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Preoccupati in Nicaragua
per limpiego futuro gennaio 2003 - La maggior preoccupazione dei nicaraguensi nel 2003 sarà quella di ottenere un impiego, in un Paese dove solo il 48 % della popolazione attiva ha unoccupazione, secondo indagini diffuse dalla stampa locale e riprese dallAgenzia ANSA. La popolazione spera che il Governo del Presidente Enrique Bolaños cominci a realizzare questanno una delle sue principali promesse della campagna elettorale, dopo aver dedicato i suoi sforzi nel 2002 alla lotta contro la corruzione. Secondo un sondaggio della CID-Gallup. alla fine del 2002, il 59 % dei nicaraguensi ha espresso il desiderio di ottenere un impiego entro questanno. Tre su cinque degli intervistati, giovani, uomini e donne, hanno come unica aspettativa quella di ottenere un impiego nel 2003. Il Presidente Alemán a un
passo dalla prigione dicembre 2002 - Il Nicaragua può trarre un grande sospiro di sollievo. LAssemblea Nazionale (AN) ha votato per lautorizzazione a procedere nei confronti dellex-Presidente Arnoldo Alemán (1997 2002), leader del Partito Liberale Costituzionalista. Non è stato facile. Durante il lungo e penoso procedimento alcuni parlamentari dello stesso partito di Alemán hanno lasciato il Paese perché nel momento dello storico voto dellAssemblea Nazionale non si raggiungesse il quorum. Altri hanno minacciato di incendiare Managua, la capitale. Ma non è servito a nulla. Supportata da affollatissime manifestazioni e da centinaia di migliaia di firme che chiedevano lespulsione di Alemán dal ruolo di parlamentare, che si era concesso nel lasciare la Presidenza, lAssemblea ha riunito i 47 voti necessari per togliergli limmunità. Il Governo del Presidente Enrique Bolaños accusa formalmente Alemán di frode, corruzione, distrazione di fondi e altri crimini contro la seconda nazione più povera del mondo. Il voto dellAssemblea Nazionale è un altro gradino nella lotta contro la corruzione intrapresa da Bolaños. Si calcola che il 70 % della popolazione del Nicaragua, 4.8 milioni di persone, viva in miseria. Fino a oggi, lammontare del colossale furto allo Stato imputato ad Alemán, secondo la documentazione in possesso delle Corti di Giustizia del Paese, supera i 100 milioni di dollari che si trovano investiti in paesi stranieri o in depositi di contanti in banche del Panama, degli Stati Uniti o di altri paesi. Durante la rivoluzione sandinista negli anni 80, Alemán utilizzava una modesta automobile per guadagnarsi la vita vendendo carbone e uova. Quindici anni dopo, dopo aver occupato gli incarichi di Sindaco di Managua e di Presidenza del Paese, si calcola che la fortuna di Alemán si sia moltiplicata enormemente e misteriosamente fino ad arrivare a oltre 300 milioni di dollari. Il penultimo rovescio Alemán, che durante la sua presidenza ha goduto dellappoggio incondizionato della Casa Bianca, lo ha avuto due settimane fa, quando Washington finalmente gli ha voltato le spalle e gli ha negato il visto di entrata e gli ha congelato i conti milionari in territorio statunitense. Non cè onore tra disonesti. Intanto, correligionari e familiari di Alemán, che avevano beneficiato anchessi del fraudolento maneggio dei fondi dello Stato, hanno abbandonato il Nicaragua. Altri si trovano nei penitenziari del Paese, dopo essersi dichiarati colpevoli di crimini contro lo Stato. Il 15 agosto scorso è stato pubblicato un articolo da titolo "Per ciascun maiale arriva il suo sabato". Questo è il giorno nel quale tradizionalmente vengono macellati i maiali per il consumo domenicale dei nicaraguensi di succulenti piatti a base di chicharrones e di nacatamales. Si usa questa espressione anche per dire che per un individuo è arrivato il momento di rendere i conti. Era unallusione a un eventuale epilogo del processo contro il pasciuto Alemán. Maiale però non succulento. Non per questo ha avuto una sorte meno deliziosa. Infine per Alemán è arrivato il suo sabato e ciò deve essere motivo di giubilo universale, senza la minima manifestazione di compassione. Nonostante si dia per scontato che Alemán con la sua rotonda figura finirà in carcere, si dovrà vederlo per crederlo. Il piccolo e sofferente Nicaragua, impantanato nella miseria, sta per dare unaltra forte dimostrazione dellintegrità e del coraggio della sua cittadinanza nellesautorare Alemán. Manca solo la sentenza della corte e la condanna alla prigionia. La decisione dellAssemblea Generale avrà una ripercussione ancora maggiore nel continente. Serve per reiterare agli eletti che abusino del potere che i popoli dAmerica respingono la corruzione come una prerogativa di governo. I sandinisti chiedono il
superamento della crisi politica Torna a inizio pagina novembre 2002 Lagenzia messicana di notizie Notimex ha reso noto che archeologi dellUniversità Autonoma di Barcellona in collaborazione con i loro omologhi nicaraguensi dellUniversità Nazionale Autonoma hanno scoperto un gruppo di piattaforme simili a piramidi di circa 2.000 anni fa nella selva sud del Nicaragua. Secondo un comunicato ufficiale, la rilevanza della scoperta realizzata nella zona di Kukra Hill, a 650 chilometri a sud-est di Managua, è che finora non si era a conoscenza di nessun sito archeologico in quei luoghi. Si tratta di piattaforme di grande dimensione molto diverse dalle costruzioni arcaiche che gli inglesi riscontrarono nella parte caraibica del Nicaragua nei secoli XVII e XVIII. Linsieme è costituito da tre piattaforme, di unaltezza tra sette e otto metri, ciascuna con rampe elaborate con rocce, terra e altri materiali ancora non identificati. I ricercatori ancora non sanno se si tratti di abitazioni, tempi o centri di osservazione. Le due più grandi hanno una superficie di 100 metri quadrati e vicino a esse ci sono strutture associate più piccole. Il complesso è situato su un piccolo monticello a Kukra Hill, una località dei Caraibi nicaraguensi circondata da una selva, che può essere raggiunta solamente per via fluviale o aerea. Il Nicaragua cerca un
nuovo accordo con il FMI novembre 2002 Il Nicaragua tenterà un nuovo programma di sistemazione economica con il Fondo Monetario Internazionale (FMI), che di fatto è entrato in vigore il 1° ottobre, con mete come la totale privatizzazione della telefonia. Con la firma dellaccordo, il Governo spera di ricevere questanno 53 milioni di dollari per sostenere la bilancia dei pagamenti. Nel 2003 spera di ottenere da crediti internazionali circa 400 milioni di dollari. Il presidente della Banca Centrale del Nicaragua, Mario Alonso, ha detto che la lettera di intenzioni con gli impegni economici del Governo sarà sottoposta allapprovazione del direttivo del FMI il 27 novembre. Saccheggio e paralisi che
colpiscono duramente ottobre 2002 Circa l80 % della popolazione nicaraguense vive male e una persona su tre patisce la fame in conseguenza di una paralisi di fondo che secondo lopinione dellex-presidente della Banca Centrale del Nicaragua, Francisco Lainez, è una congiuntura più che mai favorevole agli organismi finanziari internazionali, come lFMI e la BM. Il dirigente, in attività tra gli anni 60 e 70 del secolo scorso, dà la sua versione sulla causa del profitto che va nelle tasche delle istituzioni oligarchiche e che porta a una produttività praticamente nulla del Nicaragua, oltretutto aumentando lindebitamento e una maggiore applicazione di misure neoliberiste. Le difficoltà iniziano con un debito dello Stato di 10.235 milioni di dollari, come ha reso noto alcuni giorni fa la Banca Centrale. Nellimmediato pare che non esista una soluzione, in quanto finora lattuale Presidente, Enrique Bolaños non ha trovato un rimedio per fare invertire la galoppante tendenza di impegni di pagamento. Tuttavia, il Presidente centroamericano si è mostrato attivo nel pagare i debiti al settore privato, fatto criticato dagli esperti in materia economica, in quanto segnalano uninsufficiente liquidità delle riserve statali. Una variante del pagamento sarebbe quella di prosciugare le riserve o di aumentare le tasse nazionali, entrambe soluzioni catastrofiche per le loro future conseguenze, con colpi bassi per i settori più poveri. Lainez ha denunciato la privatizzazione dei servizi pubblici come una delle tante richieste dal FMI e dalla Banca Mondiale nella loro guerra di rapina per spartirsi i beni latinoamericani. Il Nuevo Diario, un importante quotidiano nicaraguense, sostiene inoltre che il paese ha il bisogno di mettersi definitivamente in marcia, ma si è chiesto come ottenere ciò se la maggior parte dei settori di punta continuano a essere in crisi. Come esempio di questo deterioramento, oltre 120.000 allevatori e oltre 60.000 lavoratori del caffè si trovano esposti alla caduta dei prezzi e alla mercé di un inesistente sostegno statale. Labbandono delle zone rurali, e in particolar modo le aree del caffè, per la mancanza di occupazione, hanno provocato una situazione di fame di grandi proporzioni in tutto il territorio nazionale, con la morte di 21 persone, tra queste 11 bambini. Una relazione della rappresentanza dellOrganizzazione delle Nazioni Unite per lAlimentazione (FAO) a Managua, ha constatato che un milione e mezzo di cittadini nicaraguensi si alimentano al di sotto degli indici di salute stabiliti internazionalmente, per cui il rischio di contrarre malattie virali aumenta. E in questo modo si stabilisce una rete interminabile di problemi sociali. I deputati del Fronte Sandinista hanno avvisato, tuttavia, che lessenza della disuguaglianza si trova nello stesso modello sociale, come è accaduto nel recente passato, strettamente vincolata al dirottamento di risorse perpetrato dallex-Presidente Arnoldo Alemán e da molti dei suoi seguaci. Riportato dai giornali di tutto il mondo, il furto più grande ha fatto traballare i pilastri della società, colpendola nei suoi precetti morali e democratici. Per lasciare un chiaro avviso di una costante vigilanza di fronte alla corruzione e agli sporchi traffici. Adesso cè bisogno che questi fatti non si ripetano, poiché per "avere aperto troppo la mano", il Nicaragua è stato saccheggiato e paralizzato da una frode di 1.3 milioni di dollari nella televisione statale, da un ammanco di 100 milioni di dollari nel pubblico erario, e da altri 10 milioni di dollari a causa di un riciclaggio di denaro. In
Nicaragua il Congresso esige di conoscere i morosi nella Sicurezza Sociale ottobre 2002 La Commissione di Temi sul Lavoro del Parlamento ha chiesto alla direzione dellIstituto Nicaraguense di Sicurezza Sociale (INSS) la lista delle aziende che hanno portato al fallimento questa istituzione.. Roberto González, presidente della Commissione, non ha escluso di procedere allembargo delle aziende che hanno prodotto debiti per 1.100 milioni di córdobas (76 milioni di dollari). Ha dato pure la responsabilità allAmministrazione dellex-Presidente, Arnoldo Alemán (1997-2002) per il "saccheggio" della Sicurezza avendo impiegato listituzione come "piccola cassa" per acquistare bonus di indennità e praticare azioni illecite. Un paese spogliato dalla corruzione agosto 2002 La venalità dei Governi degli ultimi anni ha fatto perdere centinaia di milioni di dollari al Nicaragua, uno dei paesi più poveri dellAmerica Latina, hanno affermato gli esperti e gli attivisti. La corruzione rampante, nota popolarmente in Nicaragua come "pignatta", è da vari decenni uno dei principali ostacoli allo sviluppo del paese centroamericano, hanno detto allagenzia IPS vari analisti. Lultima perla di questa collana è stato il Presidente Arnoldo Alemán, accusato dalla giustizia di fare parte di una rete che ha sottratto quasi 100 milioni di dollari di fondi pubblici durante il suo Governo (1997-2002), ma che alcuni settori lo accusano della sparizione di una cifra tra 600 e 1.000 milioni di dollari. "Il principale problema del Nicaragua è il fatto che le sue istituzioni sono molto deboli e il suo sistema di amministrazione non ha controlli", ha detto allagenzia IPS il sociologo ed economista Cirilo Otero. La nazione, di cinque milioni di abitanti, si trova in bancarotta, con un debito estero di 6.750 milioni di dollari, che è tre volte il suo Prodotto Interno Lordo. La bilancia commerciale registra un grande disavanzo, con 550 milioni di dollari di esportazioni e 1.800 milioni di importazioni allanno. Il paese dipende dallaiuto internazionale e da quasi 600 milioni di dollari di rimesse che i lavoratori emigranti inviano alle loro famiglie ogni anno. Le vie di Managua e delle principali città riflettono la povertà e laumento della delinquenza, mentre oltre un milione di persone sopravvive con meno di un dollaro al giorno. "La corruzione in tutti gli ambiti della società è quella che ha impoverito e continua a impoverire questo paese", ha espresso Otero. In uninchiesta effettuata nellanno 2000 dallindipendente Istituto di Studi Nicaraguensi, 84 intervistati su 100 hanno valutato che la corruzione raggiunge tutte le istituzioni dello Stato, aziende private e società civile. Lo studio ha messo in guardia su "lallarmante aumento" della percezione pubblica sulla corruzione. Il Presidente Enrique Bolaños, che come Alemán è del Partito Liberale Costituzionalista e che è stato suo Vicepresidente, ha accusato lex-Presidente di avere sottratto quasi 100 milioni di fondi pubblici a favore della sua famiglia, di amici e di collaboratori. Ma organizzazioni indipendenti affermano che questa somma è appena la punta di un iceberg, poiché per ragioni di malversazione, cattiva amministrazione e fallimenti di banche, il paese ha perduto tra 600 e 1.000 milioni di dollari durante la gestione Alemán. Nonostante lordine di cattura emesso dal potere giudiziario, Alemán si trincera dietro la sua immunità parlamentare, nega le accuse e addirittura afferma che tornerà a candidarsi alla Presidenza per le elezioni del 2006. "In Nicaragua è scandalosa la situazione della corruzione. Si mira allo Stato semplicemente come a un bottino", ha detto allagenzia IPS leconomista Ricardo Zambrana, direttore dellorganizzazione non governativa Coordinamento Civile per la Ricostruzione del Nicaragua. Zambrana ha precisato che il regime sandinista ha beneficiato, almeno con le terre, migliaia di contadini. "Adesso sono pochi quelli che si sono arricchiti, le casse dello Stato sono state rubate da pochi funzionari", ha aggiunto. La corruzione ha paralizzato il paese, ha detto allagenzia IPS Virgilio Godoy, Vicepresidente nel Governo della Chamorro, che aveva adottato, tuttavia, una posizione ottimista. "Qualunque sia la soluzione di questo capitolo Alemán, voglio vederlo come una lezione storica che inviterà i prossimi governanti a essere molto attenti con i beni che non sono di loro proprietà, ma sono del popolo", ha aggiunto Godoy. Il Governo ignora
le proteste contro la privatizzazione agosto 2002 Senza tenere conto delle proteste popolari, dei deputati e della Rete di Difesa del Consumatore, il Governo del Nicaragua ha iniziato il processo di privatizzazione degli acquedotti delle città di Matagalpa e di Jinotepe. La vendita degli impianti dellacqua potabile delle due città è stata confermata da dirigenti dellAzienda Nicaraguense di Acquedotti e Fognature (ENACAL). Lazione è stata denunciata dalla Rete di Difesa del Consumatore, ente che ha realizzato una protesta contro la privatizzazione dellacqua, di fronte agli uffici di ENACAL, a Managua, la capitale. Ruth Selma, rappresentante di questo gruppo, ha rivelato alla stampa nicaraguense che questo è il secondo tentativo di spogliare il popolo di un servizio statale e di consegnarlo nelle mani delle multinazionali e del settore privato. Ha avvisato che la direzione di ENACAL, nasconde la privatizzazione "parlando di un contratto di gestione", mentre consegnano le aziende in appalto. Alla metà di luglio è stata annunciata la vendita della distribuzione del prezioso liquido a León e a Chinandega, dipartimenti situati a nord-ovest di Managua. Si spera che la prossima settimana gli studenti universitari si uniscano alle manifestazioni popolari contro queste misure. Allo stesso modo, le organizzazioni non governative insistono sul fatto che bisogna convincere i cittadini sulla gravità delle misure neoliberali promosse dal Governo per soddisfare richieste del Fondo Monetario Internazionale (FMI). I
nicaraguensi vedono in Arnold Alemán il colpevole dellattuale crisi economica luglio 2002 Il popolo nicaraguense continua ad avere la percezione del fatto che lex-Presidente del Nicaragua, Arnoldo Alemán, sia il colpevole della crisi economica che il paese patisce, secondo i risultati di una rapida inchiesta pubblicata dal quotidiano La Prensa. Il sondaggio è stato effettuato su un campione rappresentativo di 600 cittadini di 21 città e ha rivelato che il 74.8 % ha accusato Alemán di avere lasciato il paese in "bancarotta" e di avere aperto la strada ai gravi problemi che attualmente si ripercuotono sulleconomia. Linchiesta enfatizza, allo stesso tempo, la divisione dellopinione degli intervistati sulla possibilità di un dialogo tra Governo e i principali partiti politici. Grave deterioramento
ambientale in Nicaragua luglio 2002 S.O.S. Ambiente, organizzazione non governativa nicaraguense, ha riportato che gli industriali, luso della terra, così come i modelli di produzione e di consumo, hanno dato al Nicaragua un indirizzo funesto. Kamilo Lara, esperto di questo ente, ha affermato che di 8 milioni di ettari di foresta attualmente ne rimangono appena 3.9 milioni. I distretti di Granada, Masaya, Carazo e Rivas, a sud di Managua, hanno utilizzato il 23 % in più della superficie rispetto alle loro capacità agricole e di allevamento. Tuttavia lesperto ha trovato unattenuante dato che, a suo giudizio, la povertà è la causa principale di questo comportamento irresponsabile. In
Nicaragua verrà aperta una causa per corruzione contro la Banca Centrale luglio 2002 El Nuevo Diario, del Nicaragua, ha informato che la Procura promuoverà unindagine per lo sperpero di quasi due milioni di dollari da parte dellex presidente della Banca Centrale, Noel Ramírez. Secondo il quotidiano, Ramírez ha utilizzato negli ultimi cinque anni la cospicua somma per spese, costi di rappresentanza, carte di credito, bonus a personalità e discutibili aumenti salariali. Allo stesso modo, afferma che il banchiere ha costruito una dimora valutata 800.000 dollari alla periferia di Managua. Ramírez è considerato un forte alleato dellex Presidente della Repubblica e del Parlamento, Arnoldo Alemán, ma è anche deputato e presidente della Commissione Economica Permanente dellAssemblea Nazionale. L85
% degli anziani in Nicaragua vive in difficili condizioni giugno 2002 Il Ministero della Famiglia del Nicaragua ha reso noto uno studio che ammette lesistenza di un 85 % di anziani senza pensione e con minime condizioni di vita. Le persone della Terza Età rappresentano, in questa nazione, il 4.8 % dei quasi cinque milioni di abitanti. Di queste, solo 31.000 anziani ricevono assistenza da parte dellIstituto Nicaraguense di Sicurezza Sociale. Organizzazioni non governative hanno sollevato le loro proteste al Governo per la situazione degli anziani soggetti a regime di asilo, dove non possono contare su geriatri né su medici specializzati, fatto per cui sono numerose le morti per infarto, malattie cerebro-vascolari, diabete, ipertensione e insufficienza renale. I ricoveri per anziani, gli asili e i refettori assistono in Nicaragua circa 2.300 anziani. Ridicolo
permettere che la fuga di Alemán paralizzi il paese aprile 2002 - Arnoldo Alemán, ex-Presidente del Nicaragua, deve avere una coscienza ben sporca! Ogni volta che suona lora della giustizia, lui è pronto a sparire allestero. Oggi è la volta del Vaticano, domani toccherà alla Cina dare il benvenuto allillustre fuggiasco. Questa visita è sospetta. Uno stratagemma vergognoso per sfuggire alla giustizia. Alemán approfitta infatti della canonizzazione di Suor María Romero per sfuggire allincombente appuntamento con i giudici. Il suo è ciò che si definisce cattolicesimo di comodo: con il rosario in una mano e il bastone nellaltra. Dopo lItalia, lex presidente andrà in Cina. Il "mandarino" del Nicaragua, che poco tempo fa demonizzava il comunismo dei sandinisti, adesso si è trasformato in compagno, per onorare con la sua illustre presenza la nazione comunista per eccellenza. A parte la sua somiglianza con Buddha, i dirigenti cinesi troveranno ben poco di divertente nellincontro con Alemán, che, dopo aver offeso la loro nazione, adesso le rende visita al solo scopo di sfuggire alla resa dei conti che lo attende nel cortile di casa. A causa del processo in corso, lassenza dellillustre turista, che è anche il presidente dellAssemblea Nazionale, paralizzerà per i prossimi 15 giorni le attività del Governo, bloccando il paese. Senza di lui, infatti, lAssemblea non decide. Il fatto che i capricci di Alemán abbiano il potere di vanificare lattività dei deputati è semplicemente grottesco, tanto più in un momento come questo, in cui il Nicaragua ha più che mai urgenza di riparare i danni causati dalla disastrosa amministrazione dellex-Presidente. Non si spiega, in effetti, come mai non esista una legge che permetta allAssemblea Nazionale di continuare a funzionare probabilmente anche in modo migliore in assenza di Alemán. La sospensione dellAssemblea costituisce un evidente atto di sabotaggio da parte del suo brillante ex-Presidente, attuato con lintenzione di ostacolare il Presidente Enrique Bolaños nella guida del paese. Con la trasformazione della Corte di Giustizia, dellAssemblea Nazionale e della Presidenza in ostaggi del suo arbitrio, Alemán ne ha fatta una delle sue, dimostrando ancora una volta che del Nicaragua fa ciò che gli pare. Lex presidente, che si autoproclama un buon cattolico, dovrebbe ricordarsi che, sia nelle cose spirituali, sia in quelle terrene prima viene il dovere e poi la devozione. Il suo dovere in questo momento avrebbe dovuto essere quello di non lasciare il Nicaragua fino al chiarimento della sua posizione nei confronti della giustizia. Qualsiasi altro tipo di comportamento equivale a una beffa per lintero paese. Tuttavia, fino a quando questa tiritera continuerà, gli sforzi della giustizia per portare avanti il processo che vede Alemán accusato di malversazione di fondi saranno vani. Inoltre, con le sue fughe allestero lex presidente non fa che dilapidare la fortuna che si è disonestamente costruita. Si tratta di una classica sindrome da nuovi ricchi spreconi: dato che non conoscono il valore dei soldi, perché li hanno ottenuti senza doverseli guadagnare con il sudore della fronte, li sperperano senza ritegno, fino al momento in cui si ritroveranno senza più nemmeno uno spicciolo. Il Nicaragua accusa formalmente di frode lex-Presidente Arnoldo Alemán Torna a inizio pagina aprile 2002 - La Procura Generale del Nicaragua ha accusato lex-Presidente Arnoldo Alemán di aver organizzato e attuato una frode ai danni dello Stato. Le accuse di frode, peculato e associazione a delinquere presentate a carico dellattuale presidente dellAssemblea Nazionale si riferiscono anche ad altri sette suoi importanti collaboratori, coinvolti in una truffa ai danni della televisione statale. Secondo quanto ha affermato il superprocuratore Alberto Novoa, Alemán si è reso responsabile della malversazione di fondi statali per un valore di 1.5 milioni di dollari. Storica decisione ispira fiducia di giustizia in Nicaragua Torna a inizio pagina aprile 2002 La decisione della giudice Gertrudis Arías, di condannare a sei anni di reclusione i responsabili della frode milionaria ai danni dello Stato nel rinomato caso del Canale 6 della Televisione, è trascendentale. Ha causato ripercussioni nazionali e internazionali. Mai si era sperato che, nel mezzo della galoppante corruzione istituzionalizzata dallex-Presidente Arnoldo Alemán e dai suoi attuali convitti associati, esistesse unoasi di giustizia. Si è sbagliata lopinione pubblica e sono rimasti sorpresi gli esperti politici allestero. Una volta stabilita la colpevolezza degli accusati, la dottoressa Arías ha semplicemente scaricato le sue responsabilità giuridiche con rettitudine e integrità pronunziando la sentenza. Per la Arías, questo non è altro che il susseguente passo logico di un normale processo. Tuttavia, non è niente di normale in un paese il cui Governo è stato caratterizzato, negli ultimi anni, da una corruzione endemica che si burlava delle leggi più elementari della decenza, della Costituzione e dei tribunali. Durante il processo, è stato provato che gli imputati accusati di frode alla televisione statale hanno agito con lautorizzazione di Alemán. La giudice Arías ha obbligato lex-Presidente a rendere dichiarazioni prima di partire per un viaggio "di vacanza" in Grecia. Tra gli altri coinvolti nella frode cè anche lex-Ambasciatore del Messico in Nicaragua, un altro "compare" di Alemán. Quando già sembrava che Alemán e i suoi soci se ne sarebbero andati con tutto quanto illegittimamente ricchissimi, immuni e illesi dopo avere lasciato il paese in un deplorevole stato di miseria, la giudice Arías ha avuto il coraggio di fare il primo passo certo per riscattare limmagine danneggiata della nazione. Non sarà stato facile, è duro opporsi alle pressioni e alle minacce degli onnipotenti ex-governanti e dei loro seguaci che insuperbiti dal potere avevano fatto delle leggi del paese uno strumento di arricchimento personale. La Arías non è rimasta zitta e per questo è diventata un personaggio degno di ammirazione e di rispetto. Il procedimento intentato dalla giudice Arías deve avere fatto provare i brividi ad Alemán e ai suoi soci che si saranno resi conto che in un prossimo futuro, legalmente, verrà tolta loro limmunità e verranno portati in giudizio per gli abusi che hanno commesso al riparo della Presidenza e degli altri uffici. Se lo meritano. La cosa più importante della storica decisione della giudice Arías è il fatto che il Nicaragua dimostra di avere una sufficiente maturità nella giustizia nazionale. Ormai non sarà più necessario lingiurioso spettacolo che uno sfacciato straniero detti, dallesterno, il cammino che la giustizia nicaraguense deve seguire. Recentemente, Otto Reich, sinistro segretario di Stato Aggiunto per lEmisfero Occidentale della Casa Bianca, si è trasformato in giudice e in giurato nel puntare un dito accusatore a Byron Jerez, altro alto funzionario del Governo di Alemán. Reich ha negato a Jerez il visto di entrata negli Stati Uniti, accusandolo di corruzione e di riciclaggio di denaro. Reich conosce queste cose per propria esperienza. Durante la guerra sporca di Ronald Reagan contro il Nicaragua, una delle funzioni di Reich era quella di ottenere, illegalmente, denaro e armi per i Contras che attaccavano la nazione centroamericana. Il Congresso degli Stati Uniti lo aveva proibito a Reagan. Reich deve avere riconosciuto in Jerez uno del suo stesso tipo e la negazione del visto dimostra, una volta di più, che non esiste lonore tra criminali. La decisione giuridica della Arías è un messaggio a Washington sul fatto che il Nicaragua non ha bisogno dei servizi di Reich per mettere sotto processo Jerez o gli altri delinquenti nicaraguensi. La dottoressa Arías dice di avere semplicemente compiuto il proprio dovere. La realtà del Nicaragua di Alemán è che in questo caso il compimento del dovere è una strada minata di minacce e di asperità. Il traffico di influenze e di corruzione statale è tanto criminale e pericoloso come quello della droga. E pieno di sfide e va combattuto dallinterno. Quello che adesso si richiede per arrivare a un completo esito è la ferma decisione politica del Presidente Enrique Bolaños di continuare il procedimento giuridico e di portare il suo incondizionato appoggio a tutta la Corte di Giustizia perché possa continuare il processo iniziato fino alle ultime conseguenze. In effetti lannuncio del Presidente Bolaños al Forum Mondiale di Monterrey, della coraggiosa decisione della giudice Arías, diventa un irrinunciabile impegno di onore di fronte alla comunità mondiale che lo obbliga a continuare la lotta contro la corruzione e per la trasparenza governativa. In questo frangente Bolaños non può tirarsi indietro. Non lo farà. Al suo ritorno in Nicaragua, spalleggiato dalla sentenza della dottoressa Arías, ha ribadito la sua promessa elettorale di una lotta frontale contro la corruzione dichiarando che "nessuno sta al di sopra della legge". Ad Alemán converrebbe mettersi la barba in ammollo. Una volta che la bilancia della giustizia comincerà a dispensare le sue sagge decisioni, non ci sarà modo di fermarla. Da qui la possibilità di mettere sotto processo Alemán, i suoi parenti e gli altri membri del suo corrotto Governo, che hanno beneficiato degli abusi commessi contro il popolo del Nicaragua, da ora è una probabilità molto reale. Ogni giorno che passa si serra sempre più il cerchio di infamie attorno allex-Presidente e alla sua brigata di malfattori statali. Presto starà in compagnia di Pinochet e di Fujimori. Prima che questo accada, bisogna riconoscere che la giudice Gertrudis Arías ha dato lonorevole traccia da seguire. Da ciò il processo e la condanna alla prigione delle persone coinvolte nella frode milionaria alla Televisione Statale del Canale 6 rivestono la giudice Arías di caratteristiche eroiche e servano da incentivo alla restituzione della giustizia in Nicaragua. Brava, Gertrudis Arías! Insultate
le giornaliste nellAssemblea Nazionale del Nicaragua In
Nicaragua continua il processo di privatizzazione dei beni statali Alemán erige la propria statua novembre 2001 - Nonostante le promesse governative di prosperità, il Nicaragua continuerà a essere una delle nazioni più indebitate e povere dell'America. Lappena eletto presidente, Enrique Bolaños, ha dichiarato che contratterà nuove condizioni con gli organismi finanziari internazionali e, specialmente, con gli investitori asiatici e statunitensi. Per questo imprenditore nicaraguense, l'avvenire del suo paese si "ingrandirà" grazie all'Area del Libero Commercio delle Americhe (ALCA), e ai suoi contatti personali con il Fondo Monetario Internazionale (FMI). Illuminato dai precetti del Partito Liberale Costituzionalista, leggasi pro-ricette neoliberiste, Bolaños dovrà dar prova di arguzia per ridurre il 60 % di povertà ed i 6.750.000 dollari di debito estero. Senza dubbio, prima che assuma definitivamente l'incarico di questo paese centroamericano (che accadrà il prossimo 10 di gennaio), il suo predecessore, Arnoldo Alemán, "stringerà i bulloni" dell'accordo interinale della Banca Centrale del Nicaragua con il FMI. Alemán, anche, non darà tregua fino a veder spianato il lungo cammino delle riforme strutturali, pianificate dal suo gabinetto tre anni addietro. Tra i suoi "meriti" personali si contano l'aver spinto la privatizzazione dell'Azienda Nicaraguense delle Telecomunicazioni e dell'Elettricità. Come i tenebrosi consiglieri della Russia degli Zar, Alemán potrà, secondo alcuni analisti, diventare presidente del Congresso, oltre a occupare un seggio nel Parlamento unicamerale e da questa sua condizione, aggiungono, controllare i sottili fili delle questioni nazionali. La stabilità macroeconomica del Nicaragua assomiglia a un melmoso paesaggio, dove la fragilità si evidenzia dopo ogni decisione del settore finanziario, molto compromesso con il FMI, o per lo scarso flusso delle esportazioni, o il quasi nullo ricevimento di donazioni straniere. Nonostante questo fosco panorama, Bolaños ha assicurato che razionalizzerà l'uso dell'aiuto internazionale nella lotta contro la miseria, garantirà la trasparenza delle risorse e decentrerà le funzioni governative alle municipalità. Come non fossero sufficienti i disastri provocati dalle piogge e dai forti venti dell'uragano Michelle, gli elettori si sono recati alle urne con la sindrome del terrore della guerra e dell'eventuale aggressione degli Stati Uniti, che si sarebbero materializzate con l'elezione di Daniel Ortega. Questi sono stati i principali e reali argomenti utilizzati da Bolaños e dal Partito Governativo nella campagna elettorale. Alla fine hanno ottenuto il 53 % dei voti favorevoli, contro il rappresentante del Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale e Convergenza. La presenza dell'uragano Michelle può aver ricordato ai nicaraguensi il passaggio dell'altro nel 1998, vale a dire del travolgente Mitch, che peggiorò la vita della maggioranza di loro, che tuttavia continuano ad aspettare soluzioni. Così, Bolaños insiste nel presentarsi come l'alternativa di progresso nazionale. Però molti esperti della regione si domandano come vi riuscirà con un'economia stagnante che esporta solo 600 milioni di dollari l'anno, mentre importa beni e servizi per circa 1.800 milioni. In campagna
elettorale il Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale settembre 2001 - Secondo quanto riportato dalla stampa nicaraguense, l'imprenditore cubano-americano Ricardo Mas Canosa ha reso noto di essere in possesso di prove che incriminano il presidente del Nicaragua Arnoldo Alemán, colpevole di aver intascato la somma di 2.5 milioni di dollari offertigli dal fratello dell'imprenditore, il defunto Jorge Mas Canosa, e dalla Fondazione Cubano-Americana di Miami a sostegno della sua campagna elettorale nel 1996 (agenzia AFP). Mas Canosa ha spiegato che Alemán e il suo socio Byron Jerez, ex direttore generale delle Imposte, hanno tenuto per sé il denaro, che è stato depositato sul conto n.3896138 della Banca Commerciale degli Stati Uniti. "Alemán e Byron Jerez si sono portati a Miami i soldi del finanziamento" - ha affermato Mas Canosa, che ha tra l'altro ha denunciato il Presidente del Nicaragua presso un tribunale di Managua con l'accusa di diffamazione e calunnia, dopo che quest'ultimo lo aveva definito "faccia di bronzo" e aveva ostacolato il piano di privatizzazione della società telefonica statale. La sua azione è poi proseguita con la minaccia di denunciare il Presidente, accusandolo di essersi appropriato del denaro destinato alla sua campagna elettorale. "Le ho portate con me (le prove) annotate in un pezzetto di carta, perché non andassero perse al momento del mio arrivo in Nicaragua, in caso di controllo. Il conto si trova nella Banca Commerciale, registrato con il codice BME, dove "E" sta per "estero" e il numero di conto è 3896138" - ha ribadito Mas Canosa. L'8 settembre scorso l'imprenditore cubano-americano ha effettivamente accusato il Presidente di essersi intascato i 2.5 milioni di dollari consegnategli nel 1995 dal suo defunto fratello Jorge e dalla Fondazione Cubano-Americana di Miami, come contributo per la sua campagna elettorale in qualità di candidato del Partito Liberale Costituzionale (PLC), di destra. All'epoca in cui gli fu offerto il denaro - ha continuato Mas Canosa - Alemán "era sindaco di Managua e non aveva un soldo. Siamo stati noi a dargli i milioni di dollari che gli sono serviti a diventare Presidente. Adesso è comodo dire che non si ricorda. Al contrario del Presidente, che sembra soffrire di amnesie, noi, i Mas Canosa, abbiamo buona memoria". Secondo le leggi nicaraguensi il Presidente può essere chiamato in giudizio esclusivamente nel caso in cui rinunci o viene privato dell'immunità, garantita dalla sua carica politica, tuttavia in quest'ultimo caso è necessario il voto del Parlamento e il provvedimento deve essere approvato con una maggioranza del 60 %, su un totale di 93 deputati. Lo scomparso Jorge Mas Canosa è stato uno dei principali collaboratori di Alemán durante la sua campagna elettorale, che lo condusse alla presidenza del Nicaragua dopo le elezioni del novembre 1996. La fame, scalza,
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Somoza, Arnoldo Alemán ha i giorni contati L'uragano della corruzione |