornato a rifugiarsi nelle preghiere, nei ceri e nei
canti cattolici, che questa volta hanno preso corpo per la canonizzazione
dellHermano Pedro de Betancur, evento a cui presenzierà lo stesso Papa, Giovanni
Paolo II.
Circa 600.000 credenti parteciperanno alla messa di canonizzazione del beato, secondo le
stime. Allo stesso modo si attende larrivo di molte persone dallHonduras e da
El Salvador.
Il prossimo 29 luglio sarà una data storica per i guatemaltechi, fedeli a Sua Santità,
che nella terza visita a questo paese intende portare un messaggio di tolleranza e di
concordia.
Magari il discorso venga ascoltato, più che con le orecchie, con il cuore e il cervello,
a favore di una vera pace senza indizi di inquietudine.
Raccomandate
forti pene in Guatemala per la prostituzione infantile
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giugno 2002 Di fronte allallarmante crescita dello
sfruttamento sessuale di bambini, bambine e adolescenti, lente guatemalteco
umanitario Casa Alianza ha raccomandato al sistema giuridico di prendere misure per fare
retrocedere tale fenomeno. Secondo una ricerca di questa organizzazione, lindice di
bambini coinvolti nella pornografia e nella prostituzione aumenta ogni giorno. I più
colpiti sono quelli che vivono nelle strade, dato che sono quelli che corrono i maggiori
rischi di essere aggrediti sessualmente o di prostituzione. Lo studio identifica in
imprenditori, uomini di affari, burocrati, agenti, proprietari di alberghi, bari e gente
dei postriboli, i principali sfruttatori, che formano reti criminali nazionali e
internazionali e che hanno fatto di questo un affare. Per tutto questo, Casa Alianza
raccomanda la creazione di una Procura Speciale nel Ministero Pubblico, rivolta
esclusivamente a combattere e a perseguire penalmente lo sfruttamento sessuale
Il
Guatemala dà impulso a progetti agro-forestali per incrementare le riserve di alimenti
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aprile 2002 Le Associazioni municipali di Quetzaltepeque, Otopa,
San Jacinto, San Juan Ermita, Jocotany Camotan danno impulso nel loro territorio a un
importante progetto di sviluppo agro-forestale al fine di incrementare le riserve di
alimenti e di appoggiare la sicurezza alimentare di varie comunità afflitte dalla fame.
Secondo il direttore dellUnione delle Associazioni Microregionali (UAM), Marco Julio
Rodas, tale proposta dovrà dare impulso alla produzione e al trattamento di prodotti
della terra di alta qualità, allo sviluppo agro-forestale e, inoltre, al potenziamento
delle tecniche agro-ecologiche e faciliterà, allo stesso modo, lorganizzazione
comunitaria di base.
In
pericolo potenziale di morte circa seimila bambini guatemaltechi
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marzo 2002 Una relazione del Programma Mondiale degli Alimenti
(PMA) ha indicato che in Guatemala circa seimila bambini sono in pericolo di vita per il
loro avanzato stato di denutrizione cronica. Aggiunge, inoltre, che altri 60.000 patiscono
di malnutrizione.
Le comunità rurali di questa nazione centroamericana si vedono perseguitate nell80
% dalla denutrizione che si è aggravata per i lunghi periodi di siccità.
Il PMA ha richiesto alla comunità internazionale aiuti umanitari e in particolar modo
linvio di cereali, latte e grano.
In Guatemala non trova fine
la crisi del caffè
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febbraio 2002 In gennaio di questanno i coltivatori di caffè
guatemaltechi hanno registrato un ribasso del 40 %, rispetto allo stesso periodo del 2001,
nelle esportazioni di quello che rappresenta la prima voce delleconomia di questo
paese centroamericano. La produzione dellaromatica bacca, secondo Gustavo Anzueto,
dellAssociazione Nazionale del Caffè, subirà un calo tra 1.5 e 2 milioni di
sacchi. Tra le cause della crisi si distinguono gli indici negativi della temperatura, 10
°C sotto zero, che hanno causato perdite per un valore di 40 milioni di dollari. Inoltre,
questa regione agricola non si è ancora ripresa dai danni causati da ripetuti uragani.
Sullorlo della pace
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agosto 2000 I contrasti di frontiera che le potenze coloniali hanno
lasciato nel mondo sono numerosi. Due nazioni della Nostra America, Guatemala e Belize,
fanno parte dellelenco di nazioni con questioni territoriali di confine. Ora sono
riusciti a sottoscrivere accordi che permettono di continuare il dialogo e di arrivare a
soluzioni definitive.
Prima dellarrivo degli spagnoli nel secolo XVI, negli attuali territori dei due
paesi era fiorita la civiltà maya. Tuttora il 55 % della popolazione guatemalteca è di
origine maya e gli abitanti del Belize sono, in maggioranza, discendenti di africani e
degli stessi maya.
Mentre in Guatemala la lingua ufficiale è lo spagnolo, in Belize è linglese. Nella
prima nazione si parlano 22 dialetti di origine maya, tra questi il kekchi, che,
senza sorprenderci, è uno di quelli che continuano a essere usati nella seconda.
Il Guatemala è stato colonizzato nel 1523 da Pedro de Alvarado e con lattuale
territorio del Belize faceva parte del Viceregno della Nuova Spagna.
Ma il caso ha fatto la sua parte! Agli inizi del secolo XVII alcuni marinai inglesi
superstiti di un naufragio instaurarono una "colonia" nel Golfo
dellHonduras e nel 1683 si aggiunsero a loro tagliaboschi inglesi provenienti dalla
Giamaica.
Il secolo XVIII è per questi testimone di guerre tra Madrid e Londra. Il risultato finale
è che per il Trattato di Parigi del 1763 la Spagna concesse agli inglesi diritti di
sfruttamento per il legname, tra questi si trovava il noto Palo de Campeche, un legno
molto utilizzato per tingere fibre tessili.
In trattati successivi, del 1783 e 1785, Madrid diede in usufrutto alla Gran Bretagna la
zona che cominciò a chiamarsi Honduras Britannico, ma i colonizzatori si estesero molto
più in là del territorio in prestito. Non ci sono dubbi: era nata una controversia.
Il secolo XIX si caratterizza per le guerre contro la Spagna. Così, nel 1821, il
Guatemala raggiunge lindipendenza. Londra, senza perdere tempo, rivendica per sé il
territorio sul quale cera stato un accordo (e sull "extra"
incorporato, naturalmente).
La nascente repubblica firma nel 1859 un accordo con lInghilterra e per il 1862 si
parla di colonia britannica, ma nel 1930 il Guatemala rinnova la sua richiesta e nel 1945
il Congresso guatemalteco dichiara nullo laccordo ed esige la restituzione di tutto
il territorio del Belize.
Intanto, nellHonduras Britannico si stanno verificando altri sviluppi: nel 1961
ottiene lautonomia interna, nel 1974 adotta il nome di Belize e nel 1981 ottiene
lindipendenza allinterno della Comunità Britannica.
Solo dieci anni più tardi il Guatemala riconosce il Belize come nazione indipendente,
però reclamando 12.172 Km. quadrati (la metà del territorio del Belize), nellarea
compresa tra il fiume Sibun al fiume Sarstun, parte della provincia di Verapaz, che
secondo il Guatemala non è compresa nei trattati anglo-spagnoli del secolo XVII.
Adesso a Washington, Guatemala e Belize hanno firmato una serie di accordi per cercare di
porre fine a una controversia che è uneredità coloniale.
Gli accordi prevedono la costituzione di una piattaforma di conciliazione per avviare il
processo di negoziati, la creazione di una commissione mista che metterà in moto le
proposte della suddetta piattaforma e un meccanismo di contatto e di cooperazione tra i
loro eserciti per impedire incidenti sulla frontiera comune di 210 chilometri.
Larea contesa, quella di Verapaz, ha un nome composto che può essere molto
significativo riguardo alla pace. Forse adesso, con gli accordi sottoscritti dal Guatemala
e dal Belize, diventa realtà quello che da secoli è stato il sogno di quelluomo
sconosciuto che prese la decisione di "dare un nome alle cose".
Portillo difende la sua
diversa pratica di governo .
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maggio 2000 - In unintervista apparsa il 15 maggio sul quotidiano
Siglo Veintiuno, il Presidente del Guatemala, Alfonso Portillo, sottolinea la
diversità che caratterizza la sua gestione di governo rispetto al passato e risponde alle
accuse di populismo provenienti dallopposizione.
Il capo del governo ha infatti respinto le critiche nei confronti del suo operato, che
dura peraltro da appena 123 giorni, negando di aver messo in pratica una politica
populista basata su molte promesse, ma priva di risultati concreti.
"Agisco in modo diverso dal passato e così dicono che sono populista" ha
ribattuto Portillo, economista di 48 anni - che il 14 gennaio scorso ha assunto
lincarico di Capo del Governo guatemalteco, con un mandato di quattro anni.
"Nessuno però mette in discussione loperato della scorsa amministrazione, che
pretendeva di essere sempre nel giusto e considerava con disprezzo i cittadini. Io agisco
diversamente e per questo mi chiamano populista" ha aggiunto.
Portillo ha risposto alle critiche dellopposizione, che lo accusa di non mantenere
le promesse fatte in sede elettorale riguardo a questioni politiche ed economiche di
fondamentale importanza per il Paese, difendendo le scelte del suo Governo. Il Presidente
ha infatti ribadito di "aver realizzato ciò che aveva prospettato: aumento dei
salari, potenziamento dellimpiego di fertilizzanti, soluzione dei casi Telgua e
Gerardi", il tutto durante i poco più di 100 giorni trascorsi dallinizio del
suo mandato.
Per quanto riguarda la riforma dei salari, è vero che il capo del Governo ha decretato un
aumento delle paghe mensili, tali importi però, dopo la bocciatura del provvedimento da
parte degli industriali e sulla base di uno studio effettuato dal Congresso, si è ridotta
a quasi la metà della percentuale stabilita allinizio.
A proposito della controversa questione della privatizzazione di Telgua, la più
importante impresa statale del Paese, il Presidente ha confermato che renderà nota nei
prossimi giorni una risoluzione del Governo riguardo al processo, dopo aver ordinato
uninchiesta che faccia luce sui sospetti di corruzione in relazione alla procedura
di vendita della società telefonica.
Il Governo di Portillo ha inoltre riaperto il caso dellomicidio del vescovo Juan
Gerardi, assassinato nellaprile 1998. Nonostante le indagini abbiano condotto alla
cattura di tre militari, probabili implicati nel crimine, lepisodio continua
tuttavia a essere avvolto nel mistero.
Per ultimo, limpegno assunto dal Presidente in favore dei contadini, attraverso la
concessione di sovvenzioni per lacquisto di fertilizzanti, rappresenta una delle
misure che hanno valso laccusa di populismo al suo Governo.
Una questione di politica interna particolarmente scottante affrontata da Portillo
riguarda la modernizzazione delle forze armate. Il Presidente ha affermato infatti che
proseguirà nella sua politica di cambiamenti, nonostante possibili reticenze da parte di
alcuni membri della cupola militare.
"Negli ultimi anni i vertici militari si sono politicizzati e ciò ha danneggiato
lesercito", ha spiegato Portillo, in difesa della sua decisione di procedere
con i cambiamenti che ritiene opportuni per completare la ristrutturazione e la
depurazione del comando militare.
Avvicendamento
alla presidenza e promesse di cambiamento
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gennaio 2000 - Per la prima volta, da trentanni a questa parte,
è avvenuto un passaggio di consegne alla presidenza del Guatemala, in tempo di pace e tra
uomini politici che non sono militari. Alvaro Arzú ha consegnato la fascia presidenziale
ad Alfonso Portillo. Ricordiamo che durante il mandato di Arzú si sono firmati gli
accordi che hanno posto fine alla guerra civile. Portillo si trova così ad affrontare il
difficile compito di eliminare le cause che hanno scatenato la guerra e che persistono
tuttora.
Nelle ultime elezioni il candidato del Fronte Repubblicano Guatemalteco si è imposto al
secondo turno sullex sindaco della capitale, Oscar Berger. Anche questa volta la
maggioranza dei cittadini del paese del quetzal è rimasta a casa, disertando le
urne, come conseguenza di un sistema elettorale che emargina la maggioranza indigena.
Portillo, ex simpatizzante dellinsurrezione, militò per un periodo nella Democrazia
Cristiana prima di affiliarsi al FRG, a capo del quale si trova lex generale
golpista Oscar Ríos Montt. Paradossi della politica. Lex generale e predicatore
evangelico è oggi a capo del Congresso della Repubblica, allinterno del quale il
FRG vanta una comoda maggioranza.
Nel suo discorso di investitura, il nuovo presidente ha promesso di porre fine alle
migliaia di sparizioni di persone, vittime della repressione e di portare a termine
lazione della giustizia. Se così fosse, Portillo si troverebbe in futuro a dover
fare i conti con il passato del Presidente del Parlamento, accusato delle stragi nei
villaggi avvenute negli anni Ottanta, quando prese il potere in seguito a un colpo di
Stato.
Miguel Angel Albizures - che dirige lorganizzazione per la difesa
dei diritti umani "Alleanza contro lImpunità" - ha affermato, in
unintervista con chi scrive, che il suo gruppo ha già pronta la documentazione
necessaria a sporgere una istanza internazionale contro Ríos Montt,
nelleventualità di un suo viaggio allestero. "In Guatemala la giustizia
non ha fatto alcun progresso" ha spiegato Albizures allinviato di
Granma. In ogni caso, i portavoce dellattuale vertice del FRG hanno
precisato che "al generale non piace viaggiare".
Il nuovo presidente ha annunciato che nominerà un civile a capo del Ministero
della Difesa, una evidente mossa per affrancarsi dal potere delle forze armate. Ha
affrettato inoltre lo scioglimento dello Stato Maggiore Presidenziale, oscura unità di
controspionaggio responsabile della sparizione e delluccisione di numerosi attivisti
politici e di militanti di movimenti sociali, studenteschi e sindacali.
Il Congresso guatemalteco aveva intanto già approvato i cambiamenti da apportare alla
legge organica delle forze armate. La designazione, in via provvisoria, di un colonnello
al vertice del Ministero della Difesa ha spinto alle dimissioni il corpo dei generali - un
avvenimento inedito per un Paese in cui, negli ultimi decenni, le alte gerarchie militari
hanno costituito il potere effettivo.
Secondo quanto ha affermato Portillo, il rispetto degli accordi di pace, la riforma
dellapparato statale e della legge elettorale, limpegno per far fronte al
debito sociale - in particolare nei campi della sanità, delleducazione e della
sicurezza sociale - saranno le priorità del suo governo. Il nuovo presidente ha
riconosciuto che il conseguimento di tali obiettivi è compito dello Stato, ma ha aggiunto
che, per far fronte al deficit fiscale, il bilancio pubblico preventivo subirà una
riduzione del 10%.
Alla designazione del nuovo capo di Stato guatemalteco ha assistito anche una delegazione
cubana, guidata da Carlos Lage, vicepresidente del Consiglio di Stato.
In occasione di un amichevole colloquio con Portillo, Lage ha portato i saluti del
presidente Fidel Castro. "Ho sempre ammirato molto Fidel e Cuba, un Paese che ho
visitato in diverse occasioni e dove ho degli amici" ha risposto il neoeletto.
La circostanza è stata propizia per trasmettere al presidente del Guatemala linvito
di Fidel a partecipare al vertice del Gruppo dei 77 più la Cina, che si terrà a La
Habana il prossimo mese di aprile. Portillo ha assicurato la sua presenza.
Il capo di Stato guatemalteco ha inoltre encomiato il lavoro di più di 400 tra medici e
personale sanitario cubano impegnati in diverse comunità del territorio guatemalteco,
così come le borse di studio messe a disposizione da La Habana per permettere a centinaia
di studenti del Paese di compiere gli studi di medicina a Cuba.
Proprio sullo stesso aereo che ha riportato in patria la delegazione cubana hanno
viaggiato due studenti guatemaltechi, che avevano deciso di non proseguire gli studi alla
Scuola Latinoamericana di Medicina dopo lincidente occorso a un aereo della Cubana
de Aviación nel locale aeroporto di La Aurora.
La vicedirettrice di questo istituto internazionale, Mercedes Cairo, membro della
delegazione cubana, ha partecipato ad amichevoli incontri con la Associazione dei Genitori
degli studenti a Cuba, ottenendo il rientro dei suoi pupilli.
Da parte sua Hassan Pérez, presidente della Federazione degli Studenti Universitari (FEU)
e anche lui membro del gruppo cubano, ha preso parte a diverse riunioni con numerose
organizzazioni del Paese del quetzal, operanti nel campo del sociale e dei diritti
umani. Lobiettivo fondamentale di questi incontri e di numerose dichiarazioni
rilasciate alla stampa è stato quello di spiegare allopinione pubblica
limportanza della battaglia di Cuba per la liberazione di Elián González, il
bambino cubano trattenuto arbitrariamente a Miami.
Il cambiamento avvenuto alla presidenza del Guatemala apre un nuovo capitolo nella
turbolenta storia di questa nazione centroamericana. Se vorrà tener fede alle promesse,
Portillo andrà incontro a seri ostacoli, anche allinterno del proprio partito. Chi
vivrà vedrà.
Alfonso Portillo, nuovo presidente
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gennaio 2000 - Il Tribunale Supremo Elettorale del Guatemala (TSE), ha
ufficialmente proclamato Alfonso Portillo Cabrera, rappresentante del Fronte Repubblicano
Guatemalteco, come nuovo presidente.
Portillo è stato riconosciuto formalmente vincitore del secondo turno delle elezioni
presidenziali di domenica 26 dicembre e assumerà la carica il 14 gennaio, sostituendo
Alvaro Arzú, che ha terminato la sua gestione di quattro anni.
Felix Castillo, presidente del massimo organo elettorale del paese, ha reso noto che nel
computo totale dei 330 municipi guatemaltechi, Portillo ha totalizzato 1.184.932 voti,
pari al 68.32 %.
Il candidato del Partido de Avanzada Nacional (PAN), Oscar Berger, ha ottenuto 549.407
voti, pari al 31.61 %.
Castillo ha aggiunto che il livello di partecipazione dei 4.4 milioni di votanti aventi
diritto, si è attestato sul 40.86 %, inferiore al 54 % registrato nella prima tornata
elettorale del 7 novembre.
Il nuovo Presidente guatemalteco potrà contare su di una solida maggioranza al Congresso,
il che faciliterà un miglior margine di manovra durante il suo mandato 2000-2004. Le
elezioni di domenica 26 dicembre sono le prime dopo la firma della pace del dicembre 1996
e si sono svolte nella normalità, sotto il controllo di 17.000 poliziotti e 12.000
soldati.
Le votazioni si sono tenute alla presenza di 150 osservatori internazionali, 56 dei quali
dell'Unione Europea.
Movimento del Perdono
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gennaio 1999 - Il presidente del Guatemala, Alvaro Arzú, in
occasione del secondo anniversario della firma degli Accordi di Pace, ha convocato un
Movimento del Perdono che significa - ha detto - terminare il secolo nel giusto cammino
della riconciliazione e dello sviluppo.
Ha indicato nel suo discorso che con gli Accordi di Pace, i guatemaltechi sono stati
"pienamente coscienti del nostro passato recente, delle nostre divisioni, delle
nostre discrepanze e differenze, abbracciamo la via del dialogo e della trattativa per
trovare un comune cammino di riconciliazione".
Arzú ha aggiunto che "le ferite dello scontro armato interno ancora non si sono
completamente cicatrizzate. Il dolore rimane. Ci siamo fatti molto danno l'un
l'altro".
Il 29 dicembre è stato il giorno scelto dal Movimento del Perdono per celebrare il
secondo anniversario degli Accordi di Pace che hanno posto fine a 36 anni di guerra
interna, che ha lasciato - secondo alcuni ricercatori - un saldo di 150.000 morti, 50.000
scomparsi, un milione di disoccupati, 100.000 rifugiati e 200.000 bambini orfani.
Abbiamo firmato gli Accordi di Pace - ha aggiunto Arzú - però forse non abbiamo
insistito abbastanza nel perdono. "Bisogna avere il coraggio di riconoscere gli
errori e accettare l'impegno di cambiare".
Il presidente guatemalteco ha detto di essere disposto, a nome dello Stato, "a
chiedere perdono per gli eccessi che si sono verificati durante il confronto armato, e in
particolare per i danni causati a tutta la popolazione".
Futuro incerto per la pace
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maggio 1999 - Il trionfo del NO in un referendum che avrebbe
dovuto ratificare una cinquantina di riforme costituzionali concordate nel 1996 tra il
Governo e la guerriglia, da un canto, e dallaltro la divulgazione di un archivio
militare con i fascicoli di 182 persone scomparse o assassinate dallesercito nello
scorso decennio, complicano la situazione interna del paese e proiettano unombra
spessa sul suo futuro.
Il 16 maggio quattro milioni di cittadini erano convocati per approvare o meno cambiamenti
alla Costituzione che miravano alla stabilità politica, al rafforzamento del potere
civile e alla ridefinizione delle funzioni dellesercito.
Tuttavia lastensionismo, superiore all80 %, ha bloccato il passaggio della
proposta. Sarebbero così conservatori i guatemaltechi da resistere perfino a cambiare per
il meglio?
Una delle opinioni più utilizzate dagli osservatori per spiegare il fenomeno espresso
nella votazione è la sfiducia della popolazione e, soprattutto, degli indigeni.
Daltro canto, secondo Prensa Latina, la consultazione si è svolta in un ambiente
teso, per non parlare della sensazione di terrore che per anni ha tenuto paralizzata buona
parte del paese. Solo pochi giorni prima un gruppo di pistoleri aveva assassinato il
personaggio politico dellopposizione Roberto González, fatto che ha confermato,
nonostante gli accordi di pace, il permanere della violenza.
Le riforme proposte rivendicavano i diritti degli indigeni, tradizionalmente emarginati,
che costituiscono il 60 % della popolazione. Però la maggioranza di loro vive in villaggi
lontani dai capoluoghi dipartimentali in cui erano ubicati i seggi ha spiegato alla
AFP Rigoberto Juárez, direttore del Coordinamento Nazionale dei Villaggi Maya del
Guatemala. "Avevamo ostacoli reali, non soggettivi: "molte comunità indigene
non hanno strade per arrivare ai municipi, la gente deve camminare fino a otto ore;
inoltre la maggioranza non sa leggere o non parla spagnolo", ha aggiunto Juárez.
Il Governo e lex formazione di guerriglia Unità Rivoluzionaria Nazionale
Guatemalteca (URNG) avevano firmato nel dicembre del 1996 un accordo di pace che aveva
messo fine a 36 anni di guerra civile che aveva causato almeno 200.000 morti, per la
maggior parte civili. Il trionfo del NO in questo referendum è un duro colpo al processo
iniziato allora.
Lindignazione si è risvegliata nei familiari delle vittime alla divulgazione di
documenti segreti dellesercito, presumibilmente sottratti da un ufficiale che li
aveva consegnati allorganizzazione statunitense The National Security Archive. Il
libro, di 54 pagine, contiene nomi e fotografie di 182 oppositori che sono stati liquidati
dai militari e fornisce i particolari della data della loro cattura, della loro morte e
dellorganizzazione a cui appartenevano tra lagosto del 1983 e il marzo del
1985 quando era al potere il generale Oscar Mejía Victores.
Pur avendo definito falso lelenco, Mejía ha fatto dichiarazioni al giornale
El Periódico" che parlano da sole: "Chi cerca, trova
.Se violo la
legge, sono soggetto alla pena".
Con questo panorama, nessuno potrebbe dire che il processo di pace in Guatemala è
irreversibile.
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